

due parti, lasciando al lettore la conclusione. I l « Guardian » ( 197, E. 4th, NYC,
NY, 10003) ha giudicato entrambe le parti egualmente lontane da una corretta
impostazionemarxista, pur guardando con occhio più favorevole a Newton per
via dell'antipatia nutrita per i richiami al sottoproletariato e alla cultura giovanile.
I trotzkisti del Socialist Workers Party e i maoisti del Progressive Labor Party
hannoattaccato a fondo le Pantere, coerentemente con le rispettive posizioni criti-
che di lunga data. I due gruppi sono sembrati quasi trarre motivo di sollievo dal
fatto che le Pantere si sono indebolite e le loro linee « errate » sono state
«sconfitte ».
Il PCUSA è stato quello che si è trovato più a disagio dinnanzi alla scissione
del Black Panther. Ha organizzato una grandecampagna di solidarietà per Angela
Davis, sia perchè oggi è la tessera più famosa del partito, sia perchè esso ha i l
preciso dovere morale di difenderla. Ma le posizioni personali della Davis sono di
gran lunga più a sinistra di quelle del partito. Essa fa parte della sezione califor-
niana, che rappresenta l'ala sinistra del partito a livello nazionale, ed era uno dei
quadri militanti più combattivi della sua sezione. Le sue concezioni, come quelle
dellePantere, contribuivano a smascherare il vero volto del PCUSAper quello che
èdiventato, un'organizzazione riformista della classemedia. Ciò ha sollevato un
grosso dibattito al suo interno, specialmente tra i giovani.
AngelaDavis, da parte sua, ha dovuto difendere la propria posizione di iscritta.
La più importante di queste difese è apparsa su « MuhammedSpeaks », i l più
diffuso giornale nero del paese. Un reporter ha setacciato le strade di Harlem
chiedendo alla gente chedomandeavrebbero voluto rivolgere alla Davis seavessero
potuto parlare con lei, quindi le domande raccolte sono state sottoposte ad Angela
Davis. I l risultato è stato pubblicato sul giornale e in seguito ristampato su altri
giornali e in opuscoli distribuiti da uno dei comitati per la difesa della Davis.
Eccoalcune delle sequenzedomanda-risposta:
«D. Perchè sei comunista?
«R. Pr ima di tutto, sono una donna nera. Ho dedicato la mia vita alla
lotta per la liberazione del mio popolo — i l mio popolo imprigionato, ridotto in
schiavitù.
•«Sono comunista perchè sono convinta che la ragione per cui siamo stati
forzatamente costretti a trascinare la nostra esistenza al più infimo gradino della
societàamericana è legata alla natura stessa del capitalismo. Se vogliamo uscire
dalla condizione di oppressione e di povertà in cui siamo, dovremo distruggere
il sistema capitalistico americano. Dovremo liquidare un sistema nel quale ad un
pugno di ricchi capitalisti è riservato i l privilegio di diventare sempre più ricchi,
mentre le masse popolari, che sono costrette a lavorare per i ricchi, e specialmente
la gente nera, non fanno mai un effettivo passo avanti.
«Sono comunista perchè credo che i l popolo nero, col lavoro e col sangue
del quale è stato costruito questo paese, abbia diritto a gran parte delle ricchezze
incamerate dagli Hughes, dai Rockefeller, dai Kennedy, dai Du Pont e da tutti gli
altri capitalisti bianchi onnipotenti dell'America.
«Sonocomunista inoltre perchè credo che i neri non debbanoessere costretti
acombattere una guerra razzista e imperialista nel Sud-Est asiatico, dove il governo
americano priva con la violenza un popolo non bianco del diiitto di disporre del
proprio destino, così come ha esercitato per secoli una spietata oppressione su
di noi...
«D. Perchè non t i sei servita della "sotterranea" come hanno fatto Robert
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