Una città - anno II - n. 13 - maggio 1992

ESSERE HARD Mi chiamo Albarosa Femmi- giungimento degli obiettivi diamo in vacanza scegliamo nella, ho 33 anni, da due anni voluti) sono cresciuta in ma- posti in cui si possano praticalavoro al Mamabò come istrut- niera equilibrata, sono riuscita re gli sport che ci piacciono e trice di Body Building, a Forlì a diventare un'ottima soft. Poi tutte le sere facciamo almeno sono l'unica istruttrice donna il salto, mi misi in contatto con un'ora di palestra. E' una nein questa disciplina. Mi occu- un preparatore, il mio allena- cessità. po di cultura fisica da 7 anni. tore attuale Alfredo Venturi di Come donna hai legato queSpero di diventare campio- Sasso Marconi docente al cen- sta tua scelta ad un discorso nessa italiana in maggio e di tro-studi La Torre, persona di emancipazione? andare agli europei di Atene. molto qualificata e da qui la No, non sono femminista, queDa cosa è nato il tuo interesse scelta hard, la costruzione del ste cose non mi interessano per questo tipo di attività ti- mio corpo mi piaceva, mi pia- assolutamente anzi, sotto i miei sica? ce sempre di più. Essere hard è muscoli io mi sento femminile Sono sempre stata una ragazza una scelta di vita, allenamenti, al cento per cento. Pensandoci informa,hosemprefattoaero- alimentazione, riposo, non bene mi viene in mente una bica, pallacanestro, pallavolo esiste altro, una vita di sacrifi- ragazza che frequenta la paleecc., ad un certo punto dovevo ci, non esistono feste, Natale, stra e che spesso si reca a New trovare qualcosa di nuovo per Pasqua, non si eccede mai in York, per lei avere un aspetto tenermi in forma, così ho ini- niente. aggressivo è importante per ziato con la cultura fisica. Pe- Quanto può essere lunga la affrontare la durezza della citsavo 50 kg., non avevo proble- carriera agonistica di un cui- tà, questa sì mi sembra una mi di cellulite, ho iniziato una turista? forma di emancipazione. costruzione muscolare. Nel Ci sono culturisti che gareg- Lo stereotipo dell'uomo tutfrattempo nell'ambiente ho giano ancora per Mister Olim- to muscoli e niente cervello è conosciuto mio marito, anche pia a 60 anni, hanno dei fisici reale? lui praticava body-building, modellati ed eccezionali tanto Assolutamente no, quest'idea insieme abbiamo continuato a che sembrano dei ventenni. Le ha influenzato negativamente frequentare la palestra e abbia- categorie sono dagli over qua- questa disciplina, e' è una mo ottenuto degli ottimi risul- ranta in su, juniores fino ai mentalità da ricostruire, fare tati. Nella palestra che fre- ventuno anni poi dai ventuno esercizi di cultura fisica non quentavoc'eraunaragazzache ai quaranta anni c'é un'unica comporta necessariamente essi allenava per fare delle gare- categoria, questo per quanto sere culturisti. Bisogna parlare esibizioni e capii che il mio riguarda i maschi, per le donne con la gente, spiegare che gli obiettivo era quello. Due anni non c'è distinzione. esercizi di cultura fisica serdopo ho iniziato a fare agoni- Ti sei avvicinata al body-bu- vono non solo ad esaltare la smo. Partecipai alla mia prima ilding perché non accettavi il muscolatura ma possono sergara regionale e la vinsi, poi tuo corpo? vire a tutte le donne per dare alla gara del Nord Italia e arri- No, io mi piacevo prima e mi loro quel tono muscolare che vai seconda e così mi trovai a piaccio adesso. Ho fatto anche ognuna di loro vorrebbe. Le livello italiano, poi ho iniziato la modella quindi non avevo donne che vengono in palestra a fare corsi per diventare nessun problema estetico. Pri- non chiedono di diventare istruttore, perché la cosa mi ma di fare body-building ho muscolose ma quando vedono interessava sempre di più. fatto cinque anni di aerobica i miei glutei o le mie gambe Quando si parla di body-bui I- con degli insegnanti americani chiedono quando anche loro ding si pensa a muscoli in ec- e anche questa disciplina mi potranno averli simili ai miei. cesso, in realtà è una costru- piaceva moltissimo, fu un sue- Conta di più l'aspetto fisico o zione e un modellamento del cesso a livello cittadino, poi la quello interiore? corpo per cui è adattissimo a cosa alla palestra costava trop- Sicuramente quello interiore. persone che vogliono crescere po e si esaurì. Comunque io ho Anche l'aspetto esteriore ti può di massa muscolare e anche a sempre amato molto il mio dimostrare se una persona è persone che vogliono perdere corpo e ho sempre lavorato per intelligente perché distruggepeso e rimodellare il corpo. E' tenerlo in forma. Vederti bene re il proprio corpo non è certaquindi un'attività sportiva im- è importantissimo anche per il mente sintomo di un alto quoportante anche per le donne proprio equilibrio mentale, se zicnte intellettivo. perché riusciamo a trattare tut- ti piaci non sei stressato, sei In America è uscito un libro te le fasce muscolari a piacere, più allegro, stai bene. Quando di una scrittrice che propone fra cui anche gambe e glutei a una ragazza che non si piace un ritorno alla normalità, alla cui tanto tengono le donne. cambia fisicamente ed inizia a capacità di accettarsi per La mia attività lavorativa in piacersi cambia anche il suo come si è ... questo seltore è iniziata quasi caralterc. L·auività sportiva Chi ha scrillo questo libro siper scommessa, prima facevo dovrebbe diventare una parte curamcnte è bello grasso e non una vita normalissima, pensa integrante della nostra vita per ha carattere. Un bc11· involucro che per dodici anni ho lavorato poter scaricare stress, non si è sicuramente molto imporin una farmacia. Dopo aver può solo pensare al lavoro. al tante. fatto il corso da istruttore ho cibo, al divertimento. stare un Sull'uso di farmaci in questa conosciuto il proprietario del pochino soli con il proprio disciplina cosa ne pensi? Mamabò che, due anni fa, mi corpo, dedicargli almeno Noiconlcdictepossiamoottcfcce la proposta di occuparmi un'ora al giorno di cure è fon- nere tutto quello che vogliadi questo settore. lo accettai, damcntalc. Frequentare la pa- mo. I farmaci lasciamoli a chi inizialmente per un anno e oggi lcstra può essere anche una cura è a livello professioni sia. a chi sono ancora qui quindi la cma mentale, c ·è chi viene solo per ci deve vivere sopra. Chi assuha funzionato. fare due chiacchiere. per co- mc farmaci è seguito da endoNel body-building ci sono nosccrc qualcuno con cui po- crinologi. Ci vuole comunque differenziazioni? tcr parlare e confidan,i. allenamento fisico per poterti Sì, c'è un modello <,oft,che è Che influenza hanno avuto portare ad un alto livello al quello di ragaai e raga1.1.c le tue scelte nella vita di cop- quale poi po1rai assumere f"ar- <,cnzaproblemi di ccl Iulite con pia? rnaci. I farmaci sono fuori lcgun buon tono muscolare e un lo e mio marito abbiamo un gc e se anche ti aiutano creano modello hard con mas'>Cmu- rapporto rncraviglio<,o. prati- sempre danni notevoli. <,colari molto maggiori, for<,c chiamo gli \tc<,si sport invcr- Ci sono differenze nell'a1>- anchc troppo, la ragaua hard nali cd estivi, per cui '>iamo proccio alla cultura fisica tra non è certo il tipo da <,piaggia riusciti a trovare equilibrio .,ia uomo e donna? ma un tipo da competizione. nella profc.,\ionc \ia nella vita Sì, le donne vengono in palePrendiamo come esempio il privata. Se non fo~sc cO'>Ìnon '>traper disperazione perché si mio ca<,o: in un anno fra pale- \arcbbc possibile per chi fa vedono male e fuori forma, <,trae dieta alimentare (che ha agoni<,mo conciliarlo con la generalmente la crisi viene in un valore dell'8()l,4 nel rag- famiglia. Anche quando an- primavera quando \i comincia BibliotecaGino Bianco a pensare all'estate, al mare, ali' esporre iIproprio corpo.Gli uomini per rafforzare la muscolatura e quindi essere piacenti. Alle donne piacciono gli uomini muscolosi forse perché sono in minoranza rispetto agli altri. Nell'attività fisica le donne sono molto più disponibili ad impegnarsi seriamente ma non nelle diete, per gli uomini è vero il contrario. Hai avuto esperienze particolari legate al tuo aspetto fisico? Sono stata contattata da un noto locale notturno per fare servizio d'ordine (il così detto buttafuori), ali' inizio la cosa mi ha incuriosito ed ho accettato. Di quell'esperienza ricordo la grande curiosità sia maschile che femminile per il mio aspetto fisico e mi sentivo usata, quasi un fenomeno da "baraccone", lo stress di stare sette ore in piedi in una musica assordante, le risse fra i frequentatori e lo stupore di certi ragazzi che si vedevano buttare fuori da una donna. All'inizio era quasi un gioco, mi pagavano bene, la stampa si interessò a me poi la storia è diventata pesante, mi creava problemi in famiglia, mi prendeva troppo tempo e decisi di smettere. Un'altra cosa che una volta mi creava problemi era la reazione delle persone quando arrivavo in una spiaggia. Tutti indistintamente si voltavano per guardarmi, non come oggetto di desiderio, ma come fenomeno. Negli sguardi delle donne c'era un misto di invidia e di curiosità per questo mio fisico così dissimile dagli stereotipi femminili, in quelli maschile rispetto e attrazione. - CIO' CHE DEVE ESSERE 8RUCIA70 li corpo agisce. Lo vediamo muoversi, prendere oggetti. stringere mani. Esso è immerso nell'azione. è l'azione stessa. Perché si agisce? ·'Nella praxis ognuno affronta e necessariamente risolve il problema della praxis", diceva Maurice Blondcl. Ossia: qualsiasi risposta a una domanda, anche a una domanda sull'azione, non può che essere, fin da subito un'azione. Si risolve il problemadelrazionc agendo. Nessuno può esimersi dall"agire: anche se tentiamo l"immobilità, vediamo il nostro corpo crescere, poi invecchiarsi, poi bruciare. L'azione del corpo continua anche dopo la morte. Ecco il paradosso costitutivo del nostro essere-nel -mondo: attraverso il corpo compiamo azioni che diciamo "libere•·, prendiamo ..decisioni" che poi mettiamo in pratica, ma siamo costretti alr azione stessa. Non possiamo scegliere se agire o no, poiché siamo immersi, fin dall'inizio, nell'azione. Ilcorpo è il segno vivente di questo paradosso. Il corpo agisce, percepisce, gode e prova dolore, e ci "costringe" alla libertà e alla decisione. Forse qualcuno ha scelto, all'inizio, di nascere? Si è trovato lì, col corpo già divorato dagli elementi, costretto ad agire. Un miracolo. Fino a quando il corpo giace nel suo stato di cadavere. Poco prima si muoveva ancora, agiva ancora. Poi è immobile. Viene bruciato dalla decomposizione organica. La polvere che prima si era sorprendentemente aggregata in una forma capace di azione, di visione, di piacere e di dolore, è ora pronta per essere di nuovo calpestata, o portata dai fiumi. Il fuoco della decomposizione consuma il corpo in breve tempo, e lo rende di nuovo disponibile per le pietre, o per il pasto degli animali. La cremazione del corpo è del tutto naturale, è il suo destino indipendentemente dalle regole dei cimiteri comunali, e dalla cura nel chiudere ermeticamente la bara. In sanscrito il corpo si dice deha, termine che deriva da una radice che significa, appunto, "ciò che viene bruciato", "ciò che deve essere bruciato". A noi piace che il corpo si muova, che possa agire. Ci sembra una vera fonte di miracoli, nel bene e nel male. Il suo equilibrio fra piaceri e dolori, l'evidenza con cui il piacere è bilanciato dal dolore, sono per noi bazzecole di fronte alla tragedia del rogo finale. Quello è il vero problema: il dolore ci fa sapere invece che siamo vivi. A noi piace essere costretti ad agire, subire il rimbalzo fra il piacere e il dolore. E ci il'lillaginiamo il rogo del corpo come il dolore più grande, quando, dal punto di vista strettamente logico, esso non è che l'uscita dalla necessità dell'azione, delle catene dell'azione. Eppure l'immaginazione del dolore finale persiste, e rovina quasi a tutti noi la morte: perché? Platone, nel Fedone, definisce il corpo "la tomba dell'anima". Nel corpo l'anima, caduta dal suo stato meramente intellettuale ed eterno, è semplicemente prigioniera: le azioni del corpo devono perciò essere rivolte a liberare l'anima, a permettere l'ascesi. Sembrerebbe esserci un baratro incolmabile fra noi e Platon~. La tradizione orfica cui egli si rifà e a cui permette di prolungarsi, attraverso Origene e Scoto Eriugena, fino ad oggi, nei conventi, nei confessionali, nel senso di colpa per il semplice "possesso" di un corpo con le sue necessità, sembra essere del tutto estranea ali' adorazione del corpo, e del suo breve tempo, cui assistiamo oggi. C'è in giro uno spot pubblicitario, credo di un profumo, imperniato su questo slogan: '·ta passione del corpo". La Tecnica ha completamente pianificato l'apologia del corpo: lavato, gonfiato, curato, stirato, plastificato, in tutti i modi immaginabili, e nei particolari più vari, dai genitali ai capelli, dalle unghie alle pieghe del volto, dai peli ai foruncoli. C'è dunque un baratro fra noi e Platone, fra il corpo come tomba dell'anima, per cui la morte del corpo è la liberazione dell'anima, e il corpo osannato, giovane e bello che ammicca dai cartelloni pubblicitari, o dai depliants delle palestre di fitness? Sì e no. La distanza è evidente. Platone parlava del corpo come prigione perché era convinto veramente dell'esistenza dell'anima e della trasmigrazione. Oggi invece l'identificazione con il corpo è completa, alle •·superbe fole" non si crede più, la morte è considerata la fine dell'identità, della soggettività, dell'autocoscienza. Eppure a ben guardare, i belletti, le creme, gli abiti autorizzati dalla moda più "trendy'', sono ancora un portare fiori sulla tomba, senza più credere all'anima. La passione del corpo è legittimata, per dir così, dal gesto di Platone, o forse dalla interpretazione di esso che si è storicamente affermata. Nietzsche intitola uno dei capitoli iniziali dello "Zarathustra": "Degli spregiatori del corpo". Conviene ascoltarlo per un po' ... : "'Io' dici e sei orgoglioso di questa parola. Ma la cosa più grande -cui non vuoi credereè il tuo corpo e la sua grande ragione; questa non dice io, ma fa da io ... Agli spregiatori del corpo voglio dire una parola. Che essi disprezzi no fa sì che apprezzino. Che cosa creò apprezzare e disprezzare e valore e volontà? Il Se stesso creante si creò l'apprezzare e il disprezzare, si creò piacere e dolore. II corpo creante si creò lo spirito come una mano della sua volontà". L'apprezzare e il disprezzare il corpo sono ancora due modalità del dualismo: res cogitans e res extensa, ora l'accento è sull'una, ora sull'altra. Sia l'apprezzare che il disprezzare impediscono in qualche misura l'azione, che è il destino del corpo, il liquido amniotico in cui esso si muove. Impediscono apparentemente, poiché il corpo continua a muoversi ed ad agire: ma proprio questa apparenza è produttrice di angoscia. Conviene invece ricominciare a fare attenzione ai miracoli reali del corpo: il respiro, il battito del cuore, il mutare delle sensazioni. In queste esperienze vissute fra anima e corpo non vi è nessuna differenza. La parola "anima" deriva da una radice indoeuropea "an", che vuol dire respirare. Il corpus, il soma, è l'involucro in cui il ritmo del respiro prende forma, e che non è diverso dal respiro stesso. Il respiro, e il suo ritmo, nascondono molti segreti. Sono l'azione non voluta che ci permette di agire. Nella meditazionevipassana del buddhismo tibetano, la sola osservazione del respiro è sufficiente, condotta nei modi appropriati, per cambiare la coscienza del corpo fino a conoscerne la natura, oltre ogni disprezzo o apprezzamento. La prima cosa che si nota, nell'immobilità di un corpo morto, è l'assenza di respiro. Nel rogo della decomposizione il respiro agisce dall'esterno, attraverso l'aria, per restituire alle pietre ciò che ha ospitato. Dov'è in tutto ciò l'individuo, colui che diceva "io" guardando il suo corpo allo specchio, che pensava di scomparire nell'ultimo dolore? Dire "io" e sentirsi separati, identificandosi col piacere e col dolore invece di viverli per ciò che sono, è solo oblio del respiro. Con buona pace degli adoratori e dei dispregiatori. Ivan 'Zattini UNA ClffA' 13

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