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R I N A S C I T A

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da Nasser, Primo ministro, e Nutting, ministro di Stato

britannica L'accordo, come è noto, concede tra l'altro

alla Gran Bretagna il diritto di occupare dì nuovo mili–

tarmente la zona « qualora una potenza straniera attaccasse

la Turchia o uno Stato arabo ». Salah Salem, ministro

dell'Orientamento nazionale egiziano, interpretava l'accordo

come una premessa alla a futura integrazione dei paesi

arabi nel sistema difensivo occidentale».

Sempre intorno al problema della creazione di un blocco

militare antisovietico nel Medio Oriente, sì sono conclusi

ad Ankara, il 19 ottobre, i .colloqui tra il presidente del

Consiglio iracheno Nuri Es-Said e il premier turco, Men-

deres. Questo incontro faceva seguito a quello avvenuto

dal 15 al 17 settembre al Cairo tra lo stesso Nuri Es-Said,

dopo la vittoria elettorale da lui ottenuta il

g

settembre

nellTrak, e il Primo ministro egiziano Nasser. Al termine

di tale incontro un comunicato ufficiale annunciava che i

due uomini di Stato avevano riscontrato una comunanza

di vedute circa Ì passi da compiere nell'interesse dei po–

poli arabi. Tre giorni* dopo, Nuri Es-Said, noto fautore

della politica filo-britannica, si recava a Londra per discu–

tere con il ministro di Stato, Selwyn Lloyd, il problema

della revisione dell'accordo militare anglo-iracheno.

Il 24 settembre e il 4 ottobre si svolgevano in Siria le

elezioni generali, dove si misuravano per la prima volta

i , partiti ricostituitisi dopo la cacciata di Shisheklì dello

scorso febbraio. I risultati davano una maggioranza rela–

tiva agli indipendenti, mentre segnavano la sconfitta dei

nazionalisti e del partito del popolo, rappresentanti delle

forze conservatrici e feudali. Clamoroso successo consegui–

vano i socialisti; i comunisti e ì progressisti di sinistra,

indipendentemente dal numero dei seggi conseguiti (1 co–

munista, 12 socialisti), dimostravano di godere grandi

simpatie in vasti strati della popolazione.

In Giordania, ad Amman, la polizia traeva in arresto

*1

17 ottobre Suleiman Hediti,

leader

del « partito'della re–

surrezione » e altri cittadini in seguito ad incidenti occorsi

dopo il ritiro dalla competizione elettorale di sette capi

dell'opposizione, per protesta contro l'intervento governa–

tivo nella consultazione. I l giorno precedente, le repres–

sioni poliziesche avevano causato ventitre morti e trecento

feriti durante le elezioni generali.

10. — I commenti sovietici alla SEATO, firmata come è

noto, a Manila

V8

settembre, si avevano il 14 settembre

con una dichiarazione del ministro degli Esteri Molotov,

che affermava essere il trattato uno schieramento militare

aggressivo in stridente contrasto con lo scopo e i principi

delle Nazioni Unite.

La stampa cinese rilevava che la SEATO significa un

aggravamento del perìcolo dell'intervento e dell'aggressione

americana, mentre Nehru a Calcutta, in procinto di par–

tire per la Cina, affermava che « questioni come la SEATO

non costituiscono fatti importanti, perchè esse nascono c

poi cadono nell'oblio, mentre la Cina e l'India, che esi–

stono da 10.000 anni, possono esistere ancora per 10.000

anni ».

Il primo ministro- indiano partiva per la Cina per resti–

tuire la visita fattagli da Ciu En Lai . La partenza di Nehru-

per la Cina era preceduta dalla firma, avvenuta a Nuova

Delhi il 14 ottobre, di un trattato commerciale tra i due

paesi. Nel corso del viaggio, il

premier

indiano sostava

in Birmania a Rangoon e nel Laos a Vientiane, dove si

incontrava con i Primi ministri di quei paesi, e nel Viet–

nam ad Hanoi dove, il 17 ottobre, veniva ricevuto solen–

nemente da Ho Chi Min. In tale occasione Nehru dichia–

rava che la posizione indiana a proposito del riconosci–

mento della Repubblica popolare del Viet Nam, può es–

sere definita come « riconoscimento non ufficiale di tutti

gli Stati d'Indocina », essendo l'India presidente della

commissione di amistizio. In una intervista concessa alla

rivista

Look,

egli riaffermava la volontà dell'India dì fun–

gere da ponte tra Oriente e Occidente, e accusava gli Stati

Uniti di colonialismo.

Accolto calorosamente a Pechino il ig ottobre, Nehru

aveva ripetuti colloqui con Mao Tse Tung, Ciu En Lai ed

altre personalità cinesi. Una dichiarazione comune cino-

indtana sanciva l'impegno solenne dei due paesi per il

mantenimento della pace nel mondo.

Il 19 ottobre i rappresentanti della Francia e dell'India

firmavano a Nuova Delhi un accordo oer il trasferimento

degli ultimi possedimenti francesi sotto la sovranità in–

diana.

11.

Una grave crisi si delineava frattanto nel Vietnam

del sud con il rifiuto del capo di Stato maggiore di Bao

Dai, gen. Nguyen Van Minh, di abbandonare la carica

dalla quale era stato destituito, l 'n settembre, dal Primo

ministro Ngo Dinh Diem. Il generale, forte dell'appoggio

dell'esercito, continuava ad esercitare le sue funzioni e il

19 settembre sollecitava l'intervento di Bao Dai, che il

i° ottobre ordinava al Primo ministro di rimpastare il

governo.

Mentre ciò accadeva nel sud, a nord l'Esercito popolare

di liberazione si preparava all'ingresso trionfale in Hanoi

che, il 10 ottobre, tornava ad essere la capitale del libero

Vietnam, in attuazione degli accordi di Ginevra. Dodici

mila baodaisti non seguivano le truppe francesi nell'eva–

cuazione della città, dove il 12 e il 17 ottobre entravano

rispettivamente il generale Gìap e Ho Chi Min.

Da rilevare che il capo della rappresentanza francese

nella Repubblica popolare del Vietnam, Jean Saiiileny, si

incontrava il 14 ottobre col ministro per l'Indocina, Guy

la Chambre, per proporre un prestito di un miliardo di

piastre al governo di Ho Chi Min, considerando della

massima importanza per la Francia, gli Stati Uniti e l'In–

ghilterra stipulare accordi commerciali e culturali con tale

governo.

12. — L ' n settembre, in un'intervista ad un giornale di

Tokio, il

Ciubit Nippon Scinbun,

Molotov auspicava la ri–

presa di normali relazioni tra l'URSS e il Giappone e lo

sviluppo di rapporti commerciali e culturali, affermando

inoltre che il trattato di pace proposto dall'URSS prevede

per un Giappone indipendente, pacifico e democratico, la

possibilità di avere forze armate per la sua autodifesa.

In risposta indiretta alle dichiarazioni di Molotov, Kat-

suo Okazaki, ministro degli Esteri giapponese, dichiarava,

il 14 settembre, alla commissione Esteri della Dieta che il

Giappone accetterà qualsiasi offerta sovietica per un trat–

tato di pace.

La commissione Esteri della Camera, il 17 settembre,

diffidava Yoshida dal compiere il suo viaggio in Europa

e negli Stati Uniti, senza aver prima precisato i suoi scopi,

per impedirgli di assumere nuovi impegni politici e mili–

tari col governo americano. Il Primo ministro nipponico

partiva tuttavia, il 26 settembre, confermando ancora una

volta il suo atteggiamento sprezzante nei confronti del

Parlamento,

Tra la Birmania e il Giappone veniva concluso il 25 set–

tembre un accordo sulle riparazioni di guerra.

13. — II i° ottobre, con una immensa parata di popolo,

si celebrava il V anniversario della nuova Cina con la par–

tecipazione di una delegazione sovietica, guidata da Kru–

sciov, segretario del Comitato centrale del PCUS.

In occasione di questa visita, venivano concludi impor–

tanti accordi tra l'Unione Sovietica e la Cina, di cui sì

dava comunicazione l 'n ottobre. Negli accordi russo-cinesi

i due governi affermano la loro identità di vedute sia

per la cooperazione reciproca che per le questioni interna–

zionali, condannano l'aggressione americana a Formosa e

l'appoggio degli Stati Uniti a Ciang-Kai-Shek, denunciano

il rifiuto statunitense di ammettere la Cina all'ONU, pro–

pongono la convocazione di una conferenza per l'unifica–

zione della Corea con la partecipazione di tutti i paesi in–

teressati e offrono la ripresa di rapporti normali col Giap–

pone.

Inoltre l'Unione Sovietica si impegna a restituire entro

il 31 maggio 1955 tutte le installazioni di Pqrt Arthur alla

Cina, ritirando le truppe stanziatevi, e offre alla Cina un

credito di 520 milioni di rubli nonché un aiuto di 400 mi¬

lioni di rubli per la costruzione di 141 complessi industriali.

Viene anche annunciata la costruzione di due linee fer–

roviarie, una da Tsining (Cina) a Ulan Bator (Mongolia)

e un'altra da Lanchow (Cina) a Alma Ata (URSS).

I buoni rapoorti di amicizia della Cina con gli altri po–

poli erano dimostrati il 6 ottobre dal ristabilimento delle

relazioni diplomatiche con la Norvegia, e dalla nomina,

F u settembre, del primo incaricato d'affari cinese a Lon-