Vita fraterna - anno I - n. 4 - 10 aprile 1917

Vl1' A fR.\'I'ERN.\ 129 PAGINEPERLE INFERMIERE DI GUERRA Dalle lettere di una Infermiera Volontaria. Il. .... Mi scrivi che sei tanto soddisfatta del tuo lavoro in corsia, « ma - soggiungi - c'era bisogno di tutti gli studi e gli esami che ci hanno fatto fare, ,per poi occuparci per tante ore, per lo più anzi, (perchè le medicazioni e le temperature, ecc., prendono - in fondo - la minima parte del tempo) a dei servigi umi"lie domestici - rifar letti, curare più che altro la pulizia del malato e dell'ambiente, attendere al cibo.... Ti confesso - concludi - che a volte mi stupi– sco quasi di sentirmi così contenta del mio lavoro, come se fosse pro– prio un lavoro di infermiera, mentre devo pur rendermi conto che esso è piuttosto un umilissimo lavoro da.... cameriera. - Com'è questo? ... » Ho sorriso un poco, sai, per tutto questo - espresso del resto con tanto cara semplicità: vedo insieme la delusione della colta infer– miera che ha ottenuto pieni voti agli esami, - e la commossa soddi– sfazione della donna che può maternamente dedicarsi al sollievo di chi soffre_.- Ma questo apparènte contrasto· denuncia non un eccesso, ma una lacuna in molti corsi preparatori per infermiere. Infatti, troppo spesso essi si riducono (o meglio si riducevano, chè la lacuna si va colmando) a delle lezioni di elementi di anatomia e fisiologia, e a delle esercitazioni di ambulanza: la preparazione pratica era dunque quasi unicamente di assistenza chirurgica. - Il servizio di corsia non era nè insegnato nè spie.gato. Insegnare? spiegare? - dirai tu: ma son cose che ogni donna sa fare. - Può darsi; - ma c'è una grande, fondamentale differenza anche tra queste stesse cose, se son fatte sapendone il perchè o no, rendendoci conto e no, della loro importanza e della loro portata: ossia appunto tra i servizi di una Infermiera colta e cosciente che ogni suo atto coordina consapevolmente allo scopo delle cure e della gua– rigione degli infermi, sapendo anche, quando occorre, contrariare la loro volontà, persuaderli ad ubbidire ...., - e quelli di una inserviente che deve semplicemente eseguire gli ordini delle persone che serve, o di una persona ignorante e incolta che può talvolta danneggiare i malati per accontentarne i desideri e i capricci, o per seguire pregiudizi in– veterati.. .. Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=