Una città - anno II - n. 17 - novembre 1992

1I Sant'Orsola di Bologna vogliané molta capacità, vista l'età, di educare dei figli, quindi noi facciamo nascere degli orfani. Poi dicono: è ungenoma estraneo, le motivazioni sono poco chiare, non c'è nessun dato scientifico epidemiologico sucomequestibambinivivranno,cioècome sopporteranno il fatto che la mamma è anziana, il confronto che potranno farecon le mammedeglialtribambiniecosì via.Queste sono le critiche principali. Benissimo, però adesso vi dico delle cose diverse: oggi una donna ha una vita media di ottant'anni, nell'altro secolo la vita media era di cinquanta, e le donne a quarant'anni facevano spessissimofigli eavevanodieci annidi vita media da attendere. Oggi se lo fanno a sessant'anni hanno vent'anni di vita media da attendere. Il medico che va a parlare di problemi di geriatria sale sul pulpito e dice: non è paragonabile una donna di cinquant'anni di oggi con la donna di quarant'annidi allora,oggiladonnaè piùcapace, piùgiovane, lamedicinal'assiste, prendegli estrogeni, la vitalitàè maggiore, non è solo una speranzadi vitamalaqualitàdellavita... poi scende da quel pulpito e sale in un altro e dice: non è possibile che una donna di sessant'annifacciadei figli,perchéèanziana, perché non è capace... C'è contraddizione. Poi la donna può dire: d'accordo, io ho sessant'anni, sono anziana, c'è il rischio della gravidanza, benissimo,me lo assumo, ma perché non posso avere figli con una donazione e mio marito invece può avere figli spontaneamente per i fatti suoi fino a settanta anni? Se vogliamo equiparare il problema del sesso castriamo gli uomini a cinquantadue anni: quando vado in pensione io, dal punto di vista di capacità di avere figli, impediamolo anche a lui, ma questo non può esistere. presto saremo in grado di congelare ancfte le uova chemi ha imbrogliatoperchéè venutadame e mi ha detto: "ho sessantadueanni, non ho mai avuto figli, nella mia casa mi trattano male, non mi ritengo una donna completa, ho deluso tutti...", una pessima motivazione, l'età era troppo avanzata e ho detto: "signora, non mi sento". Allora si è calata dieci anni,è andatadai mieicollaboratori,io non l'homai più vista,e adessoha un figlio. Non sono preoccupato,perché ha unmarito più giovane di di dieci anni, il bambino cresce bene, la famiglia ha i soldi per educarlo bene, non sono preoccupatoper questo, ma per la tortuositàcon la quale lei ci è arrivata. fta avuto un figlio a 58 anni, e ora sono tuffi felici D'altraparte noi abbiamo una donna anziana, come madre, che in due anni ha perso il maritoe una figlia. In due incidenti stradali diversi, tra l'altro il secondoprocuratoda un drogatoche l'ha quasi cercata questa ragazza per ammazzarla.Lei è stata ingravissima depressione,poi si è ripresa, la famigliaè di tipo patriarcale, con tante persone intorno che l'hanno aiutata a tirarsi su, gli stessi medici le hanno detto "beh, perché non cerchi di avere un figlio", lei è caduta nelle grinfie di un medicastrodi Napoli che le ha spillato dei gran soldi, poi è venuta, noi ci abbiamo pensato a lungo, e poi, tenendo conto di tutto, l'entourage familiare,queste suemotivazionicheeranoquestobisognodi dare viaqualcosacheavevadentro...Eadesso lei ha avuto un figlioa cinquantottoanni, il figlio sta crescendo benissimo, sono tutti felici, la sua vita è cambiata. Io sono molto contento di averlo fatto, mentre per l'altra sono preoccupatodi averlo fatto. Non so se mi spiego, ma non bisogna stare alla superficie di questi problemi, i giudizi devono essere meditati, dobbiamo tutti fermarci un po'. Forse adesso che abbiamo Oggi noi stiamo congelando gli ovociti, parlatounpo' voinonsietepiùcosìsicuri sul abbiamo già qualche successo, quindi pre- fatto che questa non sia una cosa da fare. sto saremo in grado di congelare le uova. Però una delle motivazioni contrarie Quello, cioè, che oggi si fa per gli uomini, - correnti è che per l'uomo c'è una possibi- "lei sta per essere trattatoper unamalattiae lità naturale, per la donna la possibilità è perderà la sua fertilità, mi dia il seme, lo solo artificiale, con terapie che possono metto là, quando lei è guarito torna e potrà anche influire ... avere figli con sua moglie"-, domani lo No, no, le terapie non influisconosu niente. potremo fare per le donne. E allora se una Questo è un intervento tecnicamente semdonna mette le sue uova a congelare a plicissimo. Il problema è la gravidanza che trent'anni e poi torna a cinquant'anni e dice è minacciosa per una donna non giovane, "vorrei lemie uovaperchévogliounbambi- può farla ammalare.C'è un grande bisogno no", è un suo diritto, perché glielo vuol di filtri prima, bisogna essere certi che sia togliere? Ce l'ha l'uomo, ce l'ha anche lei. una donna sana, c'è un grande bisogno di Oggi si sta cercandodi rallentare il processo igiene dopo, la donna deve essere scrupodi distruzionequotidiano degli ovociti, che losissima. La gravidanza fa paura anche a è quelloche determina la menopausa.Se lei me, tuttequeste donne non piùgiovani hanlo rallenta la menopausa non avverrà più a no partorito col taglio cesareo, non è mai cinquant'anni, verrà a sessanta. Lei come successo niente di drammatico, ma sono toglie dopo il diritto a procreare? state tutte operate... Se poi si entra nel campo delle motivazioni, Però cos'è la natura? c'è da impazzire. Perché questo concetto della natura invioQual è la motivazione giusta? Io generai- labile? La natura non è piuttosto un'espresmente porto a esempio una motivazione sione della nostra storicità? sbagliatache a tutti, però, paregiusta. Viene Io non la vedo questa natura inviolabileche da me una coppia di cinquantenni che ave- è làe che non vuoleche nessunola tocchi. Io vano un unico figlio e dicono: "avevamo dico che nei momenti culturali più diversi e investito tutto su di lui, la nostra vita era lui, quindi in rapporto alle modificazioni storilo vedevamo tornare a casa in motorino, ha che noi consideriamo tante nature diverse. girato la strada, è arrivata una macchina a Perchécertamentelanaturacheleiconsidera I00 ali' ora, non s'è neanche fermatae ci ha oggi non è la stessa natura che considerava lasciato un cadavere sulla strada. La nostra sua nonna, e non è nemmeno quella che vitaè vuota,nonabbiamopiùniente intorno, considereràsuanipote.Noi accettiamosemeppure abbiamo una casa, abbiamo messo prequalchecosacheerainaccettabileprima, via dei soldi per farlo studiare..." e così via. perché è così che avviene il progresso.C'è La gente pensa che questa motivazione sia unasollecitazionechetispingeaconsiderare giusta. Invece è sbagliata, perché questa una cosa nuova, una resistenzache fa sì che coppia vuole sostituire un figlio che non tunonl'accettiechemetteinevidenzailtuo sostituirà mai. indice di scandalo, il tuo timore di novità Ma l'altra, più sottile, la motivazione che scandalosa,epoi,pianopiano,lariconsideri, dice: "io hodentrodi me dell'amore dadare, l'accetti, vedi che nonè pericolosae così va sonosola,sonosolo,siamosoli,tanteragioni, avanti l'umanità. E' andata avanti così da secondo matrimonio, non ho potuto prima, sempre. ma ho dell'amore da dare, perché non lo Ancora non è possibile congelare gli ovoposso dare? Hochiesto l'adozione, ma sono citi, si congelano invece gli embrioni. Che vecchia e non me la danno e allora?". cosa si fa degli embrioni che restano? C'è Io non sono né da una parte né dall'altra, chidicechelìc'ècomunqueunapotenziadico soloche questecose vannopensatecon lità di vita... grande cautela. E che sarei molto preoccu- Intanto non è vero che gli ovociti non si pato se ci fosse una legge che dicesse a congelano, noi li congeliamo, non li abbiacinquant' anni sì, a cinquant' uno no, perché mo ancoratrasferiti perchévogliamoancora sicuramente si farebbero delle ingiustizie. avere delle sperimentazioni biologiche che Dico che ci vuole non un tribunale di etica, ci assicurino che non facciamo dei grossi ma un laboratorio di etica, che aiuti a ra- danni, ma presto cominceremo a trasferirli. gionare, a pensare, a capire, a valutare. Non Quindigià questo, a distanzadi poco tempo, la commissione che filtra, perché alla fine non è più vero. succede come per tutte le commissioni o i Perquelcheriguardagliembrionicongelati. comitati nel nostro paese, che alla fine di- Innanzituttoperché si congelano?Si congeventano enti che erogano favori, e non è !anoper dare maggiorioccasioni alla donna questo il campo, ma che aiuti le coppie, i di avere una gravidanza, essendo sempre medici e le personecoinvolte a ragionare sui molto poche le occasioni per tentativo. Si singoli problemi.C'è stata unadonna anzia- mettono tre embrioni, ma ne abbiamo forna che ha avuto una gravidanza da noi, ma mati dieci, gli altri sette si congelano, e se la 1 10 eca G1 o 1a co donna non rimane incinta, torna, ne scongeliamo altri tre e speriamo che in questi tentativi successivi rimanga gravida. Ma può darsi che rimanga gravida subito e io rimango con degli embrioni là. Lei può tornaredopoun annoodue anniari prenderli per un secondo figlio, ma può anche darsi chenonli voglia.Eallorachecosasi fadegli embrioni? Fondamentaleè saperechecos'è unembrione e se esiste uno statuto dell'embrione perché uno statutoantropologico,etico del- !' embrione, sul quale dobbiamo trovare un accordo, deve esistere. Allora c'è chi dice, e fra questi anche molti cattolici,che esiste una fasepre-embrionale e poi una fase embrionale.E la differenzaè grande. Si dice, cioè, che nel primissimo periododi divisionecellulare, a causa della totipotenzadellecellule -ognunadellequali è capace di dare un embrione intero-, dell'impossibilità di sapere quante di queste cellule sono in grado di dare un embrione, - moltissimi embrioni non si formano, da un uovo fecondatopuò venire fuori una malattia, oppure niente, o una chimera, o due gemelli-,acausadel fattoche nonsi èancora formatala cosiddetta lineaembrionariache è il primo accenno della struttura dell'embrioneche si forma inquattordicesimagiornata, che non c'è sistemanervoso, né capacità immunologica,chemancanotuttequellecaratteristichechealla fine fannol' individuo.Mancanosoprattuttoquelle fondamentali: l'unicità e l'unità. Nonci sono, perché se io prendo un embrione di quattro cellule e ledivido faccioquattrobambini.E ancora: in tutta la prima fase di divisione cellulare funziona solo il genoma materno, quello paternononfunziona.Com'è possibilepensare a questo come embrione? C'è unadifesadelconcettodi embrionefatta da Sgreccia che è un sacerdote, c'è una risposta altrettanto spessa dei filosofi laici che dicono che Sgreccia non è riuscito nel suo tentativo. è una IJiopsia o un'autopsia dell 'emlJrione? Tenga poi conto anche di questo: i cattolici non dicono che la vita comincia lì, fanno il discorso del cespuglio: "dietro il cespuglio si muove qualcosa, non so se è il cane o il coniglio, ma non ho diritto di sparare". Dicono che non sappiamo se è già, immediatamente,persona,mache è possibilee quindi che dobbiamo considerarlo come persona, fin dal momento del concepimento. Insieme con Lauricella io ho scritto uno statutodell'embrione che è stato presentato e discusso due anni fa da Politeia a Roma. Noi diciamo che fino al quattordicesimo giornononè embrionemaunpre-embrione, e che quindi non vogliamo accettare che si applichino a questo le stesse regole che si applicano all'embrione. Certo che dobbiamo tenere conto che nel suo sviluppo c'è solol'uomo, suquestononc'è dubbio,ma le regole sono diverse. Allora se l'embrione non può essere utilizzato perché la madre non lo vuole e non è possibile donarlo, secondo noi questo embrione può andare benissimoper la ricerca scientificasugli embrioni. La quale ricerca, tra l'altro, sta impegnando enormemente tutto ilmondo. I tessutiembrionalivengono utilizzati per una serie incredibile di ricerche scientifiche.Oggi giranodiabeticiper il mondochehannoavutoinnestatidaqualche parte dei tessuti embrionali, del pancreas embrionale... La ricercasull'Alzheimer, sul morbo di Parkinson, viene fatta con tessuti cerebrali fetali. fa ricerca più impressionante è quella faffa sui feti E le cose sull'embrione andrebbero viste ancora in modo più severo, e criticamente, quando si passa alla ricerca su embrioni di volume maggiore, su feti. La ricerca più straordinariamente impressionante che sia stata fatta sui feti è stata fatta negli anni '60 e '70 a StoccolmadaDiczfaluzy,unosvedese di origine ungherese, il quale prendeva donne che volevanoabortire e diceva loro: "signora, non abortisca ora, rinviamo tutto alla ventesima,alla ventiduesimasettimana perchécosì potremofaredellaricercascientifica". Loro arrivavano alla ventiduesima settimana, venivano cesarizzate e veniva estratto questo fetino, si iniettavano delle sostanze radioattive e si vedeva che cosa succedeva di qua e di là, poi si prendeva il fetino, lo si distruggeva, si prendevanotutte le cellule, si estraevano... E' terribile da raccontare, ma tutto quello che noi sappiamo sull'unità feto-placentare, che ci consente oggi di salvare molti bambini, lo sappiamo da queste ricerche. Era possibile saperloaltrimenti?Non loso. Leavrei fatte io? Non so rispondere. Ma le posso dire una cosa: se lei va a vedere nell'ordine dei ricercatori, il secondo nome che compare dopo Diczfaluzyera quellodi Mancuso,direttore , un o dellaclinica ostetricadell'Università Cattolica di Roma, e il terzo nome è quello di Dell'Acqua, che è il direttore della fisiopatologiadella riproduzione dell'Università Cattolica di Roma, e il quarto nome è quellodi Benagiano,eccetera. Insomma,gli italianierano là,erano là a farequeste ricerche i maggiori esponenti dell'ostetricia cattolica in Italia. E io immaginoche lo facesserocongrandedoloree conuna sensazione di grande sgomento, la ricerca però è stata fondamentale.Perchénondiscuternedicome i cattolici si sono posti allora e di come si pongono oggi. Quello che io sto dicendo adesso ho cercato di dirlo alla televisione, mi hanno tagliato il pezzo in cui facevo queste affermazioni... Quindi il problema del congelamento del- !' embrione è estremamente complesso, il problemadell'embrione vadiscussoe bisogna trovare una soluzione di mediazione. Tenete conto che la cattolicissima Spagna ha deciso che esiste la vita pre-embrionale, quindi è laica su questo piano e dice che il pre-embrionepuò essere usato per la ricerca; l'Inghilterra la stessa cosa; in Germania invece, l'angoscia, la paura, i ricordi del periodo nazista hanno indirizzato la legge verso delle soluzioni assolutamentechiuse. Come si indirizzerà l'Italia non lo so, ma è necessaria evidentemente una mediazione su questi temi. Tenete poi conto che congelare l'embrione vuol dire anche aprire la strada alla ricerca finalizzataalla salute dell'embrione: quando l'embrione è arrivato a quattro cellule, prendo una cellula, la studio, faccio un'indagine cromosomicae saprò se l'embrione è normale. Ma anche qui: la biopsia del- !' embrione domani che informazionedarà? E' giusto farla? E' qui che nasce il timore dell'eugenetica. Perché avere in mano l'embrione può portare a trattarlo, a fare terapie geniche, che sono quelle che non si vogliono fare. E poi si torna al problema dello statuto dell'embrione. E' il famoso paradosso di Tibuzzi:quandosi prendequestacellulae la si esamina, si sta facendo una biopsia del1'embrione o l'autopsia di un nuovo individuo? Non lo sapetevoi, e non lo sa nessuno. Ma io dico che non è persona. Sono attento soprattuttoalle valutazionifilosofichedella definizionedi persona,non aquelle biologiche. Per concludere torniamo sulla questione del limite. Una volta l'etica si costruiva a partire da limiti dati, oggi ce lo dovremmo dare da soli... Ma lo scienziato, il ricercatore non trova la sua ragione di vita nell'andare avanti? Allora? Certamente che dover abbandonare unaricerca è moltodolorosoe sgradevole.E se lo è per me, che mi occupo in gran parte di problemi di etica, pensi quanto può esserlo per il tecnico di laboratorio che di quella ricerca fa la sua vita, e che quindi tende a chiudersi nei confronti della critica: è la sua vita e la sua vita nessuno la può criticare. Qualcuno invece arriva e dice: "interrompiamo la tua vita perché è criticabile". E' dolorosissimo, è dolorosissimo dirlo, accettarlo, eccetera. si deve poter confare su una ricerca non lolle Però questo è necessario. Non solo, ma è ancheunodei modiper consentirealla gente ' di dare valutazioni longitudinali perché quello che consente di dare queste valutazioniè anche la fiducianella ricerca.Si deve poter contare su una ricerca che non è folle. Voglio dire: chi è che proibisce oggi a un laboratoriodi cominciare a cimentare il genoma umano con quello dello scimpanzé? Pt'(jl,)abilmentenon succederebbe niente... D'altra parte inserimentidi pezzettidi DNA um<U1n0e. sono stati fatti, esistono conigli che producono insulinaumana,esistono capre che producono latte con le caratteristichedi latteumanoe così via,però questenon confondono le due specie, sono generi che rimangonocompletamentedifferenziati.Ma chi domani potrebbe impedire che... Solo i limiti che ci poniamo da noi stessi. Da un lato oggi la ricerca scientifica è cambiata: non è più uno sguardo che scruta, ma è una mano che fruga e indaga, e induce modificazionie dalle modificazioniche induce, capisce. Quindi è molto più aggressiva oggi di un tempo. Dall'altro lato, però, il ricercatore sente di più la necessità di porre dei limiti alla propria ricerca, la deve anche, inevitabilmente, per ragioni di concretezza, finalizzare,deve capire prima dove lo può portare. Non è più possibile una ricerca come la si vede nei film,mi mettoa fareunacosa e casualmente scopro...Questo nonha più senso. Epoi non c'è più lo scienziatoche fa dellecose da solo in laboratorio, oggi si lavora tutti insieme, tutti studiano la stessa cosa, e come io ho scoperto una cosa la debbo mettere a disposizionedi tutti.Quindi è una ricerca globale, complessiva. Una ricerca che si permette meno giochetti, e quindi può essere più affidabile. - UNA CITTA'

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