Unità proletaria - anno III - n. 18 - 14 ottobre 1974

L QUINOICINALE DElPARTlTDOIUNITAPROLETAPRE!ARILCOMUNISMO Spediziooc in Abb Postale Gruppo 11/70 Watergaste nzafine I) Quaodo, a&fi in?li dello ,con;o apto, ron:I prese iJ i»- sto di Na.xoa, la Jtampa cl.i cor,. te ci spicst, che c.l'"tncubo del Watcrpao. cn finito e che la democra:ia aYCn trioafato. Noi aYcvamo dei dubbi. Tra l'altro, ci rZusciva dilfKilc capire OOD wu.o la coodaua di Nixoa. quanto i suoi aotiyj ~ li; infatti, è come IC UD ..... sino ooeorio re.e mcao in plcta per aver prao a acbiaffi la mopie. I diritti della doana sarebbero Ullpona,ati, ma 1a ,proporri.-lUlffCbbc. Penoae ~ di ......, _,i. wc ci banno spiepto cbe quoSlC diff.ac:ohà di capire dipeodooo dal D0ltJ'O inmito cinilmo. ..u funzione della 1qp ndla società amcricau - K'riTe: an americano IC'lllO ed UD critico aspro come Anthoar Lewis - è forse, all'e:Ncro, la cou più diWcik da capire tra tutto cib (_) La premcsN essemiaJc del sistema americano è che iJ aoYUDO C tutti i suoi funzio.,. ri,, sino al vertice ddb in-· chia, IODO fOltopoati alla lq- &ecome ogni altro d1tadino. La ck:gc,i, SUpttma è la Costittlz» oe che, tcritui ncJ diciouesimo $CCXOO, limita ancor oggi i margini d'azione di politiotti e pre.. lidcn~. (I) A.oche questa spicpzionc, così illuministica, oon ci pareva molto conv.ncente. Tuuavia DOO si può i&norare che ia es,. sa si ricooosee ._ &rande ,-.. cc ddl'opiaiooc pubblica eme,. ricana e buo&n,a ricoaNcc:rc che questo t stato, iD 50Startta, il dp...ficato ufficialmente actribuho a 1utta la Moria del Waterpte ed i risultati sono Itali impnwiooanti. Noa solo Nixoa è Italo saacca&O • rona dalla Casa Bianca, ma l'accusa si lim..ita quasi Cfelusivamcnle al ra.uo di avttt oatCOJto la •eri1à ed ostruito U cono della g.iustizia; e bhopa ammeuere che disf~ di un capo di st• 10 di q~I ca.libro iJI oomc di aa principio è un ano che va al di lì ddJa nonnaJe viuoda ~ Htica, l un ,esto purificatore che colpLICC-l'uomo e salva le istituzioni. Ma te questa era la mora.le edif.cante della Horia, il perde> no che Ford ba improvrisa, me.ate cooccsso a Ni.xon l'ha comple1a.men1e rimessa in cauu. E' la constataz.ione che, e.on 1emo di 1gomento, viene ri~tuta sulla stampa americana più seria. IJ punto, infatti, è cM I' istruuoria ptr «l'impea,chment• resta gnu conferma &iuditiaria; Nixon è u.n imputato p,c.. swuo e poichè egli ha ammc:uo degli cenori» ma mai delle col,. pc., St"n.ta una prova indiscutibile l'accusa può r:cadere sudi accusatori e in ogni caso la ricench ricade sul piano della faich politica. Se quindi le dimiuioni hanno tomauo Nixon aJl'ci.mpeacbmenc» (eomc proceuo al pre- (di aideftte), proceaatlo come cittadino oon è una vcnde.ua clitcutibilc ma la k,pca cooc.lw.iooe di uoa Ticcada foodata 10Lo su.Ila. ricerca della verità, sa.I trionfo ddla: zjustizill, sulla: r:1eoeruiooc delk istirw.ioni. Il perdono prima del processo anuebl CNel'C llll atto di ckmc.nu., di~ obiettinmence un ateo di complicitl nd nllKOftdc.. re i fatti: pr'OTII ehe la &,iusiiz.i.l DOa è upak ptt tutti; dtmostra cbe le istihWon.i non craoo macdtiate da un uomo, ma ton0 cli$curibili in X. E cbe ram di perdooo! f.' .JUIIO COOtratWO coa l'impatato, per mez... zo di ITI'0eaCi OICUri e di per- ,onagi coi.n'f'Oltindla: vicenda; e ad baratto si affida a NU:oa, come cua.ico custode,. e proprietario, proprio q~i documenti e qDCi nastri di cui la giuffhill ba bbopo per pro,.are le accasc nei confronti dc.U'a-presidente e dei suoi tirapiedi iocm'CCt11ti. Cu,:rocliti a spese del contribuente, esli sa.ranno di. strwtti alla morte di Nixon e comuoquc entro il sem:mbre 1914 - con il diri110, per Nixon, di cominciare a r arlo a parti.re dal settembre 1971. E' perciò comprc-nsibile che lo steuo Lcwil scriva che •.l'aecordo relativo all'archivio di Nixon assomiglia molto ad uo accordo rn vincitOft e vioro - con Ili Stati Uniti oella ~ 1iriooc del vioto•. E cbc il Nc-w York Timea stenta un ftrO e proprio atto d'accusa nei -,r,- di Fon!, cCoocecle,.. do ..U'a-presiclcntc NiAoo una demcnD impropria e prcmatun, il pre:$iden1e Ford ha rauo uo affronto aJla C'.Oftituz:one cd aJ siNaU americano di pU:stii.i.a. Il SCIO è un atlo profondmncaac imprucknte., ingiusto, che Kmina divisione. (_) li pre,.. &ideare Ford ha mancato ai suoi doveri nei confronti della repubblica, ba schernito il dirit10 impegnativo di eguale giusritia davmui a.Ila leg.e, ha prove> calo nuoTe divisioni nelJ'opin:one pul,blica, ha pcrmeuo che f~ offuscata la rcsrimonianu s:corica e ha mfoaro quegli stes- 't valori umani cui aveva ratto appclloi.. FORD COME NIXON 2) Se tuno si fermasse qua, lià ci sarebbe maceria per riflette«. E' vero che di Ford si dice: che noo è una cima e che non si deve infierire 1ul pon ... rino. Sempre Lcwis 1erive che •taJvolta è difficile d.ire chi li.a iJ pte$idc.ntc. Durante una c.oofererua stampa, Ford si è riferito a Nix.on, per ouo vohc, chiamandolo "'il pre&ideorc"". Era solo lentcna mentale o quale<> sa di p:ù siinificarh·o?•. Ed anche iJ New York Timcs, in un 1uo ed..iroriaJe,prcp il presidente dj «euc:re K steuo». Ma. anche optando ptf' la lenteua mentale, il fatto è p-ave percbè rlmcuc 1ut,10 in dilCIU,AODCe Pino Tagliazucchi l pNticamente riapre il Waterpte - oon più come «seandakl•, ma come quc,-liooc politica cd i.sdtu.ziouJe. Ma le cose non si fenna.no qua. Nel giro di pochi giorni, Ford ha: •> coocesso a&li op. pos:irori ddla auern. nel Vier• oam un'amnisi,a (al.sa percbè: chic.deriJi di purgare la loro op. posirione con 24 mai di servizio civile si&nifica confermare tutta la linea d'awusione in Indocina e discoll0$CC:re il St"n10 (quello sì aJtamente mora.le ed ideologico) della rivoha delle &,iovanigenerazioni; b) ha n1> minalo comandan1e delle foru NATO in Europa il gcn. Ha.ig. primo comiJlierc di N~ .xoo, dentro sino al collo nel Watergate, promosso gencnle a quattro stelle ocl 1972 per decreto presidenziale da semplice colonnello e, a quanto si dice, b:piratorc del .-perdono•: c) ha avallato l'operaio della CJA sc> sreneodo che CSY ha al,ito cml mi&l-iorinteresse del popolo cikno e cer1unentc ocl nostro miglior inlcteSSC> (Kiningcr intanto va dicendo in giro: «Non pote:Tamo ceno stare a IU,aTdarc mcnlre un peese divent• ,.a comunKta per lirruporu.abilità del suo popolo•, qu~i una nuova cdottrinP); d) inftne, per buona misura, ha .ccus.a10 Hanoi di trattare male i morti (americani), lrascurando quri mortt<vivi che sunno nelle galere di Thicu. Shannon ha serino sullo Henld Tribune che evidentemente cqucsro nuovo pilota iuida l'aereo con iJ fondo dei pantaloni. perciò allacciate le cinture-: ma queste cose non si possono liqui• dare dando del crcrioo al prc,. sidentc. Ford dimos1r11 chiaramente di volere (o do...-ere)con1inuan: la poLi1icadi Nixoo, per non dire i suoi metodi. Non c'è. rigcoc.razionc, c'è con1inui1l - ed è comprensibile il senso tenera.le di sgomcn10 e di rrus:crazione. •L'incubo del Water• gate», infaui. non è svanito. La s1ampa riconosce che C$p~ioni retoriche del genere. u.sa1c a profusione, sono mistificanti. E' fini10 k, «scandalo•. forse: ma, peru la bauaglia dei pf'incipi. la pona si chiude sulle questioni politiche reali. DE\10CRAZIA O FASCIS~lO? l) Come spiegarci quaia baitaglia e le lliUCconclusioni sb,.. caie? Ou\erger, mi pare, su Le Mocde OSM:r'\l\a tempo fa che cl negli Stati Uniti una strana contraddizione Ira democrazia interna e fa.scismo pona10 ali' estero. '-cl 1970, Tom Ha)den seri· HVa invec:c: che g.li Smi l.,niti non possono cucrc, ad un 1cm. po, una democr11zia cd un impero e che il fascismo interno è il conispetth o necessario di una srra1egia imper ali.sta in diHtcohi.. (2) En1rambc queste osservaz:ioni propon1ono punti di riferimento importanti: la cri.s.i dei valori ed il rappoMo atrec10 tn1 questa crisi e l'u.ooe imperialista. Ma procedono • condo una logica formale e ,. &iooaoo più degli effetti che delle. cause. Qucs1e, a mio pan:re, vanoo cercate in due diruioni. Lai prima è. c.bc., per l'caemia.le, i np. poni 50ClaJi restano ancora ndJe forme fi"8te dal New Dal. Con quel pano, il capi1ale ame-- ricano ruppe l'equilibrio s1orico fondato sull'a.Jlcaru.a con l'éli• te profcaionale della eluse operaia, che tagliava fuori l'e,. nonne ma:JN. dei noo 1pecia.JUuti. La base: toeiale, divenuta insufftcicnrc, fu a.Ua.rpta a1tn1veno nuove orp.nin.azioni sindacali rapidamcnlc iftituzio. naliu.atc ed intqrate al si11c:ma e con un'OpCraziooe che., pUT ammettendo un.a dialc1tica elo. menu.re nel sistema, la riU50tbi• ,.a a livello politico nelle isti. ruzioni e neaJ_ischemi ideologici uHicia.li. Il fatto nuovo, se cosi si pub dire, è che da un la10 k condizioni del pano (Nlari e pieno impiego) non pos50no più c,.se,. re prantire e del rcsco non IOCI. disfa.no più le csi,e.nze delle nuove 1cncruioni operaie, ce> mc forze sociali vive, un'ampia fena di piccola borJbesia (che un 1empo era solo un rincuo della clauc dominanrc) e minoran.u: ciniche, sinora escluse dal pano. I ten1ativi di ade.- sua.re il New Dcal (usando spccialmcn1e il corredo dei suoi strumenti assistenziali) 1000 fai• liti - anche perc-bè qucs1e nue> ve forze pongono per la prima •olla. sia pure c.onfusa.mente, il problema di una dialenica reale, a livello politico. L'alrra dirttioae riguarda U:1► turioni vecchie. 1ioo all'anacronismo. Una delle questioni sollevate dal Wa1cria1e (e sepolta nelle sue conclusioni) è. l'enorme concen1nzione di poteri nelle mani del pruidente. Se ne t parlato però come di una de1eneruione più o meno recenre. da con-eg,gerc e.on un migliore equilibrio tra escculi• vo e legi.slath·o. In rultà. quelle i11i1ur.ioni ruue concentrale ver50 il vertice sono la proier:ionc politica e siru11ur11ledcl1-:deologia del con.sento: cioè di una visione adialcuiea della sociccl che DCrmelle alla classe diricc.nte di riascumerc in ~ tu11a la sociecl e di lcJit1imarc il proprio porere senu porlo in discussione.. In una fase di espansione imi,<ri~lis1a conte.si• 1a (e in que110 Havden ha ,.. ,:ione) oudu iricolO<ia e queste srrurture, ridde c.ome 10no. o diventano retirt:Uive ,:no all'au1ori111rhmo,otipure entrano inimediabilmen1e in crisi. La qua1ione cen1r11ledel WaltrJale è se quesca crisi del vecchio 1ehcma ncwdeali.sta, se questa scie.rosi itthurlonale possono ~re dominate con mc-ut autoritari, o K invee. lmpon- ,ono nuoYi ooapt'OG)csai e qu. li. Probabilmcate i conflirti d' inta'C:Sle a.&rlMC:mO •u. du,. K dir.pale bano atDO importanu di 410CM0 dilemma e del conruuo tra ronc e m0CChi dtYcn:i. Se QUCIIO è vero, si pub dire che iJ dilemma resta. lodubbiamcnce, NU:on rappresc:ota:VI uiu tendenza autoritaria ed è 1ta.10sconfiuo. Ma te, ~ mc pare, l'ope:nu.iooe Wa1crga1e m.inva a ri.udorarc i miti, a restituire credito alle istituzioni, a recitare uno psicoclranuna per scaricare k tensioni e rip ncnre fiducia, è. aoch'au fallita. La manipow.iooc (che, diCCYa Hayden, è il principale ltnlmenro dd potere amcric:. DO) è anzi più evidente; e quel ceinismo- che la Rampa denuncia nelJ'opiojonc pubblica come peric.olosa cocue1ucnu, pocrebhe divenire Pf'C$a di eo, scienza. WATERGATE E IMPERIALISMO 4) Credo che a questo pun. 10 si p0$N risparmiare a me e al lettore un discorso sul np. porto tra Wa1crpce e 1cn1ecia i.mperialisu.. Bastino due oac-rvuioni. Ouando dice che il f• 1eismo interno è fadeiuarMn10 della società alle esigenze della stn11egia impcria.lista, Hayden riprende un'opinione diflusa. In effcui, anche nel Waterpte è cmets11 la preoccupazione che l,li sirumenli d.i manipolu.iooe ed eversione usati all'- estero finiuero pe:r servire ad impiantare un resi.mc autoritario anche aU'inlerno. Resta però vero che la società imperi• li11a le sue conu-addiriooi le esporta, non le importa; e che deve adeguarc la ,ua nnuegia alle pouibilhl, alle csircnu, anche aUe crisi in1emc, oon vicevets11. 11 rappo,10 tra Wateri-- 1e e politica esecra. va quindi cerca10 in ques10 Knso. La ques1ione centrale, poi, de- &li S1ati Uniti non è la coe,;illenu pacifica - semmai è il 1ipo di coaillilenu, il con1el► mcn10 o meno dei regimi soci• li ri1pe11ivi, il 1is1ema degli equilibri policici e cosl via. La questione centnle l la 5CQnfiua del •globalismo- - ci~ deUa pretesa di essere cbpper1u110. sino alle froncierc con il mondo comunista e di decidere con questa prcsc-nza il 1ipo di regime. Qua il rappor10 internoesterno t nello. L'instaurazione di regimi fan1occio è. possibile, in via sistematica, ,olo se si pub garan1i.rc loro un• prcscnu militare; ma le vict:nde di questi anni, nel Vietnam e negli S1ad Uniti, hanno dimostrato che qunta iaranz,ia è imp0Slliibilc. Ci vuole della fanteria: e la fanteria porta con sè, nei due sensi, i 1ermi di pericolose inre1.ionl ideoloaiche. C'è perc-ib un adeguamento coa1inaa in 6 a pas,. T.~.i.!l. a;,ov.umz ~'!e.le tee.Ha 127 47!0ù F O~ LI' Il Padrone apre la vertenza d'autunno ( di Elio Giovannini) l/l I ,.I '

2 UNITA' PROLETARIA 14 Ottobre 1974 !IOim\ enotpoeraqiuoe,sticoantteolqicuae,stimonereidio •' E' il tema del convegno nazionale di Cristiani per il Socialismo che si terrà a :X apoli dall' 1 al 4 novembre 19i4 (alla Mostra d'Oltremare) Pubblichiamo ampi stralci dello schema introduttirn, stampato e diffuso in questi giorni a cura della segreteria nazionale (Via Poggio Bracciolini 40, Firenze) 1 - Schema introduttivo l:ne delle ~JCaVOni péù .,.,. gmficatt\'C dem.nti dal pm<> COllYegnO 01:ZJOO:ale det • CriWani per il socialismo• di Bologna è stata quella di riaprire e ripropon-c • tutta la sinistra del nostr0 pac:s.e: i:l nodo rai> presentato dalla c.d. cqucstione cauolQ •· Perciò nel documento eondusi\-o si rivo!g,e-\·a e un appello ai cristiani che mil;c.a.. no nelle organlz:uziooi del movimento oporaio ~ aprire, nel-- le nspe'ttl\·e saii, la .. quest:onc caetoltca •• come nodo oentra!e di una sttate,gia che passi per la ricompc»rz.ionc unitaria della dassc. attnr;eno un s► $:ernadco la\oro pol.itico e ceonco per I~ sempre più ampi nnti delle ma:s.s.e popolari cattoliche dall'egemonia constt- \atricc borghese delta DC e delle sue organ.ì:z:u:zioniMia. teta.li •. Ouesu indicazione risuka a\·· Ya!Offta da:H'esperifflu di mobilitazione fecta Hl OCC&StOne del referendum che ha messo in evidenza l'csis<enza, all'interno dei • mondo canolic:o •• de una crisi ormai in:sa.nabdc e la praerrz.a di strati assai veRi disponibili ad un disecno di classe. e U ,. qUC$(iont cattolica ~ è giunta ad una fase di ma:urid1, anche per le coo1reddizioni og• gettive che esplodono nel "rnon• do eauolico ... Oues<o fa sì che noo appaia ,,~leiwio J'obiecti\"O di aggrcch-f.a pos,iti\ ~ te in quanto parte derummantc dc-Ua rin>hlz:<Jne KW:ialisc.a in IUL:a•· Sulla base di queste indicazioni ed .::qu?SWOrli ~ M'OC'Ssa.rio pona-re a,•anti il d:soono dc Boi()€Jl0, aflron1ando - nel pJ'05Sm10 eomegno naz.iona!<-" d1rettainentc la • questiOC"l'Cea' t· colica• in rapporto ~U'ahro problema ch,e il lnO\WlCTICo ~ per-aio ha di frome, e cicx la cquc:st~ meridionale• e quindi l'emancipazione d; classe delle m~ J.a\·oratriei e popolari dd !1-lcu.ogiomo. ocmoiiehe e non. Dì qui la proposta per il prouimo con\-cgno nnionak sul tema: e \fovimento operaio. q~ stiooc cauolica, questiooc- me,. ridfonalc •· C-) ~ In questo contesto i ,Cristiani per il scx;aJismo •.impe• gnati I riaprire la • qucsuooc cauohc:a • nel nosuo paese, po.!i:50nO apportart- un contributo specifico e \•Hdo per l~mtcro fflO\~o opaaio cercando di ch:arire ed evidenziare i nessi csis1em:i tra • ql.JC6ttone eauol'Ca • e • questione meridlonaJe •. tra intettlll56ismo e sott~iluppo. r.-cndo presente tuu.a la dimemionc SlOric..1i del problema. 1o qucna prospettiva si tratta di mettere in luce oe> me la ., questione cattonca • l"'lrut!a nel Mezzogiorno per dividere le- masse la,·oraa-i-ci e popolari, attnl.YCl"!O Ì cana:Jj def pocer-e elientclare e clcricae, , .~. a dctlinten:1a6mroo, la rcli!:tC:llS!tàalienante, cce. Più in ,er,eraie ~ da mettere a fuoco la • auestionc c.actONCI• rispetto .Ua • questk>nc merid~ na!e •. cosi eor:ie si pone al mo- ,-imento opcnio nel suo compksso. Còò ,;gnilìca che. pon=, dosi ncff"onica dct movimento operaio prima enuncMta. si vuole approfondire ed afftOnlate con rune le foru del tnOV7fQCn-- to di dasse i:l nodo ?3pprcsentato dalla ~ questione canoli. ca • in riferincnto al problema meridionMe in una vésiooe di C3rattere naz.iona!e. Da Ulli coruidcnZ>oni dctù a d tema pt0p()$(0 per il comcgno na• z.ionalc• • fflO\•unento opcra:O, questione c.auohca. quotlcm~ m«,dionalc •. 1 puntt µ:-in;ipali in C'1J i de> , rcbbc C§6C"f'C artic:ota:o iJ tema generale nc-ll'impo:warionc delil,c&ta sono: DC e soctos-viluppo meridionale: Chicw e poi:erc net Sud; rappono tra e qucs1tOOCcanolica • e • qu~ stionc meridiooaJc » 2 - La DC e sottosnluppo meridionale t. Per rendersi con:o del n..ic> lo e delle n:spon:sabiiità dc-lla DC è opportuno rioo:-datt che '.I blocco di pcxere che si è for m•o nel dopoguerra, funziona• \e ed organico agli 1ncercssi rmperia!:stiei. \'cdc-,·a c;oirr.·olti of.. irc alla bcxi;hcsia industriale del 'fon! e que!la agnrio del Sud (i principali te1p..rlatori dd w:cdl:o • blooco S!Oric::o • che sca •U'l:wiginc della questione merid:<>nak). la De-:nocruia cristiana e la S::CS.$8 gerarchia eocle.ti:astice. Se la f\.WWOOdCi panno esemonc che la Dc svol- ac agli ;nw è f n.mo di un aie• c::ordo fra bof'ghes!;a: e gcrwd'na ecclesiastica, qucno partito n;luppa un suo potere autonomo i.ailizzando la macchina dtYo s,tuo, le iniziati\-c legis1aU\c che promUO\e <• a> minciarc dal:!a rilorma agraria e dal!.1 Calla dei ,tc-nog_jomo), le imprese pubbliche. k- panocipezjoni n.:ali. ecc. in.sidiano la stCMa pos~iooe di fon.a dcMa borghc,i,e, industriate. L,.mdobolimet.ito deHa borg.hc,ia mc. ric:Uooale trad.nionalc. •ura\CT• so prowcckmc.-,u del tipo detta riforma agra:ia del 1950, ,;ene utilizutto per l'afferm&UOM di un.a borghc:s:.& mcridionlf.,c ~ moss.a. tli.mentaia o eond:zionata da rutta una sene d.i finanziamenti pubblici, iowcouoni, eocct:ss:ooi c:bc creano un fu. tl.);)1rno rc1JCOloclien1e-lar-e~· tra\·erso rl quale que,:ra borg!'lesia ,;cn,e legata stretto:1::ncn:c al. 1c fortune ~ pan:to. 2· Le funzione -che la Dc \ a ptogrus!\-amMtc assumendo nel blo.xo domina."tlc mocif,ca .... k> ltCS..SO tempo. in ma.n:cni p~onda ti part:to stcs.so. E' proprio nel \1c-zzogiomo che lo stato profonde con magg-»'red;. !c.""Cz.ionatid il pubblico <!Maro prima ,n 1~:n: • as,:ste:i rtffl • (fino al 1957 la Casu è doc:ata di miHc milia'.'dj annui da m,·esn~ per !"89',, in !&\'On pubblrcil e qumi Prom\.lO\'ffl· do una industriah:z.aziooc !etl• z.a sviluPPo (la seconda fm deUa Cas,,a). Sono i centri di potere dd Sud che vanno acqU!'SCndo,cmpn: più DC!<> ndl■ Dc. Già IUI fmirc dcgii armi 'SO più del S06S-- dtt': W"ni et panito si oontano nel meri- ~ con un rapoono c-\euor-eiscr-no di cirea 5 a I, men:re la media nel Noni i d; 11 ,4 ad I. :;;, G-rwie proprio ■i Pf'OY\~ dincnc:i «i aHc inrzi.c:iYc per N ~e-z20P"Ol'T1o, la Dc es:cnde e ,-dica B suo DC"'e--c r.el Sud in te:mini ooa\ p!obali ed exJu.. thì da non a,'ft'C r-i,a),o,1ro alcuno nelJc fflre pan.i dei paoc. Con la rifonn. agnria si fCOn.. ftte i1 uandc movimento di lo<t■ nelle eamp,H'"ne. 1,pCT'"&n-- do il fronte b'"Kc-òan,;~ e c:reando una tt-te di aziende fa. miliari dc,t,n,tte ad ~ una barriet-t t'O'""l'lO Jo... mobrlitn:ioni o-t U'l efficace s:rurncnto di paem.:.■zionc sod•lc (questo • poco P=W y;acx,M lo ri/o,. m.a non interes.1Ò -che un \<entl!"lfmn dei ter'!torio l"l"'Cr"'~i.on■• lel Con la C.... del \l=o, rfY"nO. Jc ~7X)flj anc p-c. ode ~ med:.Cv~nde. i mJO\'i ~lj ~•!"lati. ,i subc:,rd;na e1 pa'"tito la pio::ola e mcd;3 bo--qhe,sia facn-donc del • ~i el.-ftori •. l"'Od-ia-c-i del voco DO'iOfa--cI_ooltn- via ,'ta che l'W-:cotrun csoePc ronslA'\'O'"O (che la nuova i'"ldustria .mot+,e in m:...C"'a irri'c-,·f'f!u:) si gonfit no le cinà per ,~a di un incremento aboonnc. dc. p-Ji> :::ter.-~k:de:;:u~= de1:c hccnu comme-:·d.ah. Un ~i profondo eoritrollo SCX:4!ee politico è S!lto q;;e]o .:he ha pcnncss.:, ■.:~1 Dc d: Qer• .::I.ire u~• gat:<X'.e sp:-cgiudi;;ata dei i enti k>ca.:i facMdo p:-opria n..>a ..olo la prus! ma!:i>N de· meridione pr-e!asc~~ :"!l.: ~nd,,c quc:l.a i:.Jtor.t•:-:a del podestà. Così è la Dc -che ~a::~ e rontroUa l'cspklde-:-c de'.!.a $pc. culU.:onc ecHiLa ed ctba!t:su e■ sop~auutto ne: g~l ccntn e;une:'ltlt: da up.u:i (comptes: quelli e.be lo stato dà ai agrari per :n\CSt1rl: ocl?'agr:collUt'l) a.Lea.a.tida a!1i prol:tti di promo real:zz.o. (. .) (...) 4. Tuuo -cib illustra 1Chcm.a1ica::ncnte come la Dc M il part:to dei c.eu modi tmprodun:, ;, pans.s::ari, speculativi .Yidamc!'ltc in pugno a centri di potere che t; alimenta.no rn par-:.icola:e al K>ltOIJ\"iluppo mcndK>na:C {.. ) L'altemat_;.va si co,uuilcc suJ. la bue della NC$C-;.ta di coecicn· z.a demo,.;r.u:ea, -che ,·a maturando non WMO nelle clauc operaia ma in tutti gh st~ti pope> b.:-i. Lna cos.....:.cnz.laegata al n· licYo mac-ros.copico e $CtI!pre meno misdi-c.abile che assumono le oootraddizioni del si• lltma e al \-O!to scmptt più e:,,pliatamen:e a::itjopcraio ed e.o· tipo-polare che la Dc ri'ocle d no.ani: 1:nnca1u:-e della crisi. Da qui ranio di quel pr0CC$$O di divari«.z.:onc fra Dc e la na base clenora.1.c t.r1diziooale. d1- ~ua:o dai ruu:1at: del referendum del 12 maggio e, ancora di più. dal voto dcHa Sa,-. d.egn■ del 26 g;ugno. Forse il -chen1ehmo e t·tAOspregiudiceto del p<xerc cominc-iJno a mo· ware i loro hm.iti. 3 - Chiesa e potere nel sud I. Insieme al potete Dc bi~ gn.a pre:ldCT"Cin consi.dcru..ione potere .::e:":e&'end Sud Infatti, l'ar:a!h: dc r3pporti e fùc. u (Utituuor.::l-poc:erc nel S:.id ~ st~·cuame~tc :~trtc..'.::atae connn.sa •U·t\O?uzionc del sistema d. po1e~e Dc nel SOO ed a!:.a M· tu:--, s:eua dc'. pareto dc:noc-ri,. St:a"'IOC>ggl( .. ) ( l Resta da \cdc-:e s.c :a:c hpo di rappor'..i eh esa--0.:-non t·a ~tre.:o rn e~,-- pc~ ci!ctto della crisi 50C!a!e che M colf ~tou;t:;;:e i~~~!cd~A pet~: to cl: n;.io,·- •e: d! med:azi-o- ")C e:sc.-.::ta:· dat:a lk tra in· t:~si ~ pnde eapit■ !e :11d.;,:ria)e nauona!c e quc'.lo mcrid :ona1c E rc;st■ cb \'Cdc:-e .se non nsulli dt:ninuita l'il"lCldctu.a i,dcologjca del~ ch;es.&.come è stato dimostnto dai n5Ult.ati del re!~:,dwn. anche 1ot ncO• eiuà più che oelk campagne. 2· Tutta""8 J'a.'\ahi ddl.a su. bordi~ dd!e masv. caltc> bche e non, al pc<~:-cdi-c~:.daro e dcricalc è i.nlwlicicnte 6C ncx'I. k prendono in C"()mldcruiooo r>d\a s:tuauone dd Sud anche i fenomeni della reLg_iotiù popolare con la funzione che ,cngono ad utOhcrc ndla vna e nel!a condizione dct1c mane subo...od na:e. Infatti, in questa rel:g1011ù popolare si possooo A:\'• ,·l'Sare aspetti ai}CtlarMpi ropri di una rcligjosiù ma~ cd iruicmc potenzM:hù d; 1.t>cra. uonc per le ml65c prolca:i-e dei Sud. Si u-atc. di ~ cc,.. me il problema più gcncnlc dcll'abcn&r.ione rdipoN. !i m• nifesii nd Sud ,n r■,ppcx1o alla s-toria. alla euilura al!e condizioni d: mneria e precarietà di ,ita ddle me,s.sc popof-a.:ì; si tl'Mta dì \cri6carc in che misura le manrfcstlDOOÌ della rel:if osiù popolare po560(lO ruttora asstJ!nCTC una fu.'1%.."0d0iC,__ s'cura:zione -che C011tribu:sce a! ma.nce:'l~o dcHo str.us quo. mediante il :"1COl"$O 11.!a sfera rciigiose come rì$ok.ttrict dei prob:cmi tcr.-cni. \la si trM~ anche di ,·cdctt come a tale re,- ;:-~RIPRENDIAMO IL DISCORSO -:-· _ .. -- . SULLA <<QUESTIONECRISTIANA>> 4 U idtt della cla:ue dominante sor.o Ul ogni epoca le idtt domuuuw, croè la cia.sse cM e la ;,o:enuz mauria.le domui:mu della sodetà è in pari ttmpo la si..a pottn~a spirut.a!e. A me pare cM ques10 pensiero di Marx al Enge!s, gid citato dal rom, pagno A.r'..starco a proposito della quwior..t con:piessù,a della cu.mna di das.se, si of/ra or.che - con la SUtJ g,ande riCCN::a di implicc:ioni teoricM e di ,ndica.=ioni pratid-ie - alla ri/lasior.e dei amo!id italiani militanti r.ella siniura, corru pietra di paragor..t - e indubbiamt>nte anche $fida - con cui /aa i comi Ml proprio im~gno di compagni e ihsi.eme di credvui che ri/lrtt<>- no sulla Jtde e sullo • spinto •· E, ~r un approccio più vidno alla realtà italiana di oggi, p:..ò trMre utile U:regrare quel pfflmro riprender.do la disrin:ione f!an:• sciana tra dormnio e dire=ior.e. e il suo e.on.urto di egmionuz. Una classe domirumre - wflfene Gramsci - rin« ad es-- sere an.cM diritente quando, oltre a servirsi de-gli suumoui c«r· citivi detrapparaio sta:a1e, riesce a procurarsi t.n i~ro COn.sffl.W) sodale: le a!tn classi ,·mg<»u? portale a_rte0r-.oscersi. - più o rnnu, a ,agzone - r.egl1 idea/1, nei \:alon, nei rr.e1od1di condu• =ior__.politica ed «onomico della ciOS# a! po:ne: Ed t proprw qunto il ruolo degli inzellem,ali, in qi..a,uo cor.uness: della classe dominante: aztraversc la Slcmpa e i m.e==i di comunica=ìo. r.e di tr.a.ssa, la scuola e J'organi=:a:ione della ~luna. att~Q\.·tr• so i partiti, gli intellemuzli «:cr.no di proporre .e unporrt t,J_, scopi e i ntlori della borghr.sia come u_nn·nsali, ccme na:1onal1, coin.1,'0/gmdo larghe masse - dalla ptccola borg}t.a:a /mo allo stesso prolttaria10 ag,ù:olo e indusuicle - t ponendole a •con• sentire• con la d~ dominanze. E' compito del pr°'trariaro disgregare qunta egen--..onia_,cor.• quislani /'ail«m.:a degli intellett~•• cosmmt _ur.a ni..:ot·.i 11sura di imellettua!t, ti pcmuo rfroli..:wncrio C'Olr.t t~ttlltttua!e. col~tt• til,'O, far ai:an:crt nella soderò civile la proprr.a egemor.ui, cioi la propria ccu:didatura a rimpf.O:=-art la borghe:suz . rttlla d1rt:u> r.e del.la società. ancor prima di aver conqui.stato iJ potere poi,_. tico, cioè il dominio wlrorgani:::i::icr.e ~tifo stct~. E. fra le ,. stitu:iom org.zn1::atric1 de! ron~ lOC"la!t a cuz f!CCOrre portare un attacco. la China, come gui n'lc1-·c Gratr-Kt, occupa m /rafia un posto particolau. La violenza del regime DC A rr.t pere -che ma, foru come oggi, dalla fine. della _gun-ra, il potere delle Jor-:e_ d~mi:ianti si basi ~u un ~ur.o dt don-:1r.io e un muumo d1 dve:wne. I m.odtll1 propos11 alle ,r~ ualiane per nsct-·oterrtt ,t consen.so alla dire:ione borghese e DC --:--- la ci'viltò cri.stiar.a. l'Ocrid~tt, l'Amer:ca della J,rcr.dt de":.ocra:UJ e dtlfopulen:a. il muagg,o dell'espcn.s~or.e ali m/lnllo dei consumi indii:idua:i. l'amu:omunzsmo C'Olr.eidta-/or:a _ d1 tipo negatn'O (il comunismo comt il .\la!e mi.ruux-ioso d~1-·a1mc_l qu.:le :mpal· lidiscono i mali presniti, e rtelil -. tum questi modt~I.1 SOf:O In criJi, e il regime democrist~ si appouia sempre _f! 11'. cl:wramtnte su!lu 1-·iolen:a legale e i/ltga!e. La OC no'! l ptu m gr~ do di dirigert', anche se_coniinua a go1·trn:JTe e_ti peso del suo go,·trr.o st fa sempre più grave ~u!lt spal_lt dei l~,-oraton. t d: altri s:ra1i in i·ia di prolttan::a=1or:t. Cos, come I Pf1d~oru IW'; hanJ1o ormai molti modelli da proporre C0':lt spe«h1em per a. /odole. e portano al"artti. con la dtcùicne d1 Mmprt ruz con br:1· tali:à e schiettr::o n:.01-·t. un attacco d:r_ez:oalla cf~ operaia ai contadini, ai r.:Jdi1i /wi, alle conquutt del mo,·1men:o sin• dacale. Il 12 maggio è il simbolo - che non ra m111::a:o, ~.a r:tr": meM souon;lu1a:o - di questa progr<":ssn·a f>!r~:,:a d1 prn11 - gio e di egerr.cr:ia. della ~ e ~ella Chiesa, ufl_icu::.e, dtllc lor~ crescente ir.capaci:a ad assicurcro un CtJpitait dt consenso f3 u_ tili::are co'1U appoggio e: proprio don:imo t come na:tto Qlja nni.slra. lJClUJar-Mmeglio la portata, alla lucr dtg!i anni mc:ussn·i. per por• rare m·anti III modo snnprt più con.sapn.'Olt e mdsivo un'ol/msi· "·;: C'Wti.;ralt eh... non AQ surrogato d, alut lotu cM non si fiL. scor.o a j(Ue, ma che sia prodotto t UISU'Jr.tca:~!i::atore di l0t re t di media:ioni politiche avan=cu. ~ n pulJ dire che il Com:illO i stato una dtllt cause dcli adaione di largM fa.sa di cattoliCI al '68. i c.ltremmto va-o cl-~ il di..Jsimsodei cattolici ha ricnuto proprio dal '68 buona parte dett;i s:Ja capacità di presa. di organi::a.:10M e di ,muta. E ii 11 ,r.aggio ha scio ronfern--.aro l'tsisur.:.a di uno sp,mo e di urw g,ande rt1ponklbilità pn i compapii cattolici, all'interno dtlf'ùr.- pegno comur.t pn ponare O\'anti un'tgtnu:mia prolttaria con tro la decadtn:a e la po1--ertàdtlla cultura borghese. ,\la cmamen:e bi.sogna concordcre col coripagno Zanttu qu.CU1doM, io $'..ID leuna del numno scorao. meue in n'lievo la priorità - in l-'ÌSlO di un impegno politico pino.o t rtt!lmmte • ella peri~ con &}i altri compap:1 - di una ••m'/ico peno~a!c ntrer,-.amtnte Jtria. O<XOrre 1-·erificou le proprie r,.otil'c::io,ii, iJ stlUO e la q~lità della popria parttripa:ior.e a!ft loue: ripercorrere criria:Mente i muta,r..mti indotti anche r.tlla sfera cosi.:- dtrta personale dal cmnbiar:tn:o di ccmpo, ra:ion.a!i::ar/1; e ,·i• C"tl'trll1 recli::are nella prassi arre ir.dica:ioni acquisite cr..".Ora a li1-·tllo puramente teorico. La ambiguità denunciatt dai con:.pagno Zane1t1 sono reali. e vanr.o tenute l>tn presenti sopram~.110ora, se i 1-·ero, come speri~o. cl:t 1-·i siar.o possibilità crt:Sttnti di 1pos1amtnti a :sinistra di nuo1-·efasce di caz:olici, già liMra1i in parte dal 11 maggio e inca/:ati da!la crisi della socierà e del. partìto derr.ocrùticr.o. Oua11• do parlo di spa.!iO e re,por-.scbilità dei compagni COJtolid. non mi riferisco a carismi adusivi. cM pcpetuino - racztt:1"'..mte - ur.a rigida sparti:ion.e di corr:_piti o un superato atteg&iarr..r;to di •dialogo•· sotto forr:a d, collabora:1ont tra guppo dn _ crtdtn• ti t gruppo det,li 01ti oll'intnno della stasa orgcn1::a:1one E' que$10 un rischio rta!t, sul qualt /art chùur.:.a. Quale terreno per i cristiani rivoluzionari? Ln esempio. A Fran:or.i, r.el cono di un diba:tiro si.;! re- /nu.dum. r.i s:.:to chiesto_ se, di /ror.tt cll'm·an:.art della se-colan:~10,u, dtilD bci=;.;:,or.e, di un ur.pegno politico non U:· tegn.ua, nm.:nn.·a qi..c:!cosa corr..e compito, COT'"lt terreno spen· Jico dei cristumz r.el mor.do. Con qu.;Icht rr.certe:_:{J, la f:SP"" sta tra stata cht, pur ntlla ucesscna idtnrità di a::or.e .;; ln-ea~ po/irico fra cnsuani t non cnstuir.i, a lut pare,.-a cht la rt,;;.Ita dtg/1 emargir.au, degli J-.and1cappat:,degli tsdu.Ji in ger.trt r.1• r-.:.:r.~ un terreno eitttn'O dn creder.ti, S'.J cui dare lo proprw sp«lfica troi-nor:iar.:c: d'amort. A me r.on s.tmbra che q:.n:a pos::io,:.t po$SOessere. cond1visa. perchl - a partt il problmu;, serio, _di. liber(!rt 11 cor.• cttto di amore crùt1ano dalle sue de:erm;r.:::wr.1 s:or1che. e dc!• fe Jegetiera,:iom di qi..tste - tl-50 indicJ. a n--.iopartrc, un r.-..a.>: cero riconoscùr.er.:o non solo dtffe!cborc:ior.e !«1'1ca, ~ cn.cht della prassi a,.-1-ia::1su basi ,r.arxisu p.·,,,-.11t dopo il '68 su.· :ureno a"tlfe,,,..argir..a:i~mt t dti!"esclusi~r.t soc1Je, Ceno: r-..el_·_68 furor.o molli r c.:uo/rcr cf:e - ro~pu~ta ur..3 dura c:...toc:rmcc rigi..irJo O.:lt 1·,.-ne S. \·ir.cen:o. cil'~an.d_.:re in.~• di GS .;ile • c:ta·11J canr.:.ta·t • - nbal:wrono 1, prop·10 ctteu;.:ir.:tr.to rimar.enJo apparentemente $l.1lO Jles.50 ttr.•er.o, CT'"lp!ia.-iJolomg.ui a!rnc-fu.sior-~ psid:i_.;rric.i e c.'!t c.i.rceri, . .Ha r.on 1-·ad1mn:ru·;;:o d:t I 1m~gno ;,ol.:ico r.ei confror.1, .U!l'v-:ar~:if·...:::ior:t \"tnil'a nl.u:ci:::o cttra1tn0 Wt.i m,ss.; 1n d; scvs.sior.e Je!lt ipotesi e de!l.:: prassi r1/orrr.ista. ,uu.;•·erso i..r..; presa di coscien:a t ur.a con:es:a:1or-~ cirii·~ dè!!a _ /ur.:wr..;.lui. Jelfadusior..t soci.alt ag:1 uue·nsi dtl!e for=e c!onar...u:ri: c:trc• ,·erso la dcnwicia de!la s<it.-::.a borghae come r.on r.r ..:ra!t, r....: schiere1a dt::la pane dtt p,::dror.i cor. la . 5"0 ~~i-:~m:: •. la i s~.. pedagogia, la su.: r:edtci:.a «c. E, a partire d,;.;;;. ~tn~cu: i..e.... falsa r.rurr.z!ua dtlia screr;.:a. cn:u::.a.:.2 _la r.ecess,:.;. é1 ~s:r;..11, un.J scic:::J rn'Oli.:,on.ir:a. Cr•:.,;.r-~r.1e. m q;..~-:to ra'Ol;..:.or-..;r..: più W:.:'"J. _pl':.l ., b:._oria .._. qt.ir.di _pii..aisti~.a? E' q:iesto t.11 eq".' • ~"OC'O in ('"..' 1 r:on b:sog1tCreb~ p::.. cdert: .1 bi.sogr.o, ~pc.s.so a: conscio. di ca:Jlogare proget:1 t p.·odo:u i..n.-.:m co11e::.:r.ettt U· ligio~ rr.dica che la for,-..;_=ior., cc:rolic.:: h.; Icsciato il _w.o.segr.c. e cl:r non se~p_rt si _n~ ancora a ru:uo:~·e a or:,ce!l, '.'"= c:..i co!:ii·.;r~ piccoli 1r..:er~:lftr.1 CO"'!t srg_o::t~g:b,!1 - re:- si, ;.:. t·;.e [Nr g.'i altri, 1n rtci:a - del f 0 0p10 esst•l cris:i.»11 .. \fa ·~· u tra q!USli orrirnli e la fede c'i ur.a pr«iso incorr.pa:ibflilà. Qunro I ceru:-r.er:tt u11 prob!e,-o.anon da. poco, che r.or. prtttn:Jo olfatto c!i liqu1d.uc sbr1g_.::ii:air.entt.· mi limito a ipoti:• :me C'r'Ll'tlimino:io,,..e dtll'imegris,r.o. portcu: fino in fondo, tor;- ca alle radici «rti aspt!ti del ccr:olietsino. r.or. solo italiar.o, cJ:e possono stn-ibrart asen:iali - e forse sor-.o - ella cor./ts• sjor/e cattolico i11 qi..n:o tc!r. dol rosi coro~ si ®10thfir.isa e si propone - r.or: da oggi o da ieri - all'adtsior:t dti c,Nnf. ti. \elio 5:esso rr:odo, l possibile isolaJt ur.a edu.ca:ior..e certo. lica - con fo sw: Ct:fica iorali::ar:tt e n--.o/ttp!idtb di contenuti - 1.-0~ ur~ 1r'.a!apianu: da Ntirpare str!'!p!iccr.en:r ddraJbtro di. u.-:,;;: l•dt in U ,n:.,.·gr.::" .-\ me nO'"I pere. Quale riflessione di fede? Dc..· .: q;,.i,;.,;:i proseg:..zrt ques:a ri/Ins-.or.e dei amolici su/, {.. pro;m... jtde c/-.t procedt - con ricorrenti momer.u di stCSl - a·a1 Cor.cuio c.;; 061:i. Abbl-Vno a.'zrt \'Olte uu.lia;:o ù1 terni (i s..c-rC..Jen:i rotr.A.' s:, ...-r.enlo di porut, cd tstmpioJ cM è urgmu rìprt:nJi:u t .i.pprofondirt. \ Gru; m..... -..:h', tr.Ol.h.J disordi.r.;::(;JTlentt, IUcvm li►tlli a C-Ji la ~·tr1/ica s...!I.J prop.-ia fede e s:.:Za propria nl~:icnt cauc,. Ii.e-a p'!.i/J esseu ricc'O di risi..lt::1 romunlCQln!t cd oitr1, at1rawrso car.~., e irr ..rr.tr.ti da po:cr.:~ .. o da errare tx novo. Andrebbe porta.a Cl".:-::i !a n/leuiont u;/ • ma:nwlismo • biblico. \"edere - e r--.ostrwt - come l'ccunto wnga posto wl corpo CO!'tt ro::ili:J, s:.!f-..r.il.ì dtll"i..omo, t co-r~ iJ dualismo cor• po--ar.1,....2. rr.arer.,Npmto sia soprill!utto prodli:ior-..e di teologie s..:ccn5i\'e; 1-·e,::ne ~"Or:e ia s:ess.; .. sp;n:~uà • dei pro/t11 par• ;.; . ,r:prt. ir. r, ...:-. .....:..; ,:on:n:w:.u,r~ nor. dcila m:.ttna, ma del· l'ing:·:.sti:;'.J de; rapporti sodcli e inttrpersor..c/i, dolfoppr~ ,,-'"'-:t~i.;.'e,·or.J.:nr..,;.:..r:.or. ~r;;ttarttnte. n--.ader.uncù:!a di l'olta ir. n,j:a in precisi ,·omport.J'11,r.:i storici e concreu. Out:Sto r-.on per r..ssicwr,.;.re{a propr;..;. fede con /a,.:ili r,:c-Jperi 1.- • ..ecco. i nostri t}t.;.r..-io scmpr~ a·euo... •i: la fede non si g:oc-a sul p:.an.odtl patr10ttismo. \fa p,erlor:nc per r:tttne in r.-.ay,ort e-vidtn:a la s:on;-i:.i deUe tto!o6i,: t dt!ìt SltSU forrr.ula:wn1 dogn--.a:icJ-.c.ehe d.:: q..;rllt tt0!ogie r.on presc:r.dor.c. per riln·are ~ dtnur.ciau ron pi;J /0<:.l r1,;tt:: l'c•b::rarierè ,r.. etnodoss-ia ~'JJ dtll'i..so dd \ ·a111e!oe dt:::: /tdt /,.;tto d.;:;.l Ci":~ uf/lcu.~e m quanto pcne dti!e c!assi do,""lir.1:.r.:iur.~r..:1e nella consern::lone dtl proprw poreu. l..:n a!:ro lh·tllo di riu.•ca cJ-.ea r-~ stmbrnrbbt ir.taes.santt - t r-:i r.('O.;!ei,Oa: ;-.n<:ero Ji \fcrx ù,; l:.ngels e1t.=:oc:/'1111:io - Sl:rt.. bbe q:..tllo della bi\·c!M:.:: lcico-uligÌl.)JQ e dtifintersa;-:bu:• b::11J di ctr:1 1·,;;.!ont n:oJ;.!: npressin nscor.:rabili C1ta\·tr.so i ,,-..,;.ss.r--.rdi.i A!c:.:-:i ~p; cJ:e ;,ossor.o ~brare /or:.:z:1 o banali \·is:i cos:. iso!a:.:--:er.:e 1r.-..;s: proi·i a ,.-:oltrpliccrii, t si ,.·tdrà cM non si tr,.;::a di co:-:ddtn:tl. Prt,:Jttc futil:::.a:ior.e d1 1r1;d1:10. ,-,.::Jj ri,'!t~i ,-..:o:ii·i (.! c..r.:.::e.-c rc:!1giosor.tllD pubbUc1là lo s/rut- :.::n-:tr.to dtJ kr.SC' d,:i rm.•~-olo a cu, è UJto tduccro il popolo i:.:!:;;--:o, ; :...:-.1::.:,::, -:1. Je~.. .,::nb~:: ts:t.-..on c!el,c ., sanwc •. tr.ufen:1 da S LL..;1 Gor.:c.5.;. o d.;.!l.J. \fador.r.a di Lourdes a.i brr.t·':ci.:.•; de.'ft ,·,.:-.t:.~ J[ be:'.",·::,a * c·era ur.a strana luce J.JJ $;..o i·o::o •· .asoc:.::o ..:::.1r..;i.i::.: cr~ o/t•e che>n:r1n.. j, 1r. q:,.;e~:oc.iso. a,;,.·ht· ti:...or-- t b•.n,;,. o •·icen."rlO l.:: k'di..:u>ne del <5io1.1,;::,.'.~:o n;.rostll,s:ico sfn..tt.::.; ~• '--or.·.ili.;re fir.coruro co11 D:o ~ Prt•i:;rc- 1:·o,.;.--:e •. r::o:O Jf i.ii 11:.tO\Oìibro di pugf:ier, :~:,::.:~~ .J :; ~~~Jr;:s.:J;'[;~.~: .:. jn~::~.J~:i: ~;..~o~-:J~req~~ :,.;ri~·.; nersfr;i potre('t,c' ..-.-.·eu :..r-..a c,.;-r.p.;,r..J c-:ri;,:...bblicitar'i.a .!i ,r..J..S5,J ,ho \01.i.lOc..r:t-llor.i d, rc:g.;::rni dtlit rr.e.:iit i-i ci.i .s: ...e::e1-·.:,;o io: riJico!.o. ror: gr.,;.o. i:e fir.c::a e capaet,a corrosi.,._'C, i carose!Ii p;;. 1-: n·-p f: r,;:e:u•t! ,,; r.:.do. in di,,.~ di o::.;a:o 1:l ·n·c::i èi ~ ;·:a po;,.;.':·: !,;. $;>:...Jcr.;:e-::.iJe::,.. p:..bb;'icilà co,....e srru- --:er.:o e!: do'"':i.ni.o !Jro!ogi .-.o e .:i cor.:~ouo socu;.:e Sor.o ç:..n:r ir.Ji.:.;::or:: f•r.:v.ou t de:!.3 C.". i ,i:1idità ed e_f. 1 1!/li~·.3 ~:;...;:;:.; J,• ..... . .0 g:;..J:cw•e i Ct'. '"':~tèf"li. i·t.•ifi.;cr.;1.o ir.ol •e l'Nu:~•-::.:z t t:: w'l!;,,n.,è:."l:! Ji ja·:t ;.;_• :.r. i.".'lpef.rw in.sie· -.e d: s:;...!io e d: :•... L:100:e .;'ei ri~.':.::i ,o: la•.:.·o d;' ,...,..ssa_ Ci S.:rt.·C:>t r,;.:;;'.:;J .fw !~.rt.• i,'c • i CO'"':~._. ,ij cw::ol!.. ·1 iy,:ci:i t n..01-·;: e ::.. •. .!.i ogo:1l'-::,·g·,s:r.o d s.;;•c~~.: ::.:110 :.r: d:.s..-c.;,-sdo~ }~e .s:.:. ..:,..-::•:!,;..:o ,;..... tsll, ;,e- i°.; spenf.~-::.; dd ..; lc•o stc·:.= .sor.o pro. b..~i!n-:,•--::e Pl i'.;Jo Jj o:;r.•e ,;;. ;;..;:i) ..• mo•;~rr::O" tcor.:ir.i...:. OREGON 1~:os-t.a, ~.onc d: una cui :un. di~ .:.ile non è kci:o C6propri■tt, sou~anno !Stal"'IZ.C profoode d1 Jrbtru;.or.c che \·ar,. :,o c.idcnz.i:a.:c, , alçri che de- \000 Ci.>Ct"C n$Cl.ltat.. ed una carica reli:gi~ ehc de••e e può c:,sc.--e rccupcnta VC:iiO sboccfu di mc&tto sociak dd!e p<)?O!.• z.lOOmi enchona-:i. A q...e5-to b'COpo non t es-<ra:nca una preser:. taz..;.onie. ~:.. lor-o a:!enticit.à, de: ulor; C"\·anrc:ici c.hc hanno u-cr,·ato U."?ar:>P()n(lc:u.a ,cgnifi. cati"\a in c,c-c•ionc de' n:fc!"ffl dum. m questo ff!lb:to noti b:- 5ql'l.l t:"alCCra..""tle ~ • C\'a.ng,d;chc • che hanno avuto cè 1,r.-~ u, 1;1,.,i' -c•:c J;. bcrat.o'rio pc.· !e popo!.a:ricni del M.....:,p,mo. 4 . Rapporto tra e questione cattolica, e e questione meridionale > 1. ~c(~c recenti Ticendc politicl,e, ,ocial;, eoonorruche del Paese ., questione c.a1tolic.a • e • qUe5tiooc meròdionalc • J.On() dio.-emJtc c:eotnli. Oocsta CC1). tnhù non è -casu■:lc. Le .. qt.lC$uonc cauolica • ha 155UlltO importanz.a dccùivs man mano che l'uniti dei eat· toiiici ,u tutti i pi.ani ,i è ~ strtta sempre più \--eeitlan<ecd i.occm. In par.:icola..--c. gli aqujEtMi:territoriali. 1,edisquegf.ianu socia!! la cn,cl:a cu'tura:e. l,e ~t't' c:cncilian, ~ ff)CSlk) i:, dt9CUSl!XXlXa ,·alid>- Là ddl'interdass'.smo, f.::endo evoh·Ct'C la roscienz.a e le sce!te di ~ e oom.ponent; d; ~ ZK'.Wc"alcttolica: così, Ul"'I numero c:rocerte di crodent; ~ pasuto daPa d:ffuse e tradiZK>'1aic ~ DOrizione moffli-,tica aJ capitalismo ed el'e fortt che lo tc>- stcngono. ad un ve-ro e proprio ir""IOC2\0 dJ daa.e. Questo sr.cx:csso. però, ha ~ ,.,-....~odai~:alc:e-- tro ~la d·a-lettica !OC'"rc. ec:o- ,ncnica e oot!t'ce la •..q~»ont n"tMl:ona!e •· E ciò ~ il mcdef!o d s,'ituppo che corri• sc.:::iodeva afl'C!~ iote-cla:s.- s=.s-:adeii'un"Là dei cettol~ è andato K1 crisi: una e.risi che ha nesso dranmet:~tc in e,.i- ~~ nessuna solUVO,,C pub tl'O\·arsi ~1& o,a~:--c da1l& co""ld't-ionc del \1ez::zot:!or:» e dal -,ut~e-:-it'"' d~ ~i di po·~ in quel.!'att:a D'ahn ~- qucna • ccnc.nlill • conc.omiuntc non è ceu► le. ma tr"O\·anei Pl'SUto le ra.- Ji,oni ci- on orofo,,,,dc,,i.nu-cocio :ra \e è.it • aucst;o.ni •· Infatti. è sopr9nuuo nel Mn:- z.c,g,:,mo d>c ru,ul poli<ica dc, cauol:Q ha funz~ sia da base popol.an: do! comemo ad un sbtema di po:et't' con-otto e com.iuor-c, sia da un ammorti:z:. utOirC dd!c tcnsk>oi soeiel.i, fa,. ,,çrc!"ldocosi :I d:segn0 dcl1,efor ie cepitatstiche per uno sviluppo economjoo del tutto • spootanc:O • e reprc:ssi,·o. 2. Ques:o non vuol dire che soltanto riso!:, endo la • QUQtic> ne car.tol.iea• nd ~ e ne-I !1-ie-z::z.ogiomèopombilc risoh·e. re anche la e que!tione mcridjc:,nale•. ÙUQla, contrariamc:n- ;e aJ passato, è centrale enc.hc pc: k fon.e dei capita!.c. Una !IU.I soluz'ione oap11abstie■ ir>- f au: si pub delineare non più oomc-cma.--g:inazionc,ma come inccgraziooc - -,che se ,ubor. d¼lata - nei a:.,,ema compJcsn. YO di sviluppo cepiubsti<co. con la fu:u:One d'ass'.:un..-e una ~ p--es. eos.u-:e di .ac.cc.--'i.azio. ne JI supen.m:-t!O dc-Ha ., qt:e· st;onc c.■ uobca .. S,e!'!':o~ -neee CMCnùriC aJ:'a"\...-io del St:;>t"&- menu, dcaa • ques:.ione mt:-dionale • dal punto d• vi$t• dd!-e C:e1~~~ ~d~~~ !onde::ncr.!.I!:. - ,I pi.mo, d; ordi.,e ger--.e- :'"alc. è che ,o!tar.to C"\·iundo la ncompc,&-iz.ioreddl'ur:;u pobtica dei ca:cohc:; è pou:bi'.c: CH<w'e c.hc il \{czzog,omo 'cng:a coinvok.o U1 UDI open.z)()ne tendente • risoh-crc la cri!. del mode!lo d sviluppo foce,do ~ gue a!la dasu operaia ed a:!e maac popollt"i k spese ècU■ ria-trutturarione eaY,t.a!:sl..--c■; - a seeondo, di ordmc p!ù ,pcci6co. t che l'antMOn-½!!'10 dc-!La da.se open;., dc:ì con~ d!n< e dcg: cce,-ginMi deJ Sud poo tMW> più modi6eare i ~ porti d: fo:-z.a quaoto mag,-:orc è lo ~!O dc! r.s:em., di ;,ot.ett cl.'COtCW"Ce ~ tario della Dc. s:s;cma di pote-e che pe1" c:on&Olid.ars-: e difc::on.s,et'tj() dd mendo c.to'.ico foodeni ha s,c:mc:r.econtato d oonscn.so del mondo ea.ttoHco. (_) •· Per quaa:o riguarda le condizioni necc:R,l.r.e pct ao:%'~ il processo di ,upe.ramec:o deila ., quc:,tion,c e ■ «olica •. ve oe sono aicuoc che appaiooo più riJeva.,ti: - l'ampliamento dello «> ,c::icn:u c:he il modo per oppor· si .i capit.absmo non è la deD".J~ci-a monJ:istica. ma l'"nU:Ziatin di lotta nei c:onfrooti de1lc forze che rl ident~ficaoo con """; - la ~ che le cuncs'.:c-r oopu'is:c i,os~-:-io pori.e gruppi e compoocntl del mondo eauol-00 - che pur pra1-c.aino UT\a ,celt-a d• clll!>SCfU posiz.ooi del tutto UT\J~ t.alizub:H da ouanti vogliono c:he noo iC rcalizzj una unità di c.1~ t--3 ~~ e Sud - !a paztec;puionc tempre p'O doci<a elle lo<le del mo,i, rncntO s:.ndaca!e. che.. soç,n,ttut• to in qt.te!lf'. uhi.mi tempi. ma.rea c:oo sem;Y.c ~ ,.gOf"C la prooria vi.s-00-,C di ., CC!ltre!!'- tà • '<lei \tezzc,p,rno nef}a e!• bon:zionc dei'!a linea p0Ft'0> riveodicach,a: una par.Ki.pai.1>- nc-che. ~W'to -11ei Sud. \I alimentata da!t"in:emo deltc suu:rurc. ;n una contratr,ns:... z:.ioncdo:iaa • ouanti vtMTCbbc.. ro che ii s~o fosse una fcn.a subord:nr.a al po~ett k>- cale o om:iCY.1a!c; - Wl tmpqDO delle fc:,ne. dd!a sl.n!stra. norica e non. nei coolrooti del!c componc::lt. de:I. mondo canobc:o che noa ■i i• dmti6cmc, piil: con il ~cm& di potere cccicsil:!itico e potiuco, un impegno che non sia ~ tpOnd,enrc SO.tanto a ~ tattiche o e!c:mxalistiehe. E" da pre9Um='C che ).u. n.patto tn. que.- s:e cspcricm.c, infatti. non a,·. ,'Cl""J"Cbbc afiatto se dia lL""I !~o si ecetringcsactt, ques-.e componenti cattoliche a c::oosidtta..-si • g!',e:tto• in tcn-:a !Ociai~ e. da:t'ahro. se esse fossero coo-- siderate •\·angur.d:e di una rultl che però rimane p,ol= da.mente un ;a e con la qua!e dai-gnare un ~a!ogo cd un i.n-- cont.-o çolilki. Oueste co:xhz:ioni, quindi, non zi8uard...]O soh.amo le R· _,.ab;!d delle a,mpoc,enti cnnMme che banno ra:to ~lta di clane. nu anche nma la .ti. ni:rtra illii-a1ia. So:tanto ,o un im:reccio no:t misc:i6c.ato di imz.-e.L\-ee dì tc:st:~i3tlU è po,sibilc cost.nl·rc il cerrrno p~ù ad.ano, bbcnndo ampi senti ,o. ciah da.lraliena:zionc di una e t1."lità• ,empn: più fitta.a. 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• 14 Ottobre 1974 UNITA' PROLETARIA 3 LE LOTTE DI TORINO E MILANO APRONO LA VERTENZA GENERALE ANCHE NEL MEZZOGIORNO OCCORRE Generalizzare i' a e diretta fl I per intrecciare azione rivendicath-a e alternativa di potere Nel momento in eui parte la 'Hrtcru.a generale mi pare er scn.z.ialc ehc, anche come org•• nizzaz.ionc politica, pu.n1uaJiz. z..iamo alcuni temi che fanno parte del nostro patrimonio di analisi e di iniziativa e sui qu .. ti OCQ)rff fa.r ehiarcaa per cvitan: ehc: assumano crcdìbilitl a lh-ello di musa gli iucrici attacchi che da parte dei gruppi dominanti \"Cngono portali alle lotte operaie (accus.atc di e corporativismo • pc,n:b~ sarebbero tese t.SCIUSiVamt"DIC \'CrSO un recupero salaritlt: di gruppo) e che rrovano vasto ascolto anche nei Kttori più artttnti del sindacato. generando un'ampia dialettica all'interno di tutto il mo,imcnto sindacale. Desta, peraltro, preottupazioni diHusc anche nei .senari più militanti del ,indacato la possibilità di ~nuta del mo,·imcnto nel Mezzogiorno di fronte al duro auace.o ai lh-clli di occupazione, con una ,·ertcnz.a gcncnk che punta essenzialmente al rec:uptro s.alariale e al• la muuura stess.a del salario, considerando che la piattaforma per l'aumento delle pensioni è largamente deludente. Preoccupazione questa che è giunameate actreS(.iuta dal pericolo di una ca.ttnte dira.ìone politica della vertenza da parte delle confcderuioni DlC'ridionaJi, c:bc. sopratrutto a li,·cUo orizzontale e nelle categorie del pubblico impiego e dei servi• li, hanno 1pp:ofonili10 il loro ruolo assistenziale e rorporath-o. Ora, se è e.ucn..riale e corretto che l'ala militaote del ,indacato sia eoKicntc delle dif. fieoltà c.sim.nti (anche pcrch'- fancnc carico significa iniziare un·opera di rinnovamento e di democntizza:rione del sindacato meridionale nonché di individuazione più corretta degli obbictti"i rl\'endicativi aggrcga.ntil. mi pare che- sia un errore politico porsi tn maniera- difemfra di fronte a a.m rultà 10Ciile mtridioolle che è· oUi ecntrale ecn.o non tanto in qu.anto e palla al piede• dtl movimcllto, ma sopratruuo in quanto fonte di domanda radicale di alternativa poliriea quale area di eoncc.ntruionc delle temioni sociali e di espressione immediatamente antinatualc cd antistituz.ionale delle Jouc popolari. ;,.:onc'è dubbio in.Cattiche anche ne.I Mc:z:z.ogiomoil movi-- mc.nto di massa Degli ultimi anni ha asn:nto un cara.nere molto più permanente~ producendo nuovi srrumc.nti organizutivi, u-aducendo la critica della gerarchia, della divisione del lnoro, dell'efficientismo dd sistema produttivo in ri,·en~ cazioni concrete cd in prime pania.li conquiste. Non c'è dubbio che 1a. crcseita politica di musa, la capacità del prolctaria10 mcridiocale di scindere i propri intere.u:i di eluse da quelli dello sviluppo capitalista (capacìtà cresciute dentr0 le louc contro le gabbie salaria.- li. nello sciopero gc.ncnle pc1 le pcruioni. nelle Ione specif>• che di fabbrica, c.ontrO il tipo di indusuia:lizz.azioDc ponato l\·anti dallo Stato e daJ monopoli privati) hanno conferito una qualità nuova alle louc delle masse popolari del Sud. Vari sono i !atti cbe hanno portato all'avanz.ame.nto del fronte di clauc nel Sud. e sono collegati aUe scom·olgenti contnddizioni ìndoue dalla nuou ras.e di s,iluppo ineguale, basat.a sullo ,fruttamento della forza lavoro e sulla. emarginazione di aree sempre più \ ,I.SIC:nuOYO ruolo cutnzialc della eluse opcnia meridionale, intteeeio tra , cechi.a e nu<> , a eJaue operaia. t.n classe operaia t.radizi.onile del scuore eanticrinico e quella dd 19681969 delle az.iende petrolchimiche e siderufilche: la steua segmentazione del rncrçato del la- ,oro. che dà u.,-, respiro sempre aggregante e •popolare• alle lotte operaie; il ruolo unificante delle figure prolcurie socialmente: e miste • (peniO alla pletora degli edili legali ancora alla. campagna. ai proletari • senza mesticrt •. e«.); il muwnento sodale e politic.o del bi°"° an1icapìulinico; la natura aggregante dei nuovi obbie1ti\·j e deUc nuoH forme organizzate di lotta. Tali rauori, p«Ò, non ba.ano ancora distipato il pericoh> che più si unifica al proprio interno il "uore • foMe• del• la cla.ssc: opcnia e più rischi.a di approfondini la spaccatura con gli strati margina.li e deboli del proletariato. La questione centra.le ncl1a ve.Menu che pane, come dato politico di fondo, è la tns.formniooe dri momenti di uniftcnionc del movimento pu• n.mc:ntc pan:iali e non durllu• ri i.n una unificazione pennanenie e orpn.ina.ta. Altrimenti i rischi di sfaldamen10 del mo- 'imento, di frusLrUione di parte di euo (con mumcntaUzzarioni d1: pane deU1 OC e del blocco sociale che rappresenta) possono dh·cnire reali. Quj, sia. per gli clemcnli 01· gc1tivi che soggctdvi della crisi del capitale, sia per il peso dei processi di rinnmuruione allintemo della crisi. va preci• s.a10con ancniionc il 1'9pporto tra di.fesa e rafforzamento del pocerc operaio in fabbrica e apacilà di coin,·olgcrc. quei SCI· tori dc.I movimento che sono di• rc.uamenlc e drammaticamen1c investiti dalla. crisi sc.n:u che la loro ca.pacirà politica di ribe.llione tro,-i u.no sbocco di lot· ta orpn.i.na10 c. un programma complessivo (parlo dei dilOC<"Upati, degli inoccupati, dei pcnsiona1j, dei precari ccc.). Il rischio maggiore che la. sinistra corre passando da un'uione KI· 1orialc a un'az!onc complcssh a è quello di abbandonare il terre.no primario della fabbrica, di perdere di vista il rapporto antagonista principale all1n1cmo dello scontro di eluse, di non comprendere più come l'autonomia operaia si articola nella 1o1tacontro la rinrutrurazione e quale proiezione abbia a li,'CI• lo sociaJc il rilancio oHens:h·o dt:gli obbiettivi egualitari in fabbrica. Gestione operaia della crisi signirlCa lene.e proprio I· perta la èiì,i, utiliz:r:andonCp' oliticamc.nte i processi e gli sconvolgimen1i sociali interni per estendere l'egemonia operaia, si• gnifica contrapporsi alla linea riformista di bloccare o graduare la lotta operaia s.acrifìcandola a ,·cllciuri illusori e per• denti ;,r~-::ui di più equa distribuzione del reddito e delle risorse. Anche la. paMC più preoccupata del s:iadacato de,·e comprendere cbc: un programma. di kme DOO sc.uoriale, capace di ampia aggrep.z.ionc, cos:trui10 sui bisogni materiali e politici deUe masse. presuppone 1'1.!iarpni e l'approfondirs:i dello JCODtro IOcia.lc., la: sedimentuionc di strutture di mo,;menlo, la fonnarione dj avanguardje di classe. nel corso della io111, non una somma indiscriminata di mcdiuioni tra obbienh·i operai cd esigenze di altri strati s.oc:ia.li. ~ è vero che l'obbictti\·o di Jotta maggiormente unificante nel Mezzogiorno t quello della occupuionc. è pur ,ero peraltro che il modo immediato e praticabile di lottare per l'oc• cupaz.ione panendo dagli impegni di in,·cstimento strappati dalle Ione operaie e ba11endosi per la loro attuazione. è qutllo di rcspingett le ristruuu• razioni che pa.ssano sulla testa degli optrai. ne indeboliseono e scon,-olgono l'organizz.u.ionc, pcnneltendo _•I padrone di scaricare i cos11della ricom-crsione dcll'appara10 produtti\·o sulla condizione di ,;ta deUe masse. popolari. la loita gc.neraliz• Ull per l'occupuione VI COD· do1t.a non in modo ahemativo ma atnntc.mo ddla. lotta ae• r,c.rak: per la. difesa del salario, dei redditi più bassi. per i preni politici, pc-r i servizi sociali. Lin\tstimcnto indunriale nel Sud produrrà l'effcuo disgrt· ganle che ha sempre ptod.otto se cala dall'esterno e non s, incardina all'in1emo di un 1cs.su-- to sociale e polnico. di un'cspcrienu popolare di lotta che obblighi a modi alternati, i di Or• g.anizz.azione dei con.1umi. che condizioni e controlli ili ef!et• ti deg'i im cStimenti. il rapporto agricohura-1ndus:ri1. le infrastrunurc produni,·e e ~:ali e i, siruu.One com;,les.s'.\'I del mcrc.ato del l"·oro. Altro punto che mi part esRnxiale per la continuità e la. scneralin.uionc della tona nel Mezzogiorno è la nttCSSilà di non pan.ire esclusivamente da aJcune rh·cndicazioni immediate che nascono direnamenlc dai b~ emergenti delle muse popolari, con un appiattimento in un'azione puramente a1i1atoria o di ri,·endicazionismo minuto, nella consapc,·olezz.a che la. solurione dei problemi vi• tali deUe masse è sempre più rollegata alla crisi complcsshra della. socie.là e dc.Ile ~nmure del potere. Il che significa collcg.arc sempre l'obiettivo immedia10 ad un obicnh·o di fondo che c:os1i1uisu un'nanz.ata c:omplwJ\·.a del blocco so.:iale anticapitalistico: significa cominciare. a poni il problema della con1es1azionedi muu del ruolo della. Cassa per il Mezzogiorno, degli organimU periferici dello Stato. di quelle strutture che. gestendo !n,·tstimenti e risorse, unilicano pri\"i• legio economico e potere poH1ko del blocco dominante; .significa cominciare. a porsi il problema del controllo popolare del 0\1Sso di speu pubblica aura,·erso csperienz.e di gestione diretta del collocamento; significa organizzarsi per non permettere. che si scarichino sulla collenJ\;11 i costi c:omples.- Si\'i delle opect: al scn;zio dellindw1ria; significa ri,·endiearc a li'"ello di massa scn·i1i sociali a carico d:-lle aziende. CK>comporta, come dato di fondo, che gli obiettivi di lot• ta siano ricolJepti alla coscien- :u di mass.a, scon!igendo defi.n.iti'vamer.1ela cooccriooe del e polverone rivendicativo• e dei •pace.betti• e puntando aJ. la qua.Jificuione politica del movimento. Ne consegue il nostro impegno per una ger:,craliz• zaz.ione ccll'uionc dirtit.a di massa c~ ric:dnduca l'azione per il S1la.rio sociale a lh""rlto di movimento, ,ortT11endolaad una gestione mcdiatbria ~ es'- scnridmen1e interclassista. E ,u ta.1cpunto battaglia va data ali 'interno delle nnmurc. sind• cali, che ne possono costiruire una reale amplificazione e ne possono essere investite in m• nìera s.alutare ptr l'allargamento dcUa ba.se socia.le organiv.ata .allintemo del .sindacato e per un ra?pono ri.nno,·ato tra mo- ,imento e sua direzione. Sapendo anche che le espericnu (sempre più importanti e diffus.c) che sono in corso .sull'autoriduz.One dei fi1ti o delle boHette banno una loro debolclll strutturale, rischiano un pericoloso isolamento. sono soggette ad una reazione violenta, ma sapendo pure che si tratta delle uniche esperienze reali. viuute a lh·ello di maua. di dife.Y del salario reale e di una gestione dal basso dc: processi economici. li sostegno militante al prop-amma di loite che il prolet• riato si dà componi, da parie delle organiz.uzioni opcra.ie. il rifiuto di un ridimcnsionamen10 dello spessore. dei conflini sociali, di un loro 1.tTCtramcr110 su un 1e1Tt..notuno i~rituDonak. mcdiatorio. vcMicistieo. In definiti,·•. un'inizia1i,·a polì1ica di eluse nel \1czzogiorno paua anra,·eno un proget• 10 politico di reale. opposizjone che indi\ idui nella DC e nena sua gC!tione del po:ert l'awersario politico. facendo delle lot• te. operaie e sociali non momenti di confliuualità controllata ma momenti di mobilitazione dai quali na.scano strutture di iestione popolare come sedi reali di c.ollegamento dell'iniziati• ,,a e di riunifia.z.ione politica del fronte di c.ll!SC. Questi temi. appena posti, sa• ranno alla base della nostra elaborazione di linea e della noma opera1ivi1i. nella. consape- ,·olezza che, soprattutto nel \feu.ogiomo. il nostro compito primario è un'azione pol:t.ica decisa. intelliiente, un:taria per la ricomposizione po!i1ica ed 011anizza1i,a del proletari► to meridionale. che sappia aHmc~taMi e raffo!"Ur.si nel collegamen:o con il disegno politico complessi,·o della nuova op;,o.sizione e dell'allemaùa di potere. GIOVA'l'I Rt:SSO SPE'<A Lotte o OCl i e lega i à r Recentemente le imprese concessionarie delle linee di autobus che tr-a.sportano i pen, dolari • Torino hanno aument• to il prezzo dell'abbonamento del 30 per eento. I viaggiatori però non hanno accettato questo aumento e, Invece di paga.re l'abbonamento al nuo. vo prezzo alle eoneesstOnarie, lo hanno pagato al prezzo vecchio al slnd&eato. Questo si è incaricato di raccogliere i soldi e di mandarti alle imprese di trasporto. rilasciando ai pendolari un tagliando-rie• vvta che certifica il pagamento dell'abbonamento. E' chiaro che i sindacati e I lavoratori pendolari torinesi stanno violando le norme del codice civile che regolano Il contratto di trasporto di persone: noi tutti $appiamo, per &- sperienza quotidiana, che, quando cl serviamo dei mezzi di trasporto pubblico, trov~ mo già prestabilito Il preuo della corsa e l'azienda pubblica o privata che gestisce Il servizio cl pone dinanzi alla rigida alternativa: o pagare il prezzo ~ biglie~o già prefis• sato o_, andare a piedi. Nessuna. possibilità ci è concessa, data la differenza di potere contrattuale tn il singolo utente e J'lmpre.sa di trasporti, di •trattare• l'ammontare del pretto da paga.re. A questa si• tu.azione I pendolari torinesi hanno reagito in maniera non del tvtt:o legale: essi non solo non hanno accettato I nuovi prezzi degli abbonamenti. ma hanno anche rifiutato l'unica e libertà • che la legge consente In questi casi (andare • piedi o usare un mezzo di tT&- $pOrtO proprio ) . SI sono pr&- sl invece la. liberti di imporre, con la forza dell'appoggio politieo dei sindaca.ti, allimprese concesstOnarie di trasp,ort:arll a Torino ~I vecchie prezzo. Ugualmente i sindacati torinesi e milanesi stanno organizzando il pagamento delle bollette Enel al preuo anterio,e agli ultimi aumenti t1tiff-ari, mentre in tutta 11:miasta riprendendo vigore l'Iniziativa di por• tare I canoni di affitto delle ce. imposto dalla controparte C• zie-nde di trasporto, Enel. padrene dì casa etc.). A nostro avviso, da queste lotte emerge la logiea del rifiuto del concetto di regolamentazione esterna come elemento fondamentale del dirit:o: O· merge cioi il ponto di vis~ operaio , secondo cui la regolamentazione giuridica di tutto quanto incida sul salario reale deve essere frutto della lotta in fabbrica e nella società. In altre parole, finora la classe operaia, prineip,almente attr• verso il sindacato, ha sempre accettato che casa, tra.sporti. luee e altri servizi essenziali fossero disciplinati da leggi dello stato. entità neutrale al di sopra delle parti. con cui si sono avviati interminab:li e per• se ad un liv~lo pari ad un'all- ~ quota fissa. del reddito dei proletari {10 per cento). Sia pure in una prima faft di"' rtpensamento teofipo. non po.. siamo esimerci dal tentare cfi lndìvfduare quale sta la t~ogla, quale la logica lm~lcita di queste decisioni del proletariato ttallano di non pagare beni e servlzt fondamenta.li al prezzo denti trattative, affinché queste leggi tc»sero modificate in t.. vore del proletariato. Oggi la classe mostra di non etedere più in queste trattative, di rifiutare }o stato eome controparte, di rifiutare Il suo diritto. ma ag, gredisce diretta.mente beni e serviti, vuole imporre le sue norme: anche il diritto de{ più forte è diritto, dice Marx. Come nella fabbrica. a proposito della giornata di lavoro, ha luogo uno scontro. alla fine del quale sorge la regolamentazione dei tempi, dalle modalità e del prezzo della tona-lavoro, cosi ~ sociale alla fine dello scontro dovrà avvenire la regolamentazione dei beni e servizi essenziali per la classe oper• ÌI. Una fase nuova d Ila classe o Nella fabbrica. - dice Marx - ha luogo una antinomia: diritto contro diritto, entramb, eonsa-cratì dalla legge: tra diritti uguali, aggiunge Marx. vince la forza: le concretizzazioni giuridiche sono risultati della lotta contro il lavoro. Ugualmente. il proletariato sembra si voglia organizzare al fine di impedire che beni enenziali siano fonte di arrtCChimento e che 11 loro uso sia disciplinato da norme che questo arricchimento interdono tutelare. SI tende lnvec;e alla disponibilità di qu&- sti beni. SWlabase di una dlscl• plina che derivi direttamente dai rapporti di forze f-avor-evoli al proletaJla:o: le concretizzazioni giuridiche in questo ca.mpo devono es.sere rtsu4tatt della. lotta contro la rapina dei N.lan. Dai fatti cli S. Basilio, lnollN, Katurts-c. une precise direttiva di lotte In questo .enso. In quanto H rifiuto netto della normativa vigente, accompagneto dalla 1wu orgoniuata del proletari ~l. è riuscito • pren- ~e e a resistere ad un attacco repressivo :lplntosl flno all' assassinio. Ouesti nuovi 11... 111 di lona pongono ~ a tutti I gluriatl progressisti, lmpegnetl nella teorizzazione dell'uso operalo, 6ell'U.tO altem11tivo del dlrtno borgheN, un'attenta rfffenionl SU questo rtfluto, Ml questo • strania.t5' ~ proletariato da' dìrttto v~nte. Impongono un' attenta va.lutarlone della tfff marxista secondo cui oç,nl Ylt• torta sul plano giu~ H si t:raduoe pre~ In une ristn..itturaDOM tecnk.a e giuridica del capitale C• La'-- gJslazlone sulle fabbriche, prima reazione çonsapevole e ~ nllte,ta della società alla figi> ra spontaneanente assunta dal suo proce.sso dì produzione -. clale, t ·- prodotto necesurio della grande lndustN. -"" U ftlo di cotone, le maççhi,,. auton1edche ed il telegrafo • lertlco •. 11 Capitale 1, 2, p. 19J). OIIN che alla I- positive sul pieno clolla leglst. rione sociale, sarà dunque: • 1tremamente necessario dllre U giusto rilievo alle nu0'ta .._.,. lltà che ocatunKe dalla ron. soclafl, quella che mol noi si- ·--~nce•eril una - In io9911 dello Sttto. ma che rteece l>d Imporsi o • - aulla bue uclus!Yo clol -,i di fo.-zo. SI ,,_ dolla r.1" che ~turi.ce dalla coec:lenze giuridica rlvoluzionerie dette muse, quella. che non aceett6 che Se ten.. del latifondi ,1,,.. .......-o lncol•. api,_,., I __ .... ..,,,, --· ..... fu -· .. - dogli - clolla poli. zio di - SI - della ~·---- dlemlgllaladl_ .. ,.. ..i,1. ---- etti I canoni di affitto, che non -di subirai~ .......,trnolla tariffe .- • dai ir-.porti, che non accet• ta di pagare oclos4 balafll • • (coatinua ;, ,._ ♦) COI.UTT1VO DI INTtJI. VENTO NW.f ISTITUZIONI • MILANO ne a lìotta tor0 nese Il compagno Lattes. della segreteria CGIL di Torino, illustra il significato politico e l'efficacia delle forme di lotta che il mo,·imento ha adottato per combattere il caro,-ita e porre le basi per un solido rapporto tra lotte sociali e lotte di fabbrica La :Oaa. che s: è epcna a Torino sul tema delle tariffe del lraspor[O p..1bbli.:o. me si sta aprendo sul~ tariffe e:eztriche, e che do\rà co;molgere anche il tema del ri.sca!damen. co. p:-cscnta (net con:enu:.., nelle forme d: k>ua. nel >ignìfi.;:110 politico gcnc.oile), a.spelli :mponanti per molti ,ers1 nuovi. e che susciWtO anche dubbi e p:-cocc:upuioni nel mo, :mento. E' cer.amcn1e un tema di confronto pcwitico ,mponan:e ln:an:o: da cosa nasce que- ,st.a sccka dei s-mdaca:i 10:-,ne. si? ?-:--imadi lUUO da1hi co~pe- ,·olc-zz.a de! ~;)O d: poUtka coonomi.:.a rrh'.)):o prcc:~ e~ hanno ti aume-:i:i dee:~! dal &O\~ su ques:i t~ upea:. lnfa::i dopo un anno dl amb:- guc e poco chia~ ri.:h:c~:c s:n. dacali i,-, tema di p;Ct.ZJ, in- ,CQC" d' and.arc ad una es::=:"b'Odol rci'me di p~ui po1::i~ pc: akum bcru eh,: i.:i.:idono in modo de:e~inan:c ~:.i; !he'U d: susJi-.te:i:z.adelle la~g:he ma~"!-(' dei :a,or.+:~1. de' d:~.:u;:,.a:.1, dei !-Oao.:~-upatei .:.:.. i.: g.;>,cmo che ~ e:a ir.:,c.<b10 .:. :, !a bcf. fa dema~Oi, e.a dd b:o..:.:o d..- p:nL. ra sa::are in rea :à g:• unic" prezzi po!::;.-.-: to a:rncoo amm:n:-.:ra:i) che .a::.:ora cs~:e- ,.-.no. Per quanto !":gu~:-cb I tr,>por- ,: Qlh!:~a de.:.i:. o.'1e >-"'inìfi.:..a r;. me:!e:-e C!.pF...:namen:e :.n d:. S.:...S> one 1a con.:ez.one d.d 1~.a- ~po:-;o come s.e:-.1:t:o1.x~~. c -'propop~ un.a ~.ca :ut:a cf. fi...~riti>::ca e az.ieOO.t-i.·ca d: equ Jbr.o co:-:i-~c.avi. S in.f.:3 U:\a set.''I di s::·u::ura c d: ~on. troriforma per.:hé- obbed1~e a una ~'..:a d- $..:Ota~.all'k!n:o de'. tp.s~p,mol pubb:..00 ( ' cu ~:-..,.. ~ i-..l..1?,>•I.;)n q:.ie~t: T.e-. in ~;--..1•:ò ~·aumen,a:o ..;.JQ.:..:, de:ia bc:ama1 per rl!'q ... brar.: la con-.col<nu d1 q~lJo ~\ato. 1LAz.:end.l Tram\ a. ria \lun:~tpa:e p~edc ..a in un suo ~:ud o eh.e J'.1ument\) deLe :a:-.fle av~bbc po~uto • u:ia d·minu:cionc dell"utcnz.a d~l 1-:-. 18%-\ Per l'cnerg .a e!enria l'aumc:ito del!c tariffe s:gn;r:ca conS..'.i.J:.1al."at s.;:e:1adi un paga• men:o souo.:os:o de;tene-~a per !,e gr::irxl.'u. 1cnu: ,ndus:riali. ~ntrc è l'utenza domcs:k.a del !a\·o:-.a:orcche ne fa le !>~. A To;";no si è c.alcolato cllC le nuO\cetan!fe ::.~P,::ficanol'aumc:,10 di circa il 70':o della bolìea.a per il 68~ dc-glj utcnu. Per un a.~:ro20% l'•umt:nco san dcU'84°o. I~ compenso. pe-t" i dat m nc))lro ~s.s() l'AE\1 lAzienda Elcarica \1unicipa!e) ra:ino ~ a\e,a rnca.~10 21 m:;liard1con le bollcuc deouT11.::.andontd: ue di driic.i1. men:~ con 1-t nuo.._-etariffe ne inras..,--he.~bc cir.:a 32. La situaz;oo.e de; prodoai da ri~amen:o t poi drammatica e r.ot..:.:!>C3,e. i fatti s: ulcola che u:ia fam'g"ia operaia a To:-no H:rrà a -.pendere p-ù de1 d.:>ppiode\.!·anno ~o~ d: :-~::ak:lamcn10:il c<>s!Odc1 r. ~.a'da~'"IIO -.:.1;,c~1i n~ faai. nei ~ in,cmali, qu-ello de!!' affi:w per ~O::e fam'Jlic di le- ,orator: 'on .s,.:,&o: m.a oltn: a: fa:10 l.'.:htle compa,nie pe:ro!tfcrc ,~}.ooo an.::ora aumeniare d prc-zzo,ol·rc- al fa:co cht chie• dono i. J)a8:.unc:itoan!toeipa:oalla conx-1na d' tuao il pTCzzo ck• c3rbo:-an:e per ~":.n:e~aH.a- ,io~. ~ p·ot la fià i! pc~colo con.:re:o di ~ta"C ~ freddo lo s:,:~,o per :nbo,-,.:a,-nenl..: d comb1.1~b:- e. ~t1 c1ume-n:t1 :ar:tìar-i qu:n. d: (i:lS,<tn.= • qu<::..SdOc-i gJ~ fa:- 10 ~oba.n,;o m qu.:-~ g:omi, a que-!~ d,c si proli!.a p,cr i 1c. Jcfoni. e,.;.:) co,.1::u·scono ne'. loro ·~h C"mc- una p.1r:c rn<>ko \'.:On<s cnre da ~, e\ dire:f s:.i saarr &:· ·:s,otat.;>r: dc.7-1~ dal d:-:r.:10~, Costi:u:::,,,;on.:: q.1rnd" .11-rh.?k: I.i p.:1":e;>iu r::e- \.Jn:.:- "<" !.. 11 de':a dò."1.sionc: po : . ..:.t ~~?cita d, ..ompr.mere il p.Jler< d ..:::qu,r..:,dc b,ora:~. o!t~l a d.s!"Cun se--:no p(4if..::.:i..:hc 1.'.:00~nta1.1nrJanc=o gtneral:zza10 della inflazione di cuni i ~neri di prim.a OC· eeSS;à. Il sE,so POLITICO DELL~ LOTTA .\ggrcdire pen:-1b quest.i •· spetti ha sig,"lifca:o non so!o cercare di da!'C Ulla rispos:a c~- d;bilc al!c. tuste pro:este dei l1\·o:-a,1orie., :1ando anche un ri· flusso quahinquis::oo e di de. w~~one; ma ha vo!u:o dirt anche la !oCe!1adi rmeae~ comunque m dis..."~.1&.fo.nc ! a logica ~:~s.a. la filosofia del dccrc:one. e ins'tme d:fcndcre il p~ncip:o s:~ dea p:-czz.ipolitici. Credo che q~ ~ s:a •.mpor1antee ricoilCi":,: La battag'ia sulle tariffe alla Stessa,erte:u.a gcncra!e che si apre- con Confindustr.a e ~-emo. Infine l'a~m.arion~ che s: è d.a:a a qucsi.a ba::agl:a come a.1 r,. lancio p%ù ~i-ale su .set2rio e CXX'Upazionèc stara che p~o il :-lancio e il conso!idamt~:o de·:, domaOOa 1n.e,rna. <id potere d·ecquis:o det la\<Y.alorison.:,, ogg: una cond:rionc es-,e:ltia.le peT entare la rc~X>ne nel momen:o in cu.i s.: ac..:entuano .!e d:ffi..:oltà per una forte r.p:-esa de!k espon.a.z.'Uli ipe: l\n..,'emc <k-lla s·iuarione tmcr.'lUlO~et. un·..1 11ima ~ c'è da ditt :- ,-petto a? !l,:sn:fi,.;aropolitico d; que~:.a s....--eha:-hench:.ar:,a. D :'ron:e ai r"i,.Ulunia di:- po.:o dtl,udent· ddla lot:a w: prezz· neg.'.i u:::mi ann: ta ne.:C!'--.itàdi afiron:a~ con , :.iore la iOl:a sul'e tariffe chenia una cond;z·one mponame per n.:.ro,arc un rappono ..:.oni l&HY.alori di crcdib-!::à, e qu;ndi an..:.he p,c~w,luppr.c ii:u;C'!TICd1 una ,,:-ai~·• ne1'3 fabb:-~a e re''• so..:it"til. Anche per.:hé linfla- :tivnc!ha o:-ma, r~un10 ii\C;, l; ;,1\ida porre probie-m: d: .sur ~.~:e:i.za,e .. il e prop:-'a non ~v :ra d·)O.Xtlp.,ti de'. Sud ma t~a 1U occupa~ del '-"o:-d. Oun1a ba!ta{.a .:nol:.-c pob c:os:::ure un :c:-ttno con.::-e:o d: eo!~C@"amcn:o d:rc1to te di org.anizz.e• U>nC nl.JO\a~tra b cla~.s,cOj)C· ra.·a ed a!t:, s:rui sociati po-- po:ari. so1:o l'egemonia della clti.SC opera. Il RJ;OLO DEL Sl'\DACATO Sul terreno concreto delle fo=-:nedi loua si 50n de-::e mol· <e cose in questi g50rni. Qu.aJ.. che-p!Cci~z:onc u fa::a. li di- ~tti,o CGIL-CISL-t:ll. di To- :'°JlO ha lailcia10 l'iniz.ial:\"a SOl· tolineando e l"~gn:ga di ri- ~.-ccrt quei!t fo.-mt c'it consenra,io t:z mm:sin1.2 part«-ipa-- ::ont dti lai·oratori t di altri s:r.;:i popolar;' a.'la loro grsrio- ~· o!la dtfim:iont dttli obb:t::n·i. a!!.i ,·a!wa::iont delle intese-: __ i"D ricrcota la massùr..1 ntet1sic~ d; forme di ..;. 'i~!O o r.-'.iu:iorit thnporanN dt! pag:imrn:o delle nuoi·t 1ar..tft ,.sovt.i11do ,mcht contradd :ion: t !im;:i1 dir ronsenrano d, r.:id?ca::::.;rt t di politici::.J• re ~ ..;,:da."':e"l:t qi.n:,., S..'"0-:tro: iris:·eme t" •i«ts.SJ.-io prevtdtrt fa cost~u::or.t in :er'1ùni r.:nTi• ci:1~t; dc!!o s...·iopero _ p:.ott~• do a!l'ZJr:ificJ:icne dr:f'in.sitmt dc!!t i"l;:::'.11i,·t- di lo:tc •· E' d.a qan:e p~mc;~ che sono par:.:e le ku:e ~u'Je 11riffe ;n p3:-t~:o13~mocb per tns;x,:-:o e.:t.e.neri:• cle::ri:.. Pe-- quz.:::._,r,·guan:!a d tr.l.l-?()l"IOla lotta eh: ~ è ;,\ ·~poa:a soprat1u::v pe:- :,:z·.a:i,·a de· ~~o1ari d:-''e ,a 1h :o~n::!' :n dr-e. z;on:- òe1la Fi3:. ha pona:o p:r u:, c:~o periodo iii!Jt ~tbpe-m:one d:i· a:.i:n:nii. a una r'd:- scw.:-ione dqr!i 2.um:-nti stessi al Cons se•·o Rc.::'on~Je e ad un..a loro l:m.:.a:a~~-:bz'e>nt".ma suffi;ien:e a .:a.-nb:a,-~'lO a!1a s~c':a po'·: :a. \l:n;r.: ht'\:, fa d.:-.:-~ooed ::..::.:m_'e-mJ.ael{ acmtnti tpur ~ 1 èr;~~~ ~; !~~:\~)~~~ ~o de a loua <.1.q1u~:o terreno andrà ani..:olato nelle zone. ~lle -s.:ngo\: J nce di u-aspono. ~~pe.1~0 a.i ba.:·l"ll di ,raffioo, ecc. E' nocc.s.s.arioproprio per dare credibilità alla ~ presa deJJ. mobilicaziooe. a pw-- t:re dai primi spostamenti dcila posizione regionale (òcl lUICO insufficienti), csse:-e cap.a,ci da un lato di rcc:upera,rc une .e• rie di alcri obbieuivi oollcpri aUc. tariffe (rapidità, cfficienu. comodità. estensione dd JCr""\;. zio di lcUpOr1o pubblico, pub. b1ic:m.az:ione coordinamco10 del 3tt"Vm0, ccc.), da.Il' aJ tn di «sic::ol,an k stesse forme di k,c. u che devono ponerc a riconlermerc b: , alid:tà del non pagamento deg}i aiumenti. ~ insieme ad altre manifeuauoni fino .Uo sciopero in fabbrica e nef. k '°""· GU OBBIETTIVI DELLA LOTTA Pc.r qua.neo riguarda 1e tarif. fc. elettriche lwziati,·a che ~ s:..aiadcc:.ta parte da alcuni obbietth·i impon.1nti e ii ripropon:- forme di mobintazione ori- &;n&liche unno pc-coi:satc. Gli ob~tivi 60nO sost&nue.i• mente: a) una rcv,isione deHe tar:ffe che comema un pagamen.. lO SOStlOZ.:almcntcanalOJO a quelle prcc:cdente ad une fam>- S)ta opera.ia mcd.i.adi un grande centro urbano; bl il P31amc:n10 da. pane ~ utcnu i.ndus1riali almeno del C05lo ,ft'cur.-o dd l'encrg:;a. Su ques10 plano abbiamo da rcgiStra.rc la pos;~one del s.:.nda:o dò Torino (DC) che menu·c ctriedc un impegno al go. ''tt?lO per la l°C'is:ioncdelle t• :-.ffe. deci<k a.nche di rinviare <>gruaume-o:o delle tariffe per qua.n10 Z-:..guardIa' .l.z::eoda E!oc- ,,..~ ~tunicipal,e. t anche df r:i- ,,x!r.e per que'$ta azienda il mcc::anismo tariffario. E àb in segu:10 L.!1 lon.a operaia . lo lom,a di mobili:.z:iooc de· c'sa è quc1la di chiedere a tutti (eorninuu:. • pt11 6) RENATO lATTES

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