

.V1IKO U
di fianro, lo fiss.'\ negli cxx·hi e gli domanda, pallido come
tul
morto:
-
Il
gatto, eh, sta i man giando!? ... L'avete cucinato?
-
Tr emava, poveraccio, e ser rava
i
denti. Cre devo si volesse
gettar e sul grn nclc. E invece non disse pii't nulla. Girò soltanto
io sguardo
intorno
a
!-i:,
poi se ne andò vacilla ndo come se
avesse bevuto.
Mi bruciava,
il cuore ... Gli gridai dietr o:
-- Non farc–
L'OSÌ,
Kosta, bimbo mio ... Te ne troverò un altro, di gatto ...
- Ma quello niente, non fiatò. Aprl
la porta nel più assolu to
silenzio. Mc !o vedo ancora davanti
agli occhi, il bambino ,
come se n'anelava..
Con una manina andava prem endosi
il
piccolo stomaco c·omc per farsi fon~a a
non
tossire o a
non
gridare. E tutta
la
luce della luna veniva dcntrO"clall'abbaino ...
C:idde sul materasso, Kostaki,
senza una parol a, senza
fiatar e.
Allora
m' impauri i,
gli andai vicina
e
m'a ccorsi
cosi
che
gli eran o riprese
le convulsioni . Ruppi
in
sing hiozzi disperati
e
m'accasciai sul letto vicina a
lui..
Qui
la donnetta rip rese
a
singhiozzar e.
Ln
mia rompagna, allora , s'a ppressò al bambino malato
e
sedett e al suo fianco sul letto.
Non
stava ~r
niente bene e ci
accorgemmo ch'esso non capiva nemmeno
cosa
stava accadendo
intorno
a
lui ..
Ln
Sore 1la,
con
la sua mano morbida,
volle sc-ntirgli
le:
S?hiandole, toccar gli
la
gola, non
gli
fosse per caso risa lita
la
febbre ...
Il
malatino, come avve rtì. il contatt o della mano de1la
So–
rella, e-onestr cm.a tenerezza
e
con
un
filo di
voce
disse:
-
Gatto mio,
il
gatti no, sei!. .. 'Torni nuova mente acran to
a
me.. .
Ed
io, che credevo t'av essero ucciso..
Dentro
di
me
s'e ra rotto qual~a.
.. Bentorna to, gatto mio, gattino
caro,
bent ornato ...
E
carezzava con la sua palma ardente
la
mano della
So–
rella .
L11,1KA NA KOU
('l'rad m:ione dal nco-grcro,
di :\IARCtl.1.0 MAGGIOIH).