1.
L'Industria
L'industria del cappello, che doveva sulla fine del secolo scorso
costituire uno dei settori di punta dello sviluppo economico mon–
zese e che costituisce ancor oggi, anche se in profonda crisi. una
delle produzioni caratteristiche della città, ha nelle sue forme arti–
gianali origini molto remote con tradizioni locali ben radicate
1 •
Per comprendere l'evoluzione che iniziando dagli anni intorno
al 1859 sboccò nell'introduzione delle prime macchine e quindi
nella strutturazione capitalistica dei vecchi opifici artigianali (che,
avviata timidamente nel 1868, farà passi notevoli nel giro di poco
più di un ventennio) , occorre tener presente che la cappelleria
monzese, pur con le sue lontane tradizioni, era allora ancora se–
conda in Italia alla stessa industria del ramo piemontese
2
,
per non
parlare della sua netta inferiorità, in campo tecnologico, nei con–
fronti della Francia e dell'Inghilterra: in Monza sostanzialmente
la fabbricazione dei cappelli era rimasta ad un livello artigianale
piuttosto arretrato , pur presentando da tempo la tendenza al regime
di fabbrica
3
•
:È
dal 1859 infatti che, per effetto della mutata situazione
po–
litica, iniziano rapporti più stretti con
il
vicino Piemonte e so–
prattutto che iniziano quei frequenti scambi di maestranze a tutti
i livelli con la Francia che permetteranno alla cappelleria monzese
di rinnovarsi al punto di poter in breve tempo diventare una te–
mibile concorrente
in
campo internazionale. Incominciano infatti
proprio in questi anni le immigrazioni di
contremailres
(capifab–
briC11)
francesi,
«
abilissimi specialmente nella preparazione delle
miscele, nella tintura in folla e di colori fantasia e nella buona e
perfetta preparazione del feltro
»
4
che trovarono
«
nei nostri lavora–
tori scolari intelligenti e pronti , che ben presto seppero portarsi
all'altezza dei loro maestri
» '·
Ma nel decennio 1860-70 l'industria monzese del cappello, pur
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Biblioteca Gino Bianco




