

passando attraverso i modi della commedia, cercando tut to quello che di più
exciting possa esserci, e p i ù che i l fat to d i non lasciare spiragl i a nessuno
gli interessa di accontentare tut t i , con puttanesche e superficiali concessioni.
Finisce così per essere egl i stesso i l rappresentante d i una quarta forma d i
collaborazione di ret ta o indi ret ta al fascismo: quel la d i chi fa spettacolo del
fascismo degl i a l t r i .
Più serio, nella sua sostanziale modestia d'atteggiamento e nel suo malin-
conico pessimismo, è invece Cinque pezzi faci l i (Five easy pieces) d i Robert
Raphaelson. D i questo f i l m impo r t a a i nos t r i occhi soprat tut to capi re i
motivi d e l successo. L a «nuova s i n i s t ra» amer icana l o h a esal tato, i l
pubblico giovane l o ha riconosciuto per suo. Di per sè, non si t rat ta d i un
f i lm eccezionale. Garbato, svelto, pul i to senza più. Ma i l suo significato è a
ben vedere chiaro e pauroso. L' itinerario del protagonista, disadattato perenne,
è l a ricerca d i un adattamento i n un paese che non sembra permetterlo, e
poichè la sua lucidi tà è notevole, poco lo soddisfano le soluzioni che gl i ven-
gono proposte: dal l 'ambiente operaio, a l l a prospet t iva matr imoniale, a l l a
rivolta al sistema (questa malamente esemplificata da due isteriche dell'eco-
logia), f ino a un r i torno al le sorgenti del la nevrosi nell ' impossibile ricerca
di una spiegazione e di una soluzione. La nevrosi è legge per tutt i . Ed è allora
che i l f i lm, attraverso l a descrizione d i una famigl ia d i melomani suonati,
dimostra la sua volontà d i revisione ed attacco a un mi to americano, quel lo
dello st i le d i v i ta indipendente del la bizzarra e fel ice comuni tà isolata ( qu i
addirittura isolana). E r ibal ta la morale fanciullesca ma ancora viva in tante
e svar iate f o rme americane che e r a d i f i l m come
L'eterna i l lusione
d i
Capra, di cui un televisore mostrava i n una scena precedente qualche imma-
gine. Non c i sono modi ideal i d i vi ta, nè i l lusioni pionieristiche, nè eroiche
fini romantiche e disperate al la
Punto zero,
l 'arte è la più assurda delle i l lu-
sioni e una vol ta interrogato inut i lmente i l vecchio padre rinscemito e inca-
pace d i rispondere alle sue domande e d i rispondere dei danni che ha fat to
(ed è ovvio che quel padre è l'America intera dei padri), non resta al prota-
gonista che la prospettiva d i una nuova fuga, da se stesso e da tut to, senza
mai fermarsi . Questo pessimismo, questa mal inconia, hanno commosso e
attratto i giovani americani, che per questo f i lm delirano. E ' propr io questo
che preoccupa, e non la relativa mediocrità del f i lm o la sua minore o mag-
giore sincerità (noi propendiamo per la maggiore): l a fuga da un mondo che
non of f re soluzioni e armonie d i nessun t ipo. I l t or t o gravissimo e fonda-
mentale d i
Cinque pezzi faci l i
non è tanto quel lo d i non proporre dei possi-
bi l i « positivi » quanto quello, ben p i ù grave, d i fermarsi a una spiegazione
unicamente psicologistica, infine al la
Gioventù bruciata.
Distrugge le soluzioni
fasulle, ma mot iva l a cr isi i n termini vecchi, del tut to insufficienti, e certo
non aiuta di un solo filo coloro che in quella crisi sembrano riconoscersi tanto.
Goffredo Fo f i