

MUSIC 1l
si s,·olse
lo spettacolo
dialettico
dei temi, delle
,·oci stnim cntali,
dei liDibri.
Find1~,
all'incir ca <la
~:~~;~~
id~/:::ii;
c
col,~
q: ~;a~:
dell'Uomo
tl('lla musica stru men–
tale, l'orth<."Stra si
f«c
addirittu–
ra sede di un dramma. E questo
dramma
tuttora
rontinua , 111:-il
gra–
do
i
11011
pochi • rito rni • degli
ultimi
tempi alla musica
cos1d•
detta pura o obielli \'a o :mtir~
mantica
o sentim entalm ente <h•
i.intèr cssata,
che chi:unar
lo si
\'oglia, Oggi, come n_cgarlo, 1:t
musica ci parla della
vita
che
,·1-
~~Ì~~t
::h:'~~:
a :;1~istc~i
J;~~
:;ne illui.ioni, delle sue spcran:r.c,
atlra\'crso
l'orchestra e
no11
atlrn ·
~;~~~a~lr~ci~!r~,;i
)P!r~fi~
~~ r
t:c~~
,·aso
il
palcoscenico e somme~
le ,·oci um.·rnc. 11dra mma musi–
cale
è
di, ·cntato dr:unma di strn–
me 11ti,
conflitto
<li
temi, passione
di ritmi e di
timbri.
)lenlr e il
teatro d'ope ra ci ripete inst:mca–
bilmcnte le anti che cose che tutt i
"<appi:uno,
è
soltan to nella musica
strnm cntnlc un riflc,sso, sia pure,
talora, palli do, di ciò che la vita
co11tem1>0rnnea mostr a di sè nelle
altre
fom 1c
di spctt11colo, dal tea–
tro di prosa al cinema tografo . Pcr–
fi110
il quartett o, perfino la mu–
sica piani stica, perfino
l'orntorio
sono
più
• atlu:tli •
dell'opera.
Inoltre,
laddo\·e
l'opera, scon~
~ ndo il presente , insiste ncll'in–
tcqlr el:trc il pass:'lto scro ndo una
visione co11\·c11zio11:'llc, con il scn•
timcnto, le formule e gli schemi
più viet i, la musica di concerto
~C:!i:n~Rlfi'!rfifi:i~c~;;~
l~t:;
con uno ~pirito nuovo e in forme
ad
Cl!~
:tdercnti . Ecco cos\ un
Roi
Da':!id
o, più ancora , una
Cl~•an -
11a
d'A rto,
che, pur facendo
a
meno del palcoscenico, attuano,
in certo senso, un tipo inedito di
spc tt.-tcolo musiclllc. Vic-e\·crs:1,
ecco una
Persefont
o un
Edipo re,
i
quali pur
invadendo
il campo
del teatro. ,~r tano con
sè,
nella
loro ~trava gante concc;donc, i
~
gui della libert à e dcll'as tratt eu.a
concertistica. Insomma , nonosta.n.
te gli in\1ili, gli appelli,
i
richia–
mi dello spirito moderno, l'opera
è
rimasta quel c-hc più o meno
è
sempre stat:i., quasi appartandosi
in un suo iso1:imcnto , clic la rcn•
Je
pressoch i: estra nea al nostro
gusto.
:\
questo
il
problema del teatro
nmsicnle odi<•rno Yiene ad iden–
tificar5i in
1111
problema di produ–
zione,
il qua le impli èa, in\'a ria•
bilmcnte,
le solite
quaut o
,,aue
gcremimli a base di crisi e simili,
e
i solit i qn:i.nto inutili
• voti •
per
la
na~ita
di
quell'oper a
coutcmpornnea che
rapprcscnte·
rà, ecc., ecc. : recrim ina;,io ni e
,·oti che non
risolvono nulla e
lascia no il tempo che trovano. Ma
<1ui
11011
;;i
,·nol fare il processo
:lll'opcra
moderna,
c
piangere
:mila sna mancata
nascita. Ess a
\'Crrà alla luce nel momento che
le
è
pr.xlcstin :tto. assor bendo dal–
la Y1ta cont<'mporanea
tutto
ciò–
che ne hanno già assorbito le al–
tre forme di spettacolo
(ivi com–
presi i tcntat h•i di teatro musi–
cale cl'eccezione) e la stess a mu–
sica strun~nt alc; ossia tornando
ad
e!.SCrc, oltre tutto , anche un
fatto
soci:i.lce di costume, come
lo f
tt in uon pochi period i del
pas:!ato. Qui si tratta
piì1 sem•
plic-ementc di \-edere con1e possa
ro ntinuare a funzionare un
tea•
tro a,·nlso dalla \·ita che viviamo ,
e che pure esiste, che pure
è
vivo
nelle opere e negli artisti
che,
da Monte n!rdi a Verdi
1
da Gluck
a Musorschij, da Rossini a Wag•
ner, da
)l 01..ut a Dcbussy , da
Donizctt i a St mm,s, tale lo fecero
per riccheu:a di palp iti, per pro–
fondit à d'aff etti, per
intimità
di
coincidenze e fecondità di corri–
spondenze con lo spirito del pro–
prio tempo . Si tratta , in fondo di
risoh-ere
un
problema
pratico;
un problema,
quasi diremmo, di
amministra zione del
patrimonio
teatrale esistente. Giac-ehè il no-
5tro disagio dipende per l'appun–
to dall'ettes siva consuetudi ne con
In :,arte caduc a di· questo teatro ,