Vita fraterna - anno I - n. 8 - 15 agosto 1917

260 VITA FRATERNA VERSO LA META DI LUCY RE BARTLETT (8) CAPITOLO VIII. In un pomeriggio della fine di Marzo, John Ayrton era seduto a scrivere nel suo studio. Stava completando, e rivedendo in genere per l'ultima volta un trattato di archeologia sui più recenti scavi nel Foro. Sapeva che le vedute eh' egli s' era azzardato ad esporre erano qualcosa di assolutamente personale ed era pienamente conscio che la loro esposizione lo involverebbe in vivaci poletniche con alcuni dei suoi colleghi archeologhi. Prima di pubblicare quel trattato, cercava dunque attentamente il mezzo d'investirlo almeno di tutta que11a forza di persuasione che può derivare dalla forma. Sapeva bene che nessun' ora spesa in qu~l lavoro era mai perduta. Giacchè, se, nel mondo puramente accademico, solo la vasta conoscenza che Ayrton aveva del suo soggetto contava, per molti altri del suo pubblico di lettori egli doveva almeno in gran parte il suo posto a11a vivezza del suo stile. Molti possono scrivere sul passato, ma non molti sanno evocarlo, e appunto quel potere evocatore ch'egli possedeva in alto grado, costituiva la forza di John Ayrton come storico. Erudito per temperamento e per educazione, aveva goduto di quella condizioné d'indipendenza finanziaria che può portare un uomo pie-· cino al dilettantismo, ma che al vero erudito permette invece di approfondirsi e soprattutto di conservare que11a freschezza che può essere cosi difficilmente serbata da chi sia legato ad una cattedra professionale. John Ayrton aveva avu.to l'offerta di più d'una di tali cattedre nei dieci anni trascorsi, ma le aveva rifiutate tutte senza esitazione. Aveva bisogno di libertà per continuare ne11e sue ricerche. Di più, l'essere obbligato a vivere altrove che a Roma sarebbe stato come strappargli l'anima dal corpo - l'erudito che era in lui anelava a Roma come l'anima di un maomettano alla Mecca. Per otto o anche nove mesi dell'anno nelle stagioni fresche, egli e Margaret dimoravano nel piccolo appartamento sovrastante dall'alto al Foro. E durante i nove anni che avevano ormai passati a Roma avevano radunato intorno a loro il meglio di diversi centri. Il lunedi Biblioteca Gino Bianco

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