Unità proletaria - anno III - n. 18 - 14 ottobre 1974

• 14 Ottobre 1974 UNITA' PROLETARIA 3 LE LOTTE DI TORINO E MILANO APRONO LA VERTENZA GENERALE ANCHE NEL MEZZOGIORNO OCCORRE Generalizzare i' a e diretta fl I per intrecciare azione rivendicath-a e alternativa di potere Nel momento in eui parte la 'Hrtcru.a generale mi pare er scn.z.ialc ehc, anche come org•• nizzaz.ionc politica, pu.n1uaJiz. z..iamo alcuni temi che fanno parte del nostro patrimonio di analisi e di iniziativa e sui qu .. ti OCQ)rff fa.r ehiarcaa per cvitan: ehc: assumano crcdìbilitl a lh-ello di musa gli iucrici attacchi che da parte dei gruppi dominanti \"Cngono portali alle lotte operaie (accus.atc di e corporativismo • pc,n:b~ sarebbero tese t.SCIUSiVamt"DIC \'CrSO un recupero salaritlt: di gruppo) e che rrovano vasto ascolto anche nei Kttori più artttnti del sindacato. generando un'ampia dialettica all'interno di tutto il mo,imcnto sindacale. Desta, peraltro, preottupazioni diHusc anche nei .senari più militanti del ,indacato la possibilità di ~nuta del mo,·imcnto nel Mezzogiorno di fronte al duro auace.o ai lh-clli di occupazione, con una ,·ertcnz.a gcncnk che punta essenzialmente al rec:uptro s.alariale e al• la muuura stess.a del salario, considerando che la piattaforma per l'aumento delle pensioni è largamente deludente. Preoccupazione questa che è giunameate actreS(.iuta dal pericolo di una ca.ttnte dira.ìone politica della vertenza da parte delle confcderuioni DlC'ridionaJi, c:bc. sopratrutto a li,·cUo orizzontale e nelle categorie del pubblico impiego e dei servi• li, hanno 1pp:ofonili10 il loro ruolo assistenziale e rorporath-o. Ora, se è e.ucn..riale e corretto che l'ala militaote del ,indacato sia eoKicntc delle dif. fieoltà c.sim.nti (anche pcrch'- fancnc carico significa iniziare un·opera di rinnovamento e di democntizza:rione del sindacato meridionale nonché di individuazione più corretta degli obbictti"i rl\'endicativi aggrcga.ntil. mi pare che- sia un errore politico porsi tn maniera- difemfra di fronte a a.m rultà 10Ciile mtridioolle che è· oUi ecntrale ecn.o non tanto in qu.anto e palla al piede• dtl movimcllto, ma sopratruuo in quanto fonte di domanda radicale di alternativa poliriea quale area di eoncc.ntruionc delle temioni sociali e di espressione immediatamente antinatualc cd antistituz.ionale delle Jouc popolari. ;,.:onc'è dubbio in.Cattiche anche ne.I Mc:z:z.ogiomoil movi-- mc.nto di massa Degli ultimi anni ha asn:nto un cara.nere molto più permanente~ producendo nuovi srrumc.nti organizutivi, u-aducendo la critica della gerarchia, della divisione del lnoro, dell'efficientismo dd sistema produttivo in ri,·en~ cazioni concrete cd in prime pania.li conquiste. Non c'è dubbio che 1a. crcseita politica di musa, la capacità del prolctaria10 mcridiocale di scindere i propri intere.u:i di eluse da quelli dello sviluppo capitalista (capacìtà cresciute dentr0 le louc contro le gabbie salaria.- li. nello sciopero gc.ncnle pc1 le pcruioni. nelle Ione specif>• che di fabbrica, c.ontrO il tipo di indusuia:lizz.azioDc ponato l\·anti dallo Stato e daJ monopoli privati) hanno conferito una qualità nuova alle louc delle masse popolari del Sud. Vari sono i !atti cbe hanno portato all'avanz.ame.nto del fronte di clauc nel Sud. e sono collegati aUe scom·olgenti contnddizioni ìndoue dalla nuou ras.e di s,iluppo ineguale, basat.a sullo ,fruttamento della forza lavoro e sulla. emarginazione di aree sempre più \ ,I.SIC:nuOYO ruolo cutnzialc della eluse opcnia meridionale, intteeeio tra , cechi.a e nu<> , a eJaue operaia. t.n classe operaia t.radizi.onile del scuore eanticrinico e quella dd 19681969 delle az.iende petrolchimiche e siderufilche: la steua segmentazione del rncrçato del la- ,oro. che dà u.,-, respiro sempre aggregante e •popolare• alle lotte operaie; il ruolo unificante delle figure prolcurie socialmente: e miste • (peniO alla pletora degli edili legali ancora alla. campagna. ai proletari • senza mesticrt •. e«.); il muwnento sodale e politic.o del bi°"° an1icapìulinico; la natura aggregante dei nuovi obbie1ti\·j e deUc nuoH forme organizzate di lotta. Tali rauori, p«Ò, non ba.ano ancora distipato il pericoh> che più si unifica al proprio interno il "uore • foMe• del• la cla.ssc: opcnia e più rischi.a di approfondini la spaccatura con gli strati margina.li e deboli del proletariato. La questione centra.le ncl1a ve.Menu che pane, come dato politico di fondo, è la tns.formniooe dri momenti di uniftcnionc del movimento pu• n.mc:ntc pan:iali e non durllu• ri i.n una unificazione pennanenie e orpn.ina.ta. Altrimenti i rischi di sfaldamen10 del mo- 'imento, di frusLrUione di parte di euo (con mumcntaUzzarioni d1: pane deU1 OC e del blocco sociale che rappresenta) possono dh·cnire reali. Quj, sia. per gli clemcnli 01· gc1tivi che soggctdvi della crisi del capitale, sia per il peso dei processi di rinnmuruione allintemo della crisi. va preci• s.a10con ancniionc il 1'9pporto tra di.fesa e rafforzamento del pocerc operaio in fabbrica e apacilà di coin,·olgcrc. quei SCI· tori dc.I movimento che sono di• rc.uamenlc e drammaticamen1c investiti dalla. crisi sc.n:u che la loro ca.pacirà politica di ribe.llione tro,-i u.no sbocco di lot· ta orpn.i.na10 c. un programma complessivo (parlo dei dilOC<"Upati, degli inoccupati, dei pcnsiona1j, dei precari ccc.). Il rischio maggiore che la. sinistra corre passando da un'uione KI· 1orialc a un'az!onc complcssh a è quello di abbandonare il terre.no primario della fabbrica, di perdere di vista il rapporto antagonista principale all1n1cmo dello scontro di eluse, di non comprendere più come l'autonomia operaia si articola nella 1o1tacontro la rinrutrurazione e quale proiezione abbia a li,'CI• lo sociaJc il rilancio oHens:h·o dt:gli obbiettivi egualitari in fabbrica. Gestione operaia della crisi signirlCa lene.e proprio I· perta la èiì,i, utiliz:r:andonCp' oliticamc.nte i processi e gli sconvolgimen1i sociali interni per estendere l'egemonia operaia, si• gnifica contrapporsi alla linea riformista di bloccare o graduare la lotta operaia s.acrifìcandola a ,·cllciuri illusori e per• denti ;,r~-::ui di più equa distribuzione del reddito e delle risorse. Anche la. paMC più preoccupata del s:iadacato de,·e comprendere cbc: un programma. di kme DOO sc.uoriale, capace di ampia aggrep.z.ionc, cos:trui10 sui bisogni materiali e politici deUe masse. presuppone 1'1.!iarpni e l'approfondirs:i dello JCODtro IOcia.lc., la: sedimentuionc di strutture di mo,;menlo, la fonnarione dj avanguardje di classe. nel corso della io111, non una somma indiscriminata di mcdiuioni tra obbienh·i operai cd esigenze di altri strati s.oc:ia.li. ~ è vero che l'obbictti\·o di Jotta maggiormente unificante nel Mezzogiorno t quello della occupuionc. è pur ,ero peraltro che il modo immediato e praticabile di lottare per l'oc• cupaz.ione panendo dagli impegni di in,·cstimento strappati dalle Ione operaie e ba11endosi per la loro attuazione. è qutllo di rcspingett le ristruuu• razioni che pa.ssano sulla testa degli optrai. ne indeboliseono e scon,-olgono l'organizz.u.ionc, pcnneltendo _•I padrone di scaricare i cos11della ricom-crsione dcll'appara10 produtti\·o sulla condizione di ,;ta deUe masse. popolari. la loita gc.neraliz• Ull per l'occupuione VI COD· do1t.a non in modo ahemativo ma atnntc.mo ddla. lotta ae• r,c.rak: per la. difesa del salario, dei redditi più bassi. per i preni politici, pc-r i servizi sociali. Lin\tstimcnto indunriale nel Sud produrrà l'effcuo disgrt· ganle che ha sempre ptod.otto se cala dall'esterno e non s, incardina all'in1emo di un 1cs.su-- to sociale e polnico. di un'cspcrienu popolare di lotta che obblighi a modi alternati, i di Or• g.anizz.azione dei con.1umi. che condizioni e controlli ili ef!et• ti deg'i im cStimenti. il rapporto agricohura-1ndus:ri1. le infrastrunurc produni,·e e ~:ali e i, siruu.One com;,les.s'.\'I del mcrc.ato del l"·oro. Altro punto che mi part esRnxiale per la continuità e la. scneralin.uionc della tona nel Mezzogiorno è la nttCSSilà di non pan.ire esclusivamente da aJcune rh·cndicazioni immediate che nascono direnamenlc dai b~ emergenti delle muse popolari, con un appiattimento in un'azione puramente a1i1atoria o di ri,·endicazionismo minuto, nella consapc,·olezz.a che la. solurione dei problemi vi• tali deUe masse è sempre più rollegata alla crisi complcsshra della. socie.là e dc.Ile ~nmure del potere. Il che significa collcg.arc sempre l'obiettivo immedia10 ad un obicnh·o di fondo che c:os1i1uisu un'nanz.ata c:omplwJ\·.a del blocco so.:iale anticapitalistico: significa cominciare. a poni il problema della con1es1azionedi muu del ruolo della. Cassa per il Mezzogiorno, degli organimU periferici dello Stato. di quelle strutture che. gestendo !n,·tstimenti e risorse, unilicano pri\"i• legio economico e potere poH1ko del blocco dominante; .significa cominciare. a porsi il problema del controllo popolare del 0\1Sso di speu pubblica aura,·erso csperienz.e di gestione diretta del collocamento; significa organizzarsi per non permettere. che si scarichino sulla collenJ\;11 i costi c:omples.- Si\'i delle opect: al scn;zio dellindw1ria; significa ri,·endiearc a li'"ello di massa scn·i1i sociali a carico d:-lle aziende. CK>comporta, come dato di fondo, che gli obiettivi di lot• ta siano ricolJepti alla coscien- :u di mass.a, scon!igendo defi.n.iti'vamer.1ela cooccriooe del e polverone rivendicativo• e dei •pace.betti• e puntando aJ. la qua.Jificuione politica del movimento. Ne consegue il nostro impegno per una ger:,craliz• zaz.ione ccll'uionc dirtit.a di massa c~ ric:dnduca l'azione per il S1la.rio sociale a lh""rlto di movimento, ,ortT11endolaad una gestione mcdiatbria ~ es'- scnridmen1e interclassista. E ,u ta.1cpunto battaglia va data ali 'interno delle nnmurc. sind• cali, che ne possono costiruire una reale amplificazione e ne possono essere investite in m• nìera s.alutare ptr l'allargamento dcUa ba.se socia.le organiv.ata .allintemo del .sindacato e per un ra?pono ri.nno,·ato tra mo- ,imento e sua direzione. Sapendo anche che le espericnu (sempre più importanti e diffus.c) che sono in corso .sull'autoriduz.One dei fi1ti o delle boHette banno una loro debolclll strutturale, rischiano un pericoloso isolamento. sono soggette ad una reazione violenta, ma sapendo pure che si tratta delle uniche esperienze reali. viuute a lh·ello di maua. di dife.Y del salario reale e di una gestione dal basso dc: processi economici. li sostegno militante al prop-amma di loite che il prolet• riato si dà componi, da parie delle organiz.uzioni opcra.ie. il rifiuto di un ridimcnsionamen10 dello spessore. dei conflini sociali, di un loro 1.tTCtramcr110 su un 1e1Tt..notuno i~rituDonak. mcdiatorio. vcMicistieo. In definiti,·•. un'inizia1i,·a polì1ica di eluse nel \1czzogiorno paua anra,·eno un proget• 10 politico di reale. opposizjone che indi\ idui nella DC e nena sua gC!tione del po:ert l'awersario politico. facendo delle lot• te. operaie e sociali non momenti di confliuualità controllata ma momenti di mobilitazione dai quali na.scano strutture di iestione popolare come sedi reali di c.ollegamento dell'iniziati• ,,a e di riunifia.z.ione politica del fronte di c.ll!SC. Questi temi. appena posti, sa• ranno alla base della nostra elaborazione di linea e della noma opera1ivi1i. nella. consape- ,·olezza che, soprattutto nel \feu.ogiomo. il nostro compito primario è un'azione pol:t.ica decisa. intelliiente, un:taria per la ricomposizione po!i1ica ed 011anizza1i,a del proletari► to meridionale. che sappia aHmc~taMi e raffo!"Ur.si nel collegamen:o con il disegno politico complessi,·o della nuova op;,o.sizione e dell'allemaùa di potere. GIOVA'l'I Rt:SSO SPE'<A Lotte o OCl i e lega i à r Recentemente le imprese concessionarie delle linee di autobus che tr-a.sportano i pen, dolari • Torino hanno aument• to il prezzo dell'abbonamento del 30 per eento. I viaggiatori però non hanno accettato questo aumento e, Invece di paga.re l'abbonamento al nuo. vo prezzo alle eoneesstOnarie, lo hanno pagato al prezzo vecchio al slnd&eato. Questo si è incaricato di raccogliere i soldi e di mandarti alle imprese di trasporto. rilasciando ai pendolari un tagliando-rie• vvta che certifica il pagamento dell'abbonamento. E' chiaro che i sindacati e I lavoratori pendolari torinesi stanno violando le norme del codice civile che regolano Il contratto di trasporto di persone: noi tutti $appiamo, per &- sperienza quotidiana, che, quando cl serviamo dei mezzi di trasporto pubblico, trov~ mo già prestabilito Il preuo della corsa e l'azienda pubblica o privata che gestisce Il servizio cl pone dinanzi alla rigida alternativa: o pagare il prezzo ~ biglie~o già prefis• sato o_, andare a piedi. Nessuna. possibilità ci è concessa, data la differenza di potere contrattuale tn il singolo utente e J'lmpre.sa di trasporti, di •trattare• l'ammontare del pretto da paga.re. A questa si• tu.azione I pendolari torinesi hanno reagito in maniera non del tvtt:o legale: essi non solo non hanno accettato I nuovi prezzi degli abbonamenti. ma hanno anche rifiutato l'unica e libertà • che la legge consente In questi casi (andare • piedi o usare un mezzo di tT&- $pOrtO proprio ) . SI sono pr&- sl invece la. liberti di imporre, con la forza dell'appoggio politieo dei sindaca.ti, allimprese concesstOnarie di trasp,ort:arll a Torino ~I vecchie prezzo. Ugualmente i sindacati torinesi e milanesi stanno organizzando il pagamento delle bollette Enel al preuo anterio,e agli ultimi aumenti t1tiff-ari, mentre in tutta 11:miasta riprendendo vigore l'Iniziativa di por• tare I canoni di affitto delle ce. imposto dalla controparte C• zie-nde di trasporto, Enel. padrene dì casa etc.). A nostro avviso, da queste lotte emerge la logiea del rifiuto del concetto di regolamentazione esterna come elemento fondamentale del dirit:o: O· merge cioi il ponto di vis~ operaio , secondo cui la regolamentazione giuridica di tutto quanto incida sul salario reale deve essere frutto della lotta in fabbrica e nella società. In altre parole, finora la classe operaia, prineip,almente attr• verso il sindacato, ha sempre accettato che casa, tra.sporti. luee e altri servizi essenziali fossero disciplinati da leggi dello stato. entità neutrale al di sopra delle parti. con cui si sono avviati interminab:li e per• se ad un liv~lo pari ad un'all- ~ quota fissa. del reddito dei proletari {10 per cento). Sia pure in una prima faft di"' rtpensamento teofipo. non po.. siamo esimerci dal tentare cfi lndìvfduare quale sta la t~ogla, quale la logica lm~lcita di queste decisioni del proletariato ttallano di non pagare beni e servlzt fondamenta.li al prezzo denti trattative, affinché queste leggi tc»sero modificate in t.. vore del proletariato. Oggi la classe mostra di non etedere più in queste trattative, di rifiutare }o stato eome controparte, di rifiutare Il suo diritto. ma ag, gredisce diretta.mente beni e serviti, vuole imporre le sue norme: anche il diritto de{ più forte è diritto, dice Marx. Come nella fabbrica. a proposito della giornata di lavoro, ha luogo uno scontro. alla fine del quale sorge la regolamentazione dei tempi, dalle modalità e del prezzo della tona-lavoro, cosi ~ sociale alla fine dello scontro dovrà avvenire la regolamentazione dei beni e servizi essenziali per la classe oper• ÌI. Una fase nuova d Ila classe o Nella fabbrica. - dice Marx - ha luogo una antinomia: diritto contro diritto, entramb, eonsa-cratì dalla legge: tra diritti uguali, aggiunge Marx. vince la forza: le concretizzazioni giuridiche sono risultati della lotta contro il lavoro. Ugualmente. il proletariato sembra si voglia organizzare al fine di impedire che beni enenziali siano fonte di arrtCChimento e che 11 loro uso sia disciplinato da norme che questo arricchimento interdono tutelare. SI tende lnvec;e alla disponibilità di qu&- sti beni. SWlabase di una dlscl• plina che derivi direttamente dai rapporti di forze f-avor-evoli al proletaJla:o: le concretizzazioni giuridiche in questo ca.mpo devono es.sere rtsu4tatt della. lotta contro la rapina dei N.lan. Dai fatti cli S. Basilio, lnollN, Katurts-c. une precise direttiva di lotte In questo .enso. In quanto H rifiuto netto della normativa vigente, accompagneto dalla 1wu orgoniuata del proletari ~l. è riuscito • pren- ~e e a resistere ad un attacco repressivo :lplntosl flno all' assassinio. Ouesti nuovi 11... 111 di lona pongono ~ a tutti I gluriatl progressisti, lmpegnetl nella teorizzazione dell'uso operalo, 6ell'U.tO altem11tivo del dlrtno borgheN, un'attenta rfffenionl SU questo rtfluto, Ml questo • strania.t5' ~ proletariato da' dìrttto v~nte. Impongono un' attenta va.lutarlone della tfff marxista secondo cui oç,nl Ylt• torta sul plano giu~ H si t:raduoe pre~ In une ristn..itturaDOM tecnk.a e giuridica del capitale C• La'-- gJslazlone sulle fabbriche, prima reazione çonsapevole e ~ nllte,ta della società alla figi> ra spontaneanente assunta dal suo proce.sso dì produzione -. clale, t ·- prodotto necesurio della grande lndustN. -"" U ftlo di cotone, le maççhi,,. auton1edche ed il telegrafo • lertlco •. 11 Capitale 1, 2, p. 19J). OIIN che alla I- positive sul pieno clolla leglst. rione sociale, sarà dunque: • 1tremamente necessario dllre U giusto rilievo alle nu0'ta .._.,. lltà che ocatunKe dalla ron. soclafl, quella che mol noi si- ·--~nce•eril una - In io9911 dello Sttto. ma che rteece l>d Imporsi o • - aulla bue uclus!Yo clol -,i di fo.-zo. SI ,,_ dolla r.1" che ~turi.ce dalla coec:lenze giuridica rlvoluzionerie dette muse, quella. che non aceett6 che Se ten.. del latifondi ,1,,.. .......-o lncol•. api,_,., I __ .... ..,,,, --· ..... fu -· .. - dogli - clolla poli. zio di - SI - della ~·---- dlemlgllaladl_ .. ,.. ..i,1. ---- etti I canoni di affitto, che non -di subirai~ .......,trnolla tariffe .- • dai ir-.porti, che non accet• ta di pagare oclos4 balafll • • (coatinua ;, ,._ ♦) COI.UTT1VO DI INTtJI. VENTO NW.f ISTITUZIONI • MILANO ne a lìotta tor0 nese Il compagno Lattes. della segreteria CGIL di Torino, illustra il significato politico e l'efficacia delle forme di lotta che il mo,·imento ha adottato per combattere il caro,-ita e porre le basi per un solido rapporto tra lotte sociali e lotte di fabbrica La :Oaa. che s: è epcna a Torino sul tema delle tariffe del lraspor[O p..1bbli.:o. me si sta aprendo sul~ tariffe e:eztriche, e che do\rà co;molgere anche il tema del ri.sca!damen. co. p:-cscnta (net con:enu:.., nelle forme d: k>ua. nel >ignìfi.;:110 politico gcnc.oile), a.spelli :mponanti per molti ,ers1 nuovi. e che susciWtO anche dubbi e p:-cocc:upuioni nel mo, :mento. E' cer.amcn1e un tema di confronto pcwitico ,mponan:e ln:an:o: da cosa nasce que- ,st.a sccka dei s-mdaca:i 10:-,ne. si? ?-:--imadi lUUO da1hi co~pe- ,·olc-zz.a de! ~;)O d: poUtka coonomi.:.a rrh'.)):o prcc:~ e~ hanno ti aume-:i:i dee:~! dal &O\~ su ques:i t~ upea:. lnfa::i dopo un anno dl amb:- guc e poco chia~ ri.:h:c~:c s:n. dacali i,-, tema di p;Ct.ZJ, in- ,CQC" d' and.arc ad una es::=:"b'Odol rci'me di p~ui po1::i~ pc: akum bcru eh,: i.:i.:idono in modo de:e~inan:c ~:.i; !he'U d: susJi-.te:i:z.adelle la~g:he ma~"!-(' dei :a,or.+:~1. de' d:~.:u;:,.a:.1, dei !-Oao.:~-upatei .:.:.. i.: g.;>,cmo che ~ e:a ir.:,c.<b10 .:. :, !a bcf. fa dema~Oi, e.a dd b:o..:.:o d..- p:nL. ra sa::are in rea :à g:• unic" prezzi po!::;.-.-: to a:rncoo amm:n:-.:ra:i) che .a::.:ora cs~:e- ,.-.no. Per quanto !":gu~:-cb I tr,>por- ,: Qlh!:~a de.:.i:. o.'1e >-"'inìfi.:..a r;. me:!e:-e C!.pF...:namen:e :.n d:. S.:...S> one 1a con.:ez.one d.d 1~.a- ~po:-;o come s.e:-.1:t:o1.x~~. c -'propop~ un.a ~.ca :ut:a cf. fi...~riti>::ca e az.ieOO.t-i.·ca d: equ Jbr.o co:-:i-~c.avi. S in.f.:3 U:\a set.''I di s::·u::ura c d: ~on. troriforma per.:hé- obbed1~e a una ~'..:a d- $..:Ota~.all'k!n:o de'. tp.s~p,mol pubb:..00 ( ' cu ~:-..,.. ~ i-..l..1?,>•I.;)n q:.ie~t: T.e-. in ~;--..1•:ò ~·aumen,a:o ..;.JQ.:..:, de:ia bc:ama1 per rl!'q ... brar.: la con-.col<nu d1 q~lJo ~\ato. 1LAz.:end.l Tram\ a. ria \lun:~tpa:e p~edc ..a in un suo ~:ud o eh.e J'.1ument\) deLe :a:-.fle av~bbc po~uto • u:ia d·minu:cionc dell"utcnz.a d~l 1-:-. 18%-\ Per l'cnerg .a e!enria l'aumc:ito del!c tariffe s:gn;r:ca conS..'.i.J:.1al."at s.;:e:1adi un paga• men:o souo.:os:o de;tene-~a per !,e gr::irxl.'u. 1cnu: ,ndus:riali. ~ntrc è l'utenza domcs:k.a del !a\·o:-.a:orcche ne fa le !>~. A To;";no si è c.alcolato cllC le nuO\cetan!fe ::.~P,::ficanol'aumc:,10 di circa il 70':o della bolìea.a per il 68~ dc-glj utcnu. Per un a.~:ro20% l'•umt:nco san dcU'84°o. I~ compenso. pe-t" i dat m nc))lro ~s.s() l'AE\1 lAzienda Elcarica \1unicipa!e) ra:ino ~ a\e,a rnca.~10 21 m:;liard1con le bollcuc deouT11.::.andontd: ue di driic.i1. men:~ con 1-t nuo.._-etariffe ne inras..,--he.~bc cir.:a 32. La situaz;oo.e de; prodoai da ri~amen:o t poi drammatica e r.ot..:.:!>C3,e. i fatti s: ulcola che u:ia fam'g"ia operaia a To:-no H:rrà a -.pendere p-ù de1 d.:>ppiode\.!·anno ~o~ d: :-~::ak:lamcn10:il c<>s!Odc1 r. ~.a'da~'"IIO -.:.1;,c~1i n~ faai. nei ~ in,cmali, qu-ello de!!' affi:w per ~O::e fam'Jlic di le- ,orator: 'on .s,.:,&o: m.a oltn: a: fa:10 l.'.:htle compa,nie pe:ro!tfcrc ,~}.ooo an.::ora aumeniare d prc-zzo,ol·rc- al fa:co cht chie• dono i. J)a8:.unc:itoan!toeipa:oalla conx-1na d' tuao il pTCzzo ck• c3rbo:-an:e per ~":.n:e~aH.a- ,io~. ~ p·ot la fià i! pc~colo con.:re:o di ~ta"C ~ freddo lo s:,:~,o per :nbo,-,.:a,-nenl..: d comb1.1~b:- e. ~t1 c1ume-n:t1 :ar:tìar-i qu:n. d: (i:lS,<tn.= • qu<::..SdOc-i gJ~ fa:- 10 ~oba.n,;o m qu.:-~ g:omi, a que-!~ d,c si proli!.a p,cr i 1c. Jcfoni. e,.;.:) co,.1::u·scono ne'. loro ·~h C"mc- una p.1r:c rn<>ko \'.:On<s cnre da ~, e\ dire:f s:.i saarr &:· ·:s,otat.;>r: dc.7-1~ dal d:-:r.:10~, Costi:u:::,,,;on.:: q.1rnd" .11-rh.?k: I.i p.:1":e;>iu r::e- \.Jn:.:- "<" !.. 11 de':a dò."1.sionc: po : . ..:.t ~~?cita d, ..ompr.mere il p.Jler< d ..:::qu,r..:,dc b,ora:~. o!t~l a d.s!"Cun se--:no p(4if..::.:i..:hc 1.'.:00~nta1.1nrJanc=o gtneral:zza10 della inflazione di cuni i ~neri di prim.a OC· eeSS;à. Il sE,so POLITICO DELL~ LOTTA .\ggrcdire pen:-1b quest.i •· spetti ha sig,"lifca:o non so!o cercare di da!'C Ulla rispos:a c~- d;bilc al!c. tuste pro:este dei l1\·o:-a,1orie., :1ando anche un ri· flusso quahinquis::oo e di de. w~~one; ma ha vo!u:o dirt anche la !oCe!1adi rmeae~ comunque m dis..."~.1&.fo.nc ! a logica ~:~s.a. la filosofia del dccrc:one. e ins'tme d:fcndcre il p~ncip:o s:~ dea p:-czz.ipolitici. Credo che q~ ~ s:a •.mpor1antee ricoilCi":,: La battag'ia sulle tariffe alla Stessa,erte:u.a gcncra!e che si apre- con Confindustr.a e ~-emo. Infine l'a~m.arion~ che s: è d.a:a a qucsi.a ba::agl:a come a.1 r,. lancio p%ù ~i-ale su .set2rio e CXX'Upazionèc stara che p~o il :-lancio e il conso!idamt~:o de·:, domaOOa 1n.e,rna. <id potere d·ecquis:o det la\<Y.alorison.:,, ogg: una cond:rionc es-,e:ltia.le peT entare la rc~X>ne nel momen:o in cu.i s.: ac..:entuano .!e d:ffi..:oltà per una forte r.p:-esa de!k espon.a.z.'Uli ipe: l\n..,'emc <k-lla s·iuarione tmcr.'lUlO~et. un·..1 11ima ~ c'è da ditt :- ,-petto a? !l,:sn:fi,.;aropolitico d; que~:.a s....--eha:-hench:.ar:,a. D :'ron:e ai r"i,.Ulunia di:- po.:o dtl,udent· ddla lot:a w: prezz· neg.'.i u:::mi ann: ta ne.:C!'--.itàdi afiron:a~ con , :.iore la iOl:a sul'e tariffe chenia una cond;z·one mponame per n.:.ro,arc un rappono ..:.oni l&HY.alori di crcdib-!::à, e qu;ndi an..:.he p,c~w,luppr.c ii:u;C'!TICd1 una ,,:-ai~·• ne1'3 fabb:-~a e re''• so..:it"til. Anche per.:hé linfla- :tivnc!ha o:-ma, r~un10 ii\C;, l; ;,1\ida porre probie-m: d: .sur ~.~:e:i.za,e .. il e prop:-'a non ~v :ra d·)O.Xtlp.,ti de'. Sud ma t~a 1U occupa~ del '-"o:-d. Oun1a ba!ta{.a .:nol:.-c pob c:os:::ure un :c:-ttno con.::-e:o d: eo!~C@"amcn:o d:rc1to te di org.anizz.e• U>nC nl.JO\a~tra b cla~.s,cOj)C· ra.·a ed a!t:, s:rui sociati po-- po:ari. so1:o l'egemonia della clti.SC opera. Il RJ;OLO DEL Sl'\DACATO Sul terreno concreto delle fo=-:nedi loua si 50n de-::e mol· <e cose in questi g50rni. Qu.aJ.. che-p!Cci~z:onc u fa::a. li di- ~tti,o CGIL-CISL-t:ll. di To- :'°JlO ha lailcia10 l'iniz.ial:\"a SOl· tolineando e l"~gn:ga di ri- ~.-ccrt quei!t fo.-mt c'it consenra,io t:z mm:sin1.2 part«-ipa-- ::ont dti lai·oratori t di altri s:r.;:i popolar;' a.'la loro grsrio- ~· o!la dtfim:iont dttli obb:t::n·i. a!!.i ,·a!wa::iont delle intese-: __ i"D ricrcota la massùr..1 ntet1sic~ d; forme di ..;. 'i~!O o r.-'.iu:iorit thnporanN dt! pag:imrn:o delle nuoi·t 1ar..tft ,.sovt.i11do ,mcht contradd :ion: t !im;:i1 dir ronsenrano d, r.:id?ca::::.;rt t di politici::.J• re ~ ..;,:da."':e"l:t qi.n:,., S..'"0-:tro: iris:·eme t" •i«ts.SJ.-io prevtdtrt fa cost~u::or.t in :er'1ùni r.:nTi• ci:1~t; dc!!o s...·iopero _ p:.ott~• do a!l'ZJr:ificJ:icne dr:f'in.sitmt dc!!t i"l;:::'.11i,·t- di lo:tc •· E' d.a qan:e p~mc;~ che sono par:.:e le ku:e ~u'Je 11riffe ;n p3:-t~:o13~mocb per tns;x,:-:o e.:t.e.neri:• cle::ri:.. Pe-- quz.:::._,r,·guan:!a d tr.l.l-?()l"IOla lotta eh: ~ è ;,\ ·~poa:a soprat1u::v pe:- :,:z·.a:i,·a de· ~~o1ari d:-''e ,a 1h :o~n::!' :n dr-e. z;on:- òe1la Fi3:. ha pona:o p:r u:, c:~o periodo iii!Jt ~tbpe-m:one d:i· a:.i:n:nii. a una r'd:- scw.:-ione dqr!i 2.um:-nti stessi al Cons se•·o Rc.::'on~Je e ad un..a loro l:m.:.a:a~~-:bz'e>nt".ma suffi;ien:e a .:a.-nb:a,-~'lO a!1a s~c':a po'·: :a. \l:n;r.: ht'\:, fa d.:-.:-~ooed ::..::.:m_'e-mJ.ael{ acmtnti tpur ~ 1 èr;~~~ ~; !~~:\~)~~~ ~o de a loua <.1.q1u~:o terreno andrà ani..:olato nelle zone. ~lle -s.:ngo\: J nce di u-aspono. ~~pe.1~0 a.i ba.:·l"ll di ,raffioo, ecc. E' nocc.s.s.arioproprio per dare credibilità alla ~ presa deJJ. mobilicaziooe. a pw-- t:re dai primi spostamenti dcila posizione regionale (òcl lUICO insufficienti), csse:-e cap.a,ci da un lato di rcc:upera,rc une .e• rie di alcri obbieuivi oollcpri aUc. tariffe (rapidità, cfficienu. comodità. estensione dd JCr""\;. zio di lcUpOr1o pubblico, pub. b1ic:m.az:ione coordinamco10 del 3tt"Vm0, ccc.), da.Il' aJ tn di «sic::ol,an k stesse forme di k,c. u che devono ponerc a riconlermerc b: , alid:tà del non pagamento deg}i aiumenti. ~ insieme ad altre manifeuauoni fino .Uo sciopero in fabbrica e nef. k '°""· GU OBBIETTIVI DELLA LOTTA Pc.r qua.neo riguarda 1e tarif. fc. elettriche lwziati,·a che ~ s:..aiadcc:.ta parte da alcuni obbietth·i impon.1nti e ii ripropon:- forme di mobintazione ori- &;n&liche unno pc-coi:satc. Gli ob~tivi 60nO sost&nue.i• mente: a) una rcv,isione deHe tar:ffe che comema un pagamen.. lO SOStlOZ.:almcntcanalOJO a quelle prcc:cdente ad une fam>- S)ta opera.ia mcd.i.adi un grande centro urbano; bl il P31amc:n10 da. pane ~ utcnu i.ndus1riali almeno del C05lo ,ft'cur.-o dd l'encrg:;a. Su ques10 plano abbiamo da rcgiStra.rc la pos;~one del s.:.nda:o dò Torino (DC) che menu·c ctriedc un impegno al go. ''tt?lO per la l°C'is:ioncdelle t• :-.ffe. deci<k a.nche di rinviare <>gruaume-o:o delle tariffe per qua.n10 Z-:..guardIa' .l.z::eoda E!oc- ,,..~ ~tunicipal,e. t anche df r:i- ,,x!r.e per que'$ta azienda il mcc::anismo tariffario. E àb in segu:10 L.!1 lon.a operaia . lo lom,a di mobili:.z:iooc de· c'sa è quc1la di chiedere a tutti (eorninuu:. • pt11 6) RENATO lATTES

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==