Unità proletaria - anno II - n. 15 - 23 luglio 1973

ALL'OLIVETTI PRODUZIONI ELETTRONICHE - IVREA Un nuovomododi produrre? Le finalità del padrone e i rischi per gli operai - Una risposta decisa lungo la linea dell'egualitarismo Alla Olivetti di Ivrea l'indica• quenza di più fasi collegate da un zione di un nuovo modo di pro- ristretto polmone produttivo. Di durre è nata dalla vertenza e ac· fronte a questo è stata scelta la cordo del 5-4-71. In esso, acoan- richiesta di conteggio col.Jettivo to al riconoscimento del Consiglio del cottimo per riunire i.I bru, -po azienda intenda attuare delJc modifiche solo qua e là (contabile e telescrivcnte elutronicbe, logol,) penoguendo in questo modo due obiettivi: a) ricostituzione di alcuni posti privilegiati; b) elevato aumento della produttività sulle isole. A tutto questo noi passiamo opporci ricercando linee unificanti nell'applicazione dello inquadramento unico, che siano in une prospettiva egualitaria o riprendendo alcuni temi della piattaf<M'- ma del 72, mai conquistata (salario garantito, investimenti e decen• tr.imento verso il Mezzogiorno), e costruire vertenze ravvicinate sui temi dell'occupazione, ristrut• turazioae, e una nuova gestione dei servizi sociali: temi che inie• rttsano da vicino tutti gli operai dell'Olivetti. Vertenze formate con la 1)3!"• tecipazione di tutti gli operai e che ri<liano ai delegati e ai gruppi omogenei una funzione di elabora• zione dei punti di vista operai, di direzione e di stimolo della lotta. di fabbrica e a un primo accen· sulla contnattazione dei tempi,pur no di perequazione salariale, la sapendo che questa è un'arma a azienda si impegnava a passare doppio taglio rispetto ai pericoli alla 2.a Cat. 1/3 dei 7.500 lavo- di autoselezione che potrebbero rator,i ancora inquadnad nelle ca- determinarsi fra i lavoratori di u· tegorie inferiori, nell'arco di 24 na stessa isola, oppure fra le di• mesi, attraverso la ricomposizione ve,se isole. Vi è inoltre un ulterio- r------------------------------------------ delle mansioni. re grosso attacco all'occupazione Questa parziale disponibilità attraverso: dell'Azienda non aveva giustifica- - riduzione ,~cll'organieo supe• zioni di costo salariale ma di pre• riore al 13 per cento a parità di oiso indirizzo poli•:co di cui, og· produttività; gi più di ieri! si riconoscono i pre- - riduzione delle parti meccac,si contenuti. niche e acquisto all'esterno dei Infatti, la Olive·1i, co una sa• componenti olettrnnici; piente e tradizionale politica di - commesse date all'esterno «anticipo» ha saputo incanalare per lavorazioni sia di officina che la protesta operaia che aveva or- di montaggio, con il chiaro intenm~ni reso sempre più rigido lo I to di evitare la cont!~tta~io?e e il utilizzo della forza lavoro, verso controllo sulle condmom dt lavosoluzioni di diversa organizzazio- ro acquisite nella grossa fabbri• ne del lavoro su una parte delle ca, sfruttando la minor presenza officine e do'.montaggi, dove ave- sindacale esistente nelle piccole va precisi interessi di tipo quanti- fabbriche (di proprietà diretta o tativo e qualitativo. indiretta della Olivetti) per paga• Infatti nelle officine sono sta• re meno i lavoratori e riacquistare te ricomposte le mansioni solo in u11utilizzo più elastico ddla forquei settori dove l'operazione ha za-lavoro (ritmi più alti, straordi• permesso una . 1aggior utilizzazio- nario, ecc.). ne dei tempi di macchina (frese, Di fronte ad una organizzazione rettifiche torni automatici ecc.) del lavoro che può estendersi a mentre Ìn altre, dove il tempo buona parte dei montaggi Olivetti macchina è definito dal lavMato• si è imposta la scelta, a lungo di• re (presse . ribaditr,ici • trapani battuta, di non òefinire con la ecc,) sono rimaste invariate. azienda un accordo-quadro va1eChr cosa è « l'isola di montag- vole per tutti i nuovi • modi di gio » chiamata dall'Azienda «Uni- lavorare•· ma si è andati ad una tà di montaggio integrata» (U. lotta per un accordo ohe riguarda M.I.)? Questa organizzazione è solo la classe di macchine • Lo stata applicata per il montaggio di gos » (piccole calcolatrici elettroun prodotto formato dall'assiemag• niohe). Scelta dettata &•• che dalla gio di più gruppi funzionali (col· impossibilità di affrontare, con un laudabili e vendibili ognuno per numero limitato di operai (,poco conto suo). Rispetto alle tradizfo. più di 100) direttamente interessa• nali figure della linea tradizionale lo all'isola, lottr di portata gene- (montatore, controllore, riparato- nale, quali la garanzia del cotti• re di linea) le mansioni sono ri- mo e del salario. composte r'spetto a due nuove fi. Comunque pur con i suoi limi• gure: ti l'intesa definisce alcuni punti - li montatore (regola, ripara, che difficilmente potranno essere controlla il gruppo). trascurati in future forme di or- - L'integratore che deve sa- ganizzazione produttiva e cioè: pere montare qualsiasi gruppo e - uno sventagliamento categoriparare qualsiasi difetto: ha la riale per i lavoratori basato su tre funzione di sostituire su qualsia- livelli; si fase l'operaio montatore assun- - un premio •isola», che SO· to. stiluisce i premi di un'formità e di V,antaggi perl'azienda Di fronte a'I cambiamento del prodotto, prevalentemente elettronico rispetto a quello meccanico precedente, questa organizzazione permette: - uniformità e continuità produttiva anche ,in confronto ad assenteismo super'ore alla media; - polivalenza del lavoratore e minor costo di avviamento delle foture ,nodifiche oarziali e totali del prodotto; - minor costo di imnianto rispetto alle linee t"adizionali; - magg'or produttività attraverso l'eliminazione "elle figure indirette, come riparatori e controllori e di altri setori tecnici (impiegati) che in precedenza era· no collegati; - m'nor tempo di attrayersa· mento del prodotto e perciò infor- , mazioni pi(t veloci per una maggior qualità. Vantaggciheposson,a acquisi're i liworiatorj - Notevole riduzione della ripetitività (da fasi di 4 minuti a fasi di 20-30 minuti); - intervent; di montaggio e ri• parazione riferiti ad un senso compiuto del prodotto; - maggior generalità delle mansioni. consolidando così la linea ugualitara di riduzione delle categorie e de; livelli salariali, Problemniuovi chesi p~es,entano: La nuova organizzazione tende o slegare il gruppo che in precedenza era unico e vincolato dalla seBibliotecaginobianco qualità esistenti nelle vecchie • linee a spinta», e che ora risulta legato solo alla percentuale di col· timo (70 lire ora per un rendi· mento del 96 per cento); - la garanzia di avere nella nuova organizzazione del lavoro il 33 per cento del personale di I.a B e I.a A, In sintesi quind' se poteva anche voler dire lasciare al padrone certe scelte, non definire con più precisione alcune conquiste, OC· corre tenere presente che l'obiet· tivo resta la I.a B professionale come categoria base per tutti gli appartenenti all'isola, mentre r:- sulta ancora da definire l'obieHivo (occupazione, riduzione orario di lavoro, ulteriore riduzione dei carichi ....) verso cui muove,si di fronte ad un aumento di produtti• vità ( I t per cento con la nuova org. del lavoro), a totale vantaggio dell'azienda. Il grosso nodo comunque c:he rimane da sciogliere a livello di movimento è che questa nuova or• ganizzazione del lavoro porta con sè una spaccatura tra gli operai delle diverse isole, mentre non si può totalmente escludere ohe il padrone inneschi un antagonismo tra isola ed isola, ma~ari istituen• do nuovi incentivi; fino ad oggi l'unificaz'one della classe è avve· nuta sul tema unificante dei carichi di lavoro. poichè sulla battaglia dei tempi si sono trovati a lottare operai anche non direttamente interessati, sconfiggendo in tal modo delle manovre di divisione, Ma non può essere solo questo l'unico motivo di unificazione. Il movimento ha chiesto ed imposto all'Olivetti un impegno ad attuare in ,tutte de situazioni produttive una ricomposizione ed un arricchimento delle mansioni per• chè è ferma convinzione che la Contadini, la mensa pone gratuità della altri problemi lii molte piattaforme azien- operai che pagano così 11011 so- gare al padrone, il rifornimendali è stato af.lrontato il pro- lo il costo di esercizio della to va fatto attraverso l'acquisto blema mensa, della sua istitu- mensama anche le speculazioni dei prodotti cooperativi, trovanzione, del costo e della qualità nel confronto ael lavoro dei do un momento di contatto e del cibo. Le méllse sono anco- contadini. Sono quindi i con- sostegno a queste forme di or· ra poco diffuse, soprattutto nel- ladini da un lato e i consuma- ganizzazione contadina. le piccole e medie fabbriche tori dall'altro che pagano que- Uno strumento può essere (qui si pone il problema della sta situazione. quello di costituire dei gruppi mensa interaziendale) e dove ci li problema di come le mense operai di gestione mensa che sono intaccano sia le tasche che vengono gestite. rifornite ed or· facciano parte mtegrante del la salute ri~gli operai. ganizzate è quindi un terreno su movimento cooperativo conI servizi di mensa sono alfi· cui si può realizzare un effetti- /rollato dai lavoratori. dati in appalto ad imprese spes- vo collegamento operai conta- Alcuni gruppi di contadini so collegate a g,ossi gruppi 1110-dini per (ancora pochi in verità) sono nopolistici. Que~te imprese si - sottrarre i contadini al ri· già disponibili per queste iniziariforniscono dei prodotti da a· callo delle grosse industrie ali- tive. Una lotta contro il caro vi• z!ende a~ricol~ e da i11dust:iea- men/ari, fornendo lo_ro uno_ la può in questa luce essereocl1m~n_ta~c1he 1111pon?onao1con- sbocco conc,:eto per piazzare I casione di unificazione delle lottad1m I loro prezzi sfruttando loro prodotti; te d' l O t • 1 • r - la necessità che questi hanno di - collegare la produzione al 1 _av ra or, . a .:u1 um a e piazzare i prodotti. I costi di I consumo eliminando le specu-1stata /mo ad oggi p1u affermata gestione più un margine di pro- /azioni itermedie. Il costo delle come una necessitàche realmenfitto vengono a scaricarsi sugli mense va interamente fatto pa- te concretizzata•• ----------- ---

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==