Vita fraterna - anno I - n. 4 - 10 aprile 1917

110 VITA FRA'fERNA IN MEMORIA DI ERNESTO BEGEY Il giorno dei morti, è uscito un piccolo volume, recante sulla semplice copertina grigia una croce ed un nome: Elia Ernesto Begey. Chi ha avuto la fortuna di riceverlo in dono (1) dovrebbe segnare l'incontro con l'anima di q~esto giovane come una tappa indimenti– cabile della propria vita spirituale. Perciò è quasi con un senso di trepidazione e di pena che io mi provo, ora, a parlarne; trepidazione di sollevare con mano non abbastanza delicata il velo che circoscrive questa luminosa memoria nella cerchia breve dei parenti e degli a– rnie!; pena di non sapere, in ogni modo, trattarne degnamente, e solo mi conforta il pensiero che quello che potrò citare, dal piccolo pre– zioso libro e il pochissimo che potrò dirne, aiuteranno altre anime a battere la via - in questo momento ·per moltissimi aspra e terribile - del proprio dovere. Il volumetto contiene alcune lettere, brani di lettere e pagine di diario scelti nella corrispondenza di Ernesto Begey durante la sua vita militare. Esse sono precedute da un cenno biografico, commo– vente e sobrio, scritto dalla sorella maggiore di Lui. « Raccogliamo queste memorie di Ernesto, dice essa, a conforto di noi che l' abbiamo conosciuto ed amato;.... e altresì perchè di questa sua anima bella e generosa non sia perduta la traccia. Così come la sua morte gio_vaalla Patria nella sua comunione col sacrificio di tutti i caduti Soldati d' Italia, resti per la Patria, col racconto del suo sacrifièio, la parola Sua, in comunione con tutte le parole, umili ed alte, che furono dette da quelli che le hanno offerto in olocausto la propria vita. La purezza e l'ardore di cui fanno testimonianza, sono un bene che non può perire, e rivivrà in quelli che ne onoreranno il ricordo e ne continueranno la tradizione. > Dopo un rapido accenno ali' infanzia e alla giovinezza del fratello - infanzia provata dal dolore, giovinezza serena e austera, già conscia delle più profonde realtà della vita e pensosa dei problemi sociali imposti da un'alta idealità da raggiungere - essa si ferma un mo– mento a considerare il complesso dell'anima sua - quel .più profondo di Lui, che non si rivelava intieramente nella sua vita limpida, ope– rosa e nobile, nè nel suo amore per l'arte e per la natura. (1) L'edizione è fuori commercio. BibliotecaGino Bianco

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