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dei loro

graduates

paralizzerà l'intero sistema dei colleges dato che questi

tengono molti corsi e fanno gran parte delle pubblicazioni per i professori.

Naturalmente questo fenomeno aiuta notevolmente i l movimento contro l a

guerra. I

graduate,

tendono a essere per i l momento genericamente contro la

guerra e la prospettiva di due o più anni nelle forze armate quando avevano

programmato di proseguire gli studi ne ha resi molti furibondi. L'impossibilità

di servirsi della

graduate school

per evitare in futuro l'arruolamento tenderà

anche a radicalizzare ulteriormente gli

undergraduates,

i quali vorranno che

la

guerra finisca prima di essere pronti per farsi ammazzare.

Resistenza alla leva e diserzione

Con l'aumento progressivo degli arruolamenti e delle morti, la resistenza

alla leva è rapidamente cresciuta. Le organizzazioni di assistenza ai richiamati

riferiscono che stanno avendo i l doppio dei postulanti di un anno fa. Alcuni

anni fa la sinistra bianca faceva un gran chiasso, del resto giustificato, quando

qualche coraggioso come David Mitchell rifiutava di arruolarsi e subiva con-

danne da due a cinque anni d i reclusione. Questi giovani coraggiosi conti-

nuano a esserci e le condanne contro di loro tendono al massimo anzichè al

minimo come pochi anni fa. Più significativa però dei rifiuti pubblici che gene-

ralmente provengono dagli intellettuali è l a crescente resistenza passiva nei

ghetti bianchi e neri. Molti semplicemente non si registrano all'ufficio di leva

quando compiono diciott'anni e così non esistono ufficialmente per le forze

armate. I registri degli uffici di arruolamento riveleranno anche lunghi elenchi

di uomini che non hanno ottemperato agli obblighi militari, o perchè non si

sono presentati alla visita, o perchè hanno cambiato indirizzo e non hanno

quindi potuto essere individuati.

Una resistenza potenzialmente ancor più decisiva si sta sviluppando nelle

file stesse delle forze armate. La diserzione di quattro soldati privi di qualsiasi

caratterizzazione ideologica ha fatto molto scalpore nella stampa, benchè essi

rappresentassero solo l a manifestazione p i ù visibile d i una insoddisfazione

largamente diffusa. I l 3 ottobre 1967 oltre duecento uomini destinati al Viet

Nam si ribellarono a Fort Hood, nel Texas. Parecchi ufficiali furono picchiati

duramente e sembra anche che sia stato ammazzato un sottotenente; la rivolta

provocò un danno di 150.000 dollari. Si dice che ci siano numerosi campi di

concentramento destinati ad accogliere uomini che hanno commesso piccole

violazioni della legge al fine di ottenere i l congedo per indegnità. Agli originari

tre di Fon Hood fu data molta pubblicità dalle forze che si battono contro la

guerra. I l soldato Lockman, formalmente dei Club Du Bois, rifiutò di prestare

servizio nel Viet Nam con lo slogan « Io faccio come i tre di Fort Hood; chi

seguirà i l mio esempio? ». Una foto di questo soldato nero e delle "sue parole

ha avuto una larga circolazione nei campus e nei ghetti. I l soldato Petrick,

formalmente della Young Socialist Alliance (Gioventù del Socialist Workers

Party, trotskista), ha intrapreso da tempo una battaglia all'interno dell'eser-

cito al fine di ottenere per i GI le libertà garantite dal Bili of Rights. I l soldato

Stapp, formalmente della Gioventù contro la guerra e i l fascismo (YAWF), si

èspinto fino a organizzare un sindacato d i GI . I problemi e le difficoltà

creategli dalle autorità militari a Fort Sili in Oklahoma hanno fatto di lui un

eroe fra gli altri soldati.

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