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1911

pratutto storici, inchieste sulla cultura italiana, lavori di scolari e di amici

sulla vita scolastica e i suoi problemi; molte recensioni.

I

Nuovi doveri

nostri di un tempo sono virtualmente finiti; ed

è

ne–

cessario che io avendone coscienza mi regoli in conformità. Ma come rivista

di

studi pedagogici

debbono rimanere, per tener vivo l'interesse intorno alle

due collezioni che sono nate da essi, affiatarne i collaboratori, polemiz–

zare contro il pedagogismo italiano, dirigere

i

giovani che si vogliano dedi–

care ai miei studi.

Non voglio, certo, rubare il mio posto e il mio stipendio di professore

universitario, contentandomi di lavorare pei quattro gatti della facoltà di

lettere della mia città; voglio avere piu largo raggio d'azione

come inse–

gnante di pedagogia,

e non so come potrei fare senza i

Nuovi doveri

o senza qualche cosa di simile. Perciò anche dopo la scadenza del contratto

col Sandron qualche cosa debbo fare per non mancare al mio ideale di

maestro; e questo qualche cosa sarà una rivista, si chiami

Nuovi doveri

o altrimenti.

Questo non vuol dire che politicamente io debba tacere. Il nuovo uffi–

cio mi lascerà molta libertà per lavorare per

l'Unità

e per il partito neo–

democratico. Alla prova vedrai che saprò esser degno della tua fiducia, an–

che avendo sulle spalle una rivistuccia mia piu o meno pedagogica.

Già ora i

Nuovi doveri

mi costano poco lavoro; e malgrado l'odio con–

tro di me della massa dei colleghi secondarii, guadagnano simpatie nuove,

presso giovani che altrimenti si sentirebbero isolati e dispersi.

Travasandovi

il mio lavoro universitario io non raddoppierò le mie occupazioni; certo che

anche senza i

Nuovi doveri

il corso dovrei farlo, alle lezioni dovrei pre–

pararmi, conferenze me ne capiterebbero, pubblicazioni non politiche mi ver–

rebbe tentazione di metterne insieme!

Dunque

non preoccuparti

dei

Nuovi doveri.

Essi non mi toglieranno

nulla

del tempo che darò

all'Unità!

Quando comincerà?" Sarà settimanale?

appena si inizierà vedrò di procurare dei sostenitori disposti a un buon con–

tributo annuo. Procurerò abbonamenti in buon numero.

Mio caro, perdona il disordine e la fretta di questa lettera: sino ad

oggi la Gemma

è

stata sempre a

dieta liquida,

per un disturbo intestinale

grave, sopravvenuto dopo il puerperio. Sono

due mesi

di sofferenze:

è

ri–

dotta pelle e ossa e la piccola cresce a sue spese. Da pochi giorni va rimet–

tendosi: domani comincerà a mangiare un po' di pollo e un crostino di

pane.

La

bambina

è

sempre piu bella e sana: pare incredibile che stando

cosi male la mamma essa non ne risenta nulla.

Cari saluti a Prezzolini e agli altri amici.

P.S. Del resto

alla quale passerei

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Nuovi doveri

saranno sempre un

vivaio

per

l'Unità

giovani che mi capiterebbe di scoprire.

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