Una città - anno II - n. 16 - ottobre 1992

I d'Italia, dalla Toscana dove avevo cominciato. per anelarea cercarci iIsud. a Mirafiorisi anelavaa cercare i giovani meridionali. Quella specie di strana geografia umana che noi abbiamo inseguito e poi rappresentato è stata sconfitta, macchiata. stracciata sotto i nostri occhi. Equanto succede oggi sembra caratterizzarsi su questa sconfitta, facendone una bandiera positiva, chiamando ad adunarsi sotto parole d'ordine di separazione, di espulsione, clichiusura. Una grande delusione quindi. In questo senso anche la vostra vicenda assume un valore emblematico? La nostra, al di là dell'aspetto giudiziario, peraltro traviato, è una vicenda climetodica, infoiata e compiaciuta volontà di denigrazione: personale, che è ciò che conta clipiù, ma anche politica, storica se si vuol dire così. Con un disprezzo della verità assolutamente arrogante. L'operazione che tende a retrodatare l'inizio del terrorismo omicida e a farne una responsabilità del gruppo dirigente di Lotta Continua e mia personale fin dal '69, cioè a fare ciel '68 un puro incunabolo di terrorismo sanguinario, questa falsa e stoltissima idea è anche una forma cli denigrazione oltre che politica. generale, storica, ma stretta nei nostri confronti. c'è un diffusissimo estremismo senile sintomatica. È dunque sbagliato vedere nell'atteggiamento degli imputati per le tangenti a Milano la dimostrazione di un mondo in fondo ancora sano, incui c·è un·ansia di confessare, cambiare vita, farla finita con questo sistema che tutti sentono insopportabile. Lì c·è semplicemente una forma di degradazione morale e civile che fa sì che le stesse persone contemporaneamente possano rubare a man salva pensando di farla franca e, una volta colti con le mani nel sacco, diventare elci tranquilli e spensierati accusatori cielprossimo. E questo pone molti problemi. Una persona imputata che denuncia gli altri, nella storia del diritto, della morale, della civiltà non è la stessa cosa di una persona che si assume le sue responsabilità. Qui l'omertà non c'entra niente. Insomma, trovo che il carallcre, la tempra umana dell'a11ualeclasse dirigente di questo paese sia ben rappresentata da questo alleggiamento.Michiedoche infanziaabbianoavuto queste persone. Quando la maestra chiedeva --chiè stato?" si traila di bambini che non dicevano ·'sono stato io". ma che dicevano ''è stato lui... O ·'sono stato io, ma me l'ha dello lui'' ... E più in generale la situazione politica? Non sono in grado di avere delle posizioni nette su questo argomento. Provo a dire una cosa sola. A me pare che la cosa fondamentale di cui bisogna tenere conto. e forse non solo in politica ma anche nella propria Non mi piace fare ipotesi elci tutto impro- vita privata. è che tulio ciò che noi facciamo pric. ma se --noi"fosse '•io'' personalmente. avviene in una situazione pregiudicata e in rispcllo al ruolo che avevo allora, se ..io'' una situazione in movimento, che rende avessi fatto una scelta terrorista. non solo sterile qualsiasi tentativo cli immaginare le avrei distrutto la vita mia e cliuna quantità cose come se fossero ferme. cliprogc11arlce enorme di persone della mia parte, ma la poi anelarle, come si dice, a calare in una storia d'Italia sarebbe stata una catastrofe realtà. Il caso della discussione sulle riforinimmaginabile. Lotta Continua che avesse me istituzionali mi sembra esemplare. C'è sceltodi praticare il terrorismoavrebbeavuto una discussione che dura eia tempo, in una minoranza che se ne sarebbe anelata,e qualche caso brillante, il più delle volte di una maggioranza che avrebbe messo a ferro una noia totale, -non so se avete provato a e a fuoco sé e il prossimo in una maniera che leggere fino in fondo unocliquesti libri sulle non si può immaginare. L·idiozia cliavan- riforme istituzionali che circolano. sono zare un'accusa di questo genere è sempli- mortali, appassionare un popolo alla quecemente un segno dei tempi... stione dell'uninominale secca o no è In questa situazione poco incoraggiante un'impresa dura, ma ci si sta riuscendo, fra come vedi i giovani? unpo· al bardiscuterannoclell'uninominale Continuo ad avere l'impressione che i gio- secca come del campionato di calcio-, ma in vani siano molto più promettenti di come si questa discussione a prevalere è ancora un ritenga. Mi pare che ci sia fra i giovani una atteggiamento accademico, atemporale e situazione molto più mossa che non in clecondizionato, per cui ci si limita a dibatpassato. Mi chiedo che forma può assumere tere su quale sia fra le esperienze di altri questo ritorno di interesse, cli volontà cli paesi,lafrancese,latedesca,l'inglcse,quella partecipazione e di capire da parte dei gio- che piL1si addice ali' Italia. La stessa cosa mi vani, in una situazione in cui è difficile che sembra valere per tutti i problemi. Noi siasi traduca in un movimento tradizionale mo costantemente nella situazione delperché non ce ne sono le opportunità, sia l'emergenza. La situazione di chi sta affomateriali che di linguaggio, cli forma e di gancio e deve decidere a quale appiglio ideologia. Il rischio è che questa volontà, ricorrere per cercare cli non affogare. La questo interesse, questo impegno siano co- discussione in corso sulle sorti dcll'econostretti a riprodurre danni, guasti cielvecchio mia italiana è significativa: si continua a estremismo. Credo sia inevitabile che i discutere ogni giorno se svalutare o no con giovani, quando decidono clioccuparsi del la svalutazione che è già avvenuta. mondo, siano estremisti, nel senso cli radi- Molto spesso anche nella nostra vita persocali. Però l'estremismo comporta anche altri nale la situazione è analoga, ma in questo rischi. Il primo rischio, in cui noi siamo caso. però, noi abbiamo grandi speranze di incorsi abbondantemente, è la semplifica- azzeramento totale del nostro debito, e cioè zione, il primitivismo, il manicheismo, che la possibilità cli lasciare tutto e cambiare sono quasi inevitabili nei movimenti col- radicalmente vita: azzerare il tesseramento, lettivi irruenti. Un altro è quello della azzerare moglie, figli, casa, affitto, bollelle, ideologizzazione, della assimilazione dei andare a fare il monaco a Camalcloli (... a linguaggi, della rinuncia alla responsabilità Camalcloli no, perché ci trovi il Consiglio personale, allo spirito critico personale. Ma nazionale democristiano ... però anche i denell' Italia di oggi c'è unaltro rischio, se così mocristiani vogliono anelare a Camaldoli si può chiamare, una terza condizione che per azzerare, azzerare). In realtà poi sono mi sembra sconcertante e cioè che l'estre- pochissimi che riescono ad azzerare, il clemismo, come categoria cli interpretazione bilo si accumula, e tulti quanti viviamo nella della realtà, è diventato la categoria assolu- situazione del l'economia mondiale, non tamente dominante. Che c'è un cliffusissi- avendo, cioé, neanche i soldi per pagare gli mo estremismo senile che si esprime in interessi del debito accumulato. organizzazioni, in partiti. Non c'è dubbio, La lezione che ne abbiamo, allora, è che per esempio, che la Rete e la Lega, con segni ormaiqualunquemisura,qualunqueprogetto rovesciati, siano organizzazioni cliestremi- è un progetto che da una parte mira a ridismo senile. Ma, a parte i fenomeni politici, mensionare e circoscrivere il danno delc'è un estremismo nel rifiuto della politica, l'accumulazione inerte dei precedenti, daldi un regime, della sua crisi, del suo crollo, l'altra parte mira in qualche modo a trarre le della corruzione che investe la stragrande uniche energie e risorse possibili dal fatto maggioranza della popolazione e che è di- che la situazione è precipitata. ventato l'umore dei conduttori televisivi Già da molto tempo in Italia succedono cose come dei capi religiosi, dei capi politici che vanno nella direzione climostrare che, stessi che cercano di riscattarsi in questo per effetto del fatto che siamo arrivati al linguaggio, così come delle formazioni po- fondo, accade una cosa che innova e che litiche nuove. Allora il rischio è che un magari poi torna ad essere sopraffatta dal movimento di giovani che non trova altra meccanismo precedente. Per esempio, forma propria se non quella inevitabile del- l'onestoZaccagnini fueletto segretario della l'accodarsi alla denuncia della corruzione, DC perché non c'era altro da fare, un po' ciel a bassezza o anche semplicemente del la come quando la nazionale italiana perse con viltà e della meschinità del sistema politico la Corea e bisognava trovare da un·altra tradizionale, faccia semplicemente da cor- parte un allenatore che placasse il pubblico. teo e da pubblico cli questo estremismo Zaccagnini è stato eletto, dopo un'intera senile, finendo per assumere il connotato cli vita eiademocristiano, nel momento in cui un'analisi semplificata e sloganistica della non voleva più rinnovare la tessera del realtà. partito. Questo episodio secondo mc non è Come vedi la vicenda delle tangenti? singolare, ma è la norma della situazione in A parte le persone che si sono suicidate, che cui noi viviamo. Il grigio e pantofoliero hannoavuto inqualchecaso una lortedignità. Cossiga è statoci etto al Quirinale perché era l'aspetto drammatico delle vicende di Mi- ingrigito, pantofolierc, ostaggio delle forze !ano sta nell'aver assistito ad un défilé ciel- poi itiche che l'hanno elc110alla prima votai' intera classe dirigente della politica, del- zione, senza contraddizioni e senza prcccl'amministrazioneedell'imprcnditoriachc. denti. E per alcuni anni è stato così, con le a volte dopo poche ore di detenzione, -in vignetteche lo rappresentavano sedutocome condizioni probabi Imente improprie e spcs- un topo davanti alla TV, dopodiché è andato so illecite-, non ha ammesso le proprie colpe dentro laTV. Cioè ha fatto di ~estesso iIpiù ma si è precipitata, aclcliri11urcaon un cntu- clamoroso trasgressore del ruolo istituziosiasmo da '·autodafè". a denunciare il pro\- nalc del Presidente della Repubblica. avvasimo, coinvolgendo anche gli amici, i pa- !endosi di una situa1.ionecli prccipita1.ionc renti. i rivali, e dando con ciò prova di totale in cui non era possibile fare il Presia1E)erìoteca·diGr1cn olenB r a n'CO' e al tempo st cs- ~oscatenando ulteriormente questa precipitazione. diventandone così un effetto e una causa. Esempi di questo genere si moltiplicano a dismisura e sono la lezione più importante delle cose che succedono. invece di saggi e sondaggi, • romanzi Tornando ali 'eventualità che i giovani siano schiacciati eia forme cli estremismo senile, mi piacerebbe molto che la gente che comincia, quella più ingenua, più impregiudicata, valutasse la possibilità che un movimento possa -e non dopo la sua fine, come sempre succede- accantonare il linguaggio dell'analisi, del saggio, delle statistiche, dei sondaggi, della conoscenza politica, per poi ritrovarsi alla fine del viaggio, una volta naufragati, a buttare via tutti quei libri e comprare romanzi per rileggere le cose o aspellare che qualcuno scriva un romanzo per spiegargli bene quello che è successo, perché solo il romanzo ne rende la verità... Se si possa invertire almeno up poco, perché altrimenti sarebbe una violazione morale, questo procedimento e interpretare dal1' inizio le cose con le categorie cielromanzo. Perché la vita pubblica, non solo quella privata, è talmente romanzesca che forse varrebbe la pena di non interpretarla coi criteri della politica o di quella parodia del romanzo che è il pettegolezzo televisivo e giornalistico, ma cogliendo già il carattere romanzesco cliciò che succede. Una figura come Falcone, in particolare con il suo destino conclusivo, diventa una paradigmatica figura di romanzo, Borsellino è un ulteriore capitolo di un andamento romanzesco della realtà. Tant'è vero che oggi i libri sulla mafia sono i più venduti, perché la realtà mafiosa è immediatamente un romanzo. Un altro esempio. Claudio Martelli diventa ministro della giustizia, dopo essere stato elello a Palermo con una quantità di voti,tutt'altro che limpidi, che avrebbero potuto condizionarlo, per lo meno metterlo in una situazione rischiosissima, voti presi in concorrenza con Orlando. In una situazione come quella, senza conoscerla, senza essersi mai occupato della m_afia,viene catapultato lì, dopodiché ne esce forse appena in tempo, torna nel suo collegio di Mantova, va al Ministero della Giustizia e viene sospettato e accusato di farlo per proteggere le malefatte dei socialisti, cliessere in combutta con Carnevale a vantaggio della mafia, poi. lentamente entra in rotta con Carnevale, chiama Falcone dalla Sicilia, lo stesso Falcone che era lcgatissino a Orlando e che eia un certo punto in poi diventa il bersaglio principale dello stesso Orlando. Un Falcone che vuole anelare via dalla Sicilia dopo un attentato alla famiglia, che molte persone pensano se lo sia fatto lui. E siccome viene chiamato da Martelli, lo stesso Falcone diventa quello che si è venduto ai socialisti, dopo essersi venduto ai comunisti. Però Martelli si mette ad occuparsi della mafia in un modo tale per cui anche lui diventa un bersaglio della mafia. Diventa nemico personale di Carnevale e fa una gestione del Ministero della Giustizia antimaliosa, che poi diventa lachiave clivolta del suocredito, della sua di fferenziazionc eiaCraxi ... Esono 5 anni almeno che la politica di Craxi è assolutamente suicida e non si è capito perché abbia dilapidato un risultato enorme come quello raggiunto alla fine della sua esperienza governativa. quando doveva semplicemente tirare le reti di una straordinaria opportunità cli alleanza di for,.c, che andava dai verdi ai radicali, ai sociali\li. ai comuni~ti, il cui anticraxismo celava e a volte esprimeva. per esempio a Sigonclla. un gran tifo per Craxi, (poi la base del Pci è sempre stata la più gregaria, la più alla ricerca dell'uomo forte), ma Craxi nel giro di poco tempo ha dilapidato tutto. Anche il progetto più suo, l'unificazione coi socialdemocratici, l'ha rovinato per comprarsi due socialdemocratici che poi sono andati in galera. E tutto questo perché? Per prendere, per spostare uno 0,3 % elettorale. E andava bene, finché c'era la cosiddetta onda lunga. Poi si è smesso di giocare quella partita e lui ha continuato. Ma bisognava che Craxi fosse inabilitato alla politica per vie giudiziarie, perché cliventasse possibile che Martelli desse voce ad un'alternativa. E così è per tutto. È questo possibile gioco circolare di posizioni, di parti, che fa sì che nessuno schieramento politico, ideologico, istituzionale, nessuna regola, nessuna procedura, spieghi più lecose e i comportamenti delle persone e che le cose si spieghino soltanto con le biografie, con gli avvenimenti, con le vite e con le morti. Aciesempio, si parla dell'eventualità che ad occuparsi della mafia sia nominata una persona con poteri straordinari; dell 'eventualità che questo Stato, che è quello che è, cioè pieno di inerzie, incapacità e inellitudini - che per me contano moltodi più delle collusioni o delle complicità aperte-, siacostretto a dare a qualcuno, per un periodo, la possibilità cli fare davvero sul serio, perché la cosa è precipitata troppo, perché sono stati ammazzati Falcone e Borsellino, perché la gente ha rotto i cordoni nella piazza e ha preso a pugni il capo della Polizia. Siamo dunque davanti ad una costante rottura di tutte le procedure normali, di tutti gli andamenti istituzionali, di tutte le regole; davanti ad un'invadenza totale dell'emergenza. persone piuste diversissime tra loro Però c'è anche l'aspetto che tutto quello che di buono ci si può aspellare deriva dal fatto che le cose cattive sono arrivate oltre ogni limite. E anche eiaquesto punto cli vista la questione delle responsabilità personali diventa infinitamente più importante. Un'ulteriore lezione romanzesca ci viene dal fattoche le persone giuste sono le persone più diverse tra loro. Ho saputo che ~qrsellino era simpatizzante del MSI quando lui è morto. Non lo sapevo, e non me n·e sarebbe importato niente, però mi ha fatto impressione che ciò non abbia mai influito nei suoi rapporti con gli altri. Borsellino, Falcone e Di Lello erano uno del MSI, uno simpatizzante del PCI, poi "venduto" ai socialisti, il terzo di estrema sinistra; e il fatto che questi tre lavorassero benissimo contro la mafia, da amici per di più, rappresenta un'altra lezione straordinaria. Altro che trasversalismo! Mac'è un'altra lezione: che sui provvedimenti contro la mafia, avevano posizioni opposte. Borsellino voleva fortemente i "provvedimenti Martelli", mentre Di Lello li considera gravissimi. Falcone voleva la Superprocura e Borsellino la considerava una cosa gravissima. E dunque, queste tre persone ci danno I' impressione cliessere persone sufficientemente capaci, dotate di un talento, cli una forte passione civile, del coraggio che ci vuole per affrontare una situazione drammatica come quella. Ed è questo l'aspe110determinante: tu li nomini (indifferentemente l'uno o l'altro) e poi gli dai gli strumenti di cui hanno bisogno -che possono essere per Falcone la Supcrprocura, per Borsellino tutto fuorché la Superprocura, per Di Lello nessuna cosa straordinaria ma mantenere le leggi attuali-, ma lutti e tre poi arresteranno le stesse persone ... Con questo non voglio dire che sia elcitutto irrilevante il meccani1 punto smo delle norme, delle leggi, delle garanzie delle istituzioni, delle regole definite, però è infinitamente più rilevante nella situazione in cui ci troviamo, la responsabilità delle persone e la possibilità che le persone facciano quello che devono fare. Una cosa che solo l'emergenza può consentire ... Altrettanto vale ormai per tutte le situazioni: tulle le regole si sono infrante, e non per un caso. Da una parte questo dipende dalla universale rottura dei limiti, dei confini, della discrezione del nostro mondo, che è una catastrofe, ma dall'altra parte dipende dal fatto che in questo precipitare delle cose l'unico argine che può di volta in volta mettere riparo da una forza incontrollabile è quello che deriva dalla stessa gravità estrema della situazione. A me pare allora che tutta la prospettiva politica italiana sia soggetta aquesto andamento. Uno stato febbrile permanente in cui le cariche si avvicendano soltanto perché il predecessore è stato ammazzato o arrestato e non perché è scaduto il mandato; in cui nessuna scadenza cronologica viene più rispettata, in cui le elezioni anticipate sono una norma assoluta, in cui il sondaggio quotidiano ha sostituito leelezioni seppur anticipate. E in questo andamento ci sono tutte le variabili insite nel gioco d'azzardo totale, quello della roulette russa. Anche coi morti. uccidersi per consegnare una feffera Penso che la morte di Moroni sia stata molto importante. Anche il fatto che si ammazzino i socialisti meriterebbe più attenzione. Non si ammazzano né i comunisti né i democristiani. In questa classe politica che è così uniforme, nei suoi esponenti, nei suoi comportamenti, nei suoi abbigliamenti, -Moroni era relativamente uniforme-, c'è poi sotto una debolezza, o una forza, che permette di ammazzarsi per scrivere una lettera. Perché Moroni si è ammazzato per consegnare una lettera, perché altrimenti tutti avrebbero riso nel leggerla. Il costo per spedire quella lettera era spararsi alla gola ... Un'ultima cosa personale. Che altro avresti voluto fare in questi 4 anni? Non è per consolarmi, ma in questi 4 anni ho fatto anche altre cose. Forse ci si immagina, me e i miei coimputati, più sopraffatti dal condizionamento di questa cosa di quanto non succeda in realtà. Invece, come si sa, ci si abitua a tutto, anche a cose molto più gravi della nostra: la gente vive, fa la sua vita con cose molto più gravi, per esempio con malattie. Per esempio, quest'anno sono andato due volte nella Terra del Fuoco, e ci sono andato spinto dal desiderio di farlo prima che fosse troppo tardi. Una cosa che caratterizza questi anni è che alcune cose uno le fa, le pensa, le dice come se si fosse davanti ad una malattia grave, prima che sia troppo tardi, appunto. La Terra del Fuoco, quindi, come luogo estremo per eccellenza. E ho messo nella mia provvista di cose che mi porterei dietro in qualunque occasione o circostanza i paesaggi della Terra del Fuoco. Ciò che in questi anni ho rimpianto di più è stato il non aver avuto una sufficiente capacità di girare il mondo. Oltre all'orrore di qualunque carcere, quello che più mi spaventerebbe della perdita della libertà materiale credo che sia proprio l'impossibilità di viaggiare. Ho un'enorme nostalgia del viaggio perché un risultato di questa vicenda è che nel bene o nel male i miei rapporti più prossimi in Italia sono rapporti con persone che pensano clisapere chi sono io. Ali' estero invece, posso essere come preferisco, molto più libero. Questo è un grandissimo pregio dei viaggi. L'altro grandissimo pregio è che si può tornare. ■ UNA CITTA' 9

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