Vita fraterna - anno I - n. 4 - 10 aprile 1917

132 VITA FRATERNA stesso spirito e nel(ostesso sentimentoe mentre l'una dà l'altro riceve, con cuorepuro, il più ineffabile dei doni, la carità ». Ho nominato, appena passando, le piaghe da decubito. Ma tu sai, è ·vero, quali sofferenze crudeli, e anche quale pericolo per la vita del paziente rappresentano! Ora, ricorda che esse possono e devono es- • sere evitate; e questo tocca precisamente all'infermiera. La loro esistenza sarebbe una vergogna e una colpa sua: prevenirle e curarle deve es– sere una delle sue grandi attenzioni. Occupatene subito per ogni ma– lato che ti arriva. Osserva la pelle delle scapole, della spina dorsale, .del sacro, dei calcagni, dei malleoli su cui appoggiano i cerotti delle trazioni: potrai far questo quando cambi le biancherie al malato, o gli stendi sotto il lenzuolo. - Curando scrupolosamente la pulizia e l'ordine personale e del letto dei tuoi poveretti farai già molto in que– sto senso. Ma ci sono anche altri mezzi più diretti: per prevenire, quando la pelle è ancora integra, le frizioni con alcool sulle parti mi– nacciate; per curare, le applicazioni di unguenti o di polveri che ti farai indicare dal medico; - per prevenire e curare poi, importantis– simi i cuscini a ciambella di gomma; se non ne hai, potrai fabbricarli di cotone greggio ravvolto in fasc·e di garza; cuscinetti, batuffoli che si oppongano ad ogni compressione delle parti dimagrite sopra le ossa. Di tutte queste cure umilissime ma importantissime che riguar– dano direttamente i malati, deve proprio occuparsi l'infermiera; ma anche la pulizia e l'ordine della corsia è bene sia fatta, se pure non direttamente da lei, sempre sotto la sua vigilanza e la sua direzione: solo così sarà accurata e ben intesa, fatta senza sollevar polvere, e tale da creare intorno ai malati un ambiente confortevole, che fac– cia loro séntire un po'- di « casa », di sorriso anche nell'ospedale, che contribuisca a quel senso di quiete, di benessere morale che è una condizione essenziale perchè la salute migliori. - E quanto al cibo ,è indispensabile la vigilanza dell'infermiera, perchè la qualità e la prepa– razione sia buona, e la dieta rispettata da chi distribuisce, e dai ma– lati stessi, Se ben rifletti, mia cara, se ti rendi conto dell'importanza di tutte queste cose, vedrai che non ti inganna il tuo pietoso istinto femminile facendoti trovare tanta dolce gioia nel disbrigo di così umili cure. Attendivi dunque con coscienza e con amore, certa di concorrere così, non meno che quando assisti il medico nelle medicazioni, al sollievo, alla guarigione dei tuoi poveretti. - .... Biblioteca Gino Bianco BIA CA • . • e per copia con/orme A. Arpesani.

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