Una città - anno II - n. 13 - maggio 1992

• corpi - Mi chiamo Fabio Gramellini, ho 26 anni e mi sono diplomato all'Isef nel 1989. Ho lavorato presso il Mamabò di Forlì per quattro anni, prima come istruttore di body building, poi specializzandomi in corsi di riabilitazione funzionale e di ginnastica posturale. Poi ho fatto corsi di ginnastica presciistica, di ginnastica generale per adulti, di ginnastica con macchinari passivi (le Seven Ionie, una ginnastica americana arrivata in Italia da pochi anni); ho fatto stages estivi con ragazzini di varie età (dai sei fino ai quindici anni) con corsi di pallavolo, pallacanestro ecc. Coincide il tuo inizio lavorativo in palestra con la crescita esponenziale di interesse generico delle persone per l'attività fisica? Io sono entrato proprio nel boom delle palestre: nell' 88 c'era molto interesse per la cultura fisica, per l'educazione del corpo, ed in particolare nella palestra dove io ho lavorato si è cercato (e si cerca ancora) di essere il più specializzati possibile, ci sono istruttori con diverse qualifiche, per potere soddisfare l'utenza. Il fatto è che si tratta di un business ormai saturo (a Forlì sono tante le palestre che operano) e quindi c'è, da parte delle palestre più attrezzate, una ricerca di maggiore qualità, che si costruisce negli anni, anche a seconda delle esigenze della clientela. Io ricordo che ad ogni cliente veniva dato un coupon in cui si doveva scrivere nome, cognome, dati generali e in più quello che ci si prefiggeva dal corso che si seguiva; una cosa che pochi magari hanno fatto, ma che come iniziativa c'è stata, per sondare le esigenze degli utenti, naturalmente diversificate: uno va in palestra per avere un corpo bello e sano, un altro invece per averne uno modellato, oppure per avere muscoli vistosi ed essere un culturista. Siamo passati dall'interesse per uno sport ad un altro tipo di interesse non più finalizzato ad una disciplina sportiva. Qual è la differenza fra sport e attività fisica? Lo sport in età giovanile viene praticato normalmente quasi da tutti, come momento di aggregazione e di socialità, soprattutto lo sport di squadra, cui sono più favorevole che allo sport individuale: si esce di casa, si affronta la "competizione" e si inizia a vivere in un gruppo in cui si cerca di conquistare dei traguardi e dei piccoli successi, oppure semplicemente di divertirsi, facendo contemporaneamente del bene al proprio corpo. Invece il discorso delle palestre è un altro e possiamo dividerlo per fasce di età: dal ragazzo che vuole apparire più bello fisicamente per attirare di più, e quindi fa body building o aerobica o comunque un'attività impegnativa perché vuole avere un GAIA ~tévrv«me ~t-r/uf ~~t, - ~cl/t/Jtt, risultato impegnativo; a chi invece vuole fare un'attività fisica per smaltire qualche chilo di troppo. Il fine essenziale è sempre quello di piacere di più ad un primo impatto (è questo che adesso è importante, presentarsi ed avere, anche senza parlare, una certa presenza). Questo boom si è affermato soprattutto nel body building, che ultimamente invece ha avuto un calo incredibile, perché gonfiare i muscoli non appare più una cosa completa per il proprio corpo; anche chi fa cultura fisica da diverso tempo, i vecchi tradizionalisti del peso, si sono accorti che gonfiare solamente i muscoli senza curare l'elasticità muscolare con lo stretching o l'aerobica, con la bicicletta o il tapis roulant, li portava ad avere un fisico prestante ma non funzionale, per cui erano impacciati nei movimenti come Big Jim ... Parliamo di aerobica e anaerobica: occorre legare le due cose, perché l'aerobica è quando un movimento viene fatto con uno sforzo breve nel tempo, per cui si innestano i meccanismi degli zuccheri (l'energia viene data dagli zuccheri, essenzialmente), non c'è un calo di peso e non avviene l'intervento del cuore, ma abbiamo invece un sostanziale mantenimento del peso, che nel lavoro anaerobico invece non c'è, perché sfruttiamo i grassi, il lavoro è a lunga durata e il fisico rimane più asciutto. Non so se si è capita bene la differenza: in un caso è uno sforzo a breve periodo. in cui sfrutto gli zuccheri che sono facilmente spendibili come prodotto energetico, ma che non intaccano il deposito di grassi; mentre invece se faccio una corsa di venti minuti, lo sforzo. è muscolare, ma prolungato nel tempo egli zuccheri non bastano più come spesa energetica e c ·è bisogno di intaccare i grassi. per cui avremo un rassodamento muscolare. Altro aspetto, lo stretching detto del gatto. viene dai popoli primitivi. è un movimento animalesco: l'animale. prima di attaccare o CO Il mondo delle palestre e della "cura del corpo". Dal body building all'agonismo culturista femminile. Interviste a Fabio Gramellini, istruHore, e ad Alba rosa femminella, culturista quando si sveglia, si allunga, poi si prepara a combattere ... il gatto si stira. Comunque il movimento in generale e anche i movimenti di potenziamento hanno la loro importanza; io non sono mai stato un patito del body building e non lo vedo come disciplina, ma come potenziamento muscolare, che poi rientra anche nei programmi ministeriali ... Il body building è riconosciuto dalla Federazione Internazionale, quindi è una competizione fisica. Qual'è il confine fra sport e cultura fisica? Lo sport è una competizione funzionale, con un risultato da raggiungere; nel body building il risultato non è nella competizione diretta, è soprattutto una competizione con se stessi, finalizzata ad un risultato esteriore, fisico e anaerobico. li problema degli insegnanti nelle palestre è affrontato in maniera professionale? Il problema è questo: io faccio parte di una categoria, gli insegnanti di educazione fisica, che hanno un riconoscimento in Italia minore rispetto agli altri paesi europei. Per esempio in Germania, negli Stati Uniti e in Francia c'è il dottorato di educazione fisica; da noi c'è un diploma universitario, il che significa che innanzitutto l'importanza dell'educazione fisica già nel!' ambiente scolastico è limitata, è sempre l'ultima materia e quando si va a fare educazione fisica si va a fare baracca. Nei colleges americani quello che dice il professore di educazione fisica è importantissimo (se vai bene in educazione fisica sei favorito anche nelle materie culturali e umanistiche); da noi va benissimo che sia predomint1nte la cultura umanistica, però è anche vero che l'educazione fisica è una disciplina dignitosa, che offre moltissimi vantaggi. Fa conoscere meglio se stessi, i bambini inizialmente hanno un rapporto di psicomotricità, si lavora molto sul discorso di unione mente corpo nel gioco simbolico. In pratica sono tutti espedienti per fare in modo che le attività di un bambino non siano solo mentali o fisiche, ma ci sia la consapevolezza di entrambe ... C'è stata la riscoperta dell'unione tra il corpo sano e la mente sana .... Altro problema: una palestra può essere aperta da chiunque abbia iniziativa privata, sia un geometra, un avvocato o un metalmeccanico. All'interno delle palestre fino a qualche anno fa gli insegnanti di educazione fisica erano pochissimi: quello che vorremmo ottenere noi (e se ne stava parlando anche nell'ex Parlamento) è la presenza per legge di un insegnante di educazione fisica fisso per ogni palestra, di uno specializzato del settore che lavori all'interno. Va bene che ci siano delle palestre aperte da persone che, pur non essendo del campo, sono degli imprenditori, però in ognuna di esse deve esserci la presenza di un responsabile dei vari settori che deve essere una persona specializzata; se io ho un problema di finanza vado da un commercialista, perché se invece ho bisogno di qualcosa che riguarda il mio corpo posso andare da chiunque? Poi è chiaro che chi non sa fare. chi non è bravo, va criticato comunque. Però avere un albo professionale. appartenere ad una categoria riconosciuta è indispensabile per noi perché non c'è lavoro. ma solo lavoro sottopagato. Non c'è la possibilità di avere un potere contrattuale. ell'attività privata fioriscono corsi come iI Centro Studi La Torre di Ravenna, piccoli stages formativi, in cui in tre settimane si prepara un istruttore di qualsiasi cosa naturalmente pagando moltissimo. Questi corsi sono indirizzati a specialisti del settore, insegnanti di educazione fisica, medici, ortopedici, fiosioterapici, in più a coloro che, sportivi per natura o perché praticano attività sportiva, sono interessati. Il che significa che chiunque può accedervi ed essere un insegnante di aerobica, o di body conditionning ecc. Hai usato molti termini tecnici inglesi; c'è una ragione? E' sbagliato dire che nasce tutto dalla California, nel senso che in Francia l'educazione fisica viene intesa in maniera del tutto diversa (il famosissimo metodo Berterat è una ginnastica basata sulla consapevolezza dei movimenti, molto complicata e più interiore), mentre dall'America sono venute le novità più facili e di pronto consumo (come il body building, l'aerobica, il body conditionning), di tipo più appariscente e dimostrativo. Da questo derivano i nomi americani che vengono importati in Italia, ma che si possono anche cambiare: body building con cultura fisica, body conditionning con condizionamento del corpo. Hai detto che il boom delle palestre e della cultura fisica appartiene agli anni '80 ... L'edonismo degli anno '80 l'abbiamo importato dal1' America come tutte le mode; in Italia il body building si è diffuso negli anni' 80 favorito anche da questa "politica reaganiana" fondata sull' apparenza e sulla prestanza. Si è diffuso proprio per il modo di comportarsi, essere forti e prestanti come valore di vita. Esiste adesso una contrazione di questo fenomeno? Su circa 3000 persone che sono entrate in palestra per fare body building quelle che hanno continuato sono state pochissime; evidentemente erano entrate per una questione di moda. Adesso c'è più consapevolezza negli utenti, vogliono di più ... sono più esigenti. Fra loro una parte è consapevole di quello che tu gli dici e gli vuoi trasmettere, ad un'altra parte interessa solo arrivare in poco tempo ai risultati voluti. Proprio per questo fioriscono i "Beauty-center" e tutti quei centri specializzati che ti promettono di perdere dieci chili in sette giorni. Che tipo di persone frequentano le palestre? Di tutte le classi sociali. Io ho lavorato in una palestra abbastanza in vista a a Forlì e nonostante questo c'erano professionisti, operai, impiegati, gente di tutte le fasce di età. Oltre a questa differenziazione tu hai notato delle differenze anche negli obiettivi da perseguire? E' chiaro che gli studenti vengono soprattutto per fare attività fisica fine a se stessa; al contrario chi lavora viene la sera e in particolare per passare due ore con gli altri e fare un po' di attività, oppure solo per conoscere altre persone. Sui "Beauty-center" che cosa mi dici? Possiamo definire queste attività centri che promettono di ottenere dei risultati in poco tempo e con poca fatica. In genere hanno macchine particolari che consentono di sudare tantissimo ad alte temperature, non è sauna perché all'interno di queste macchine si fanno anche dei movimenti per mantenere il tono muscolare, altrimenti ci sarebbe una perdita di peso totale. Inoltre si seguono strane diete alimentari a base di cioccolata, panna, grassi saturi poi tisane, integratori vitaminici, diuretici, chi vuole anche psicofarmaci. La scorciatoia estrema per ottenere dei risultati sono le cliniche di chirurgia estetica, che ti permettono di ottenere quello che vuoi senza nessuna fatica. Questo dimostra che alla maggior parte della gente manca l'educazione alla felicità del movimento fisico quotidiano, difficile da conciliare con le nostre abitudini mentali. C'è connessione fra il successo delle palestre e quello delle erboristerie? Il punto d'unione è sempre rintracciabile nel bisogno di benessere fisico. E' chiaro che le palestre se gestite bene portano avanti una mentalità salutista e quindi rispettosa dei prodotti naturali. Se vuoi vivere una vita sana fai attività fisica e inoltre fai uso di certi prodotti. Questo connubio è stato sfruttato dai centri Messeguè. Risultato: un grosso business, in questo caso però si parla di beauty-farms. Le palestre sono la parte operaia, se vuoi ottenere qualcosa ti dai da fare, lavori duro ed ottieni risultati; i centri estetici e specialistici sono più comodi, sono nati con la mentalità di entrare ed ottenere tutto in una settimana (palestra + erboristeria). Si affacciano tendenze nuove tipo: l'uso della mountain bike. Fare attività fisica all'aria aperta in ambiente naturale presuppone una mentalità salutista, permette di ottenere un risultato che è quello del benessere fisico. C'è il tentativo di ottenere salute fisica e allo stesso tempo anche un rapporto con la natura, la palestra è una via di mezzo, ti aiuta ad ottenere salute fisica ma non Lida un rapporto diretto con la natura perché si sta chiusi fra quattro mura. •

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