Vita fraterna - anno I - n. 8 - 15 agosto 1917

VITA FRATERNA 263 bra - un'ombra che, per il genere del suo amore, era un nulla. Ma, pur provandosi in tutti i modi, egli non riusciva a mutare le cose: il mondo attuale e gl' interessi attuali di Margaret erano per lui irreali e s'egli fingeva di mostrarvi interesse, essa si avvedeva subito di questo sforzo e cambiava istantaneamente discorso. Ma, allontanando da sè questo pensiero, non meno penoso perchè abituale, John Ayrton tornò di nuovo a sedersi alla· sua scrivania. Si era rimesso da poco a lavorare quando la porta si aprì e sua moglie entrò. Perduto nell'intrico di un periodo, John non alzò subito il capo, ma Margaret, come comprendendo, gli si accostò in silenzio, coprendo colla sua la mano ch'egli le tendeva. Poì si mise ad accarezzargli i capelli con un gesto che si capiva esserle caro e abituale. « John ». · ' « Cosa c'è, donnina mia? » Ayrton alzò lo sguardo mentre parlava, ma i suoi occhi erravano ancora molto lontano. Margaret ritrasse la mano e si ritrasse un po' essa pure. « Sono venuta a disturbarti, John, e mi rincresce molto, ma il m~tivo è proprio serio >. • Ayrton depose la penna con una piccola smorfia ·rassegnata, ma vi era pure dell'interesse nell'atteggiamento suo e fece girare la seg- . gioia fino a trovarsi faccia a faccia con sua moglie. « Di che cosa si tratta, mia cara ? > « Si tratta di Maimie, John - essa è qui da /un mese e ho fatto in modo che ciò non ti disturbasse per nulla, vero ? Tanto che non hai obbiettato a che io le chiedessi di restar qui un · altro mese quando pensai che ciò avrebbe potuto farle del bene. Ma se finora è stato possibile di non disturbarti -- ora è avvenuto qualcosa che richiede il tuo intervento - e, per quanto mi rincresca, devo disturbarti,. mio caro ! > Margaret si alzò e si accostò alla finestra, - poi tornò e ristette nuovamente presso la scrivania. « È venuto qualcuno a Roma che vuol sposare Maimie, John. L'ho visto una o d~e volte e mi piace. Ora vorrei che conoscesse te pure, che frequentasse la nostra casa e prendesse contatto col nostro ambiente l>. . « Ma Maimie intende sposarlo ? > « Che lo faccia o meno, quello che ti chiedo è necessario come preludio ». Biblioteca Gino Bianco

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