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L'indus tria edilizia
Alla vigilia dell'unità , l'attività nel settore edilizio a Milano era
in assai lento sviluppo, in connessione con la relativa stasi demogra–
fica della città e_la scarsezza dei capitali disponibili per l'investi –
mento; era inoltre caratterizzata dall'arretratezza dell'industria delle
costruzioni, di tipo ancora in gran parte artigianale, sia nei metodi
che nei rapporti di lavoro.
Qualche sintomo del movimento demografico che segul l'unifi–
cazione si era peraltro avuto nel mezzo secolo precedente. Mentre
al censimento generale del 1861 la maggior parte dei capoluoghi di
provincia avevano registrato una popolazione che non superava quella
compresa fra le antiche mura, Milano, nell'ultimo cinquantennio, era
passata da circa 150.000 a quasi 250.000 abitanti. Anche la pro–
vincia di Milano, con i suoi cinque circondari di Abbiategrasso, Gal–
larate, Lodi, Milano e Monza, presentava un notevole addensamento
umano, con una popolazione di 864.479 abitanti (313 per kmq.)
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il che costituiva già da allora un fattore di pressione demografica
della provincia sul capoluogo. L'incremento della popolazione mila–
neme
fu
piuttosto modesto nel primo decennio dopo l'unità, più
sensibile nel secondo decennio, per diventare notevole nel periodo
1881-9 1; la crisi del 1887 mise un freno all'incremento demografico,
che riprese decisamente soltanto alla fine del secolo. Secondo quanto
risulta dai vari censimenti dal 1861 al 1901, la popolazione aumentò
secondo le seguenti cifre:
1861
2
1871'
1881
4
1891
5
1901
6
circondario interno
196.109
199.009
214.004
245.568
circondarioesterno
46.348
62.976
107.835
245.892
lo lllli
242.457
261.985
321.839
424.195
491.460
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Biblioteca Gino Bianco