Unità proletaria - anno II - n. 15 - 23 luglio 1973

Biella: il telaio • ID e la Lancia nello cantinaspecchio La mallina del 6 •l~1glio_1961, I inde~nizzi agli inclusLriali dopo la le prime squadre di giovaru ope- alluvione del 1968. rai in moto danno vita ai primi Occorre poi dire con chiarezepisodi di piodhe11aggio motoriz- za che il movimento operaio bielzato ai pnmi nuclei di collega- lese non si è mantenuto all'almenio t~a fabbrica e fabbrooa, tra tezza dello scontro, oome le sue val!e e valle, ohe acc,);npagn.;ran- scelte politiche de'. 1961 e l'alto no la riscc,ssa operaia dell'e5.i t~ livello politico e sindacale della 1961, la famosa « estate calda• classe operaia avrebbero lasciato dei 50.000 lanieri biellesi. supporre. Eppure, ricostruendo il Mosso, -indicano che se il movimento si è logONtto nelle lotte di questi anni non ne è uscito piegato: esistono quindi de condizioni per costruire una strategia globale d'attacco anche nelle vallate, se si riescono finalmente ad intrecciare in una sintesi politica di azione i problemi della fabbrica e quelli della società. Alle spalle di quella stagione di proWo del!J'iniziat,va rivendicatilotta si collocava innanzi lutto ':"a va di questi anni, è possibile ri- Piattaformzoena·li forlc reazione di base alla rapida levare che essa si è sviluppata per diventare il e gros market • di Garosci sull asse Biella-Cossato. Sulla sature: la ripresa dell'azione di lotta sull'ambiente di lavoro può essere accompagnata in questa fase da iniziative specifiche tese a garantire il controllo da parte dei l&voratori del sistema sanitario, o perlomeno dell'ospedale di Bit'lla (vedi l'azione significativa svolta in questa direzione da e Democrazia Operaia •• giornale di 1011a di un gruppo di dipendenti dell'ospedale di Biella). conseguenze immaginabili 6lille falde acquifcn comuni) e 5UCCCSsivamente scaricare nel torrente Ottina "· tJ·.asformazione deUa realtà produt- sui temi centrali della nuova con- Un nuovo livello della strategia tiva, soprattutto nei repwti di fi- dizione di lavoro: daUa lotta con- di lolla da costruire, data la pollatura, tesa ad aumentare gli in- tro lo straordinario alla difesa verizzazione attuale delle unità dici di produt1iv11à e a sottrarre delle 40 ore, dalle qualifiche e:i produttive, è la elaborazione di nello stesso tempo alla contratta- cottimi, dall'ambiente di lavoro piattaforme rivendicative zonali, la lancia zione zone sempre più ampie del agli organici. il1 cui fare confluire i probleMa sull'insediamento Lancia, anche alfintcmo del movimento oper.aio, le idee non sono chiare_ C'è infatti ancora chi crede che esso possa e rappresentare un fattore importante e positivo di diversificazione iodustriale, nella misura in cui la sua dimensk>ne è valutata rispetto alle necessità reali di oocupazione che abbiamo, non solo come numero di posti lavoro, ma come difesa del lavoro femminile, del mantenimen· 10 di un equilibrio territoriale ... •· Non sarebbe più opportuno dire che og,gi la Lancia di Verrone non è che uno specchieuo per le allodole (compresi gli annessi corsi di addestramento professionale) e domani non sarà che lo esauo contr.ar;o delle necessità reali che abbiamo? Lo stesso direttore di produzione della Lancia, dichiarando che e lo stabilimento non dovrebbe favorire 1-0 scivolamento deile popolazioni dalle vallMe, ma determinare una pendolarità resa agevole anche da un'efficiente rete viaria ». aveva parlato malto chiaro. rnpporto di lavoro; in secondo Che cosa allora non ha funzio- mi e le esperienze di lolla con- di Verrone luogo si collocava l'<1s_sunzioneda nato all'interno del movimento? Lrattuale di decine di piccole a- , . . pane d~lla CG IL_ biellese della Che cosa ha r,douo ad una logo- ziende. . _ _ el_lezone di nu~va mdusmanuova _l1t1easca1unta dal congres- rante, fallimentare guerra di po-1 1J tema del sa,ario, la mobih-1 h_zzazione_(ad ':"empio sulla_Trosso ~az!onale ~el ~mdacato: quella siz,ione e di difesa del posto di tà i_nter?•• ii ca~ico macchine, la s1), ques11 tem, possono d1ven!adedl azione ai,ticolut~ e per la con- lavoro gli operai dell'estate calda arbura~ietà_ degh <;>rari,,I lavor~ re oggetto di diba11i10 e di aziotrattaz,one_ >ntegr~t,va. del 1961, i •duri• della Valsesse- straordmar,o, post, al centro di ne in concomitanza con la ereLa strn:ia dell • est_ate ~alda • ra i protagonisti dei 44 giorni di piat1aforme elaborate zona ~er zo- scita dell'azione c.peraia contro I.a del 1961 e la stona di un 1111tec- f • del M 1 • G ? na da pa,-te dei lavoratori, col- organizzazione de. lavoro. L'insecio ricorrente tra l'autonomia di uoco u.m ros. gono la realtà della condizione di diamento L11ncia a Verrone, inolbase (nel corso della lotta sorsero fabbrica e possono essere neilo tre, creerà problemi di infrastrutoontinaia e centrnaia di delegati cheai padroni stesso tempo la base su cui cer- ture sociali; tra questi il gravisòi reparto) e l'organizzazione sin- care di co,nvolgtre i lavoratori simo problema delle acque che dacale di classe (la C.d.L. distri- Oi peTISOM) a domicilio e su cui innestare in e verranno prelevate dal sottosu,:,lo buiva pacchi di manifesti e vo- termini di azione diretta anche i della zona di insedramento (con lantini con l,a p1opria inteslazio- Un elemento di debolezza del problemi della casa e del tra11e_.con la paro:a. d'ordine dell? movimento degli anni sessanta è sporto, della scuola e dei prezzi. sciopero e tutto il resto, tempi, stato senza dubbio il distacco tra Si 1rat1a di aonre vertenze spemodalità e rivendicazioni, in bian- gli obbieuivi di loua aU'interno cifiche individuando le giuste conco •••). A sua volta, la forte crea- della fabbrica e i problemi aper- troparti (padroni, Comuni, Proti,vi1à di massa degli operai in ti a livello delle infeastrullure so- vincia. Regione} t costruendo colotta, si intrecciò con una ferma ciali, su cui ti padronato opera- me effe11ivi strumenti di lotta, j volontà_ e capacità dell'o"ganizza- va _ e opera tuu'oggi _ in mo- consigli intercategoriali di zona z,one sindacale biellese dt andare do da scassare il tessuto origina- che in un diverso contesto non a1!'impatto col padronato, sce- rio rompendo innanzi tulio il rap- possono che tradursi in una s1rutgl1endo e non st:bendo ti terreno porto luogo di l~voro•residenza. tura burocratica del sindacato. e le forme d~lo scontro. Sulla casa: finanziamenti per il Piccota industria e lavoro a domicilio Oggi, ·a dodici anni di distanza, il quadro è mu1ato: i dipendenti del!J.'iodus1..-,taessi.le passano a 38.000 noi 1971 e nel contempo il pad~ato laniero ha progressivamente smantellato le grandi aziende, ridimensionando la poNata politica aell'azione opemia all'intemo delle •rocoaforti de1l proletariato biellese. I compagni dd Centro di Documentazione di Biella fomiscono le seguooti stime: • La polverizzazione produuiw ha ridotto la concenltazione detta forza lavoro: nel 196 I erano 12 le fabbriche con oltre 500 addet,ti (7 con oltre 1.000) per un -to!ale di 13.200 operai; nel 1971 so.no scomparse le aziende con più di 1.000 operai, solo 6 ne hanno più di 500. lii 57,7 per cento dei tessili biellesi lavora oggi in imprese con meno di 100 04'('l"ai (ohe sono il 95,7 per cento del totale); comprendendo anche quelle fino • 250 ope,r,ai si sale ai 67,3 por cento della manodopera e &I 98,5 pc,- cento dd-le aziende •- Alla disLribuzione della forza lavoro • dipendente • in piccole unità prodtMt•ive si accompagna oggi nol B.idlese una crescita vertiginosa dei e lavoranti in proprio •• degli • artigiani • tessili, cioè, &I di là dei pudori della legge n. 264, de, lavo,atori e domicifo (12.000?). Dallo Stato mi guardlidd,.:.o I guasti prodotti dalla legge 1115 e dalla 504 (della anche « licenza d'ucoi.dere •), sono noti: sono una delle conseguenze prodolle in questi ann: dalla politica d'intervento pubblico: finanziamenti agevolati alle ristrullurazioni paclronali, fiscalizzazione degli one,,i sociali, forte sostegno a:1processo di pianurizzazione attraverso la poi i tica delle « aree deprrsse » e attraverso i crediti e gli Bibliotecaginobianco L'azione politica condotta in r;sanamento delle case d'abitazioquegli anni ha &vu10 il pregio ne operaia in proprietà; riduziodi fare emergere (a esempio at- ni e autoriduzioni degli affitti e traverso i giornali di fabbrica) Cossato, Vigliano, BieUa. A Bieltutte le potenzialità presenti allo la, il • 7 per cenw degli alloggi interno dei gruppi operai omoge- • nei, ma non ha retto di fronte è vuoto, mentre ai lavoratori e quasi impossibile trovarne ad affi11i inferiori al 50 per cento del salario; inoltre il 50 per cento degli alloggi è privo di gabinetto, bagno. riscaldamer,to. all"esigenza di sprigionare una sintesi politica comprensiva dei grandi temi di lolla per l'oocupazione, conLro il supersfru11amen10 e di rifiuto dell'esodo. Perciò ti discorso è rimasto frantumato in rivendicazioni settoriali (casa, t.r.aspo.rto, scuo-Ja, occupazione femminHe, ecc.) il più delle volte • affidati • agli esperti del riformismo locale e panlamentare. Conseguenza immediata della parzialità con cui si è andati allo scontro è stata ia fuga di oltre cinquemila operai dall'alto Biellese nel decennio 1961-1971 (meno 151 nel decenn,c precedente). Tuttavia, occorre an.che rilevare che i comuni di antica tradizione industriale conservano ancora i livelli di occupazione più elevati: T,rivero (7,3 per cento), Valle Mosso (5,8 per cento), Cossato (6,5 per cento}, Vigliano (5,3 per cento), Biella (22 per cento). Gli episodi di forte comba11ività operaia che hanno avuto luogo durante il contralto alla Bellia di Petti,nengo, alla Zegna di Trivero e a quella di Valle In questo numero pubblichiamo un inserto speciale a cura del coord. reg. del PdUP e ciel •Manifesto del Piemonte. Tale inserto viene «tirato» in 15.000 copie (pagate dai compa,gni piemontesi a condizioni vantaggiose). Alla redazione di U. P. sembra importante sottolineare l'importanza politica di questa iniziativa, che è possibile ripetere da parte di altri coordinamenti regionali. Sul trasporto: le drastiche riduzioni delle corse operate dall'A. T.A. fin dal 1964 non incidono più sulla pendolarità operaia in quanto operai e gruppi di operai consorziati vi provvedono con mezzo proprio delle cui spese occorre rivendicare il rimborso; inoltre, 1-a assenza del trasporto pubblico incide pesantemente sui giovani, sugli studenti, sulle famiglie. Sulla scuola: la gratuità della scuola, da realizzarsi attraverso la parola d'ordme del non acquisto dei libri di testo, può essere, un momento di difesa del salario sociale, e un momento di au;,cco sull'organinazione degli studi. Sui prezzi: occorre mettere le amministrazioni comunali dei principali centri del Biellese di fTonte alla scelta: o conti:nuano ad -essere i portavoce del]' e anonima commercianti » o si fanno garanti di 'una politica di prezzi controllati. Nessuno s'illude ohe questo incida sul meccanismo generale di formazione dei prezzi, ma intorno •a questo problema possono _convergere forze sociali reali quali operai e contadini. ·Dive11Samente, l'alternativa finisce METALMECCANICI La lotta articolata Subito dalla fine del contratto I linea complessiva, anc.he riguarne!le fabbriche metalmeccaniche danl<! i tempi della contrattaziomedie e piccole di To.-ino e cin- ne aziendale e l'accostarla o metura, si è sviluppata una fitta a- no ad aumenti salariali diretti. zione sindacale d: rivendicazioni Una forma di attesa nei c-0nfronaziendali. La ci;ra11eris1ica di ti del nuovo governo, come se la questa azione è: sua politica non fosse la conti- - essere mossi alla lotta da nuazione di quella del governo di una forte richiesta salariale e che Andreotti che ben conosciamo, spesso porta a!.l'urn generalizzato che può finire co! provocare una dello straordinario (risposta sba- spaccatura tra la spinta salariale gliata); e fa continuazione de!Vintervento - essere spinti dall"applicazio- suH'organizzazione del lavoro. ne del contrailo e dalla resisten- Come si è visto. per le piccole za e ostilità dei padroni quando aziende (in gran parte legate al si va alla verifica già solo dei ciclo Fiat) pesa ancora maggiorprimi punti (es. ferie) di applica- mente il ricatto ad una flessibilizione. tà degli operai che già sono in elle medie f~l;briche i punti condizioni salariali e di lavoro più importanti sono: il premio di peggiori delle altre aziende, i paproduzione e la mensa. Accanto a droni offrono roldi e s1111ordinaques1i però sono posti degli altri rio in una certa quantitl. obiettivi che riguardano diretta- Si deve rafforzare ]"iniziativa mente l'applicazione del corurat- nei confronti della piccola imto, o dirilli sindacali, o tempi di presa di fronte aH'utiln:zo sempre lavoro e ristruuurazione. maggiore da parte dei grandi e cJle piccole .ziende (souo i medi complessi dcJ lavoro in ap100 addetti) invece l'elemento che palto alle piocole e piccolissime predomina o spesse è l'unico, è il fabbriche, fino al lavoro a domipremio di produzione che i pa- cilio, principalmente per rompedr011Cini tentano di usare, come re la rigidità del controllo degli fonna di incentivo, per fare scom- operai sui'organizzazione del lapa,-i<-ealtre rivendicazioni oppu- voro, lt'aSportando foori dalla re per otteo..-e in cambio una fabbrica gn,nde 1 ]avori p,u ritaoita tregua, la possibiHtà di ef- petitivi, più dequalificati, più nofettuare straordinari come vuole, civi, più fatkosi. o anche per i.ntrodu.-re i doppi Iniziativa che richiede una coturni. noscenza dettaglrata dei legami E' chiara quindi l'importanza determinante di rivendicazioni sa- produttivi, economici, finanziari tra le aziende, che richiede dellariali aziendali come componen- le vertenze di zona O di gruppo te di una politica 5'11ariale gene- e che richiede .ar,che degli StrtJrale. • La scelta di obiettivi legati al- menti come i consigli di zona. 1~ntervento suHa struttura del salario, ad eguagliare condizioni di salario differenziati tra gruppi di E il profitto? operai, l'iniziativa (e il superamento) sui cottimi, su.ile qualifiche, deve essere immediato oggetto di discussione non solo di a1cuni nelle fabbriche, ma d; tutti gli operai, per la costruzione di piattaforme s05tenute e comprese fino in fondo, da affrontare subito a settembre. _ Nei contenuti della contrattazione erricolata nella cintura, ci sono indicazioni e limiti nello stesso tempo. Pesa su di loro la incertezza nella definizione di una Riferiscono i giornali che il compagno Lama abbia sostenuto al congresso delb CGIL l'esigenu di « un generale impiego delle risorse UIIUIDC e materiali che acCl"C$<:a la produttività sociale ,._ Cioè, utilizzazione piena degli impianti e degli uomini. Non risulta p.-rò che l'uso del profitto, potentemente rianimato da una simile produttività, stia per diventare a sua volta soci.aie.

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