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Ma questi non hanno ma i messo i n prospett iva una
rivoluzione a termine iìsso, e non fondarono inai la
loro tattica su ciò, che l'esistenza del part i to e l 'an–
damento della lotta d i classe proletar ia dipendessero
dal l 'avvento della r ivoluzione, che i l proletar iato fosse
posto davant i al d i l emma : r ivoluzione o bancarotta.
Come t u t t i i po l i t i c i , anche coloro errarono ta–
lora nelle loro aspettazioni . Ma un errore d i tal ge–
nere non ha mai potuto condur l i su una falsa strada,
in un vicolo cieco.
I nostri compagni bolscevichi posero tut to sul –
l 'unica caria della r ivoluzione europea generale.
Quando questa carta non uscì, furono costrett i in
una strada che pose loro dei compi t i i nso l ub i l i . Essi
dovettero difendere la Russia senza eserci to contro
nemici potenti e p r i v i eli r i gua r d i . Dovettero fondare
un regime d i benessere per t u t t i i n un periodo di
dissoluzione e impoverimento generale.
Quanto meno esistevano le condizioni mater ial i e
intel let tual i per tut to ciò a cui aspiravano, tanto più
dovettero sentirsi costrett i ai cost i tuire ciò che man–
cava mediante l'uso della pura forza, mediante la
d i t tatura . Tanto più lo dovettero quanto più cresceva
nelle masse popol ar i l'opposizione contro d i èssi.
Così fu inevitabi le che essi collocassero la di t tatura
al posto del la democrazia.
Se i bolscevichi si sbagl iarono nella loro aspet–
tazione, che bastasse loro d i giungere al potere per
scatenare la r ivoluzione europea, non meno si sba–
g l i a r m i nel ritenere che bastasse loro l 'afferrare i l
t imone del lo Stato perchè la maggioranza della po–
polazione si schierasse giubilando* intorno ad essi.
Ben avevano essi come opposizione, nelle condizioni
determinate dal la situazione i n Russia, svolto una
grande forza d i propaganda, come già notammo.
Mentre al principio» del la r ivoluzione erano ancora
un pìccolo grupperel lo, erano da ul t imo diventat i così