Vita fraterna - anno II - n. 1 - 15 gennaio 1918

Anno II, N. 1 M 15 Gennaio 1918 Conto corr. colla Posta VITA FRATERNA RIVISTA QUINDICINALE DI STUDIO E DI AZIONE SOMMARIO Rinnoviamo il nostro patto - Perchè è necessità - Ad un pessimista - In memoria di un giovanissimo orientalista - Note d'amore - Parlano i morti - Suoni del risorgimento - Appunti in margine -- Giocattoli - Parole pianissime - Conversazior,e. ABBONAMENTI Ordinari Italia L. 6.- Estero L. 7.50 Sostenitori » » 10.- » » 15.- · Gli abbonamenti sono solamente annui Numero separato L. 0,30 - Arretrato L, 0,60 Esce il 15 e il 30 d'ogni mese. DIREZIONE e Al\Iì\IINISTRAZIONE Via Spiga. N. 25 - Milano Biblioteca Gino Bianco

PAGINETTE INTER.NE (Nel vestibolo) 1.-2 gennaio 1.91.8 (notte). Io 110 sognato, da1]]a mia prima g.iov!Ì'nezza, ho sognato, una città. Come sognavo una 1c.asa, una basilica, una terra -- runa mia teHa, u11a inia gente - so,gnavo una città. Del, .Iiposo, della .salute, <l.e11avj_1ta. Della be:llezz,a. Venivano, .i mala,ti del mondo, gli affaticati, ven~ivano, trovavano : la pace. Io componevo per essi, 'Per quando wp,pem.agiungessero, un ve- · stibolo. Li se,parava amcora, ,e ,g.ià li. co.ngi,ungeva all,a città. un vestibolo. D'aim-01·e.Un bianco aJ\bergo. Lume di quiete. musica, s.Llenzi. l,arg 1l1e vedute piane di natura, v~rde! 'Profondo verde, cupo, .chiairo. So,le, ,so.ava ombre. Li.,nee semp1ic1, linee trascendentali. Architettura. &,a un'archi tettnra, ovunque. E~'a J.a psich€. L'architettura è psti.che. Essa accoglieva, offriva, circonda·va. E l'e.sser,e ,curvava. Un suo sommesso pe:ns-iero aveva, questa li.nea, un suo rich.iarno: - F.a,nc.iuno, torna! Torna alla legge: Iddio. Ed ei. pregava. · ..... Or, (J-Llìsi •lìlre,ga. Quì, nell'entra.re - i.n anno sacro alla patria, -a.Ha vita - qui si 'l)r,eg.a . Xel vestibolo Célisto,s:i adunano l'ani•me nostre, oome uno stifingersi più luminoso, e pure a;ccorato, al termine d"un ultimo convegno, qual.e oggi può chiamarsi .s,errup·reanche un 1p.r,imo. Ci attardi.amo in uno dei mol,ti, iin~aziati argomenti. Della inte,r,ior:ità, della radi-ce 1educati.rva de.ne cose. ,Mi teneva 'Pensosa, clo·po UIIla giornata, il'i'IIllPressi.one d'·un ohli.o che s,i commetta. M.i pare ci si. affanni, senz,a s..1J)erlo, s,e.nza vòlerlo,. più aUa scorza, per quanto vita.le, deHa II)ropaganda patriott.ica, -ch,e al suo midol.lo, che alla sua virtù pe,dago.gic'a di s.ostnnz.a, che alla dimostrazione penetrativa delle ,ecc-else ,co,ndizion.i 1determiJlanti ,la cosci.-enza, e :perciò la capacità, del dovere. Koi oibliamo troppo che :la fortuna della riive- :lazi,one ,della vita, favor-i ta anche dalla nostra sanità erediit,ar.ia di fam.igl1ia, e de.11',educazio.ne avuta, è cosa ra.ra. Non ,si vive, non si appetisce la be1llezza de.1 sac11ificio, per-chè non si conosce la bel1-ezia ·della sua -ol"i.gine e del suo scopo: l'ordine. Il grosso del ,pubblico, il grosso de.l ,_po·po.lo,im basso •e in alto, ignora .i ra,pporti rnerJviglios.i fra grtnteres.si delJa sna esistenza e l'os~ervanza delle leggi d.i veriità, ,di bontà, di beHezz,a! Non so,s.petta l'a:r;moni.a e l'unith ùirvina idea crE'ato, del ,creato i.ncons:apevo,le, e ,d.eJJ'intel.litgente. \1a noi, noi che ~1cc11siamo, viviamo ben <.1l1trimen<t:Li!a 110stra vita · atti va si ,substanzia incessa:ntem,ente ,d''lrna vita contemplati. va, nasce da essn ! vi l'itrnva H sno co,nforto i.neffabi.le, e .la :·ettifica eterna deill'enor,e che .e-i.incolga! Io vorr-ei che aprissimo a:i. frate.Bi questo tempio chiuso da essi, questa coscienza ci:rcos-critta a noi fedeli.; (;h.e, i1n un cenacolo d'intel.letto ,e 'd'amore, richiamassimo alla co11templazione. C'è, ogni sera, ogni istante. nella natura umana, un cosci:ente o ,incosciente a,ssurgere, un salire dal fatto, da qual,unque fatto, sem,p1.ice, o c-aitast,rofico, da cruéù!unque sensaz,ione, al prineipio: un inclefinito astraù<re, un ridursi ad inte.rrogazion-e, da parte cli tutti, :i.nrl1e clel p,i ù incolto e de.1 fanri,ullo: « Peirc•hè?!... » Tutti BibliotecaGino Bianco

., Milano - Anno Il. 15 Gennaio 1918 - N. 1 VITA FRATERNA RIVISTA: QUINDICINALE DI STUDIO E DI AZIONE Abbon. annuo ordinario L. 6 c:::::J0c:=::, Abbon. annuo sostenitore L. 10 Rinnoviamo il nostro piatto di sincerità e di fede e di aiuto reciproco. Se in princip1io de'llpnrno p!1,ssatoi,molte e varie .cose s1: volevano, una, oggi, sopra tutte si vuole, fortemente fieramente, imprescindibilmente: vincerei Vincere in sè e vincere negli alf>ritutto l'inipuro, U malvagio, il vile, l'inutile, - ver vincere coi nostri soldati il nemico. Aniando trem.endamente A.more ptiù forte della morte - '[Yiùforte della vita! Vita sopra ogni a1 l!tra, esso, l'amore. Dell'idea., della causa, dello spirito - so]Yra.ogni dolcezza e ogni legame, e ogni tentazionei cli diverso sagrificio - Trc1ncndamente amare per vincere. Rinnoviamo il piatto nostro di fraterna vita. E chiediamo che il consenso vostro di giorno in giorno cresciuto, l'aiuto, la collaborazione ancora si accresca co'n sincerità e con amore con sincerità che non diminuisce le nostre forze, ma le aumenta. perchè è con essa l'amore, sì che migliora1ndo a nostro potere, noi possiamo au1nen,tare il vostro - vicendevolmente - in vita fraterna per v1.ncere. BibliotecaGino Bianco

2 \'lTA FRATERNA .. Perchè è nece-ssità - . D.i q ueisto 'S!t,r'a,nopraice-dere idella .-umanità, - destimr0, - nece:s,s:i•tà,- o fiine (qual,e nortne non i,mporta), è una init.e1grazio!Ile. che· sia toJ.ta queHa tormentosa, fa1stidi 1osa, già iniso,pportalbiLe d1istinzione, distanza e a.ntite!s-i che e itra quel the si ohi.ama ild-e1 ale e quel che ·si (chia1na rea;ltà, pensiero, 1eatto, ecc., edc. --Che siia v,erarnoote, una coisa, l'e•sser·e. '- - Più rapiid,e ,e s,er.I"a1te J,e v1ihra.zioni - coisì che ne/1 gesto inunetdiatiamienite si r:ico111,oisclao sipi-rilto·,- e non già paia. in quello una 1pigna inerzia quas1 Olprposta a ques,to, o ,reazi,on,e d'ur,t,o in oggieitto estran·eio cihe lo con'tr1a.sta.. E ei1a ve.ra la infanltilie log.ka siup,po.siizio 1 ne rigu,a,rdo a co,se cornc1..,eit-oe pens•one (le, princip.eisrse delJie fiabe, per ,eise,m.pio): -- « que.s,to è belù-o, buono, g~ra.nde, forte, v:e:ro,; querrlo, è brutto, cattiv,n, piC'colo, debolte·, f.a1s-o ». Ci ,si a,vv.i,a atitra!Veliso la tra,ged-ia, a.ttra;verso le1 1èLi1fiftcol1tà più te·rribirri e imrpe,nsate, anz1i le cli,ffiicolità si moJ.tn.(PlÌICanopiù ci si aivvkina; m•a ci si avvia: ce ne s01 no · i ,segmi chia·ri, a gua;rclarci un po·co,. Qu.esta e-no:rme1guerra: è uno spiiriito -che lottta 001rutro un 9,ltro sipi,r:i,to; coirne non mari. preceident-emenrte; so.Jo in parite precedentemente, e non mai così. Le, armi det co1Inbatte,nrti donde parlte: il coJipo sono l'ultima YÌ1brazi,one c1eJ due sipirilti fa1 contea1srto. (Un fatto C'he ci par.e .significati-va per cominciiar l'anno: essi ha111no bomba,rdato dtità aperte iin,arima.te; noi .atbbiarrno ri-' conqU:i,stato l'ansa di Zerns.ain, un lembo fo,r<tecli iterra no,sitra.) Que.s,to è b.ello, bueino·, graillde, fo,rte, vePo; quello è brutto, cattivo, piccolo, deboJ,e, faJ:.s,o•. - Non •si sorr-iJda. Tutto non è a,ncora così: c,e,rto,; oh, a veder da vk~no la gm-er•ro..!. e il pae,se, d,u1nque? crudezza, e viltà. i\Ia, pian~!... Tuitto non è ancora c·otS.ìe, a(Ppuntto perchè ci !.-,Ì avvia, oh, con qua.li dififilcoilità si p·rocede! enormi 01s'ta1col.i ·e i·nsi<l:l-edi fronte, aUe spalle, d'attorno, interiormente, - c.rutde,zza, ·iltà, djsamore, di·saimore, idi:Samor,e... Ma quelli 01 ,ta1coli sarai11.- 110 che il forte •travolge nena Yittoria! (Me,r,avdg1io,sa ca.taistrO'fe del] a tragedia: arpo,te,orsi di martirio e di gioia!). BibliotecaGino Bianco

\'ITA FRATERNA 3, Dio, che s'incarni,niella uima:nità; come già s'è inca,rnato ne,l,l'uo,mo, pe1 r .sal'Var,e,amche chi l'ha .croceifi 1sso. lVIa quesrta è la necessità suprema della Umanità! (ind.ic,ib'i1e mtsieria riJllus.a e.. i11UJden,teidel <parrudiso tierreistre iso,ciali.sta! 00111edi 1v,erso da ciò che, è) - que1srta•sì, è. Dunque, bis·oign1a vince,r-e. • Vincere perchè quEtS•taparte no ··tra è be1.1'a,buona, grande, forte, vera, e quell'aJtra parte è brutta, cattiva, piioco•la, debole, falsa; e se. la parte nostra è g1~wndee fonte (,perc.hè è be1 l1a, buona e vera). deve vine.ere l'ialtra che è debole e ip-ilcco1a.(perchè brutta, cattiva e f1 alsa), anche se misruraita. ool 1111etro , n-umerç1.t,a pare una quaniti.tà mag,--gioredella nostra. Ed è venuto- il temipo che ~a. forza 1 mo,ra.le tr 1 abocca e -snp-r;tff à la forza; 111a.teriale; e <li una piccola forzia n1ate,riale si fa strumento u.lJtrarpo:tente e s-ave,:richiant.ela nen1iJca delboùe.zza v,e.. stitta di gran rforza m,at,eria!l-e.- Di'Sttrugge, disti·ugge, e -ridnnn dignità alla maite,r-iiano•n più postia a comtrasto, n1a faitta. a sè chiaro sitrumento. Uma11Jità tutta reden<t.a, dallo stpi,r~!toall'ulti'm·a su,a, vi1bravi,one ·111ateri1ale! E brutalità tutta danin ruta, ictalillan1.rute,ria rJ 1 suo pe.rveriso motore. Per que.s-to bisogJ1a vincere. Vo,r,reisteyoi che ila. umaniità s:iia rifatta deibole e che la, brutali.tà sia rifaltJta forte, perrrnet.te·ndo che v-incano queg1i altri? che iJ di1s1sildiosi risca v-i, che la v-ecchia cosa sciancata rina,sica più most1~uo-~a,del giu to, d,ebole e dell'ingiusto forte? No, che camminare non è per .andar,e a ritroso! E un passo ,e.norn1e oggi .è da far-e. E' ,per andare innanzi, o pe:r aJildare inldietro1 AHenti! Bisogna, ard ogni più tre1111.e.ndo.costo, vincere. mca. Tutti possono raggitlnge1·e t1ttlo ciò che aspi1'ano. Aspi1'a1·e è potere. O'è un graclo irragi1pigibile, ctl sommo, mct lo si raygiunge idealmente, e ciò basta per fare salire, salire indefinitamente. A ciò corrisponde la parola di Srniles: « Jl genio è 1uict cnazione della volontà ». 23-2,! dic. 917. L, BibliotecaGino Bianco

4 VITA FRATERNA Dedicato ad un pessimista e ad altri come lui. Adaigio, am~ci .della fronte, a Jnetteve sul .rogo ,i giornali : se,nia -il :gio1rnaGi,sin10v•e, lo• d!i.•cosichi.etito, io, con: la mia sconf-inaita felele neU'Italia: non so che sarebbe dell'Ltalia, o,ggi. · Il <<Corriere» con tutti i suoi «Barzini», e i suoi «Fratc,caroli», ainldrà alla stor:ia non .m,eno glori,osamenrte dei c-ombat~nti ,e,roJ. Dico: noin meno. Per,chè 0iete ·in n1ezzo a tanta r1ealtà, non ore.diate di sentir,e iurtta la Tea1tà. E' erro,rie. Dovete ri.fle,tit,e,reche. v•oi sie1t-ein mezzo alla .vi,01looza deUa r,eai]tà; e che ciò può spostare alquanto · i1 l senso del resto dellla re.a.ltà, C!heè la ste,sisa meinba.liità srpos.tata ,essa pu1'ie, fin ,che volete, ,ma non m,efilo re.a1ilstSirrna- d-eJ di qua da.lla fro1111t·e.,ami,ci. E i comHa,ti. Sul rogo, anche, i poveri co1 mirtati! Quanta vii.ta, aaniici, tra, ,e sotto,, ,e s•opra 1e a:m1pizio,ni, gìi s,pre,chi, le bu-roorazi,e! E' i,l 'bag.a,glio inev:iiLabile che J.a carità si tra,sicina d•i.e,tro.Ma quella realtà c'è, acrniici. on ,cono•.siceteg1i uo,mini se ,pretenrdet,e che ,si },e.vino, si uni'S•cano·, o,perino, n.UJd!i. di f·orrna •e di lu1simga. N è ,conos,c-ete vo,i. Perfino g.l'int_erventisti! Ah no, •a11ni,oo,questo! Resipingo. Ne\lla tua esas,pe,raz,io,ne hai m,esso in fruscio tutrto ,e. ttuttL Sa.era è la tua ,e,sa.isv1e,razion..e.. lVIa.non sian10 r,e•sipons.aibilioome gli alitri, noi! Chè: atJbendem,m·o al fuoco, ,sì, cli atte'I1ldemrrno! e denunciarrnmo presto, i poEi'tivi s,emi,naitori d,i vele:110,lCiò, 1S-enzatogliere ,la noetra parte di res,pon1SJa,bi'litànegativa, che sta, è vero, nel non e!SiSereis.p,esi a!rlco•ra abbastanza. Adagio. - La verita rwn è ·soltanto quella che si dice, 1na è sopratutto quella che si fa: e si fa, molto spesso, con la bugia. - Ce1'cate ben dentro, se una lusinga non vi sia, in fondo ad ogni md,gliore azione, anche all'eroismo. E sono lusinghe lecite, dappertutto. _ E' vecchia, 1na sempre savia: modera1·e, non de1nolire. L. BibliotecaGino Bianco

. VITA FRATERKA 5 Inmemodriuanùiovanissimo or entalista I . . . . E la mia voce è per te, fratello di lui, clte l'hai voluta; per te, che 1·icevesti, di lui, l'ultimo fiato, e ancor vibravi del tuono della guerra, e sanguinavi per il suo ferro ; per te, che componesti il dolce corpo, e lo volesti tumulato nel pitì. potente suolo, dov' egli ormai morente si ridusse - Romei-; per te; chefai 1·itorno alla guen·a su.prema; sii lu~ sii noi, sii Roma, sii la tua terra .... V·o,cedi idoinna è deisi,deir.at.a. Forse perchè tutto risuoni, l'amore, intorno alla memoria di lui? perchè tutta si protenda, la vita, nel mistero della morte, e reclami il perchè ... e risponda? Se è peir qu1e,sto, ,s,e .trasoorudente ragi9-ne ·sipi-e,ga il deside,ri·o, veil!ga la \I):i!cco}vao,oo,venga, 1& voce dt me 1 s·cono,S!ciuta,ed a cui elgtlifu ,scono1s 1ciuto-. Ma inteso. Inteso, come lontano grido soffocato, è, da vigile orecchio <li donna, avvertito; la donna balza, in palpito,· ed accorre, ma l'ignoto è sparito ... Verso l'austera-forza, e la soave, del raccolto pensiero, e la racchiusa promessa di cammino, di ascesa, l'anin10 tesi in ascolto ... ,e, tol:3to, ,e ,solo udii, l',ultimo g1ido,! O pensiero, o forza, o arcano seme di virtù, o amore, o gio~ vinezza - o ·giovinezza! - o vita, perchè sparisci? O legge, perchè diminuisci? Morte, che sei? Chi aveva ovviamente creduto che il pairimonio individuale del pensiero costituisse lo stesso patrimonio sociale, fosse la spina dorsale del progresso, la scienza, la civiltà, il tesoro nazionale, urna.mio,,la :storia.; se ave,va sentito che un solo pa,s,so d'un individuo solo è un passo di tutto un popolo, di tutto un '-seicolo, che un uomo è l'uomo; coisitu1i,dinanzi a una jnidividualità soppressa, sn1arrisce, morde, si rifiuta. La sua costernazione echeggia. Hanno abbattuto un albero! Hann_o chiuso un tempio! E' sp,ento un faro! Ma se costui ha penetrato l'essenza stessa del pensiero, se è sceso al suo letto e vi ha veduto le granitiche basi: le leggi, BibliotecaGino Bianco

6 \"ITA FRATERNA immutabili, eterne, della psiche umana, gJlacciate alle leggi deJ creato, immutabili, eterne, - se h( saputo, nell'esperienza del suo concepire, che, non soltanto le conclusioni dottrinali colli1nano tra loro, pur venendo da svariati intelletti reciprocamente ignari, ma perfino le immagini, talora, e fino le parole, - allora costui, niellla 1m.ag.gLoreme!ditazione ,d.ella sua vita, s'è quietaito; ha t.o•acaJtol'ineisltinguibilie ,fornte: ,Sita,.neJla, legge, ,i\l. ,tesoro perfetto, il lume, il seme: il se1ne, fatalità divina di progresso; eid ogni urna.no att.inge, e in sè ,ripe,te, un lato idieH'origtne. Quel che parve perduto, Ida un umano perduto, ,è là 1ser,ba;to, e r:i.Jpr,p,meissao un artro umano·. Nulla è :di 1 mii1nuiito,e, oossuno·, sparito. E ;tu-bti,,e tut,ti i postulati sar:ainno!. E tutte, e tu.tte le forJine ~1plenderanno! Tutta la vita! Anzi, !Thel isuo ,proifondo ,s,e-no, ,p,e,r una oacu1ta ,e s.àm-:a.,e10o•Illom.iail,a vita qpe,ra, in ,fa,ciciaalla morte, il miraicolo: se un operaio della scienza cade, colui che lo amava accorre, trepido ne raccoglie lo spasimante anelito di vero, di bellezza, e sa, quel giorno, dal .retaggio avuto, ch'ei pure .ha una missione: carico dell'altrui e della propria, entra, quel ·giorno, nella grande officina. Così, per l'intima forza d'amore, per la forza d'esempio, di dovere, per la coscienza, così la vita è procreata, moltiplicata ... Così, se avvenga un gtorno che sopra di una terra - ah, la mia terra! - passi, radendo, àliti, la v?,mpa d'un pericolo, e tutta s'arroventi, questa terra, d'un problema d'onore e di salvezza: va, o gioventù! va, o pensiero! va, o vita! Va pur• con volontario sacrificio: scuoti il sonno dei pavidi ed ignari, trafiggili nei vili sensi sensibili, destali! Desta la vocazione tutta del tuo popolo, la titanica forza, il destino. Il tuo sangue, il puro sangue feconderà il solco. Nasce la gloria! • A. D. Dice·mbre 1917. Alfonso Arnone, di Cosenza, morto a 23 anni - Roma, ;12ottobre 19i1. v Il diritto di gu,erra nell'India antica - Roma, Casa. Editrice Italiana., 1917 estratto dalla (« Rivista degli Studi orientali). BibliotecaGino Bianco

VITA"FRATEHNA 7 Note d'Amore. Avevo intitolato queste righe: No.te d'arte, llf aria; ma aven-- do riguardato il libro di Aldo Carpi (*), il titolo, m'è pa1·so freddo. E e.ambiavo cos t : N o,te di dolçn~,e. Ma subito subito! - ho sentito, che piuttosto e1·a: o,te, d'a;m,or.e. E qui mi son qiiietata. Ed al punto, quietata, da con[ ortarm·i, appieno, di non sapere, questa volta, dire; ma di potere, • con qiiella sola parola, .amor,e, tutto ridire. f:d il mio senso, e il senso altrui, e quello di ALdo Carpi, dell'opera siia profonda, grandissima. Opera,. Alto nion'ito morale. Che rag,iQna in ogni linea ritraente le spettrali figure di prigionieri, di morti, di . . fuggiaschi; e non solo, ma di animali, ma di cose, sì doloranti, tiitte, in quella loro indicibilmente faticosa linea! lnldi,cibiltmente, ecco. Aldo Carpi norn ha detto, ha dimostraio. Come eg1i ha veduto. J~ìoquenza più grave, più toccante, non poteva esservi. N è più degna. E' lo scovrirsi il C(l;po, in luogo religioso. Qui è l'uomo posto dinnanzi a sè. Qui è la meditazione, la trascendenza, il git1,dizio. Qiii si piega la fronte, e si ricerca nelle viscere dei pensa.menti nostri, degU atti, l'impurità di ognuno, per lavarsene, per afferire sacra riparazione alle vittirne innocenti della più spaventosa responsabilità. Non nJ,ostra! ' rna di cui, 1>erchè umana, ci sentiamo partecipi. Aldo Carpi non ha ritorto l'arma ver,so di lo,ro : non ha in- 'Veito, non ha schernito e riso: non poteva: il suo intimo genio di verità, di nobiltà, ha pianto~ come dinanzi a un tU?nulo, ove amici e nem.,ici si riducano, e lo sgomento animvtolisca l'ira, e tremi, nel profon1do, un albeggia1·e di redenzione universa, ed in possa d'amore diva,mpi. Questo, Maria. 11-12 gennaio 1918. L. (*) ( Set·bia e1·oioa - Prefazione di. Leonardo Bistolfi. Disegni di Aldo Carpi (Ed. Alfieri e La::>roix: · ~[ilan9). BibliotecaGino Bianco

8 VITA FRATERNA Parlano i Morti.- ~emoria vergata sette giorni prima della caduta intrepida. (Gli avevano Mtto: Lasciate, dottore I siete in pericolo I .Non volle lasciare il sito posto. Continuò l'operazione chiriirgica iìell'ospedaletto 1n·eso dt '!)ira dal bonibardamento. E cadde, con i s·uoi feriti. Lo t1·ovarono colla pinza ancora nella mano. À casa, aveva tre creature, l'ultima: nata pochi gionii pt·ima. Volontario, et·a pa1·tito). 23-5-916 - S. M. 11 mio de:bito ve:rso la Pr,01vvidenza è ingroJ&saito enormen1ent3 in que,s.ti u1t'.irrnigio,rni, vale a diil'e1dal 15 a o,ggi. Riconosco con ,tultta l'anima d'aiV•er ri,cevuito, da Lei te1 s,ori inie,stimabili : -l'esser scam,pato, illeso dagli ,innum,erevol'i 'Peri1c0Jidel bon1barda,mcnto nelle ~ndim,etiirucabilil giornate -del 15 e d-el 16 a M.: l'aver potuto tra1rre di là a salvamento, i 1 mi,e1ifer1U e .]',intero re,par;t.o: la forza di resta.re in .m,ezzo, a .sì gra:ve frang,ente, oonza paura e .senza eiccitaz'ione, otltenenJdo .anche -di tranquilla-re i com•pa•gn,i: la fortuna di cono1scere ed amare penson,e nuove, che vissero an,e•c:o,quelle ore, ,e ,d1edero p:r:01vadi vdrtù mirabili: H poter confermare nel mfo cuore, co111gioia grandi....1sima, la g-razia che 1ni fu concessa n,ello ,sposare la n1ia aunata .... , daHa quale rkevo,, non segni di scornfo-rto, , ma .parole c:he di1oono il più forte a1nor•e e la più nobile fenmezza: H poiter viv,e.re quas•sù, nell'adem•pimein.to del mi,o dovere, con la certezza a-sso1u:tadi apere la ·mia faJnig1ia al sicuro: •il sentirmi tanito pieno deH'affotto dei m'i;ei cari, ,e di a.vere da. e,ssi la prova di .altPettanto amore. P.er tutta questa soanma di grazi,e•, tes.tè rkevrnte, con f.ed-e e ,ciconosc,enza, il mio spiri.to srule, più f,ran•co -di ,pri,ma, veIBo Ja Pro;vvtdeinza. Biblioteca Gino Bianco

VITA FRATERNA 9 Suoni del Risorgimento (Parma - Busseto) Da:l '48.al '59 ,s'er,a [P•reiparatt'a la rivolta che S1co,ppiò. L'Ita.- l"iialilbeira, eicc·o '1'ildeale di tutti, il ,c.enltro di tu,tti gli s'l,anci dell'a;ndma ;noiSltra. Non è 1 po,S1S1i.bid1,eeiStcr:i'v:e:r1.'e,e,nltU1Sia1smdoeJle, popol1azio,ni,, nellie citltà ·e ned. bo,rghi, 'J)er ·sitf.faitJtague.rra. Era.no coilllti'nue. ed imponenti dimo-s'trazioni, un .affra,t,ellarisi, un ri1oambiraris1i,oontiin'llo di a1 uguri, una f,e,rnnezza :di·p,ro1po1sit'iqua'l,e non si vtd,e mai. .... Fra le •CO!Sle· Idi quel t.emlPo, -che tPiù mi so·n 1r!ets 1 iate f'ilss,e netla memoria, fu ill plebiscito deM•e p0ipola.ztioni idel diuo8Jto d1 i Pa.rma, e, che quind~ ebbe luogo a,rucJhein Bwss,eto. Chi voleiva J'a,nne,sione al Pi,e,monite me!tJtev,a,nerl'urna. un si, e· vice,versa. Qu.a1i ,eintusiaismi sm~cit.av>ano nleH'al'llimo no1S1tro, i nomi di Paitria e id'Ilt.alia! Quali f_reimH-i1a vis.ta del gi•a1Jo le· del nero d,elle ba:ndiie,r1e 'tek1eischie,ba vilsita delle itun~cih1ebiia.nchei! • .... Quali eirompen:td. smain'iie. 'all'udire le vi1Jto,r'i,ecoI1Jtro ]o . s:t.raniero! Io ·r:ilco.rdo ICOIIl ohe ,slan!cio si ripte,tev.a. l'inno di Garibialltdi•per ù.a no1strai via maggiore, r:ilcor1doqwando il is:iI1JdJa1tc:od il 1)1r-e1 voisto, neillai {~lh.i1elisdiai S. Ma.ri1a, prie,si~d.evan,o, l,e, urne pe,r il rplleib:ùsdto, ·e come il canonico Cav.ai1Iini, bem1c 1 hè a.ggr.av1a1todia quei malori •c'he la 1 conld1i!Sse,roaHa ,tomba, ,si f,a.ce.sse p'Oir.tarie,j,n seggiiolone .a daJ'.'ìe il 1suo vo,to. Ma ,iil.1m1om,e,nto-più 1s0i1ein,neu, n 1n•o.meinlto11nenarr1aibil1efu quan;do ·:i Verdi, ais,pie,t,ta,tod.a im·me,nsa follla dii poip,olo, gi,unse. da S. Agata, [)re.c-eidutodalla ba.rudiiera che era an.:dlata- ,aid itncontrar1o. Eria a.srp,e.tlta:tod, a: qual•0he1 ora, e, quando oomJrarve ip,er entr.a,re nell'a ,chi,elsa a de1porre i,l voto, sco-ppiò un a,p,plairuso che, ,parve un ull"lo, uin die.Iirio, ed io s·o che mt 1 p3:,r ld',e1SJs,e,lra1ielllco:r,a\là in mezzo '?' ·quel1a fa.Ila,, battteintd·o le ma1ni e gri1dJanido Viva Verdi, e mi ,si ri-em1P-ionogli o,och•idi pia,nto. Il .genio-, ,l!a gloria, 11a Palt,ria, Dio, l'Dtalia libe,ra, la nostra It.alli:a, deUia quare pr•irrna ,era del:iitt,o il -sio.Jopro1r1u11ici'ar 1 e ~I rno1me!.. Firenze .... Il 15 g•i,ugno 1863 fui •a,d ,a1ssils'ter,e, in S. Croce, aid una ì\lfo.s,sa da Re·quiem ,per i mo,rlti idell'.imldi(P•endenza Italia111a.. La musi.!0a e:ra deJ. Mozart,· :una.i IIIl'UISiic,a ,cte,grua 1diell ISIUù ig-r.an genio, e,<i BibliotecaGino Bianco

10 VITA FRATERNA eiseguiita 1p-erf,etta,m,ente. Pn~•senti 1e autorità mili,ta:ri ,e civii.li, -eld ll!Th p01p,oloimmenso. Dove se·i o !Sette 8€!coli pr:iima gli Anzian,i fior.e,ntini idi1s,orntev,àrlogli intereis,sii deUa loro ,citità e stabi,liva:no di e-levar-e un te,n11piode.gno ideHa Madre di Dio, S. Marj,a del Fiore, ora si ,sitava preg 1ain!do 1P1aiceaHe -ani'me ,di -coloro che 1e1r.ano c.ad'uti per· i i&uprie.miinterieSISi 1dehl'inti:era Naziom.e. Il ca,taJfaLco, alto un 1cinque _rrp,e 1t.r.i, ,e 1s01p.nadi ,e1s 1 0 una ma,g.nd!fdc-ast.a,tua. d'Ita1i.a con in :ma,no 11e·catene ·sip,ezza;te,e ,sul p·avimento,, tSo,pra uno strato d'erJ)a, ,falSlcidi ,fucilli, imuoclh.i-di 1palìle,da, cannooe e duie mort,ai rd.voltli-alla, ,po1ta. St1avano, tutte. ,que,ste, .armii ,a tsiigni1f~ca:r1Ce'he g.l'ItaJi 1 a1ni ,erano ·oignora p,r'onti -a ripigl,iarle per d'iifeinde,re la Patria ,conltro, i .suoi nemiici. Dal pols.to dove ,io e,na,-v,eldevo il n10.nurmen.-toidi D.ante· e de·ll'Lt\JMie,ri.Quaindo ,sii •oanìtò il Libera, dai gr,anJd-i .f,i111Je1Strod1enllia Ohi,es:a, le 1s 1 pere tdetl 1s0,Le,a:th·a.ve•:rtsa.ndoi crilsttalJli, illrnminaròno i.I oa1baifa~co -e la •statua rd'lltalia; qurunti pensier.r ,fn qu1e1m·ome.nto! Era l:a :sitaua del 1più italiia:no .fra gli i,ta1i~.ni, e di qu,e:l terribHe Alfiérj ,Clhe scoissie, 1e pi'ù 1ntiim,e,fibre deHa nostra anima ... (Dalle 1nemorie del Prof. Dotti.) Appunti in margine alla vita quotidiana. Le guerra come prepàrazione alla pace di dopo . Faiociamo .economia., :sierrnprnHchia1moJa no,stra vita, sgoimbT-iamo · 1e nosttr:e case, di ogni supertf;luo, cihe irrnlpooe inutile ope1·osiJtà !in !S'uo ,sieJ~vizi•o, e può -e-sisere utillizzato iinv,eice·per g'li altri. E' rdov,er.e e, :nieicess-i:tà in questo .tempo di iguerr.a - è uitiLiissima :p,re,paraz,io.ne ·al doipo guerra.: e:he non ,sa.rà tempo più faictle e ,comod,o di quello 1che viviamo oggi - mettiamocelo !bene irrt n1ente. E' i1111JPortanlt-issfanso.gomibrare le nostre vite da ogni attd.vità isteri1e e va,na, ,e da o,gnij cos.a che. le su,sciti ie riJchi,eda. Per lasicia,r libero 'tem1po e -spazio og.gi e d,o,m.ani al lavoro per vive1"18, iirnpoSito ,come ne1celSlsitàdal,le diffic,ortà 1 8ICOil<OlffilÌlèhe·, e a1 lavo,ro per fa,r vi•v-ere im[Poisito,com,e dovere .dal.1e cotildizioni soci1ali. BibliotecaGino Bianco

\" fTA FRATER:'\A 11 Le radici del sabotaggio della guerra Sono n,el ·f at.to id.el,l' « imboscamento » di qualunque geoo,re, m qualunque ,campo. Ohi è rius-cito a sottral"re comuque il suo co·ntr.ilhu.to militalre o civHe, di pe11sona, la sua par.teoipazioin•e mat-eriai1e-e morale alla guerra, - ne è e ,se ne sente ,e,stra,neo, non è interessato nella imm,e1nsa ,paritita; può -co1sì.aruche a..vvierea.rla, :s 1credHar:la, •sa!botar,la. Ma chi ha meisiS-one,!la. gue1-ra - ,se tS1t,ess,o,il .suo JSangue, il suo ,più prezi10.s.o,,t,esoro, - ,se,nte la guerra com,e cau,s,a prop-r.iai: è plù ,op1pre!sisodalla sua atuo•ce gravezza di chi ,s,e ne ,s,ef'lbqe.,straneo, ,eppur.e la ,so1p,por.ta m,eg1io, ,più glde ne fanpo:rita il buon ·r-isulta.to,: tro,pipo gli è già costata, troppo :gli ca-sta la guerra, iperchè poos,a a.daittalis-i .a v-edel'la 1sv.aluta,ta, frustrata, abor•ti'ta - ,e, ida ·rkom.il1'ciaire. E' così ohe sentiamo più la1m,è.ntarsi de.Ila guerra ·ahi m.eno ne. s-oflfre, più gli !sp,e.ttatrtori sgomenti o tediati, che gli at-tori a1ppas,si-0nati, - più gl'imbo,s.ca,ti ,che, i com,battenti. GlbCATTOLI (Note d·i Natale) E' bene 1che e.i isia,no· stat,e .e 1ci ,sia,no eispo3izio1ni idi g,i'oleat- ,to1i itali:ani (a. parte il loro si-g.niificato e il 1oro v1a;1orediver 1 :3i) ,omaJg,gi.oben meri-tatto all'infanz,La, e ;mani,fieisitazione di i,talinniltà. Io vorrei farne un'aJltra a•n:cora. In quene. es:po-sizi-oni v'erano delle coiSe belle e detl~ brutte: ma enan·o cesposizdoni p-er i gran/di. La mia sa.r-eJbbe un'esipoisizione per ba.mbtni. I g1·andi sar,e,bbero a1nrrnessi a viJsirtar.l,a solo -se accornpagna:ti da quakhe -p:i,ccolo. .Potrebbero, jnveice·, i visitator:i di.ve.ni,r,e -e·~postt01ri, fatbb.ricarud,o•,inventa,ndo ,sul po1s.toqua1che g.ioca.ttqlo nuovo. Pterchè .s-i tra.t!tereibhe. e1 sclusi vamen,te, di gio1 caittoili da f atbbri,carsi da.Ue 1ma,m1m,ed,a.i babbi, dai fratellini ma1g~giori, da•i bimbi stiessi forse: i gio•c.attoli veri, viventi, di,v,e 1 rtenti per i ba,mbini, i ,più educati-vi', ,i p.iù eoonomi'Ci; ·fa1bbrùcati ,con q.ual!c'he foglio -di carta, di· vari-o co-lore, .ri,ta,glia.t.a.,-1-:i!p.ie;gaita; 1 con qualche pezzo <li •caI'tone, qiualc;he ,cenicio, ,qua1ohe, vecchi~ sicaitola, ~,e.echini, tura1C'c.ioU,ro1 cc,heit.ticoinisumati, ,co,rdieieHa, scorze di frutti ... BibliotecaGino Bianco

12 VITA FRATERNA Per que,sta f.abbricazione nuova ·e ,a,ntichtsstma, indieitro gli arti1sti uiff.i'ciali, e gli ·arteifici, e ,gl'.industriali. Avanti le mamme, i. babbi, quanti amano, e conoscono i ba:mbiTui. E avanti i bambini steisLSìia giudi 1 oarne, a vede.re se so·no ute,nsili buoni per quel meravtglioso e seri.issim1 0 e g•iocondo lavoro che è la •lOJ.'Ovita. Sa1pe 1 te che co5a silgnifkall'lo e ra,ppresentano le granidi hldustrie de.J gio•cattolo raffi,nato, coimrpl.Ltcato,,co,s1to.so?, L'imbo,scam-enlt.o d,e,lle mrurnrme ,e ,di .qua,nJti hamno bam·birr-i affida,ti loro da1lla Yii.ta: che, p8!giando, vogHono liber:arsi dalla cura. di aiutare personalmente i loro bimhi in quella importa,nt.iissi,ma funzione di ,sv,i.Ju,p\POftsi,co, inte1~1,etrtual,e,rrnorale che «,giocare» - E tqueste imboscate .educano ,eoisì i loro bi1 mb1 a imboscarsi; fi. giocattol,o deve ,e;ssere u,n utensile di lava.rn, tn1 punto di .parteITTzaper l'industria, la faintasia, J.ot>LUidìodel ban1bino; - e da qu-eisto sorge iil .suo goidirrnenrto_P,er quei5,to il .ba1mbimo &ano e nativo ,pre.dillige il giocaittolo rozzo, inccmpl.erto, che Jascia qu,alcihe cosa.i da if are ~ lui. - Danidogl!i :invece. il giocaJttolo raffinato, ,com,plicato, .c01s.toso, gli si ,toglie quel vivo e fecondo .godimento: ·non c'è che ·da gua1•darlo, è tutto fa.tto, è un giocattolo da ozio,sii, fa .del bambin,o u.n •spe,trtatore, anztochè un attorie deUa sua vita; .irno1l,tr,equel gio,ca1Jtolo ira,ppr,esenta una .forte spesa: il bfanbo dovrà toocarlo con riguardo · (im-paiccio neil giocare), o, rompendOtlo, si abituerà aa d~s,prie.zzo del ideniaro, che :può e ideve •eiSlse.r,einve,ce i1mipi,eigartotanto utilmente, (sciiupìo .egoi.sitico,)- il giio,catto'lo rafìfirualt:o,,cc1rn1pl'iica,to,, costoso, ,dà al bambino l'ozio, il lusso, !la noia: tre ,e1l,eme-nttidi1saistrosi per l'educazione. -- E ch,e -i.ngomibro di ·ro~tairni tdi gincalttoli vecchi, tdd. cui ,il bi1mbo è stU1fo:ma che non isi lbuttan ·via pe.r rtguai1ido .al va.ilo.reche hanno .avuto! I gio1 catto,li !Che ipro1!)i1gino, hainno la duf!ata idei fio,r,i, vivono quaruto l'inJtere~1se,per loro de.i 1 loro 1piioc·o11i stg.noiri; ·poi si •posso.no buittar via senza rimp1ianto, -e tf arne del ;nuoVli. - E isono •uguali p,er i bi,mbi riJcchi e per i ·poiVe,,ri, e ,uguialrrnenite Ji diyertiranno, - come è ugua1,e .iJ la1tte che li ha nurtrilti, ,oom,e•sono uguaili l,e.loro a.nfune nu ov,e e c::,a,c.re,,come dov,retbbe e1 sisere uguale l'amore materno, che li ·protegge. adar. Ricordatevi, amici combattenti: avvertiteci tosto di ogni cambiamento d' indirizzo, per ricevere sempre la Rivista. BibliotecaGinoBianco

YITA FRATER?\A 13 Parole piani~sim.~. per la serenità. Bada. In quoo:ti grandi tecrnpi non dirmenrtic:a.re, non ltrrus·curare ,cer,te piccoliiss11ID1eco,se. La stanchezza, la .so,mma Idei 1pensieri, delle anr&ie, d,eJle ,cure, dei crucci, una coaliztone idi pi,ccole e grandi cose congi uraino con.tra 1a tua oalma, la tua sie~ reni.tà, la tua paoe ri.nterna. - Bada. I ei quotidiani raipporti familiari o sodali, ald una contrarietà p:i!ccola. o grande, per una •coisaanche da ·po,co, - tu scaitti. E' il i.sintomo. Im,pazie,nza, s-qisoetltibi1li:tà,prontezza cli rirsentimenrt:o: denunci'ano ohe stai pe,ridenido il do,111-i.ni·o· di te, che lie,r,ediflli sltanno peir ess·erti toùte di mano, che la stanchezza, la pena, le difficoltà t-sterne -stainino pe1 r viillcerti. ,, Sta in guardia, di-fenditi, difendi la tua pace interiore. Vuo,i un aiuto p-er que;sta dtfe1 sa? P:enrsa agìi al,tri - _e pensa alla. patria. Sì. Gli a~tri, ricordalo, sono pur essi nelle tue c-ondizioni. I 1no-ti vi -che tu hai di stam1CJhezza,di ,s,e1ns,iibiliitàesafS,p,e.raita,di n1a,lumore, di .irritabilità - e.ssi pure li hamno. Anch',e.ssi, p.e,r serbarsi- cailmi, sereni, ·equi, devono }o.tiare. Se tu oedi, Ee ti larSci travol~e,re, turba,re, - diventi tu pure un faititoir.e,di it.ris·tezza, di .ir-ritazione, di d.i,sortdine. Non f.arii elemento di questa valanga di ind.ebolirnen.to che può trascinar tanto in giù ilo stato d'ani 1 m.o! E co,sì lontano può r:itpercuortersi! p-e,nisa,ci: fino alla fronte, a qual1che cotmba.tt-e-nite,una 1eitter:a da casa può portar l'eico ,scorante de1l tuo malumore, o di queHo ,ohe tu ha~ p·r,o,vocato, o non haii guarito .... R-e,sisti, pe,r te e per gli altri Se ·al.tri, cedono, resisti co i da •aiutanli a risolleva·rsd. - Resilsti per l'It.alia. E1ssa ha bi o,gno, per vincere la sua santa guerra, che i serbi in ciascuno di noi, la ìorte pace 'int,e,riore da cui ,s;o,11ge la pa'.l}i,enza,la fiducia, la fermezza, la ca1ma resis•tenza di tut~a la nazione. Su, in pieidi: r1prien!diti! Le·va lo 'Sguando alla f.ede arnita pel cui tr,io,nfo og,gi -caimibattiamo, - e vincenldo ogni n1inaccia di disordine e dii de;bol,ezza, sorriqi n-ell'anwma tua, e sorridi intorno a te. 1 BibliotecaGino Bianco

14 YITA F'RATERKA per un· co1·aggio. Esiti' a rito-r:nare fra loro, be.nohè s.aipp_ia1che c,oin101"0potre s.ti opie.rare utilmente, p,erchè temi ,0he essi a ttri 1buts1c:ano 1a tu~ froe1quenza od ai1tr:o inte,re,sse più irndjviduale •e più i1nes,0hino che quello 1Pe1irll buono scopo e risuHa,to della vo,str.a. c0Ji1aiboll"a.z1i0Lne-? P,erichè es-si sono dei g,tov.ani, e tu una 1~ignori:11a, è vero E p,e,r qu-esto cer,chi, 1.n,r.eoo di andare ,peifl.sona.ltrne-n!tdea. loro, di mandar lo,ro « am,ba,sciatori » o d'interict,e,rti ipe,r isicr:iititoi (il c.he, poi togli,e ra:pidM.à eid e1ffi1ca1cialle « tratitative » !.... Hai torto. Ri.He.tt.i. Tu sei •s·eria, no'bi1e, sjJcura idèUe tuie buone inteu1zioni e della tua con.Jdo:tta. Se, .o.Jltriea que.sto, sed: giova.ne e piace.nte, non te ne la:rnent.a.re! o:n .far di questo un Olstrucoloal tuo ben far-e; ·anzi, ·sia un arma ~:i luce,! ,e, bada: çi sono altre, giovani', piaJoenti quanto te, m.a non ,co1rne te, r1 ef.te e nobilii, ,ca;_li cono1Sicono,: ,e. quelle non .s.i fa,nm·.oSicrupolo di ain1dar,e e ,to1~re f.ra loro. Pe,rchè vuoi a.bbaJ11d1oiJ.1,ant.i , quelle? - Il timore di una loro int-e1oipretazio 1 ne orff,e'ThSivadeUe .tue -intenzioni -e -eigo-i:sti1cos,e ti fa po&po·rx,e a una, tua suscetti!bilità il bene per tutti che è ne1le tue ·intemzioni reali; è v,ano, ipo•ichè la r€ttitudine tua ,e la bontà del tuo iS'C-Olpoio;:,ir-es:to~1i rirve-- 1,er,e·b.be,si jmpo1rr-ebhe, vin1 cereibbe anche la diiffi1 derri•za, H sosp€itto ,loro (se· pur que 1sti ,esis,tono). - Vai, ,torna, andia,n10. Quaindo ci -si pr,esenlta un'o.cca1si-on.e.di co;Uaborazio-nei •uti:le• e buona -coi gio,v,a:n.i, (e ,s,on troip,po ra1~.e,anzi, p,er noi!) -co;gltarrnola come un dovere; dififi~diarrno, ,coim,eidi tentazioni, idi ogni a.mpacc.io. Po1~iamo il co.ntri,buto prezi0isissjmo (..-.entia:m-olo: p·rezio•Fiissi•mo!) idieilla .nostra. f,emmi,niJ.iltà :sacra, pura, ge.ntile, bella, ridente ,e ;S.e1ria,g.e-nero,sa e ,forte. A1f,f.e,1'1niamoltatra Joro, .e ,in m,èzz·o e ,contro lie -orpellarte profanazioni deLlia femimi,nilità sca!de.nte o sconsacrata. Vinciamo. Sottoscrivete al PRESTITO· NAZIONALE! Rispondete alla prepotenza nemica con la potenza di TUTTE le forze morali e materiali del · paese l ' COSlt si vince. UN GRUPPO DI DONNE ITALIANE ' CENTRO DI LAVORO PER I SOLDATI BibliotecaGino Bianco

VITA FRATERNA 15 CONVERSAZIONE Parole della Direzione 1918. Oontinuiruno, ,fvcoelera,ndo il paisso. Chè la via lunga ne sospinge,. La pd.0cola .rivista •esce• più 1pi,ccola ma 1più frequente. Più irutima, p'iù ,pre•sis·o,più .comip.agna deHa no,stra vita. VLta f ra:t.e.rm,a. La tra1sformazione da mensile in quin!dicina1e è avv,e.nuta per il senso :in noi ideJla neice,ssità di ripe.teire più ispe1 sso ,e p,iù aittua.11 le ,parole de.Jla illV1s·trafed,e ,e della. no tra volontà italiana, pe1r il senso dli dover fa.rie questo; per la 'fiducia dti. riuslcirv.i :poii<)hè è ne·ce,sisi,tà e dovere; rper la rfidU'cia che il V10 1 stro a,iuito, .A.imiohe ed Amici, non ci sarieib!bemalll!cato. AiutaJte, r:iiS!J)oJl!derate1ila fiducia: diffondete- iprocur.ate abboname!Il.ti, molti albbonamenti, .mo'.ltis·si,mi. M10,ltLs 1 simi nei 01c;cnrrono alla vdita materia,1e e_ spirituale della rivi 1st.a. Ci•a,scuno, 1 cia1sicuna di vori ,si 01courpidi pr,o.cur,ar'cene fra ,ami1ci',iCO!l1lJJ)ag_ni ,di la..v:0 1 ro, di fede, o in· carrn,pi da coJ,ti,vaJ.~ea, ll'interno, a,l fronte,, fr~ comita,ti e gru.pipi di ,propa.gamida., idi as1 si,:sitemza- interessando partiicolarm,einte que,sfi a pr:enldere abbonamenti a molt,e COipi-e,pe1r diiHon:der,e poi corne m-ezzo lo:r,o,1d:ipropaigan,d.a deJla feide comune. L'enorme rincaro deUa carta e di tutte le spese di stampa, e la trasformaziore in quindicinale ci hanno costretto a elevare il prezzo d'abbonamento a L. 6 (estero L. 7,50). Il prezzo rimane di L. 5 ancora per chi prende almeno 20 abbonamenti insieme. L'abbonamento sostenitore resta immutato: di L. W. Tutto quanto riguarda " Vita Fraterna ,, va indirizzato alla Direzione e Amministrazione, Via Spiga, 25, Milano~ Una novità: offriamo. (raccomandiamo) l'abbonamento a parte alle paginette staccabili pet· i soldati ( « Vittoria 1 ») e per il popolo («Resistenza I » ). Prezzo: uria lira ciascuno, - due copie per numero. Le paginette usciranno in 4 pagine, in ogni numero di " Vita Fraterna ,, salvo que11i ridotti per la Hmitazione trimestrale delle pagine. Biblioteca Gino Bianco

• 1'6 YITA FRATERNA Beinchè rim,pi10cioiita a,ruco1racom'è, la rivista se.rbeirà quesito ca,ntuocio - is.i,apur rpiiù rincantucciato - di amicia, ,conversazione,: - e vi trov,eranno po1Sto ·seimipre, sia pur ria,ssunte, oltr.e le paro,le delta di-rez-ion-e,, gli eventuaJi 1&ca•m1bdi'idee. fra lettori e' lettr:iici a prorpo,sictoidi ar.tiool•i co:mp-ars-i neUe noGtre paigine o d'.altr•o ~ e brevi e alttuali eichi 10 .proipo.ste di aiz;1oni, che pr1e1s,ein_tera.nno come la ·conclusione pratk;i dell·a rivista, sotito il piocoLo· ti'tol,o ìnfi.nno ,e, imp,e·ri()IS,o: Fare! _Ogni d-orrne.ni1casalvo l'ul.tima deil ,m,e,s,e- , co~tinueranno le conversaozionii di propa:ganda pa:tr.io,ttica fra le donne del p,opoLo nena scuola feimminile d'~ Via Stop,pani, inizJ.ate in dice•mbre dal GrUJppo F-emrrninHe di Vilta Frate.1~na. L'ultima domootca di 01gni -mese, a1le or:e 16, riunione amicheiv;o,le di Vita Fra,terna a.I « Ceintro di lavoro per d so~dati, Milano, Via .Bigl'i 15 - Biglietto di pre,sentazio:ne e di riiconolSlci~ mento: la fas·C€,tta d~.aiblbonia,mento. VelJl.it,e ! ... ASSOCIAZIONE NAZIONALI.SLA 1 e Centro di lavoro per i soldati • Nel giorno anniversario della sua terza ferita, o milanesi, o italianit il Ten. FULCIERI PAULUCCI di CALBOLI, l'invalido di guerra, decorato della medaglia d'oro, terrà un discorso da lui intitolato . LA IVIIA FESTA · (Dosso Faiti J8-J-J9J7 - Milano J8-J-i9J8) Siete convenuti per le ore f 7t30 del 18 corr. al Conservatorio Biblioteca Gino Bianco

V I T T-0 RIA-! ,, PAGINE PER I SOLDATI Gennaio 1918 . - (Dai DISCORSI MILITARI di G. Boine) .... L'ono,re mil:.i,tare consiste nel f a.r sì che ogni coi&avostr_a, o,gmi cosa c'he fate ,e pensa,,te, ri.s,ponda co'}:rlple-tamentea' quellla che, è la mi!s1 s1one dell'€!Se•rcito di cui si,ete parte . . . . - Se vo-i 8/vete l'irdea chiara d-i che sia ronore di un cit- •taJdtno, sapete allo-ra giià molto cLi quel che sia l'o.no,r·e del sold,ato, od a,vete gtà in v-oi per Jo m,en-oun valido m-ezzo pe,r--ca... pt-re questo, grandissimo ideale dell'onore mi-liiare che d,e 1 v'€1soore orai l'u,nico vostro e de:l qual-e io sto ora pe1 r dirvi. . . . . Il d-0ve:re -e l'ideale di un cittadi1110non .può in fonrdo d·ilfferire d:a que:llo del so-1dato; quello del cLttadino esisendo di r-·ervjr-e la patria e far sì che- i~ su-o noone non sia in un mooo o ne-1l'~tr-0 a,vvi.li:t-òdLnnanzi a quello d-el:lea1tre nazio-ni, - nell'a,doprarsi anzi perchè le altre nazioni in ogni mani-era pe,r potenza e p,e;r civHé pro:greisso, essa supe,ri, - quello del soJidato è po•i aincor-a il m·ed·e1.Simo. . . . . Il notStro Regolamento- di d:isciplina deitnis·ce co,sì la funzione nostra: « l',ese.rcito è istituito per sorreggere il trono, tute:l:are le -leggi ,e, 1-ei s.tituzi·oni nazionali, fa,r gue-rra ovunque venga dal S-ovralilo ordina,to, diifentdere·•sino all'es.tr-em-o l'oi11ore .e l'indi.pend-enza della Pat,ria » . . . . . L'onore nostro è, come pel ciit.tadino, que,Ho s:tes1:sidoella Patria. E ipokhè a noi è più partic-olarmente1 a,f.f-ida,tala tutela -armata di e1S1sal,'o,nm~-en·o,str-o, l'-oinor,edel nostro ese:rici,to, più preci-san1,en.te consi.s.te nel far sì ch'elS'8oco,mpletameliltB risip-onda allo sicopo- per cui è i•s 1 ti.tui,to,. Ch'esso sia pronto, nel suo coinplesso, a questa tutela: preparato, organizzato, disciplinato; 'e che ciascuno di noi preso a parte sia deciso, attraverso il fermo propositQ\ e la prov·a di ogwi giorno, <Li ogni ora, attraverso là durezza dell'obbedienza e dell'ordine oss-ervato, a versare per BibliotecaGino Bianco

2 VITA FRATERNA questa tutela senza esitare e quandochesia il proprio sangue: a dar con semplicità la propria vita come una cosa dovuta e non nostra. . . . . SoJidaJti!... Vi ho pM"lato di sa!l1gue ve1isato, e di v-i,ta - da!ta. Non scù:ndate che quello per cui siamo- in1citati a. darli è la Patria, ,che !S•i.am,oqui peir la Patria, rsopra, della qua.le, po,ilchè il Re e la Patr.ia. sono « iinseiparabil:iJ » cornei aivew• giura,to· quando, avete giura.ta la voistra fooeJtà di -solrdaiti- •SO!pl"da,el1l,a quale nessuna cos·a più grande può ,e,sse,r-see non Iid:dio. - Vi ho parlato di sa.cli-file-igravi, ma in nome, di questa Patria che d·o•veva esisiercara 1avoi com,e.ci.ttadi,ni, che è vootro dovere d-i difenideDe I a. qualunque costo ora, che è ora per voi af.S!Siolutam-entiel tutlto\ .... La condizione di so·Mdato è una condizione privilegiata in cui il distacco da ogni altro 'personale interesse, l'esser fuori delle consuetudini famigliari, le cessate preoccupazioni sociali mondane, ,vi offrono il mezzo di darvi interi a l'ideale più alto che possa animare un cuore d'uomo. - Ogni -ideal-e, ogni onore mantenuto· è, soldati, sa~riifrdo. Voi non ter>rete alto il vo,stro onore pariticola•r,e., l'onore- della vostra. f.arrnigJi,a, corrnunque l'onore della vostra p·oiSizione s·oda.Je, senza saicrificio e rinunieia. Se non. rinunda:te· a.i v-01Striparttcola.ri piaceri, alla soddi,Slfazione deJle• indinazioni vostre t.alvol,ta meno• confessabil'i, talvàlita pù cai';e, voi non a.N1-e•te, voi non conquiste•r,eite, ma.i quell'ono,re l'a1SU),irazioooverso :iJl lquale è 1p'ln-.:reulla ba,se di oigni' v<0 1s:tro ii11tin10 desiderio. AU'ono1·e, qualunque, esso sia, non a.rrive-r-e·te rnai che attraver&o una virile rinunci:a. Ora H s.ea"'Vizi-mo ilitare è, sì, pe:r vo.i, sacrilfizi'O e ri,nuncia. Rinunrcia all'arfietito della fam.iglia, distacco poniamo1 dal naturale am,oro c.he cia,~uno porta al ·-suo pa,e:s:e· nativo, sa;criifiicio di queUe g.i'U'Slteia.mibiz·i 1 oni che muovono le noisltre· azioni nella vita civ.ile; il 1seir 1 vizi·o militare, come ogni aiti-o s~vizio, è in:f.iTie,sì soUomi-~ionie, e durezza. -e fa.ti,ca. Ma ha di 1nira attraverso quello dell'esercito, soldati, .l'onor-e deUa. P.aitriaif E' una rinunda, è un sacri:fici,o che· moralmente vi irngran- <lisice. Non aNete pe,rduto, aveit-e gu1ada,gna.:to. ' .... Ogni voistra attività, ogni istanrte deUa voistra giorna,ta voi lo da.te non a voi ma all'es,ercito e, p-eir queis.to, a.Ua Patria. L'onore dell'Eiser,cit-0 è l'on:01"evostro . . BibliotecaGino Bianco

\'ITA FRATERNA 3 Voi ,siete ruorni-ni e capite quanto più g,rande va·loire atbbia una nazione che nro:n un tndivirdluo qualuriqu'(3 e,ss,o isi,a.. D,i voi particola1"me~nte, dentro un certo a1111 1 biito, voi potete f.ar ciò -che voJ.ete ,e magari dimenticarvi del'l'onorabilità vostra. ed avviHrvi. M·a de•ll'ono1-e dell'esercito. e di quello della. Patria, che è poi quel.lo di tutti i ,frate•Hi vostr'i, non •po:te'tein n.e.2sun m10!do; perchè è vostro soJo in· quanto vi è st.a-to affidato e voi dovete renk:l·erne con't,o alla Nazione eid alla Storia. Voi saipete- che della conis:e•rvazioinedi una oosa a.ff,idata, gli uomini -onesti hanno nel mond·o più sicrupolo• che non deJle pr01prie. Ora l'infini:ta imrportanza d,eH'onore de:Ll'E1sercitoe di quello deJla Patria, ed il fatto ch'es,si SO{lloatff;idati a .ci.a:S:cunodi v,o:ip.a.rtilc0Qa,rn1ente,detbbono, se aNe.te anima, ~apwc.ita.rvi del rigido e virile se·ntimen,to• eh~ di codesto onore dove'te avere. . . . . . Il motto deH'ormai voetrò onor,e, solo di due parole può -eSISiec·ro1npostto: cc Patria ed Abnegazione». . , In ·pa,rte pe.r un pre.giudizi 10, in pa1-ie pe·r un consuelto modo di dire, motti di voi soino abituati ~ co111trta1ppor-rneei loro discorsi l,a condi'zione civile e· quel-la milita.re qurusi conne· si coll.1tra;p·po,ngono la libertà ~ la servitù. La ·cond-izio·ne civile s:a,rebbe nella So'Cie:tà il m01dodi e.sisere di chi è libe-ro· « pa.drone di sè. », e La coindiz•i,onemilitare quella di chi è ohbiligato, di chi è « legato n dalla più du1,.,a.qostriz.ione este,riore poss.1tbile.· . . . . La y,erità •e·,che s•olo gli sventaU ,e gli irncois 1 c-ie11tiposson seguitare a ,considie-ra,re c<O'meuna cos'trizio,ne•, come una iuso1J,p-0·rlabi1lvie-ioJ,e.nzaaUa Joro 'libe,rtà, o coone· una noia da cui convi 1 einei, coilne si può, co-n sotter,fugi o con Ja fo,rza, eis,in1e-i\c:;'Ì s-em1 pl'e, le .tegole, le ifiJsisità,le im1p()ls.izi0,nviarie, 'dHl viv-e,re,civ-ile,. Gli onestii -e gli in,t.eLHgenti ha.n concluso che la. libertà con-; s.i,ste non nel disordine, ma nell'ordine, non nel « fare- come ci pare», 1na ne-1 1 « fa.r co'lne si de,v,e n che cioè la « libertà consiste nella vo-lon;tarria accettazione ·della legge e delta regola» . .... La 1cosa è ,s,eim1pHo,e:: vi ,sarete accorti •che o in ufficio oid alla ,fatbbr1c.a, in s;cuola ed -in famiglia tutto· andava meglio qua;ndo voi facevaite, ciò 1 che, v.i si impone!\Ta di ·fa.re carne se foste voi stessi ad im,porvelo. In,somma. non vi aiccorg-eva.t:e,più che queUaJ tCJhevoi ,ohi,ao:na:te « v•ostra. lilhertà n 1 f-01sseJd•mi.tata.o dim-iniuita, quando accettava.te così com'-era ques:ta ~imitazione; - qua.ndo cio:è in -scuo,la e1·avate persuaisl della neroe-S!Sitàdi stuBibliotecaGino Bianco

4 VITA FRATERNA diare, di s,criv.3re, di stare attenti perchè, la vo/Sltraeducazione si compi!SJS•e- ; quando. in uffrcio, ed aUa fabbri.ca od in bo:tteiga a•cce,ttavate gH ordini, r.i,speittavate gli orari, çompiva/te il vostro lavoro con s:c.rupolo e volenti.e•ri perchè inso·mma l'uffido o la fabbrica o la.bo.tte,g.à andasis,ero come dove.vano andaJre, fossero un buon ufficio,· una buon.a fabbrica, od rnna buon.a boitte,ga. - O quando in.fine, a casa, ca,pi.vate che era bene· obbedire ai c0mandi del padre e rinunciare alla vostra momentanea vogli.a perchè tutto l'as-si,em,edeHa fa.n1igliianon C'i scapitatS•se -e C'Orres-- se-ro bene gli aiffari e ci fo,sisec0incordia e ben-eisis-e:rpe r voi ste,ssi e pe,r gli aL'tri.--· Se ci pensate, pro-pri,o-aJJo,ra vo-i era.vate più contenti, ed. fn questa contentezza mo,rale; i~( quesiti~ soddisfazione di v.pi stessi innanzi a .-voi stessi ed innan¼i a tutti, per J.ria.10cettazione delle ne,ce-srsitàcosì come si pres,ent~8.Jno, voi eravate liberi veramente. Perchè la libertà sta nella più piena sod_disfazione ·di se medesimi, e- non pote•te mica di'l·-e"che gode-te·della H~ berità se ciò che [wete fatto vi rende i,nquieti e sicontenrti, vi mette, in lite, in conitrasto con gli altri o, dentro, con voi stessi. Oria ognuno che abbia un cuore ben nato s'i sente scontento ed inquieto tutte le volte che fa qualcosa solo per sè, solo per il .suo piacere egoistico, e peggio se con danno ò svantaggio degli aitri. . . . . E' faieile carpire c-o,mela discirp,li-nadj un e:no,r•meag- . gl,om,e,rato d'uomini qual è r-ese,rci-to, agglom-efla.to che, si deve muovere ed ess-e-re ado,pera,to, c0tme snoda,to, strumento, e-on ag-i... lità, e-on pront-ezza, oon sicure.zza, che d·eve preimere ield agire ad u,n d·ato momento con tutta la suà. 1n.as1S~c0im;pattamenite ìn un da,to •centr-o ,pe,r J'alPiPUnto a:l ,mold 1 0 di uno sltrum•enfto,e dii una n1aiochina, è facile carpire comie. la diisci_vlina di questo- as,s,i,eme de.v'essere ciò che di questo agglomerato di -individui sta,cicati, fa u.n organi,sm-o ordinato, quaisi un ,so,1--ocoripo,con ·urna sola 1rnente ed una so·la volonltà. Quest,Òqualicois1ache rie.~ce al mirrucolo della creazione de,ll'ordilile nel naturale diis--ordine,noiil può essere che l'obbed.ienza, e la c01g-nizionepre.'Cisa cioè la cwpaciltà della pT0ip1ia funzione. ,, VITTORIA'· ,,· pagine per i soldati, stac- v·1ta Fraterna cabili dalla rivista mensile · MILANO - Direzione, Amministrazione: Via Spiga, 25 - MILANO Abbonamentino a queste paginette : L. 1 per due copie ogni numero. Le paginette usciranno in 4 pag., in ogni numero di« Vita Fraterna» salvo quelli ridotti per la limitazione trimestrale delle pagine . • Biblioteca Gino Bianco

convergono ne.1:la più profo,nda ,siintes.i del,l'inte.lligenza umana. Tutti speculano. La i'ilosofia (·i'l rag1i,on.amento) è l'intima anima c1i ogni atto. Perciò è lo stesso che religione. Siamo, noi docenti, abbastanza saoercloti? L'alltare. dehl'armonia •e ,d,e.U'·uni tà dei v•&i re dei beini, che raoì noi ,per se1mpre, e ,Cli sol[evò .al ,cti sexprrardel doJor,e, del.la tentazione, ,lo facciamo vede.re e toccare ai fratelli notsri? Ora, io non credo. La gente r,esta ·avv.i:nta dalia ,voce ammon.itifi,ce, f.in ,Ch•el'ascolta, ne riporta un ibene, ,ma, lo ,vediamo, ..... no,n sufficent-e! NeJ.,la stra- .da, e al.le 111ro,pl'iecase, è gi'à ripr-es.a daHe atbitJUdin.i,come da runa fatale lc_gg.ed'inerzj a. Le basi della psiche non furono abibastanza scosse. Non furono commosse. Non c'è ancora l'oratore .J.atino, a·oratore rom,ano che rovesci, ,abibassi, ,aurvi il.a fronte degli italiani, come il Dio di Mosè, stupefacetndo nel cospetto della grandezza della natura, e tpoi ,della missioné d'og,ni popolo, ,e ipoi èLi tutto hl gen.io ù'Ital.ia! Costni non c'è, che abb.amdoni l,a critioa de] manchevole 1ato immediato, e mi dia i"asse detl,la vita! quegli -che modifichi, pe·r vlirtù comunicativa d.i pe,rceziond Viiolente, la più intima m,entalità delle delle inte.nte turbe. alba ..... io ti giuro che questa campana soffocata è di Roma, 'io ti giuro che è quella: dell'amore, de:l •pens1 iero, de·lla griovinezza. Del .dolo,r-e.Ma d,i que1lo cl1e è am,ore. 'sacro, dolore. Io ti giuro. - E' di Roma! è di Ro.m,a! - Così lontana, arcana, la campana! così a,ngoscio sa, ascosa ..... (l'i11oteca ... ) 5-6 Gennaio 1918 1notte). « Tu lascerai .oiJni cosa diletta Più caramente ». Or, qui ho !Pianto. Vacanza: ho pianto· io ... Io, che non piango se m.i piombi, come mazza, stùla -schiena, un dolore, .un spi,etato fu!'ore, io, iehe aJllora un •CllùT'VO, ora, reclino. Lo tecJj.no, il ,cal])o, lo abbandono! ·singhiozzo, perdutam,e.nte, un i,stainte! Non s.a:pete .chi ,è .all'us.c.i,o: feùa.cità.... E (l)•erc 1 hè non iapi!'o, - no, no·n ]e 1wpro: chè mti.pare voglia port,ar via, in cam,bio, •qualcosa, per ,esempio: una vi.goria cli prensiero - .perc-hè non l•e alp;ro, oh: ·.ailmeno le laorim,e! Una vo1ta! La vaie.a:nza breve! Accosto all'·usc;i.o! ,giù a'lla fessura: a dtre, aJ.1.afel,icità - di là, Clhe ,non può cre,dere! •che non vuo,le! - ,a dir,e che: non ,si può!! che - si ride, perfino; ,dolcemente - che ila patria ci ha 1messo un'ipoteca, ·srulcuore! sul cervello, .su tutto Com,e sii ,fa! com,e si f,a! Ecco-: non 1ci apparteni.amo. Afp,pai1teniarno ,a ,lei .sola, alla patria. La .patria! Che, se asco.ltJi,amoilei sola, c'-ispira. Le più mirabili cose; c'ispira; m,a tlei, ma O.ante: << Tu lascerai ooni cosci diletta Più caramente » ..... E ,all'a.lba suo:ne;r,an,no... Quando tutto d'intorno tace e pa/l'pita, nella 1mia stanza nuda, [t termine ,della notte vi:va, neli'ora -diafana, nel rteso a-scolto delli ~.ens-i ansios·i, quando mi ,pare che io soltanto, vegJ.i, suo,na,no, .soltanto per me, ile ram1pa.ne ,di Ro•m-a Suonano, rhiarnano, g,emono, ritp-ercotono. Ur.goino e sono sopra! E lorr1tan,no ... ,si profondano .... Vaniscono .... E da.l sogno si c.lrest.a,allora, ·sfavillante, l'.essere, al aio?'no! l'osservanf ('. BibliotecaGino Bianco

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