Vita fraterna - anno I - n. 8 - 15 agosto 1917

I 248 'VlfA FRATEUN A importanza della guerra è assai più nelle passioni che l;hanno suscitata e nelle conseguenze morali, che nel numero delle vittime e nelle conseguenze materiali. Tanto più è basso l'interesse di chi l'ha suscitata e tanto più è nobile e fecondo il sacrificio di chi ha re~gito. L'idea di giustizia acqwista per ogni martire un più alto valore. Non soltanto noi usciremo migliori da quest~ conflitto sanguinoso~ Ma anche i nostri nemici. Esiste tra essi e noi un punto di contatto. Una fonte a la quale insieme attingiamo. Il dolore. Se noi traverso ad esso sentiremo più puro l'orgoglio della causa nostra essi sentiranno la miseria della loro. E se noi ameremo meglio l'idea per la quale abbiamo sofferto, essi nella loro sofferenza si pentiranno di averci fatto soffrire. Poichè non è concepibile un dolore che non riveli un raggio di verità. RuB. Essi soffrono già da molto tempo e.ppure ... CosT. Sono ancora troppo appassionati nella contesa... Solo nella calma si può sentire profondamente e giudicare con serenità. RuB. Illusioni !.. . Illusioni !... CosT. Io capisco il tuo scetticismo. Ma tu non puoi capire la mia fiducia. Devi riconoscermi un vantaggio. \ RuB. Imaginario. CosT. Ti ricrederai. Io non arrivo a -scommettete che questa sarà l'ultima guerra. Siamo ancora molto imperfet\i. Tuttavia lo spero. Nelle altre guerre predominava un interesse particolare. Ora invece la maggìor parte degli uomini combatte per un'idea. Ossia per un interesse universale. L' immediata realtà ci interessa assai meno che il •migliore avvenire. La nostra guerra ha un carattere di previdenza, sopra tutto _morale. Mai come ora il mondo ha sofferto un così grande e comune dolore. Assai meglio potranno comprendersi gli uomini domani. E' quindi possibile che questa sia l' ultima crisi violenta. Ruu. Ogni pagina della storia segna una guerra. CosT. Ma non ogni guerra ha gli stessi moventi. Nessuno potrà negare che i suoi fattori presentino un costante aumento d'idealità. RuB. Lo nega là Germania. co·sT. Anzi lo prova. Lo prova con la reazione che ha provocato in quasi tutto il mondo. La Germania rappresenta la sopravvivenza di un errore. Dobbiamo valutare l' ardore morale che questo errore ha suscitato in tutti gli altri. Ne avremo un sicuro conforto. Run. C'è una contraddizione. CosT. Dove? Biblioteca Gino Bianco

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