la guerra è f ini ta
WORE
E L CERVELLO
N o n basta mettere in gabbia la vita ventiquattro volte al secondo per
raggiungere una verità identificabile alla bellezza; è ancora necessario,
secondo un dinamismo intenzionale di ordine etico, mettere a nudo la
realtà, giudicarla, e in uno stesso movimento, ricomporla secondo una
prospettiva che postula (Marx e Rimbaud congiungendosi) che si vuole,
che si può trasformare il mondo e cambiare la vita. Da questo punto di
vista, LA GUERRA E' FINITA è un'opera rivoluzionaria, ammirevole, che
raggiunge il nostro cuore attraverso la mente e la nostra mente attra-
verso il cuore, un'opera perfetta nella sua pienezza e così giusta nella
sua vibrazione da scoraggiare l'esegesi.
Cie:, che Resnais esprime con questo grido, che è un canto, sfugge
al-
l'analisi: quest'osservazione coincide esattamente con l a definizione
dei capolavori.
LAGUERRA E' FINITA è un capolavoro, uno dei rari altissimi vertici
della storia del cinema d'oggi.
La regia vi obbedisce ad una stretta disciplina che non spezza in nessun
momento la libertà sovrana dell'ispirazione, ma che al contrario l'esalta.
Ogni inquadratura, ogni parola, ogni silenzio, tutti i dati del realismo e
tutti gli slanci del lirismo sono stati preventivamente filtrati e poi orga-
nizzati in funzione dell'unità finale del racconto.
E' evidente che al termine d i questo procedimento v'era i n agguato
l'accademismo. Ma i l miracolo è proprio che l'intelligenza stia dal lato
della sensibilità e che questa si trovi continuamente ripresa, rilanciata
da quella.
Biblioteca Gino Bianco