

Carteggio
327.
Ugo Guido Mondolfo a Salvemini
Milano, 9 novembre 1911
Carissimo Gaetano,
ho fatto chiedere alla signora Camperio se era disposta a ricevermi, e
mi ha risposto iersera con una lettera gentilissima, dichiarandosi lieta e
pronta a darmi tutte le informazioni, e dicendomi che le telefonassi il
giorno che intendevo andare. Oggi stesso ho telefonato, e non ho avuto
risposta: stasera devo partire e non tornerò che lunedi mattina. Lunedf stes–
so o martedf cercherò di avere il colloquio e poi ti manderò tutte le notizie.
La .notizia del tuo distacco dalla
Voce
mi dispiace. Sapevo già che
tra noi e loro non poteva esser pieno l'accordo su tutti i punti: anzi su
alcuni i dissensi non potevano non essere profondissimi. Ma c'era comune
il proposito di reagire contro la fiacchezza morale, contro le falsità, le diso–
nestà e gli egoismi della vita nazionale; e mi pareva questo un programma
degno di far tacere le voci di dissenso. Il tuo distacco viene a dividere le for–
ze già troppo scarse che lottano per una piu alta moralità pubblica: temo
- ti ripeto - che sia un errore. Tu sai che io sono uno dei pochissimi che
hanno con te mantenuto piena concordia di fini, e che se ho dissentito in
qualche atto,
è
stato non perché non ne approvassi lo scopo, ma perché
lo temevo poco adatto a raggiungerlo. Per questa stessa pienezza di con–
senso mantenuta con te senza aver bisogno mai di sforzare la mia coscienza
o di indirizzarla dietro i soli impulsi dell'amicizia, desidero di considerare
con ponderatezza la nuova iniziativa che tu hai promossa. Appena avrai com–
pilato il programma, mandamelo. Se mi convincerò che la via
è
buona,
puoi contare sul mio contributo anche finanziario.
E la sentenza quando verrà fuori?
328.
Benedetto Croce a Salvemini
Napoli, 23 novembre 1911
Carissimo Salvemini,
parlai col Laterza giorni addietro; e forse avrete
già
saputo da lui
(che si recava a Pisa) il risultato del colloquio. La difficoltà vera che sente
il Laterza
è
quella che io vi accennai, prevedendo. Per
il
Laterza la pubbli-
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