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Società Cattolica Femminile di M.S.

Il Galantuomo•• a. III, n. 139,

4 luglio 1896). Organo dei cattolici monzesi

fu

dal 1891 al 1899 la •

Ri–

vista Monzese •• sostituita poi da

«

Il Cittadino • che iniziò le sue pubbli–

cazioni nel 1900; nelle campagne era molto diffuso !'ancor più retrivo

«

Il Galantuomo• (1893-1898). Indubbia efficacia propagandistica per i

cappellai dovette avere

la

presenza fra

i

consiglieri cattolici del Comune

di

Monza

di

un operaio cappellaio, certo Pietro Varisco.

263

Invocati dagli imprenditori

6n

dal 1878 (vedi le risposte alla circo–

lare sugli scioperi citata) iniziarono la loro attività solo nel 1898, ma

già

nel 1895 avevano avuto il voto favorevole del Consiglio Comunale (

«

Rivista

Monzese•• a. V, n. 8, 21 febbraio 1895).

264 •

Il Lambro•• a. IX, n. 460, 19 ottobre

1895.

Il primo sussidio era

stato concesso nell'illusione

di

poterne manipolare l'operato. Vedi: O.

GNOCCHI

VtANI,

10 anni di Camere del Lavoro,

Bologna, Treves 1900, p.

25.

Il sussi–

dio le

fu

invece confermato dalla Mutua Cappellai in occasione dell'appro–

vazione del bilancio nel 1895:

«

Il Lambro », a. IX, n.

459,

12 ottobre

1895;

Società di Mutuo Soccorso fra

i

Lavoranti in Cappelli di feltro

-

Monza

-

Rendiconto annuale del bilancio consuntivo e amministrativo,

Monza, Tip.

G. Ghezzi

1895.

265

«

Rivista Monzese

»,

a. VI, n. 8, 20 febbraio 1896,

MAIC,

Direzione

Generale della Statistica,

Statistica degli scioperi avvenuti nell'industria e

nell'agricoltura durante l'anno 1896,

Roma, Tip. Naz. G. Bertero 1898. Gli

scioperanti furono sussidiati dalla Mutua Cappellai.

266 •

La Battaglia

»,

a. III, n. 100, 29 febbraio 1896. Si lamentava an•

che la mancanza di coscienza degli operai che avevano voluto insistere nello

sciopero rifiutandosi

di

votare un ordine del giorno loro proposto dalla Ca–

mera del Lavoro

e

che teneva conto della debolezza della loro organizzazione.

,.,

Società di

M.S...

Rendiconto... 1895

cit.;

MAIC,

Ufficio del Lavoro,

Le organizzazioni di lavoratori

cit., p. 72 ;

«

La Battaglia »-, a. Ili,

n.

100,

29 febbraio 1896; a. IV, n. 181, 8 maggio 1897 (quello del 1897

fu

un

maggio «riuscitissimo » a Monza

e

furono « chiusi totalmente gli opifici

in cappelli •). Fin dal

1895

figuravano nella presidenza della Mutua Cap–

pellai due socialisti:

il

cassiere

G.

Battista Piffarerio e

il

segretario Luigi

Casati.

268 •

La Gazzetta dei Cappellai», a. 11, n. 13, 1° giugno 1897.

269

«

La

Brianza Lavoratrice», a. I, n. 4, 22 gennaio 1898. Nell 'articolo

si ricordava agli operai

il

rimprovero che

il

Reina aveva loro mosso quando

nello stabilimento Paleari due anni prima

«

credettero possibile e conve–

niente correre un po' troppo nel domandare»:

«

Noi della Camera del Lavoro

possiamo

in

questo momento essere antipatici a voi poiché qui siam venuti

predicandovi la moderazione, indossando la veste del conservatore:

ciò

a noi

non monta;

il

tempo giustificherà il perché dei nostri consigli, dei nostri

avvertimenti, pei quali vi diciamo come non sia possibile pretendere oggi

quel tanto che avreste potuto ottenere una volta che dietro le vostre do–

mande fosse esistita una forte organizzazione. L'organizzazione

è

il

compito

vostro dell'oggi: domani, forse, potremo nuovamente disa.1tere

».

no In una sola giornata, il 23 gennaio 1898, si erano iscritti all'Unione

Cappellai 204 operai (oltre

a

254

operai nelle altre sezioni): • La Brianza

Lavoratrice», a. I, n.

5,

29 gennaio 1898, a. I, n. 6,

5

febbraio 1898,

La

Brianza•• a. Il, n.

50,

16 dicembre 1899.

211 MAIC,

Ufficio del Lavoro,

Le

organizzazioni di lavoratori

cit.,

p. 72;

«

La

Brianza Lavoratrice», a. I, n. 7, 12 febbraio 1898; a. I, n. 8, 19 feb–

braio 1898; a. I, n. 9, 26 febbraio 1898; a. I, n. 10, 4 marzo 1898. Alle

trattative parteciparono, con

la

C.Ommissione dei fabbricanti (composta

da

Ricci, Cambiaghi, Carozzi

e

Paleari), oltre ai rappresentanti dell'Unione La–

voranti Cappellai (Casiraghi, Cesana, Aldeghi

e

Villa) anche quelli della

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Biblioteca Gino Bianco