Vita fraterna - anno II - n. 1 - 15 gennaio 1918

\'ITA FRATERNA 3 Voi ,siete ruorni-ni e capite quanto più g,rande va·loire atbbia una nazione che nro:n un tndivirdluo qualuriqu'(3 e,ss,o isi,a.. D,i voi particola1"me~nte, dentro un certo a1111 1 biito, voi potete f.ar ciò -che voJ.ete ,e magari dimenticarvi del'l'onorabilità vostra. ed avviHrvi. M·a de•ll'ono1-e dell'esercito. e di quello della. Patria, che è poi quel.lo di tutti i ,frate•Hi vostr'i, non •po:te'tein n.e.2sun m10!do; perchè è vostro soJo in· quanto vi è st.a-to affidato e voi dovete renk:l·erne con't,o alla Nazione eid alla Storia. Voi saipete- che della conis:e•rvazioinedi una oosa a.ff,idata, gli uomini -onesti hanno nel mond·o più sicrupolo• che non deJle pr01prie. Ora l'infini:ta imrportanza d,eH'onore de:Ll'E1sercitoe di quello deJla Patria, ed il fatto ch'es,si SO{lloatff;idati a .ci.a:S:cunodi v,o:ip.a.rtilc0Qa,rn1ente,detbbono, se aNe.te anima, ~apwc.ita.rvi del rigido e virile se·ntimen,to• eh~ di codesto onore dove'te avere. . . . . . Il motto deH'ormai voetrò onor,e, solo di due parole può -eSISiec·ro1npostto: cc Patria ed Abnegazione». . , In ·pa,rte pe.r un pre.giudizi 10, in pa1-ie pe·r un consuelto modo di dire, motti di voi soino abituati ~ co111trta1ppor-rneei loro discorsi l,a condi'zione civile e· quel-la milita.re qurusi conne· si coll.1tra;p·po,ngono la libertà ~ la servitù. La ·cond-izio·ne civile s:a,rebbe nella So'Cie:tà il m01dodi e.sisere di chi è libe-ro· « pa.drone di sè. », e La coindiz•i,onemilitare quella di chi è ohbiligato, di chi è « legato n dalla più du1,.,a.qostriz.ione este,riore poss.1tbile.· . . . . La y,erità •e·,che s•olo gli sventaU ,e gli irncois 1 c-ie11tiposson seguitare a ,considie-ra,re c<O'meuna cos'trizio,ne•, come una iuso1J,p-0·rlabi1lvie-ioJ,e.nzaaUa Joro 'libe,rtà, o coone· una noia da cui convi 1 einei, coilne si può, co-n sotter,fugi o con Ja fo,rza, eis,in1e-i\c:;'Ì s-em1 pl'e, le .tegole, le ifiJsisità,le im1p()ls.izi0,nviarie, 'dHl viv-e,re,civ-ile,. Gli onestii -e gli in,t.eLHgenti ha.n concluso che la. libertà con-; s.i,ste non nel disordine, ma nell'ordine, non nel « fare- come ci pare», 1na ne-1 1 « fa.r co'lne si de,v,e n che cioè la « libertà consiste nella vo-lon;tarria accettazione ·della legge e delta regola» . .... La 1cosa è ,s,eim1pHo,e:: vi ,sarete accorti •che o in ufficio oid alla ,fatbbr1c.a, in s;cuola ed -in famiglia tutto· andava meglio qua;ndo voi facevaite, ciò 1 che, v.i si impone!\Ta di ·fa.re carne se foste voi stessi ad im,porvelo. In,somma. non vi aiccorg-eva.t:e,più che queUaJ tCJhevoi ,ohi,ao:na:te « v•ostra. lilhertà n 1 f-01sseJd•mi.tata.o dim-iniuita, quando accettava.te così com'-era ques:ta ~imitazione; - qua.ndo cio:è in -scuo,la e1·avate persuaisl della neroe-S!Sitàdi stuBibliotecaGino Bianco

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