Rivoluzione e terrorismo
Anche i n larghi circol i socialdemocratici pr ima del la
guerra si era radicata l'opinione, che l 'Ara del la rivolu-
zione fosse sorpassata non solo per l 'Europa occidentale,
ma anche per la Germania e l 'Austria. Chi pensava al t r i -
menti era deriso come romanticò del la rivoluzione.
E tuttavia noi abbiamo adesso la rivoluzione; e questa
assume ta l i forme selvagge, che mai i l p i ù fantasioso ro-
mantico della rivoluzione f ra noi avrebbe supposto.
L'abolizione del la pena d i morte era diventata pe r
agni socialdemooratico una richiesta intui t iva.
Invece l a rivoluzione e i por ta i l terrorismo p i ù san-
guinario, at tuato d a governa socialistici. L'esempio f u
dato dai Bolscevichi russi, per ciò condannati con la mag-
gior severitk da t u t t i i socialisti non inc l ini a condivi-
dare i l pensiero bolscevico, e quindi anche dai socialisti
maggLoritari tedeschi. Ma questi stessi, appena suntirono
minacciato i l loro potere, rlicorsero agl i stessi metodi ter-
roristiei, che poc'anzi avevano condannati i n Oriente. No-
ske calcò sfacciatamente le orme d i Trotzki , con questa
sola differenza, che non considerava La propr ia di t tatura
come di t tatura del proletariato. M a entrambi giustifica-
reno i l l oro sanguinoso lavoro coi d i r i t t i del la r ivolu-
zione.
Infat t i è una coneezione diffusa, che i l o r i s m o sia
connaturato con la rivoluzione, sicchè chi vuole questa, do-
vrebbe adattarsi a quello. Come prova si t i ra in hallo ogni
volta l a grande rivoluzione francese. Questa passa come
la rivoluzione per eccellenza.




