Unità proletaria - anno III - n. 18 - 14 ottobre 1974

4 UNITA'PROLETARIA 14 Ottobre 1974 Germanmiae:rcatodellavoro e scuoleperemigrati U manodopera straniera, provcmentc 50prammo daU'ltalia e d~la Spa,gna costituì negli anm '50 l'cscrtito mdusuiale di riscn·a nù mercato del La,oro tedesco. ti daUa legge italiana n. 153 del 31 mano 1971. Es.si prt\Cdono l'i.st~tu.zionedì p!uticlwi d'inserimento e di corsi di lingua e cul1ura italiana per i figli degli emigra.ti. nella perpetuata distinz.ione clasSbla. i figli degli emigrati ,engooo insen1i all'ultimo Ji,·eUo. :-.e! complesso quindi le ini1uz.ioni s...--ola.nichita.lianc appai<> no una copertura ininu.ionale alla nra1eg.ia del capita?e, tendente a mantenere ai mlf'iini la popolazione immigrala. D'altra parte. nella fase nanza11 di s,·iluppo del capitali.smo tede~o. occorre in misura molto minore manodopera generica, per cui a.Ila manodopera stra• nicra , iene fomi10 un ncccuario minimo d'imuz.ione. E" stgnificui,·o ....itare come una pane pro,reu1su. della C.O.l,. lla Cxmo.:ruia Criniaoa tedes.;.a). anche 5C strumentalmente, si dim051ri prcoccup3ta dell'in.soh·enu srolastka dei figli de-gli immigrati. Cib infaui. si sco:i:n con gli interes.si a lungo tennlne del capitale tedesco. In qucs10 conteSIO pub cucre ripreso un secondo a.speuo della già accennala legge 153, rigu&Idante i corsi di addesu-ame-n10 e formazione professi<> nale per adulti. La legge 1enderebbe a fornire aura,eno questi corsi. che finora sono rimasti inauua1i a causa della scarsità di stanziamenti. un minimo d'i.st.ruz.ioneoe:e.ssaria • gli immigrati adulti che ne sono sprovvisti. Va ricordato in- {ani che tu.nor-a uoa notc,·olc percentuale di es.si. anche gio- ,ani, risulta analfabeta e per il capitalismo a,·anzato, nelle prospeni,·e apene dalla Comunità Europea ciò r!ulta alta.mente improduni,·o. Metilano ancora un accenno l'a.speno economico della legge IS3 e la posizione degli ituegnanti. openi unm1grati prima indispenllbih nella ;roduz.ione, un.i di/<50 Jeltoccupa:ioM significa la ri;.mfica::one del Jronre di da.s.S<, che aHra\erso il meccanismo dell'emigrazione il c.api1alismo è sempre riusci• to ~ dividere. Questa condizione fa\·ore,·ole non è 1uua,·ia .suHkientc alla riunifiazk>nc del mo,·1mento operaio: I r.ecnsaria una Slrur~g1acomples- .sfra che sappia cogliere nei problemi derfrari dalla prner.:a dei lavoratori ~migrc:ti non un rutacolo, ma ur.o srimolo alt~ lotte. Veneto: i contenuti della lotta operaia e popolare contro la crisi ~ &\'Cvaprcso ciot il po- ~~or~\j~~i ~;~rie: ::r lava tra la disoccupujonc e lo i!flplego ne1 scuori pià instabi• !!!l• J.~~;:r:nc7.,.~: vole e alla completata ricostruzione post-bellica, risulta,·• intenta stabilmefl1c oc1 pro«sso produnh-o. AU'in1cmo della stessa eluse ciò rnorl 1a di,~ sione tra operai tedeschi, che beneficiavano della conquistata stabilill occupa.rionale, e In~ ratori stranieri, souocxupati o xmpre ai margini dei lh·clli di occupazione e perciò incapaci di una qualsiasi azione rin.ndic.ativa. Oucs.ta divisione aniftcialc:, creata dalla urategia padronale con lo scopo di fi.ccare il potere complessivo della clb!C operaia, per altro già scano per ragioni politiche (campagna anticomunista nella guc1T& fredda ecc.). permise al padroHto di rulizzate l~I profini. Gb avvenne anche pere~ quest'emigrar.ione presentava cantteriatiche di alta produrtiYill in rapporto al costo sociale della su.a presenza... lnfaui la mancanza e la non presenu m Germania delle famiglie degli emianti riduceva la necessità di investimenti inJrasa,nturali. La discriminazione contro gli emigrati In qucsa situuK>oc di forzata divisione ali operai ted~ ,chi fmìrooo per avvertire ~ mc <>ggettinmeme negativa era la presenza deaJi immigrati. Anche il sind.aato, che ave,·• im- =,:~~ ~~~ passi problemi dell'e~ ne, cocsolidò quuta divisione. Un ruolo noa secondario nell'open: di divisione della eluse operaia tede,ca fu :usolto a.ncbe dalla campagna xenofoba da akuni giornali come la e Bild-Zcitun, a. Ciò. in ultima an.Jisi, faH> r1 l'aumento dei profitti e P«· mi.seun'u1teriorc espansione c.apnalistica. Andb così allargandosi lo spazio dell'occupuione mbile_ e settori sc-mpre più , asti di manodopera immigrata: i e Gastarbcitet a dh·ent• rono fondamentali e non più accessori per l"cconomia della R.F.T. Al c.apit.Je si pose: il pn:,blema di cere.are altron: nucva forz.a-1.noro da col1ocare ai margini deU'occupazione e da usare come cse-rcito industriale di ri.scrn. E.ui aprirt> no le frontiere ai 1non.ton tur- :i, 1fi~~~~c :':= alla fme degli anni '60 h,·elli notC'\'Olisshni(ali. 1), e permise al capitale amp; spazi di manovra JL,o al '73. I primi cmjgnti, e fra questi gh itahani. ri.oa nevano conquistato l'inserimento effettivo nel tessuto JOeiale per la pnmancnu di _osiac:olis.ia soggettivi che oggemvi quali la barriera ddla lingua. remta impostazione del sindacato e la. totale mancanza de.1 diritti politici, ma aveva.no r-ae,iunto una certa sieurez:z.a cc:onomic.a c::hc ebbe co- ~=:u::i: ~~ie~a Ftil momento in cui il capitale do- ,ette a:ssumc:ni i coa;ri dell'adattamento delle infru:trwture alla nuou realtà. Questo si "Crificb in due riprese: negli anni 1961-62e in misura maggK> re durante gli anni di nuou espansione economica squiti alla rec.ewoM del '67. La scuola per gli emigrati Tra le infr.,;.srrt:uure che si do\·cttero rcaliz:ure r.,es.te un ruolo decim-o la xuota per i figli dei 11\orarori s1ran!eri, in quanto strumento di conrroJlo JU un nuo,·o. pote:izialc. e.scrcito di mena. La 50Juz.ione bilaterale del ~roblcma adottata daila Germania e dall"ltalia può eucrc assunta c:omc C$C~pio signific.ati-- ,o. G/1 ac-cord1 di LJnkel am Rhn" dell'oaobre 1960, e più ancora l'esito dei lavori della c:ommJ~one mista itakHedesca per )"emigrazione dell'aprile 19b4 IOnO alla base dell'ori•· ni.u.u1onc sc:olanica itaHar.a in Germania. Tah accordi sono Le pluridtiSi e sono i5tilu• rioni - in genere a 11\elloelementare - che accolgono gli alunni appena giunti dall'llalia, OV\ero che - pur re~identi in Germania da d.i,·erso tempo - non hanno su.Hicienteconosceou della lingua tetlC:$a per pc; tcr Kguire con profitto le lezioni nelle corrispondenti classi locali a. e L'inserimento nelle classi tedesche è obbligatorio dopo uno o due anni di permanenza nella pluriclasse a (...). e I CC\rsi dJ lingua e cultura italìana hanno im ece lo scopo di mantenere ,·he - negli scolati inseriti nelle clU5i tedesche - le conoscenze: linguinichc e culturali it.Jianc, con una durata d'insegna.mento ehc ,·aria d.Jle 5 alle IO ore settimanali a. Possiamo consultare i seguenti dati che mettono in risalto lo s,'1luppo dell'assistenza K,OJ,stic.a confrontandoli con il di-- lCOrso più generale fauo precedentemente: nel 1962 frcquentauno le istituzioni scolastiche italiane all'estero 1.086 alunni, 4.911 nel 1965. 10.463 nel 1968 e 18.373 ccl 191 I. Fin qui le dichiarazioni e i dati fomiti dall'ambasciata cli Italia a Bonn. Si ha l'"unpres1ionc che lutti i ragu:z:i italiani o almeno la grande maggioranti sia.no raggiunti da un'organiz:unone SC0lastica efficiente, base del loro futuro inserimento paritetico neUa società tedesca. Ad un C$1.IDC concreto, la realtà appare: profondamente diversa. Le pluriclaui non raggiungono tutti i ngaz.zi che ne avrebbero diriuo. anche per difficoltà oggcnivc. ma pìù spesso per la mancanza di volontà politica delJe au10rità com~enti .s.ia italiane che tedesche. Don·ebbcro poi costituire la saldatura tra due culture ed csJCre un efficace mezzo di integrazione. Sono invece senza programmi specifici e noo realizzano quasi mai questo in.se~ rimento. dh-cn1ando una sacea di mantenimento in cui si ,·erifica solo un ad•twncnto ep~ dem.i0) fwu.ionale agli scot ~~ri=l~. c~u:1~:e.: surdo di due culture che mantiene sradicati gli alunni. J corsi di lingua e cultura. anch001i senta specirici programmi. con le loro 5 o~ riunite in un 50!0 pomerigpo sono agli occhi degli s,tcssi rag&ZZt una inutile aggiunta aUa scuola tedescai. Per quamo riguarda l"amntinistrazionc dei fondi destinati al1 'w~stc::.z.a scolastica aJJ'estcro. l'organo comptten1e ~ il Co. As.SC.lt. (Comitato di Assislenu Scolastica Italiana). Il controllo d.i questo organismo ~ garantito: i membri del eomit• tO che hanno poteri decisionali sull'utiliz:u.zfone dei fondi ,-cngono nominati dai dirtnori didattici. Lo stato della lotta di classe nella RFT Gli insegnanti, quasi tutti non di ruo1o, reclutati gr-&zjealla g.ra~ disoccupnionc in halia e allettati dalla truffa d.i una paga alta e del doppio pun1eggjo, finiscono per rendersi complici, speuo incoscienti, del ruolo di copertura svolto da questa scuola. Se quc.!tO adattamento non a,-..·iene 5000 pron1i a sca11are altri meccan.i.smi: il licenziamento. ad esempio, pub c.5sere unilaterale, mentre per le 3SSU1Woni è neccs.sario il consen.so sia delle autorità italiane (direzioni didattiche), sia di quelie tedesche (Schultzmte}. OiHicile. anche per problemi 1erri10riali. la pos.sibilità di or• Questa ncces.sità ~ av,ertita anche da alcune organizzazioni polit:che tedesche che ~tanno Il\ orando partendo da questi presupposti. Ci riferiamo alla Sinistra del SindGCWo tD.G.B.} che, anaJizu.ndo le espcrienz.c di 10111 degli ultimi anni, na ri~·alu1andoil ruolo che gli immigrati pouono assumere nella azio~c. tivendieatiu, agli Ju.So., la smwra dell'S.P.D. che, pur rimanendo legali all'ouic.a rifor• mista esaminano correttamente le con1raddLZ.ioniinterne all'emigrazione, e infine ad altre organiz:z.uioni della sinisu-a di clas.sc (K.B.W.. D K.P., K.P.D., ecc.) che pur nella ,·arietà delle posizioni hanno dimostrato di ricercare l'unità politica con gli emigrati. L'IZlone deUe forz.cpolitiche italiane operanti tra gli emigrali in Germania de,·e tendert a salda.ni operativ• mente con queste forz.c. RisuJ. tano cosl inacec11abilisia il tenrath·o di chi cerea di rifondare strutturt migliori da contrapporre aJle esistenti (i vari gruppi m.-1.l sia quello di cercare alleanze eon paniti gemelli (P. C.L più D.K.P.l. alleanze che soaintendono una S05taruiale divi.sio~ di scuoti di intervento. Tendendo all'unità della eluse sul terreno dello sc:ontro in fabbrica e nel soeiale si re. liz:zerà l"unico pouibi!e inserimento dei la,-oratori .stranieri e ci~ l'inserimento politico: questo dovrebbe essere un obietti- ,·o fondamentale della .sinistra i1aHan1 all"in1emo della prouima Conferenz.a !'luionale per l'emigru.ione. Crcdiam.., inoltre che anra,erso questa linea di azione si superi il problema che anche molti compagni si pongono, se. la sc:uola debba inserire o m~no: risulta chiaro che l'inserimento scola.stico co.sì ei> mc è stato inteso sino ad ora è solo un pan.iaJe adauamento e che condizione all'i.n.serimento scolastico t ancora una ,·ol11, quello poJitico. Manlo\anello Gianni Antonio Riccò ~ti quadro generale dell"atta::- 00 padroMle e gover.iari,-o alla dassc openia e aJle masse popolari aur:1,-C'rSOl'ìnl'larionc. l'anacco all'o.:-eupaz.ione.il pcggi<r.-amentodelle oondiziom di \"){ae di 13,-oro,si in.scr.scc anche 13 situarione drammatica del \'enc10 in qu~to primo s...~rc.~ d'au1unno. E' chiaro. al di là di cene ~ifficoltà e profonde C"O!\traddiUOni de-I s:~e ma capi11J:s•a.l"u50STRUMENTALE deHa c-risi per l'obiet• tiYo di un anacco POLITICO alb classe operaia da parte padronale, il te11tati,·o .soemprc più ma."C3to di colpirla nel suo pc; tetc e nei suoi .strumenti, od• la. 5ua unità. Su lutto il remtorio ,·cncto è in atto un ,iolelwo airacco all'occup&z20nc. In quc::.to 11taooo è in prima fila la grande imprc:s.aprivata e pubblica. Il graDdc padror.10 tessile, dopo l\"er usufruito di decine e dcci. ne di. mi.bardi con }a legge tesùk, open riduzioni eh organ► co. sospeI\S10ra,riduzioni W orario. Al}a ~1arz:ono sono 2000 gl; operai sospesi. O'al1ra parte lo SICS!O \larzouo in una in.enista al • Sole-2~ Ore a afferma candidarncme: che e la .\.ta.rzottonon è in crisi a. Chi3ramentc fa capire che il problema è lavorare dj più, produrre W più, aumentare i carichi dJ b,-oro nei reparti, ris1ru11ure.re, aggravando k eondiz.ioni complessi,e della clusc operaia. Per il padrone l'arma più effic.a. cc ~ il ricatto .a.U'oc...""t.lp3.000e. Su ques!a stessa strada s: è messa i. Lane-ro»i e la S. \1a.roo. Oucs:t'L'tima fabbrics ha messo in ca..~ intcgraz:iooe 500 operai e nello 5tcS:SO1empo ha aumentato i carichi di la,-oro. i ritmi, ha aggruato la condizione operai.a comples.sh•a. In tutte le grandi fabbriche del Vcneco da Pordenone a P. ~1arghcra esiste un grne peggio. ramento della condiz.àonc operaia. lnran10 ogni giorno ra:- ra.cco :alla oxupazjone si fa siemprc più ,iolcn10. 1200 fsu trtmila) sono i dipenden1i delle ditte app.a.lumici della SIP pc; sti in awa intcil"'l-,Uooc.Nel.le p;cco~ h1bbriche poj b situa. z.~ M sta facendo addirittura dr:ammacic.9:. Ogni giorno pie cok fabbnc:he chiudono o annunciano lioenziame-nti.La SA LCA di P. Ma,-gheni annuncra 40 BCCnizamentied ~ in corso un.i dura lotta. Due rabbriche di lampadari, \1oAn di ,1es1re, hanno chTJso i battenti ~fa qUC$ti ,ono so!o <kfi c.sc:np, L•API (ASSOCIAZIO'IE PIC ganiu.a.tione sindacale, ~ tale ,---------------------- spujo può cucre occupato, per la sua impostazione corporativa, dall'A\11E (Associazione ~1aestri llaJiani all'Estero). In conclwione i figli degli emigrati, pCT la pcrma.ncnz.a delle diffieoltà linguistiche. per la mancanu di mediazione tra la impos1azionc scolut!ca ii.a.liana e quelb tedesca. ,engono inseriti in modo ,·iolento nclk elusi tedesche. Tale ,iolcnza si manifesta io due direzioni: di noma una pesante 5tletione e s-peuo b destina:rione a classi differenziali. Cib ~ confermato indirettamente dai dati uffici► li dell'amba.sciata riportati o~lJa tabella n. 2. lflO - Tt Il discorso fauo sino ad ora sull'emigrazione e rolla scuola per l'em.i.gn:.z.ionc.risulterebbe incompleto se non euminwimo almeno brc,·emcnte la situazione auualc nella R.F.T. La crisi internazionale. ed in misura minore le lotte dello ■corso anno nell'industria mctalmcccanic-a (Ford di Colonia, Hella di Llppsud1. ec.c.;, hanno co.s1re110 il c.apitali.!motedcxo ad assestani su posizioni più facilrmnte difendibili. che as.sicurino il mantenimento degli attuali margini di profi110 e che permenano. ;:, tempi medi e lunghi. un nuovo r.lancio della economia Anche se ecrtame:i1e più st• bile degli altri, il capitalismo I"• &l=-.1 _,. •~~1-H III '-'" ,.,., ,..., (:) ...,_ .c:Nt!A&U ,,.,- 1-1':"tot.- hl ya:-ìK• -1"~•4.i~u:iu,-. La perc.cn1ualc di motta' :Il sc:ola.st;c.a ~ nel 1968-69 dcJ 40.7 per ctnto e sale add:nttu• ra al 49.1 pc~ cenlo nell"a:,no tUCCC5!ivoD. a quel momento in poi :,on sono più sm, re.si.noti i da1i riguardami la selezione Già le :mtuzioni scolutich! tedesche pre"edo.10 alla fi,"lc della scuola e!err.cn1are (Grwulschi.I~. -4 an:,i I la di, :lionc c]usist1. in tre eutgorie: i r11azz.i dest;nati a fu:i.z.:onidirig,enziali frcquent.ano il G:mrum:im. che permcue J'acce,.so aJli studi un!vrniu.ri, o la Rea!sch:i!e (lccnic:). mentre la maDOdopc, ti se-::niqualifo:atae non, \'ÌC:"le forr.i11.dalla HtrJptkhul~ o dalle numeros;:uìmc Sond".sch.;.!~ ueuole differcnriali). La selezione dfeauata fii al termine del ciclo elementare ravor:sce. anche nel ca.so dei tede..sd:.i,il fattore del!a proYenienta di eluse su quello delle t~pac;:à mtedeKo 11 tro,·a in questo momento ad affrontare una difHciJe rase di ri.s1rut1un:zione,superabile .solo attn\eno un a11acco all"occ:up&LJonein certi seuori delrapp1ra10 produtth·o. A tiS,C:,t:rtmaggiormente gh ef. fem di questa !:tu.azione .sono t Jl\·oratori di più recente irnm.i grazione. Illegalitàoperaia (Coatinuu.. da pq J) na tantum • ad uno sta:o corrotto ed Impotente dintnzl a{ ricchi contribuenti. D'altro canto, In un momento In cui la stessa borghesia, nel realizzare I suoi dìsegni di dominio e di sfruttamento si è completamente sbaruz■1ta di ogni Intralcio giurk:Hco, sare~ be davvero ridicolo oltre che suicida M ta claue che non ha II potere volesse da sola Incanalare la propria azione net1'-'veo cU una legaJltì sancita unilateralmente dalla cla.ue al po:ere. In que.stt uftiml r.mpl (SOM) per citare I più clamorosi esempi di questa lllegal/tì) abbiamo vls-to che lo Staro, ~ po aver scoperto la cornizlone degli uomini polidct della maggioranza bloec.a ogni lnct.gine a loro carico e decide di us• gnare loro altri soldi a spesa del contribuenti; lo stesso Stato, poi. che da. un lato lm~ gna D'Ambrosio e la pollzla per accusare e cattu~ la spia fat.eista Giannet:lnl, dall'altro Impegna Ma~tti e La Bruna per protegverlo e pagarlo. E' quindi estrem.mente Importante per le avangua:rdie de4 movimento operalo organizzare queste lotte. che sono un prolungamtnto all'esterno della difesa del salarlo reale e che sono capecl di coUeg,are vasti stmi di proletari e di lavorat~ ri anticapitalisti. In uno scontro, contro lo Stato e li suo dìritto con lo stesso metodo diretto che c.aratteria.a le riw:ndicazlonl In fabbr;ea. ta che nell'azione diretta delle masse. Le forze sindac.M devono eondnuare necessariamente ad essere In prima linea: si peMI al fondamentale appoggio che devono dare I sindacati degli elettrlcl con il rifiuto di effet• tuare Il taglio cSe,laluce al proletari organlz:z.atl nell'wtotk» zlone delle tariffe. Tuttavia non si possono sottovalutare k! attuali dìffkoltà dell'unità sindacale e Il rvolo ormai paralittante della fede,. rione unitaria. ~tre che un çer. to lmpeccio del sindacato nel 99stire la potenzialità di lotti del Meridione. Ciò deve portarci. pur con la eonsapevolezu delle nostre se.arse fon:e, ad un nostro massiccio impegno, che vada ben _, di là di una compiKiuta presa d'atto di quan:o fa Il sindacato e che cancelli l'impressione che si deleghi completamente Il sindacato nella gestione di queste lotte. Se questa separutone di compiti può avere una sua 10glc.a in un par{ito come quello comunista. il quale è sempre di p!ù Ingabbiato nel suo interclassismo e non pub rischiare apaccature nel suo variegato corpo efettor•le svolgendo di-- rettamente una politica di agii. rlonl di massa. questa separ• zione non ha alcuna ragione di essere In un partito come il no.stro. Tanto più che nel nostro c.aso non è In gioco soltanto una que-sttone di delimitazione di eomoetenze che si riallacci al noto prob!ema del rapporti partito • slnd.cato: In questa fase che stiamo vtven do, e In gioco la nascl'a ~ PdUP come partito. e.on la sua ideologia e la sua str-ategia e non come uttcrlore livello org• nlnadvo del aindacato. 8 roHofeca 9 ifiobì'~fnc·,5 L"ine,i1abi~caumento d"intensd dello s.:on1ro dì eluse: ,·iene annu!b10 at:raveno re1pul- ,ionc dei lnora1ori s1ran:t:ri di10Ccupa1i. n,·er-sando cioé il problerrui di una loro utiliu.aztOne iui P3esi d"otigine. L'e- ~rc:to 1nJunr:aie di risena in Geman.ia, ,-:ene dunque ridimensionalo sufficientemente. sfuuendo sia ai pericoli derivnti dall'ccccs.siva disoccup• zione. s:a a quelli de~a mancanza dì e~.sa.A c.au.sadei nuo- \ i car.11teri dell'nerci10 ;..-idu- ~1~ale di r:)Cna. cos11:uito iantO da operai tede.sch: quanto da In questa opera Il nostro par tito 6eve sv~;er-e un ruofo tralnarrte e costituire un preci-- so punto di riferimento per queste muse che, ln.S-Of'"g,endo contro Jo sfruttamento padronale e le rapine statati, rimettono In discussione tutta la dlsclpUna giurldka che ne costi. tulsee la forma autornarla. e che proprio per questo, rischi• no di essere totalmente a.bba~ don.ate dal partiti socialista e comunista. più fiduciosi nelle mediazioni del CIP • di Oe MiQuindi tutto li partito dovrl verificare In queste lotte di •utoMela generallzzata del prolet:arl!to le proprie capacità di mobllitadone e di organlzz:azl~ ne, Impegnandosi al ma.sslmo affinchè si imponga la legallti proletaria affinchè il diritto del più forte sia q~lo del movimento operalo. COLE INUUSTRIE) cli Venezia. annunc:a in un documen10, nella pro,·inci1. l1 cas.sa intt:g:ta• zione per circa 3500 operai. e Una ind~ campxme da ne» condona - afferma ti documento - in questi giorni 5Uun cien1inaiodi indtmrie minori operanti nelJa pro\iocia. nonchè le con1inue pes.anti segnabzio. m pcnenutcd dai n0"1l a.s.50ciati e non. Hanno dimostrando che le fosche prc,·lSioni pu l'au1u.nno sono pwuoppo non ,o;o rispettate ma. addirittura nc&athamcnte superate anche a Vencna. con cooscguente ricor- ,o al.la ca.su in:cgra.zjonc, alla riduDOnc di pcl"$0NÙc, alla fat• le chiwura di az:iendea. Oualo documento non per niente è staro fMtO pubblicare del Guu.ttioo men1re è in 00f60 una dura loua degli alimentaristi, mentre in tante picco!e e medie fabbriche sono in corso una serie di loue per il miglioraptr cui ad un anno e più dal• la piauaforma aziendale e terri1oriale sulla noch·i1à è ancora tulio in alto mare. E' chia• ra una \'Olontà politica e dei forti condizionamenti nelle for• z.e .sindacali e poli1iche; Mllo la ripresa della lotta operaia ed una gros.sa iniz:ia1i,·a autonoma per il consiglio di zona può rompere una si1uaz:ionedi stallo che tende ad es.sere sempre più preoccupante. Per ora si è avuta una prima riunione dei delegati dei -4 51abilimcnti Montcdison di Marghera (che nipprcs,entano 15.000 l8\oratori) e degli operai delle imprese. di appaJto che hanno po,sto al centro del dibattito in modo specifico cl'organiua.z.ione deJa MAN"UTENZIONE... cl.a manutenzione dcll'i.nduslria chimica - dice il documento presentato a.Ila contropanc - è uno .strumento importante per una or• ganica llionc di pre,cnz.ione e Il prossimo numero uscirà con una settimana di ritardo rispetto alla scadenza normale. Ciò è dovuto sia • difficoltà tecniche, sia alla necessità redazionale di preparare un numero speciale con scritti di Luciano Della Mea (nella ricorrenza della morte di Raniero Panzieri), di Andrea Ranieri (sui problemi relativi alla definizione di una strategia di lotta nella scuola). di Stefano Merli (sui pr<>blemi dell'organizzazione del lavoro di formazione nel partito). di Mario Capanna e altri ancora. mc~ comple.s:sho delle cood► zion.i di b,oro. Qual'l fino a questo momento il risultalo di questo auac...~ padronale? Secondo un dcxumento regionale della CGIL e tale auac:a, aU' occupazioDC ha comportato fi.. no.a 1i<:cnzia.me-ntei la mess:a in Cl$$& Mltegruiooe d:i c.:..rcalS mila. la,-onrori coa la perdita media di m 20.000 mensili pro-capite a. LA QUESTIONE DELL'AMBIENTE E DELL-ORGANIZZAZIOl<E DEL LAVORO Il podrooc, mMlr< li=wa e 50Spendc. aumenta le ooodiziooi di sfruuamcoto nei luoghi di Lnoro. Gli infortuni, J'a1~ co alla ,e.kne, io qUC$lÌ ultimi tempi sono ewncntari in runo il territorio ,-cnc:10 in maniere J)3UroA. Tutti banno causa ocll' organi:u:a..tionecapitali.srioa dd lnoro, nd1a insuffic:icnz.a ddle manutenzione, nella mancanza di organico. Il tema dcH'ambD te e della organizzazione del la. \'OtO ~ enoon una vo!ta fonda. mentale e non può essere di- .sgi\lnto da. quello della loua per l'occuparionc. il sa..'ario, e dei muta.menti nei rapporti soc:ali e politici a ii,·ello di fabbrica e di società. L.:n ,-oknrino dc& FL~ di P. Marghera <boe, a proposito d.i un altro as.s.as.sinio dei padroni. che. c. il p:>mo 28.8.74 ne] reparto rondcr'... prcs.s,ola fa~ brica ALUMENTAL di Fwina do,-c ha peno )e ,·ita l'operaio ZAGO AURELIO ed al. tn cinque K>nO rima.sii knri. il C.d.F. umtam~nc alla FLM a!fcnna che le caUIIC di que,. sto kiuuoso incidcrHe vanoo ncercaie nelle in.sufficienza ED l'IEFFICACE OPERA 01 MA. 'IUTENZIONE E 01 PREVENZIONE PER GARANTIRE LA SICUREZZA OEGLI IMPIAN• TI e l.m. coluffl:tà fisica dei la- ,-cratori. fnfaui i b,"Orl:ori in piò circostanze hanno dcnuncia:o la prc-caric:à degli .stessi imp:-anti che ancon oggi presentano per:<:Olie le auoluta inefficacia degli inten-cnti di m.anutc:WOnt dellintC'l"Ostabilimento a. Ln rcc.,cnicconvegno della FLLC I Firenze ha mes.50 d'altA parte in dr:amma1icl evidenza la trm?Cnda nocività e perico105.tà della IOStanu CV ncll' indunm chimica.. 11cloruro di ,i:nile, come ! stato scicntif>ca. mente dimoc1r110da Maltoni. direttore dcll'l,tituto di Oocologia eh Bologna. ha caraittTe ca.mcrogeno. :--egli Sta-ti Uniti in una fabbrica chimica dove s, u• questa sos1anu è staio e sc:opetlO• che se!CCoperai negli uh:mi ~ anni sono morti per una forma di cancn:, aJ fega:o. l'angisarco appunto do- , uto all"esposiz.ionc del 1a,ora1on: a questo prodot:o. Ora ~ re che la 51c.s.s.a e.osa sia ac- ~duta a \iarghera dove in quesn anni ak.1ni Ja,·0~1ori so. no morJ a .:ausa del C\' Sono mosaici di una .sùuu.ionc rompJ:e»~'• 1e.nprt più gra,e .:he r.ch~ b riprcs.a genera l:zzata della Joua pc-r la fermata dct-b ìmpiami noci,·• con ~~~~ut~ ~~ d~•b~~~;: in condirioru disa..m-osce noc:,·e Di tanto in tanto questo accade (recentemente opttai delle 1mpre!C al Petrolchimico si son_onfrnta1i di lnorart in cond1z1oni non sicure} ma mane.a un PROCETTO compl~.si,o di loua che paui da.Ila (al,C dichiarata del!a VERTE~ZA sulla noci,·ità alla fuc oper11i,·a; di saha,guardia della condizione e della salute dei Javora10ri e qu.iadi il primo obiettivo dei II\Otatori dc,·c essere il dcecmramento del1e strutture della manutenzione per cicli omogenei di lnon:z.ione ed il n:rforumcn10 dell"organico attn- ,-crso, tra l'altro, l'usorbimcnco dei dipendenti delle imprese: terze •· La riprcu. di una lotta in fabbrica contro l'organiz:z.azie> ne capitalistica del lavoro risulta d'altra parte anche daJJa preu di posirio~ del CdF della Lancros.si che ha messo in ca.su. integrazione gli operai. La. risposta dc\'e essere lo sciopero contro il padrone che e non si limiti ad nere come obiettivo il rislabilime.pto del nopnale o~ rio di lnoro ma che costituisca 11nitio di una ,·era e propria vertenza azienda.le sui te• mi della. ristrutturazione, del .salario, dclJ'organiuaz.ionc del lavoro e che rafforzi l'inizia. tiva ed il potere dei lnora10ri •· E' chiaro che queste inizi• tive devono im·estjre tutte le f~bbrichc dalle piccole alle grandi. dc,·ono collegare il tema del s.alario a quello dell'orga.n.i:tt.- rione del lavoro. a quello della vertenza 1ene:ale. a quello del rafforza.mento e sviluppo della dcmocra.zia operaia, a quello della occupazione. a quello dell' ahtma1iva di classe. Non esistono priorità ma un intmx.io profondo tn: i problemi ed a.I ctntro di tutti c'è quello del mutamento dei rtlpporti di e.lasse che pu6 dislocare la lotta di eluse su un terreno più fl\·ore,-ole alla classe operaia. LA QUESTIONE DEI TRASPORTI E DEI SERVIZI SOCIALI Accanto ai problemi della fabbnca iii ranno sempre più acuti quelli dei serviz.i. Il Guzeuino afferma spudoratamente che ci pendolari delle 1u1olin«: dovranno ra.sstgnani a pagare di piùa. lntan10 la 1ariHa norm• le è raddopp;ata in tutta la regione: wstono Ione spll"S4 e s-po'"!tanec,manca un tipo di c- !penenza come quella che sta 11:in~stend~alt~ città e regioni cioè dell au10nduz.ionc, dell'intervento dircuo del 5indac.ato. Lone importan1i e signiftc.ath-e nguardano anche la scuola e la e.a.sa.A P. Marghera lavoratnci hanno occupalo il comune per nvendica.re scuole materne o~rai e di~pati occupan~ ca.se a VenCZJ.a.Nelle wne di forte pendolarità, se sarà confermato l'aumento degJi abbonamenti. ci saranno ccnamcntc loue durissimc. Ma il pericolo è quello anche qui di andare dietro le cose, senza un disegno complessivo di azione che abbia la sua radicalità nel sindacato, nei consigli, nelle or• ganiz:zazioni politiche di classe. che abbia il respiro ampio di i.nquadrarc i problemi cd i bi- .sogni operai e popolari in un progetto d'aherna1h·1, d'un nuo- ,-o modo di lolla.re, di un nuo- ,·o modo di opponi .sul serio alla DC e a.i padroni. Ancor-a una ,·olt.a i problemi dei rappor1i tra forz.c poli1iche, di compromessi più o meno taciti, di ricaui più o meoo reali al.I.. interno del sindacato, pc.sano e hanno la prtnlcoza sulle drammatiche esigenu. delle masse popolari, sui bi.sogni dei Ja,·oratori. IL DIBATTITO POLITICO E SINDACALE C'è una forte autocritica nel 5indacato per il modo come in questi mesi si è risposto all'a.1tacco del padron110 e del governo. Ma ques10 non ha sen.so se poi non 5j mette in ano una inversione di 1cndcnz.a. Il segretario regionale della CGIL. G. Palmieri. dice che e bisogna superare i ritardi e le resistenze presenti anche nel sindauto, che le iniziarh·c da pttndersi subito a lh·cllo di zona e • l.i,ello regionale nei confronti degli Enti Joc.a)j dovranno essere eolloca1c nel quadro di un rieume critico della linea sin<!. ca.le recente e dell'esperienza dei PATTO FEDERATIVO,. Un documen10 rt"gionale, sempre della CGIL. afferma che e l'attuale situazione ,-eneta e nazionale ed i pericoli di un suo ulteriore aggnvamento va af. frontaita dal movimento sinda• cale con estrema rcrmena, snaJiz:zando con rigore critico gli errori compiuti, arricchendo la linea. dì contenuti qualificanti concretamente credibili e eap• ci di mobilitare e cli portare alla lort.11 i la,-oratori a. Analoga autocritica nella CISL. On. è ch.iaro a qualsiui militante che di contenuti credibili in questa. sicuazjone ce ne sono a i0$1; si tratta dj ponare avanti anche qui e.on oocrcnu quegli obiettivi che esistono da 1cmpo in una piattaforma regionale presentata alla giunta DC e che pouono essere ra,giunti solo e.on la lotta, la mobilitUiooe popolare, l'iniziativa. Solo cosl t possibile evitare quella f ram,- ra tra .sind:aearoe masse che f• rebbe solo il gioco del padrone. Ma io questa situazione dh·mta imponantc il nostro impegno di p.anito; oltre che la nostra uiooc di militanti fondamentale nelle strutture di movimento e di ,indacato. va portata • vanti con coerenta l'impegno per fare del partito uno nNmCnto dell'organittuione della lo,t. ta, legato profondamcn1c aj bisogni e alle csigcnu della eluse _operaia e delle muse pope; lan, capace di incidert nella realtà. Con l'iniziati,·• 5j possono aprire contraddizioni nelle fon.e della sinistra .storie.adimostrando l'insufficienza della lora strategia 1'1$pettoai lh-elli della lotta di eluse, con il radi-- e.arsi sempre più tra i lavoratori ~ pouibile risolvere in senso positivo la questione c.anolica. L'attuale scontro di classe richic- ~c. sempre piO. un discorso politico n.tllc. forze di gestione del potere cd in modo specifico la DC ma un discono politico che passi appunto a1trncr,o l'impegno. la crca.thità. la praui del parti_to. il suo essere punto di rifcnmento costante per grandi masse popolari. Solo cost è possibile fare camminare sui piedi una linea politica di uniti della sinistra. di alternativa ad ogni livello aJla DC e ai padroni, della costruzione di una strategia che abbia nella lotta ope~i• _e popolare. negli nrumcnt1 di dcmocru.ia prole:aria. nella unità di clas.sc, il suo suppono e che abbia d'altra parte r~~:ee~:r ~:;,~iu~im:a:t~ ogni li\-cllo. FRANCO LUSCIANO

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