

Par.
4
Taccuino sindacal e
Una dichiarazione di Foa
M
ei~~n~ ll
d:,~J~~~Cai til~~gd!~~r~~ a
~ = ?~elf
r~
11
di~~r~~j~t:zl~n1r1~~:!~!a?~a a~i~o~uat~a"di~!!fi~~
de lla fabbrica (che
fa
parte del gruppo di azien–
de contr ollate dallo Stato). Fra gli impiegati, tut–
tav ia. l'azio ne discri rninatrice della direzione ha
ottenut o i suoi frutti: la lista de lla ClSL
è
salita
da 165 a 301 voti, mentre l'Unione democratica
formata da CG IL e UIL (che l'anno scorso ave–
vano racco lto rispettivamen te 136 e 51 voli) ha
ott enut o ora solta nto 80 voti. 1 risultati de llo
scr utini o nei segg i opera i sono i seg uenti (fra
pa rent esi quelli de llo sco rso anno): votanti 3.800
(3.690): voti va lidi 3.548 (3.304): schede bianche
~11: schede null e 140. <.;GIL voti 2 432, pari al
68.6
%
(2.664): CISL 823. pari al 23
%
(627): UlL
203, pa ri all' 8.5
%
(200). Non ha prese ntato una
propria lista la CISNAL , che ne lle precedenti ele–
zioni av eva racco lto 113 voti.
1
segg i sono stati
cosi distribuiti : per gli ope ra i
7
alla CG IL, 2 alla
CISL e 1 alla UlL : per gli impiegati 1 seggio alla
ClSL.
A Sa lerno , ne lle elezioni per
il
rinnovo della
Commi ssione intern a alla ditt a D'Agos tino, la
CG IL, che l'ann o scor so ave va racco lto 228 voti,
ne ha ora ottenuti 268, e
4
seggi. La CISL
è
pas–
sata a sua vnlta da 39 a 49 voti, manten endo 1 seg–
gio nella C.
I.
La
lista de l SFI- CGIL ha conqui–
stati i sett e seggi operai e
i
due segg i dei tec nici
e deg li Impi ega ti.
li
SAUF I-CISL , che l'anno scor –
so aveva racco lto com plessi vament e 104 voti, ag–
giudi candos i un seggio fra gli operai e uno fra
gli impi ega li, que st'anno non ha pre sentato la
propria lista.
RISORGIMENTOSOCIALISTA
~·
SJ~Q.R.
L"INQUISIZIONE SI ADE GUA
-
Quel man ifesto bisogna seques trarlo:
c'è
u.n buco...
elezio ni aziendali interferiscono fatt or i div ersi da
qu elli del libero giudizio polit ico- sociale• e si
ch iede e
9uanto
siano dovuti a interlerenze
im–
prend itorrn l\ e quanto in vece siano spontanei•
gli spostament i
di
certi attivisti socialisti vers o
la UIL (cd
è
evide nte il richiamo all' episodio
avve nu to du e settimane ors ono alla ~'IAT, da noi
comm ent ato su quest e ste sse colonne )
il
compa –
gno Vit torio Fon, segretario na zionale de lla FlOM ,
ha rilascia to alr Ava ntit unk dichiarazione
su l–
l' episodio stesso . Dopo aver affermat o che
il
ge–
sto com piu to dai tre attivisti socia listi usciti dalla
F IOM
e
è
molto grave e rompe con l'impostazi one
del par tito socialista sui problemi de l sindacat o
e
de ll'organiz zazione operaia ne lle fab briche , ,
l'on . Foa sottolinea che, nelle difficili condizio ni
in atto alla FIAT di Torino. la FIOM-CG IL
e
esprime
il
pri ncipio irrin unciab ile della aut o–
nomia dei lavora tori e de l sindaca to di fro nte
al padrone. condizione questa che
è
pregi udi–
ziale a qua lunque azione di rinnova mento per una
re ale un itA de i lavo [atori nella fabb rica. I socia–
listi, che avver tono acuta ment e come int ollera–
bile l'att uale situ azione nell 'intern o della ,FI AT
e la necess ità d'una fort e in iziativ a di riscossa
sann o an che che qu alunque riscossa
è
impo ssibil e
se non si affront ano a testa alta le di(fìc oltà at–
tuali e non si afferma rigoro samente nella pra–
tica
il
prin cipio che
i
lavorat?ri de~on o esser e
essi ste ssi gh ar tefici del pr'!pn _o destrn'? , .
~I
se–
gretari o de lla FIOM ha qurnd1 posto rn risalto
come nelle condi zioni attuali l'azi one della UIL
e della CISL nell'mterno della FIAT sia di fatt o
e
impri gionat a nel quadro dell a vol ontà di Val--:
letta
e
de i padroni de11a _fab:t,rica. anche se .su di
esse pr eme l'e sigenza d1, ritrov _ar~ una h~ertà
d·azi one , e ha conclu so dicendosi sicuro che i so–
ciali sti della FIAT sapranno imp egna rsi per la
FIOM. cioè per l'autonomia dei lavorat ori e in
una coerente loll a per l'unitè sindacale .
IERI, OGGI, DOMANI
La
bilancia delle elezioni
Nelle
elezioni per
il
rinnovo della Commissione
interna alla Riv di Torino, la CGIL ha mante–
nuto la maggioranza assoluta fra gli operai, pur
scen9,endo dal 60
1
09 per cento al 54,3
pe~
cento :
La CISL a •sua volta ha perduto fra gh operai
l'l
per cénto dei voti: 'ad avvantaggiarsi
è
stata la
UIL,
che
è
passata da11'8,l al 16,~ per ~en~~. rad–
doppiando quest'anno
i sutiragi attnbuit1
alla
propria lista. Fra gli impiegati la FIOM non _ha
presentato propri candidati; la CIS~ ha su~1to
una leggera perdita e la UIL ha quasi raddoppiato
i propri voti. La FIOM e la CISL m3:llteng':>no
f~a
gli operai lo stesso numero di seggi - rispetti–
vamente 5 e 3 - conqui stati lo scor so anno, e la
UIL passa da
I
a 2 seggi. ~eco
i
risultati dell e
votaz ioni (fra parente si quelli dello scor so anno ) :
Opera i: dipende nti 4363 (4265), schede valide 3769
(3903) schede nulle 109 (31). schede bianche 263
(151). · conte state
54.
FIOM-CGIL: 2045 voti par i
al 54,3 per cento (2380, 60,09 per cento); CISL–
FIM 1095 voti, 29,1 per cento (1205, 30,1 per
cento); UIL 629 voti , 16,6 per cento (318, 8,1 per
cento). Seggi FIOM 5 (5), CISL 3 (3), U!L 2 (1).
Impiegati: Schede valide 487 (639), nulle 45 (3),
bianche 38 (32), conte state 8. Voti: FIOM-CGI~:
O
(134); CISL 376 (443); UIL: Ul (62). Seggi:
FIOM
O
(l);
CISL 1
(l);
UIL
O (O).
Al
e
Fabbricane> di Prato, nonostante i licen–
ziamenti che nel corso degli ultimi mesi hanno
colpito gli attivisti della CGIL, la lista della
FIOT-CGIL ha raccolto 509 voti e 4 seggi, su
817
voti validi. Alla CISL sono stati assegnati 308
voti e 2 seggi. Nelle elezioni per
il
rinnovo della
Commissione interna ai Mercati Generali di Rom a
la lista della CGIL , uni ca pre sentata , ha raccolt o
700 voti e tutti e 10 i seggi della Cl. Tra
i
fer ro–
vieri delle officine locomotive di Verona la lista
del Sindacato Ferrovieri
Italian i aderente alla
CGIL ha visto aum entare
i
propri voti. Ecco
i
risultati (fra par ente si quelli qel 1956): Votanti
1124 (1124); SFI-CGIL voti 803 (783) paoi al
71,4 per cento (67,8 per cento); CISL 231 (206)
pari al 20,5 per cento (18 per cento); UIL 58
(60). Fr a gli impiegati
il
SFI ha raccolto 62 voti
(71) e la lista della CISL 82 (77).
Rapporto · sul Vietnam
L
a
g~ 1~~et~enJt p~iceG;:e~v~~·ttf' \e
p~~~~
fu"
;!;
il
Vietnam una gra nde, lumin osa speranza. Essa
pose fine all a guerra che da quasi un decenn io
insanguina va le sue terr e, rico nob be la riconqui sta
dell'indipend enza da parte di un suo vasto te r–
ritorio , e sembr ò consacr are la fine dell'o ccupa–
zione colonial e; stabilì inoltre che entro
il
lu glio
del 1956 si dov esse ro tenere in tutto
il
pa ese,
sotto
il
diretto controllo di osserv '3tori int erna–
zionali designati dall'O NU. le elezioni gen erali,
mediante le quali il popolo deJ Nord e del Sud
avrebbe liberamente
scelto le forr~ e gli stru–
menti del proprio aut ogoverno.
Oggi di qu esta sper anza non re sta più qu asi
nulla . Ngo Dinh-diem,
leader
del Vietn am mc-
I
--•
-
i
~ ·;.
·-~ -1~·
:HL::~_.b\)
\~·.,
(
\•
J:
•'•li
Ho Ci-minh.
ridionale, ha soppiant atb - con l'aiu to degli
ameri cani - l'impe rat ore fantoccio filofrancese
Bao-da1, ha proclamat o la re pubbli ca di cui
è
di venut o pratica ment e
il
ditt atore . ma si riJiut a
di ott emp erar e alle indic azioni della Con ferenza
gin evrina che potrebbero segnare la sua fine. La
situa zione nelle due zone. intanto, si va facendo
preoccupante
e min accia di peggi orar e ra pida–
mente proprio a causa dell 'innatu ra le sciss ione
del pa ese.
Nel Nord, dopo la vittoria armata sui colo–
nialisti fran cesi.
fu
costituita - come si ricor–
der à - una repubbli ca di tipo democratico po–
polare , dominata dal partito comunista. Prim o
atto del nuovo regime fu l'attuazione
della
riforma agraria, alla quale centinaia di migliai R
di contadini sen za terra guardavano
nei giorni
della guerriglia come al toccasana che avrebbe
risolto i loro secolari mali e ab olito l'antic a
miseria. Ma l'economia del paese , che costitui sce
la parte più povera dell'Indocina,
non pot eva
dare l'impo ssibile . Pri vo di risorse, sovrapopolato
nelle sue zone abitabili, polverizzato ne lle sue
poche strutt ure industria li da un de cennio di
spietata guerra con tro l'occupant e, il Vietminh
si
è
trovato ben presto alle prese con insormo n–
tab ili diffico ltà economiche. A queste di fficoltà
obbiettive , cui sarebbe sta to poss ibil e rimediare
soltan to media nt e una logica e na tu ra le integra–
zione col terr itorio mer idiona le, si sono sovra p–
poste alt re diffico ltà prodotte da una serie di
er rori com messi nell'attu azione de lla riforma
agraria.
Il
par tit o comuni sta, dopo avere espro–
pri ato
e
anni ent ato i gra ndi proprie tar i feuda li
non ha sapu to controlla re la dis tribu zione de lle
~«;.a ~1iines~i untii~~a 1gi: nu: ~!is~: o ~~rb:!~
0
achs~h~~
maiiche e demagog iche divis ioni di categor ia tra
i
cont adi ni, affidando a quadri inespe rti e settari
il
compit o di ope rare le necessarie dis tinzioni.
Si
è
creata così ne lle camp agne de l Vietminh ,
Curante gli ultimi ann i. una paur osa atmos fera
di persecuzio ne e di caC'cia al pr esunto
kuLak;
era chiaro . poiché ci si trovava in presenza di
un a ste rminata molti tudi ne di con tad ini tutt i
ridott i più o men o allo stesso grado di m iseria ,
che
i
più povPr i non avrebbero av uto bisogno
di incoraggia ment i per denun ciare come grosso
propr ietari(\ terriero chiunque possedess e _più_ ~i
di loro. Le rel ative dispute , sottop oste al giudizio
di
e
tribunali del popolo, facilme nte influ enza –
bili , si conclud eva no troppo fre quent ement e con
esecuzi oni somm arie che erano altr ett anti assas –
sint.
Il
bilanci o di una pro cedu ra cosi rott a
~
setta ria è assa i gr ave: migliaia di conta dini giu–
stiziati sommari amente , abu si e soperchierie di
ogni genere. caos economico, vivo malcontento
tra le masse.
Il
governo di Ho Ci-minh di fronte all 'allar–
mant e cri si provocata dalla ottu sa politi ca de l
e
pugno di ferro , nelle camp agne, è corso ai
ripa ri esonera ndo da l suo incar ico
il
principale
respo nsab ile di questa politica: Truong Cin h
(i l
qu ar to gra nde, dopo Ho Ci-minh. Pha m Van –
don~ e
il
generale Giap ). Con un decreto de l
7
novembre 1956, esso ha sta bilito - ne l qu ad ro
di un par ticolare tipo di
e
des talinizzaz ione, -
che
e
ogni perso na gius tizia ta ne l corso della
rifor ma agraria in sèg uit o a giudizi er rat i sarà
ria bilitat a. Tutti i propr ietari ingiustament e ac–
cusat i come reazio nari, come cru deli o colpevo li
di doppi ezza ment ale, e fal samen te acc usati di
sabot are la riform a agrar ia, dovran no veder
proclamata la loro inn ocenza. Ogni
~erso.na, _a
qual siasi classe sociale appa rtenga, cli.e sia ri–
masta vittima di giudi zi ingiusti nel corso della
riforma agraria, sa rà riabilit ata, reint egrat a nel
suo onor e e nei su9i diritti politi ci, e munit a di
un' occupazione >. Ho Ci-m inh, a
no.medella .
J?i–
rezione del partit o, ha fatt o ampi a autocriti ca
dei e grav i err ori ., co~m e~si ve rs_o i contadini. _
Non bisogna tutta via 1lluders 1. Anche se
il
gove rno del Vietminh riu scir à a ~orregge re co_m–
pletam ent e gli error i nella dir ezione economica,
la cri si del paese rest er à sempre un proble ma
all 'ordine de l giorno.
Il
Nord, povero e afflitt o
da tempo immem orabil e da ricorr e,nti care stie
e
da una povertà end emica . potrà guarire le sue
piaghe -soltanto quand o l'un ità di tutto
il
pae se
sarà un fatto compiut o. Nonostante gli aiuti rus–
si
e
cine si, il Vietminh non può trova re cibo a
sufficienza per la sua popola zione. che ha sem –
pre importato da lle fertili piantagi oni de l Sud
la maggior parte del suo fabbis ogno di riso.
Né
la situazio ne è mig liore ne lla Repubblica
meridio nale. Dietro la tacciata qua si occide nta le
delle grandi città, si nasco nde una Jragica realt à
di miseria e di disoccupazione . Gli aiut i, 300
milion i di ciollari all'a nno che l'America con–
cede a Ngo Dinh -diem (e che sono circa quattro
volte superiori a que lli che
il
Vietmi nh riceve
da lla Cina e da lla Russia ). finiscono in gran
parte - come accade in Grecia - nelle casse
di pochi gruppi privil egiati, legati a filo doppio
con la corrotta classe dominante. L'eco nomia de l
paese
è
alla mercè degli amer icani: i quattr o
quin ti de l comme rcio estero e i due terz i de l
bilancio na7innale sono di rettame nte finanziati
da Was hing ton.
Il
giorno che gli Stati Uniti de –
cidesse ro di sos pender e questi aiuti ,
il
disas tro
sareb be immedia to e totale.
tl
Vieminh , benchè
disperatamente povero. ha un'ind ipend enza eco–
nomica c,he il Sud ·non pu ò neppu re sog nar e. E
ciò porta a significati vi confr ont i da parte della
popol azione, poichè per i nazionalisti vietn amiti
di ambedu e le zone, politi camen te dislocati a
mezza strada tra Ho Ci-minh e Diem, indipen–
denza economica e unifi caz ione sono due argo–
menti di vit ale imp ortanza;
All'Ufficio centrale romano dell'ltaJcable
so–
no s.tate presentate dai lavoratori per
il
rinnovo
delle Commissioni interne due liste aziendali ,
una denominata e Rinnovamento,
sostenuta dal–
la CGIL e una seconda denominata
e Problemi
Nuovo Ucero , . Lo scorso anno erano state pre–
sentate due liste. una della CGIL e una della
CISL: la CGIL aveva riportato 186 voti fra gli
impiegati e 94 fra gli operai; la CISL 189 voti
fra gli impiegati e 39 fra gli operai, conquistan–
do così la maggioranza nella Commissione in–
terna . ln queste ele zioni. invece. la maggioranza
è stata attribuita alla lista e Rinnovamento,
che
si pre sentava con un grogramma di rivendica–
zioni unitarie e che prima delle elezioni avev a
proposta la costituzione di un'unica lista azi en–
dale . Fra gli impiegati. la lista e Rinnovamento,
ha raccolto 221 dei 358 voti validi e la seconda
lista 137 voti: fra gli operai, 69 voti sono andati
alla lista e Rmn ovRment o , e 40 alla lista e Pr o–
blemi Nuov o Ucero , . Dei 4 candidati eletti nell a
lista vin cen te. 3 sono iscritti alla CGIL e un o
è
indipendent e.
Un lutto dei socialisti
La pro spetti va dell'unifi cazio ne, che Ho Ci–
minh ag ita con coer ente fermez za
e
Ngo Dinh–
diem rifiuta con spe ciosi pretesti. guadagna a
sè un sempr e cresce nt e nume ro di indocine si, i
qu ali non dimenti cano le paro le d'o rdine lan–
ciate du ra nt e la lotta contro l'occupan te fran–
cese. Il popo lo de l Vietnam meridio nale può con–
sta tare che Diem non ha sap uto offr irgli alt ro
che una nuova e protezione,
stranie ra, e nep–
pure ta nt o van taggiosa a ripaga re almeno in
pa rte l'u miliazion e de lla serv itù . Masse semp re
più num erose di citt ad ini si avvic inano all'i dea
che
il
paese , riun ificato mediante libe re elezioni
e reintegrato nei suo i dirit ti di nazio ne sovra nn
e
in dipendent e, potrebbe avviarsi sulla strada
della ricostr uzione economica con l'ai uto di alt ri
paes i, In una posizione di sostanz iale autonomia
polit ica da i due blocch i, sull 'esem pio de ll'Indi a
e della Birma nia. Anche tra i ceti urbani e tra la
piccola e media borg hesia, le rivendicaz ioni na–
zionali hanno la premine nza sull' anti comuni smo
dispera to di Ngo Dinh -diem e dei suoi protettori
america ni: e in tutti diven ta ogni giorno più
nett a la coscie nza de lla necess ità di abolir e Je
assurde fro nt iere stabilite fra le due parti del
pae se, che separano anco r oggi membri de lla
stessa famig lia e imped iscono ogni commercio .
Per qu anto tempo ancora
n
popo lo del Vietnam
potrà sopportare
questa situa zione. in attesa
· che le grandi potenze obb lighino Diem a rispet -
Una leggicra Uessione . contenut a peraltr o in
soli 282 voti , ha registrato la FIOM-CGIL nell e
Acciaierie di Tern i. dove la lista del sindacat o
unitari o ha saputo mantenere con un largo mar-
Ringraziamento
La Segreteria
nazionale dell'USI, nella
impossibilità di farlo separatamente,
ringra–
zia tutti
i
compagni e amici che banno
voluto esprimere al nostro Movimento Il
loro cordoglio per l'immatura scomparsa del
compagno Carlo Andreoni.
(Continuazione
dalla pr ima
pagina)
penna brill ant e.
La sorte ha voluto abbatter e An –
dre oni
alla vi gilia
-
for se
-
di que ll'un ifica–
zione classis ta ma non fr ont ista che fu l'aspira–
zione ard ent issima del suo ulti mo decennio di
lotta . Ti pr ego di esprime re ai compagni di
Risor–
giment o socialista H mio
pr ofon do dolor e per la
irrep arab ile perdit a
-
Ugo berto Alfass io Grim al–
di , : e
Espr imo a nome compagn i tutti
condo–
glianz e dolorosissi ma perdita indime nt icabile va–
lorosissimo
compagno
Carlo
-
Za,gar i ,: e
Parte–
cipiamo
viv issimo cordog lio
per
morte
compagno
Andr eon i
-
Cri tica Soci ale •; e
Costernato imma –
tura scom parsa Carlo Andr eoni
che
colpisce
pro –
fo ndamente tutti
i
socfaUsti italiani in'Vio com–
pa gni
USI
e
familiari f raterne
condoplianze
-
Coss u ,; e
Abbiatemi
con voi nel
compianto
no–
stro
impa reggiabile compagno
-
Pischeb: e Mand o
le più
vive e affettuose condoglianze
-
Brund Ca–
stellarin ; e
A nome partito socialista israeliano
Mapam
invio sentite condoglianze
pe r
immatura
COMME RCIO D'OGGI E SUA ETI CA
_ Que llo
è.
un dritto , non passa mese che non sia citato sul bollettino
dei
protesti cambiari.
scompar sa compa gno A ndreoni
-
Klein Dov , ;
e
Profondame nt e addolorato
e
commosso
elevo
pensiero reve rente indimenticabile _co~paono e
amico
Carlo And reoni
-
A
[J.moGiuli ano Vas –
salli,; e
Comp agni PSI e PSDI Cen tr~le La.tte
Roma commemor ano in Carlo A
ndr eont
fulgida
figu ra socialis ta,;
e
Espr imiaff!,o profon do cordo–
gtto scompa rsa Carlo
Andreom
ge~eroso com bat–
tente
libertà e
socialismo
-
Mov imento Comu–
nit à ,;
e
Socia listi bolognesi esprimono
pro–
fonde condoglianze
per
dolorosa scompa rsa
com–
pagno
Andr eoni - Ar maro li •; e
Profo1J,dame_nte
addolorato
perdita
amico Carlo Andreom
esprimo
mie
condogtia nze a voi che
perdete
pr ezioso col–
laboratore
-
Ant onio Ganibino ,;
<
Cari compagn i,
la notizia della morte del compayno CarlQ A
n–
dreoni ha profondamen te rattri stato
i compagn i.
e
fratelli cristiano-sociali delle Marche.
e
in
modo
particolare queHi
di
Ascoli
Piceno
e della prov in–
cia. La mo rte
è
veram ente
una
cosa terrib ile , ma
la fine immatura
del compagno
Andreoni costi–
tui sce una
perdita
gravissima no!l sol
~an.tope~ la
famiglia dell 'USI, ma
pe r
~tto
_tl soctal_tsmo tt'!,-
!:i~~~ic~!~a~1::~ciia
i
Jg:~a~ntl '~p~r~aJ ~llÀ:::J:ieo~ i~
che anche in qu esta
Regione
aveva fatto
cono scere
la
bon td del
suo animo
e
la chiar ezza della sua
fede
socialista. A
nome dei
compagni,
dei.
fr a–
telli cristiano- sociati espri mo alla ((!miglia An –
dreon i
e alla vostra' Segret eri.a naz ionale le
più
vive condoglian ze
e
i
sen timenti
di
f ~at_erna soli –
dari etd nel dolore - Franc esco Fazzmi , ;
Telegrammi di condoglian ze sono_ pervenu t~
alla Segreteria dell 'USI da part e di, num erosi
compagn i a
titolo
personale, e da part e
dette
se–
guenti Federazioni
e
sezion ~: Roma , Bologn~ , Ve –
nezia, Trie ste, Torino,
Bar t,
Rag usa, Napoli,
Ge–
nova, Andr ia, Palermo, Cata~ia,
Forlì,
Bene vento,
Pescara, Firenz e, Trento , Milano
ee;c.
Alla famig lia
di
Carlo Andr eoni S(!nO perve–
nu ti, tra gli altr i,
telegram mi
di
_cordoglto
da part e
dei
seguenti
amici ed
estim ~tori:_U.
G.
_Mo~d~lfo;
Giuseppe Faravelli.
·
on.
Ezt0 Vtgorelh,
mmtst ro
del
Lavo ro;
on.
Pa~lo Rossi, m:inist-:o. della Pub–
blica
Istruzione; on.
AJbe rto
Stmon~m; on. Paolo
Treves, sottoseg retario al
Com,:nf:rCto ~stero; on.
Domenico
Chia ramello;
on ..
Luigi Pret~,
sotto~e –
gretario alle Pensioni
di
gue rra; on.
Egtdio Ano–
sto,
sottoseg retario ai Trasporti; _Agostino Milani.
e
Mario Scappini, della Segretena
deUa
Federa–
zione romana
del
PSDI· Gaetano Russo;
on.
Anto–
nio Greppi.;
Enzo Zava;oni; Ugo SardeHi; Giorgio
Laucha rd; on. Giuseppe Romita, mi-,:iistro
dei.
La.–
vori
pubblici.;
Calogero Arnone; Enri~a Marchettt;
Titta Foti; Stelio Zerbini; Nino Eptro: Umberto
l.apparelti; Paolo Visen.tin; Giovanni ~Poe/i; An_to_-
11ioPietropaolo; Giuseppe
Motta;
Gaetano
Agmnt;
Rtccardo Cocconi· Giulio
Seniga
ha cosl
telegra–
fa to:
e
Molto addolorati per la sciag~ra che vi
ha
tolto
il
marito
e
iI
genitore
e
ha privato la fa–
miglia del proletariato
di uno dei
suoi
più
gene–
rosi combattenti vi siamo e vi sar~o
sempre par–
ticolarmente vicini
-
Per
i
compagni
di
Azione
comunis ta,
Giulio Seniga
•·
tare le deci sioni de lla Conferen za di Ginevra ?
E' una dom anda alla quale le periodiche rivo lte
e sommos se nel Vietn am dAnn t> una prima . al-
lar mante rispost a.
L. d. s.
15
marzo
1957
LTA LI A
1957
Il vigJietto
pasquale
O
reste BrambiL':'J, amminiJ't,ator e del~gato
della
e BrambtUa
e Figlio S.p.A.
> 1ah
1uL
rapido delle
8.30
alla ,tazione di Milano, che alle
ore
14.50
l.o1barcò alla ,tazione Termmi. Durant e
~e:~g:~~ia':e~::ia~
O
/'ue:a n;~~: dfuJ~ n('v~ ~
cenzo) ma nient'atfa tto chiacchierino anche per–
chè, milane,e di vecchio 1tampo,
non •e
la. f a
molto
con ta lingua nazwnale, ave~a
.
,ca~b iato
1OLoqualche parola con
un
paio di 1tgnon ben
portanti che gli ledevano
di.
fr onte. Erano , e•~
1i., chiacchierrmi e dilinvolti,
e,
da qu ell o che il
1ignor Brambilla non fatico a capi re, molto
ad ~
dentro
nelle
co,e 1egre te del govern o. Parlar'!"-?
infat ti di Togni ai tem pi ch'era alta Mon tecauni,
come ,e
del
minllt ro
delle
Partecipazioni 1ape1 -
1ero mol te cose, anche private. Ma dal
modo
com.e
e1Bi
le
1piffe ravano, dovevano
ene re
da tempo
di.
domi nio
pu bblico.
Parlarono di Scelba, e li
capi che uno dei due lo cono,cev a di per, ona.;
anz i, din e che av eva anche con Lui un appu n–
tamento. Entrambi
Lo
elogiarono per
e
iL
pol..to
fermo,
adope rato cont ro
i
com uni1ti,
e
Il
dichia –
rarono
1icu.ridi un ,uo pro11imo ritorn o al Vimi–
nat e. (Dicevano
e
Vim inaLe
,
col
tono
di chi parla
di ccua ,ua). Il 1ignor BranibilLa ltavo tutt 'orec –
chi, e aUorchè uno dei due,
il
piit grau o e
il
piU
ciarliero, oli chie1e La
nw
opin ion.e, gius to per
attaccare discorso, 1ul Mercat o com une,
H
1ignor
Bramb illa risp ose che l'appr ovava.
, ebbene
La
,ua
ditta
non
avesse clien ti aU'e1ter o. Si
capì
che
voless ero
1apere
che ditta fo,. e, in che ramo
lavorane; ma
H
signor Brambill a non
,t
sbo ttonò :
e
Il Mercato com une ! , , e.sclam ò allora l'altr o in–
terlocuto re,
e
ma
sarà la rovina
de ll' Italia,
glielo
dico io!
,
(quand o
un
italia no dice,
qua.sisempre
ad a(ta voce, la fr ase
e
glielo dico io!
,
non sol–
tanto vuol far intend ere che ha ragione, ma an–
che che lui
è
e
molto imp ortante, . Nove
,u
dieci,
gli italian i, anche se sono dei pl)veracci, a un
certo
punt o dei loro di.scorsi, arri vano tutti alla
/r O!e e
olielo dico io! , . Chiud iamo la parenteai Y
Sarebbe inutile stare a registrare anco ra
quello che dissero
i
due
impo rtanti dirimpetta i
di treno del signor Brambilla sono cose che
avrete sentite anch e voi, se ave ste avuto
la
for–
tuna
di
andare almeno una volta a Roma in ra–
pido. Sbarcato dunque alla
staz ione
Termini ,
il
signo r BrambWa si avviava
con
la su.a
borsa
all'usc ita. Consegnato
il
biglietto , gli
si
avvicina
un tale: ve stito anon imamente
di
grigio, sba rbato,
con una faccia
più di.
prete che di poliziotto.
oc–
chiali neri ,
d'un
pallo re di sego, grassocc io. Costu i
si tocca
il
cappello ,
abbozzando un
rapido
inchi no,
e chiede al signor Brambitla, con
voce
lievemen te
afona:
e
Signo re,
per
cortesia, il viglietto
pa–
squale!•·
e
Cossa te di set? ,
risponde
il
signo r Bram –
billa, credendo di non aver
capito.
E quello:
e
Signo re,
è
pr escritto ,
la preg o... , ,
e gli
si
mette davanti,
come
a ferma rlo.
e
Mi
capiss i no, car o
signore,
cosa te veur e~
insom ma !•.
e
H
viglietto pasquale! ,.
e
Ma cosa
l'è
qu esto vi–
glietto
pasq uale, , e il
signo r Brambilla
com in–
ciava a spazi entirsi .
e
Mi scusi , signo re
-
fa
que llo
con
tono pazie nte, m a
deciso -
e
H
viglietto
pasquale
è
il
docum ento ... , .
Il signor Brambilla
non lo fa finire:
e:
Ah, lei
vuol e
ve dere
la
carta
d'ident ità... ,. Ed essen do,
come
s'è detto, uomo
pacioso
e facile all'im barazz o,
il
sig nor Brambma ,
pu r non rendendosi
li
per'
lì
cont o de l
perc hè
di.
quell a richiesta,
met te
la mano alla tasca
poste•
rio re dei pantaloni.e
fa
per cavarne
il
por tafo glio.
Lo sconosciu to intuisce
l'equivoco ,
ma prima r'1°
il signo r Brambill a tiri
fuo:i
la carta d'~dentita~
lo
pr evien te, remiss ivo e dtscreto:
e
Cap z.seo,
lri
non
ce
l'ha , non
fa
nient e... ,.
Come
non ce
l'ho.
ce l'ho di si!• ·
e gliela
apr e
dava nti, un
bel po'
irritato.
e
Senta, caro signore , mi SCU.!i,
io
non
le
ho chies to la carta d'ide nt ità . non
sono
una
guardia di questu ra•·
e:
Cosa
l'è.
allo ra! , fa
il
signor Brambi.lla , alzando
un po' più
la voce,
men tre gli balen a
il
dubbio
di
trova rsi davant~
a un
imbr oglione. e
Mi scusi ancora, e
non st
arra bbi, capisco, lei non
lo
sapeva: ma
da
quatch _e
mese.
pe r
entr are a Roma, bisog na presentare
d
vigli ett o
pasquale,.
e Oh be la. e ~osa l_'è
que sto
viglie tto pasquale?•·
e
Scusi se gliel o
npet o:
ma
è
H
documen to che
è
stato istituito
dal
Comune
di Roma,
d'accord o
col Papa nost ro
Sig nore,
dove
si certifica che la persona ha ottem perato ai
pre–
scritt i
sacrame nti
dell a confessione
e comu-
nio ;r ~i~·nor Brambilla
spalanca occhi.
e
bocca:
somiglia . senza vole rlo, all'atto re Macano
quando
si meravi glia. Poi dice:
e Mi capivi no, ch'el scusa
lu. ma mi son
un
buon
cristia no... •· E cava'!"do
dal por·tafog lio un biglie tto da
cinquecen to hre,
lo
depone
piegato
nel
cavo della mano
de llo
~co–
nosciuto.
e Ch'e l scusa. neh! , .
Lo sconos ciuto ,
dall a facci a di
prete più
che da
polizio tto,
abbona
un sorrisetto
di
ringraziamento .
e
mormor a:
e Lf!
ve rseremo
per
le Missioni;
pe rò.
se_nta a
_m~.
.n
munisc a un'altra volta
de l
prescritto vighetto
pasquale.
Roma
è
una
cittd
sacra_. l'~a . detto
il
Papa: non si. viene a
Roma
senza
tl
vt gh etto
pa-
squal e, .
.
Il signor Brambilla. le ultime
pa role
quasi non
le udi ,
avviato ve rso
i
taxi. dell'usci ta. Ma .
pen–
sava:
e L'è bu ffa:
è
st'rano che
don
qa
u.de!'zto
~e
l'avess mai dit : o
forse
nel
rito
ambrosian o
J
è
minga sta ancora intr odott ... , .
CJMONL"'IO
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