

C/1/?LO
SFORZA
L'ora
degli
italiani
F
u una sorte di nemesi :;torica,
cli
giustizia divina.
Dopo ami
di
teatrale vodo
nibduì1gico
la
Germania ,·rolli'.
a un tratto nel sangu e e nella vergogna, mal nascondendo
l'abiezione di una sadi ra commedia finale in cui tutto
è
prc sl:1-
bilito: chi muor e o finge di morire, chi succede o finge di suc–
cedere ...
Proprio ·negli stessi giorni il rontr:irio accadeva ·in Italia:
l'irrisa Italia, l'obliata lt:l.lia si risvegliava dal colpo che inetti
e vili le avevano inferto l' S settembre i943; e riappariva a noi
e al mondo qual è, quale avrebbe potut o essere anche in quel
fatale settembre: s..ina, eroica, eternament e giovane, assetata
non solo di libertà nazionale ma anche di quella libert:ì politica
che le permetta di procedere verso una onesta, leale, integrale
democrazia.
I.':rntitc si fra fato tedesc-o e fato italian o si conforma nel–
l'avvenire: la German;a sta pre1.-:pifando in un lungo periodo
di sorniona apparente viltà e sottomissione mentre
i
più torbidi
resti di S:mta \Vehme, di delitti prc-nazi e nazi van già covand o
negli spiriti. L'Italia invece riacqui sta ciò che il lun go sonno
dopo
1'8
sette mbr e le aveva tolto: la fiducia in sè stessa. Bel–
ligeranze o no, porte di confer enz_eaperte o no, il nostro destino
è
ora nelle nostre mani.
?o.fa,ben inteso, .solo se riporteremo
la più difficile e meritoria delle vittorie: quella su noi stessi,
sulle nostre passioni anche giuste, su certi tradizionali difetti
che $On retaggio di un passato di schiavitù.
Le
passioni anche giuste : non dimentichiamo che il mondo
ci guarda non malevolo ma neppure fiducioso;
il
peso della
lunga onta fas<·ista non può scomparire in un attimo; appena
divenuti padroni di noi dovremo mostrare che sappiamo evi–
tare tanto i demagoj?hi e
i
tiranni qua11to gli effimeri e vani
Kercn ski; per il che non c' è che un rimedio: lotte civili atdent!
quanto si vuole, ma entr o
i
limiti della legge uguale per tutti.