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ENRICO VISCO N TI VENOS TA

Tre poesie

N

el romauJ.ico miragg iv di

1111' --;.:asùmc

a se stesso corse

,

contine 11ti, e m:m già per

10,

bauale

nouveau

da poeta

maledetto, ma nell'a,1:;ia di .~perduc l'impla cabile

solitudin e

del suo animo all' erta, i,l sapore della vita, ma app resso? J>a–

re~·a aver co11osc i11to og,ii specie

di

fanta smi e niente avrebbe

potuto accertare

il

suo coraggio consapevole. Cercò mescolarsi

al Ja~,,o/oso dell'estremo oriente, 'Volle conoscere

la

veccfiia

Ci1111

fantasi osa, pe,,...;('rsa e sudici-a, ancora perc orse la sven –

tala E1H"opae ancor -via, piìi lo11ta110,

nel solenne

rigore

del

Canadà, a impa rare

la

solit1uline dell'iwve,110

in

mia desolata

capanna aUondata nella neve. Poi

11011

più giovane si rifugiò

i11

una ~villa celata f ra .(!li anti chi e

S()/e1111i

bosclii di Nemi ,

sopra

il

T empio dell a Diana Ne more use.

N ei pochi

auui

che al,itò quella cosa imiis-i-bile f ra le

que rce, lontan a chilometri da ogui altra abitazio ne, vi colt ivt)

le fr agole fam ose,

le

caste orte11sic ed

i

pelleJ!rÌnoggi- delle

rari' amicizie.

Quella sig 11ifica1i,:a bell.:zza. del luog o pagano diste nden –

dosi sop ra il l~J!Oinquietant e,

giù.

fin o ol nit id.o orizzo nt e delfo.

costa tirr eua, quella bellezza i11co11fm1dibile trovava adeguato

riparo uella ,·(t?orosa eleganza della casa, amorosament e arre-

.

data con

i

migliori ogJ!elh dd le eredità di Camill o Cavo ur e

di Villorio Alfieri.

«

l...',wi-..-erso

è

troppo vasto, bisogna rip iegarci

in noi

stess i

•,

dic~.;a il sig nore del

lllogO

passt•ggiaudo con gli amici

per

la

breve radura di,1a11zi alla. casa.

E

qua,ido mi tale,

tm

giorno, ·ralleg rato dall'intrn sa -;_astità del paesagg io lo felicitò

della poss ibilità di 11i·vcrc fr a quei boschi, aggi 1111gendo che le

amniità ·rnst icl,e, la pace agr e$/I.', le a.fleltHosità della cam–

pag na consola-vano dalle uoie deg li

uomini

e perfino dag li orrori

della guerra, guel giorno , cou

1m

sorriso ama ro a _fiordi labbra,

ri'Velt3che per

lui

la

canipag11a, qualsiasi bellezza a-;_1essl' , era