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R I N A S C I T A

meati della Direzione del 23 settembre « perchè l'Italia

abbia un governo onesto » e del 6 ottobre sulla spartizione

del T- L. T.

'

Y

; t

Nell'ambito dei partiti di destra si registrano, a metà

settembre, un tentativo — fallito — ad opera dell'Unione

monarchica (U.M.I.) di ripristinare l'unità fra P.N.M. e

r.M.P. e, il 10 ottobre, il cambio della guardia nelle alte

cariche del M.S.I., dove l'onorevole Michelinì è stato no–

minato segretario e l'onorevole De Marsanich giubilato

nella nuova carica di presidente del Movimento,

Da segnalare, come indizio di un orientamento, la de–

cisione ufficiale del M.SJ . , presa il 15 ottobre, di far con–

vergere i voti del Movimento sulla lista de nelle immi–

nenti elezioni in Val d'Aosta.

Analoghe forme di collusione, del resto, fra D. C. e mo–

vimenti di destra si sono registrate nelle elezioni ammini–

strative in alcuni centri minori, tenutisi nel giro di que–

ste settimane. Le indicazioni di massima che ne sono

emerse hanno posto in luce il generale regresso delle po–

sizioni de e, in minor misura, delle destre, e l'avanzata,

spesso impetuosa, delle sinistre.

Lot te de l l avoro

1. L a conquista di migl iorament i salar ial i attraverso 11 rinnovo

dei contrat t i . — 2. Vertenza del Cotonificio veneziano. —

3."L'attacco contro le sedi s indacal i . — 4. Occupaz ioni di terre

e agitazione contro gii ent i ri forma; trat tat ive mezzadr i l i . —

5. Legge delega e " c a s u a l i » .

1. — L'Esecutivo confederale del 15 settembre fissava

definitivamente il nuovo terreno di lotta per la conquista

di sostanziali aumenti salariali : la rivendicazione di paghe

migliori sarebbe stata avanzata, categoria per categoria,

ir. sede di rinnovo dei contratti collettivi nazionali di la–

voro; qualora i contratti non fossero stati prossimi alla

scadenza, si sarebbe provveduto a denunciarli, ponendo

nel contempo le nuove richieste. Ecco un quadro somma–

rio della situazione nei diversi settori.

Metalmeccanici

: la FIOM ha posto, come condizione

per il rinnovo del contratto, la richiesta d'un aumento base

ili lire 13,50 l'ora e di aumenti proporzionalmente maggiori

per le categorie qualificate; mentre la Federazione mec–

canici aderente alla CISL ha limitato le proprie richieste

alla parte normativa del contratto, quella aderente alla

I TL ha insistito, analogamente alla FIOM, per l'iniinis-

sione delle tabelle salariali nel contratto dei meccanici, che

finora ne è privo.

Chimici

: le trattative per il settore chimico e farma–

ceutico hanno portato ad aumenti del 3-3,50 per cento sui

salari base, e ad aumenti complessivi {tenendo conto delle

modificazioni alla parte normativa) dell'8 per cento; nel

settore gomma e cavi, invece, i monopoli Pirelli, Miche-

lin, CEAT hanno opposto una tenace intransigenza alle

richieste dei sindacati, provocando un'unanime presa dì

posizione delle federazioni aderenti alla CGIL , CISL e UIL .

Edili:

l'agitazione ha imposto l'inizio di trattative nei

settori dell'edilizia, del cemento e dei laterizi.

Minatori :

è stato denunciato il contratto ed è stato

richiesto un aumento minimo di 10 lire l'ora.

Poligrafici:

è stato conquistato il nuovo contratto,

che comporta miglioramenti salariali del 10 per cento, e

— a seconda dei settori — aumenti doppi o tripli di quelli

previsti dall'accordo-truffa.

Alimentaristi:

i lavoratori di numerosi settori dell'in–

dustria dell'alimentazione, pari circa alla metà della cate–

goria, hanno

.

conquistato aumenti superiori all'accordo-

truffa; la maggiore resistenza è stata incontrata da parte

degli industriali pastai, mugnai, risieri, dolciari e liquo–

risti; i lavoratori pastai e mugnai aderenti alla CGIL ,

alla CISL e all'UIL, con un primo sciopero nazionale

di 24 ore e un secondo sciopero di 48 ore, hanno imposto

l'inizio di trattative.

Tabacchine

: le tabacchine, che hanno tenuto a Eboli

il 17 ottobre il loro

a

Incontro » nazionale, hanno iniziato

le trattative per il rinnovo del contratto.

3 i

— U minacciato licenziamento di 1500 lavoratori (cioè

della quasi totalità delle maestranze) da parte della dire–

zione del Cotonificio veneziano di Pordenone, ha provo–

cato una vertenza di rilievo nazionale. Il Cotonificio è le–

gato al monopolio Snia-Viscosa per cui — come già nel

caso della Pignone — sono stati chiamati in causa i me–

todi di questo gruppo e del suo massimo esponente, l'indu–

striale Marinotti. Risulta infatti che il Cotonificio vene–

ziano non versa affatto in una situazione finanziaria e

produttiva tale da imporne la smobilitazione: in realtà i

dirigenti tentano, con questo mezzo, di ottenere dal go–

verno alcuni favori e facilitazioni di ordine creditizio e

fiscale.

La più larga unità si è creata, a Pordenone e in tutto

il Friuli, attorno ai lavoratori del Cotonificio. SÌ è costi–

tuito un Comitato cittadino con la partecipazione di am–

ministratori, uomini politici, sindacalisti d'ogni tendenza,

nonché del clero e di esponenti delle varie categorie eco–

nomiche; delegazioni sono state inviate a Roma, e di esse

ha fatto parte lo stesso vescovo di Pordenone mons. Delle

Zanche,

,

3. — L'Esecutivo della CGIL del 15 settembre ha denun–

ciato energicamente gli attentati anticostituzionali che si

vanno rinnovando contro le sedi delle organizzazioni sin–

dacali. Assieme alle sedi dei partiti popolari, anche quelle

di Camere del lavoro e sindacati sono fatte oggetto del–

l'offensiva degli sfratti arbitrari. Grandi movimenti di

massa in difesa delle sedi minacciate si sono verificati a

Piacenza, Venezia, Reggio Emilia, Firenze, Genova e in

centinaia d'altre località maggiori e minori. La polizia è

intervenuta spesso con violenza per impossessarsi delle

Camere del lavoro. Ovunque, il generoso slancio dei lavo–

ratori ha fatto si che Ì sindacati unitari fossero messi rapi–

damente in grado di sostituire le loro sedi.

4. — Tra settembre e ottobre, nei comprensori di « ri–

forma agraria » si è andato sviluppando il movimento dei

contadini poveri e dei braccianti per ottenere l'assegna–

zione delle terre. Decine e decine di migliaia di lavoratori

della terra hanno proceduto ad occupazioni di feudi in

Sicilia (nelle province dì Caltanissetta, Catania, Enna, Si–

racusa, Palermo, Ragusa), in tutte le province della Sar–

degna, in Calabria, nell'Agro romano. I frequenti inter–

venti della polizia non sono valsi ad arrestare il movi–

mento, il cui scopo era quello di costringere gli enti ad

accelerare la consegna delle terre espropriate agli aventi

diritto e ad espropriare nuove terre, in base alla legge

Sila, alla legge stralcio e alla legge siciliana di riforma.

Da parte loro gli enti, proseguendo nella propria opera

di discriminazione, hanno disdettato numerosi assegnatari,

provocando nuove agitazioni. Si sono distinti particolar–

mente l'Ente Puglia e Lucania il quale, specie nel Mate-

rano, ha scacciato dai poderi il 10 per cento circa di co–

loro che avevano già ottenuto le assegnazioni; e l'Ente

Sila il quale ha cacciato numerosi « assegnatari precari »

dalle terre che coltivavano, procedendo a nuove assegna–

zioni con il metodo assurdo dell'estrazione a sorte.

In campo mezzadrile, l'inizio delle trattative nazionali

con la Confagricoltùra per la stipula del nuovo patto co–

lonico (destinato a sostituire quello fascista tuttora in

vigore) è stato rinviato a causa d'una improvvisa

a

impen–

nata » dell'organizzazione dei mezzadri aderente alla CISL

contro la Federmezzadri unitaria. Le trattative, tuttavia,

sono state successivamente riallacciate.

5. — La questione dei « casuali » è stata portata a ter–

mine mediante la trasformazione in legge, con alcune mo-

/ ,

dificazioni, del relativo decreto-legge emesso dal governo.

La maggioranza della Camera ha respinto la proposta delle

sinistre di soprassedere ad un regolamento definitivo fino

a quando non fosse stato risolto il problema generale del

trattamento economico degli statali. I « casuali » cosiddetti

« storici » sono stati mantenuti, gli altri sono stati aboliti

e sostituiti con assegni

ad bersonam.

E ' stato ottenuto

un miglioramento del decreto nei confronti di alcune ca–

tegorie, come quella dei doganali, ai quali era stato erro–

neamente esteso lo stesso trattamento del personale finan–

ziario.

Le Commissioni competenti della Camera hanno esami–

nato il progetto di legge delega per i pubblici dipendenti.