

in un anuo, si deduce che con uno di quei proC"essidi reazione'
o di combus tione si aliment erebbe 1~ radiazione per circa
8ooo
a11ni; cioè se il sole fosse un globo di combustibile e bruciasse
nell'ossigeno producendo quel calore che produce, in coutiu,uit à,
dopo circa 8000 anni sarebbe spento. E vediamo che
8ooo
ann i
sono meno che un atomo in confronto alla storia del sole.
Oppure possiamo pensare che il sole sia un globo che ini•
zialmente era ad alta tempera tura , e si va gradualmente raf •
freddando, mentre irrad ia il calore che possedeva nel proprio
interno? La temperatura de11asuperfic ie del sole
è
un
poco
più
di 6ooo
0
,
ma nell'interno, secondo che gli astronomi presu~
1110110
(pur senza nessuna prova) si arriverebbe a qua1che
COS;t
(-OIJle
20
milioni di gradi. Non sappiamo affatto quale sia la
cap:i.cit:ì termica della materia solare a quella temperat ura,
e?
in que lle condizioni, non riproduci bili Qa noi : riteniamo di
fare una stima • ad abundantiam • supponend ola uguale a
que lla dell'acqua liquida, C"ioèalla più alta capacità termica
d:1 noi conosciut a; allora ogni chilogra mmo di mat eria sobre
a\-rebbe posseduto inizialment e
20
milioni di calorie, e, col
l'ederle gradualmen te, avrebbe potuto alimentare le
1,5
calorie
all'anno per
13
milioni d'anni; ma si avrebbe avuto un pro–
t·esso di raffreddamento gradua le, e un'emissione energet ica
app ros.o.;imativamente costant e non sarcbhe dura ta oltre
2
a 3
milioni di anni; ed anche questa
è
una piccola dur ata, che
t·i farebbe arr ivare appen a dal miocene ad ora. Siamo dunque
ben lun gi da quello che vorremmo .
Un'ipot esi
è
stata fatt a in p:i.ssato, che la pioggia di -(·or–
puseoli cosmici, o asteroidi , cadenti di continuo sul sole,
:i.vrebbe fornito l'energia che viene
poi
irradiata . Ora, certa.
mente, vi devono essere bolich che cadono sull'as tr o maggiore;
ma la meccanica celeste insegna che non possono es.c;eremoltis–
sim i, perchè per un asteroide proveniente da lont ano, la pro•
hahili tà maggiore
è
di percorre re un'orb ita elli ttica o iperbo–
lica, senza riuscire a incontrare la super ficie del sole. E
poi,
se la pioggia cosmica fosse grande, quale occorre per alimen–
tare
la
radiazione incessante , il dia metro solare dovrebbe subire '
auuw nto. Ed .altre e altre obbiezioni vi sono, per cui quell'ipo–
tesi
ì:'
caduta in discredito.