Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IV - n. 11 - 15 dicembre 1898

212 RIVISTA POPOLARE Dl POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALJ fino alla scuola di retorica, ve n' e una che, sola, occupa quasi tanto tempo quanto tulle le altre riunite. Parlo delle lingue morte. Su di una media di venti ore di scuola per settimam, il latino ed il greco occupano dieci ore; se vi si aggiunge il tempo impiegato durante gli studi e che e, per ogni disciplina, proporzionale a quello delle classi, le lingue morte assorbiscono venti ore su quaranta. L'insegnamento attuale, e dunque disquilibrato ... <<..... Lo studio della lingua francese è ridotto a due o tre ore settimanali, ore che sono, dd resto, quasi intieramente assorbite per apprendere stentatamente la grammatica e l'ortografia. Non resta molto tempo per studiae la letteratura, assimilarsene i precetti e gustarne la btlltzu. Le lingueviventi, rappresentate dalla inglese e dalla tedesca sono rtdotte per la stessa ragione, alla congrua porzione di un'ora e mezza per settimana. Nemmeno il quarto del tempo necessario per impararle, anche impiegando un buon metodo. Ma, per colmo di sventura - giacchè nel nostro sistema d'insegnamento si direbbe veramente che una fatalità sventurata pesi su ogni cosa - nei ncstri licei si insegnano le lingue viventi collo stesso sistema che s'impiega ptr il latino; non le si insegnano mica parlando, ma facendo traduzioni, stentatamente. Si sa, d'altronde, che la maggior parte dei nostri professori di lingua inglese e tedesca, sono franct si (questo per patriottismo). Sarà forse pure per p<1triottismo che i maestri evitano di parlare e di far parlare tali lingue ai loro scolari, a meno che ncn sia per maggiore comodità. O che forse nelle nostre scuole anche l'inglese ed il tedesco diverrebbero ugualmente lingue morte? Sarebbero; a dire il vero, troppe cose morte!... .. « ..... Prego adesso il lettore di guardare la tabella delle materie d'insegnamento secondo i programmi della scuola nuova. Le materie insegnate nelle classi sono disposte nello stesso ordine del quadro precedente, ciò che rend<! più facile il paragone. Il primo fatto sul quale richiamo l'attenzione e la divisione di tutto il periodo scolastico in due sessioni : Una sessionegenerale, comprendente i tre primi anni, vale a dire le classi inferiori corrispondenti alla sesta, alla quinta ed alla quarta classe. Una sezione speciale comprende i tre ultimi anni vale a dire tutte le classi superiori dopo il 4° anno .... » « ..... È chiaro che un allievo che entri in sesta ignori assolutamente quale professione abbraccerà più tardi; egli ignora ed i suoi parenti ignorano quali sono i suoi gusti e le sue attitudini. Coi programmi attuali, bisogna decidersi, alla cieca, quando il fanciullo ha appena otto o nove anni, sia per lo insegnamento classico, sia per l'insegnamento moderno, ed una scelta fatta così alla ventura può pesare per tutta la vita. Si giuoca l'avvenire del fanciullo in certo modo a capo o croce; gli si aprono o gli si chiudono secondo il caso e per sempre, tale o tal altra professione. Questa è pei padri di famiglia una grave preoccupazione e una grave n:sponsabilità : e per i fanciulli un'alea formidabile. E siccome le professioni liberali, le grandi scuole e l'amministrazione esercitano in Francia un irresistibile prestigio, i genitori si decidono generalmente per l' insegnamento classico che è la via di accesso a quelle professioni. Così queste ultime sono sempre più ingombre e molti di qut:i disgraziati giovani andranno più tardi a dar la testa contro un muro insormontabile. Ciò che è più triste e, che in seguito costoro non saranno buoni a nulla: saranno non altro che spostati. ... " << .... Questa sezione è chiamata generale perche durante tre anni, l'insegnamento è esattamente lo stesso, è generale, per tutti i fanciulli, contrariamente a quante> si farà più tardi nella sezione speciale. Ora questo insegnamento generale porta un indeme di cognizioni che ognuno deve possedere,qualunque sia la sua professione. Esaminiamo le diverse materie insegnate in questa sezione. Ciò che colpisce, o primo sguardo, è che il latino e il greco non vi figurano. Per l'impiego del metodo che noi abbiamo teste esposto non è necessario cominciare il latino e il greco, e fin dalh sesta classe, perche e possibile apprendnlo in tre o quattro anni. Basterà cominciarlo ad apprenderlo in terza, ad una età nella quale l'intelligenza e più capace di qnesto sforzo ... " « .... Bisogna dunque sapere quali sono le materie che ognuno deve conoscerequale cbe sia la sua professio11e. Si tratta inoltre di sapere se queste materie possono essere rese facilmente accessibiliall'intelligenza di fanciulli al di sotto dei quattordici anni. li programma della scuola nuova comprende dapprima un primo gruppo di studi che occupa quasi la durata del tempo consacrato al latino nell' insegnamento attuale: sono l,i lingue viventi. Esse sono rappresentate dal francese, inglese e tedesco, vale a dire dalla lingua materna e dalle due lingue straniere più indispensabili. «.... Riassumendo: coll'attuale si3tema le lingue viventi straniert: nou sono meglio insegnate delle lingue antiche e la stessa lingua francese e relegata al secondo piano; è come soffocata dallo sviluppo anormale del latino e del greco. Ora, dando uno sguardo alle tabelle d'insegnamento, si constata che se queste tre discipline situate in t(sta alle altre son male insegnate, le altre, quelle che seguono, non lo sono guarì, o non lo sono del tutto. Esse formano ciò che nell' insegnamento secondario classico si chiamano « accessori », e che si trattano, per conseguenza, con disprezzo. La Geografia e la Storia occupano un' ora o un'ora e mezza per settimana - ciò che e insufficiente. Si conoscono, del resto, i risultati; si è sempre ripetuto che i Franct'si ignorano la geografia. Dirò più avanti quale potrebbe essere la nuo\ a parte della Geografia nell'insegnamento. In quanto alla Storia i nostri manuali, compilazioni spesso indigeste di fatti e di date, lasciano nella memoria solo dei fugaci ricordi e nello spirito nozioni vaghe e senza legame tra loro. Vien dopo tutto il gruppo delle Scienze: Ma/ematiche, Geologia, 'Botanica, Zoologia, Fisica e Chimica. Qui le tabelle mostrano un vuoto assoluto o quasi. Ciò deriva dal fatto che queste scienze non erano ancora costituite nell'epoca lontana nella quale si stabilirono i programmi scolastici tanto religiosamente conservati... " « .... E poi, dal momento che il latino ed il greco assorbiscono la maggior parte del tempo, perche si dovrebbero porre in mezzo queste scienze? La più semplice era di t6rle di mezzo, e così si è fatto. Nondimeno, non interamente: si e pensato che i nostri giovani non potevano giungere fino al baccellierato senza avere almeno inteso parlare vagamente della fisica e della chimica. E come questo ingombrante latino non è comprensibile - ncn si comprime, il latino - non si è potuto trovare un piccolo posto per qceste scienze, che solo durante l'ultimo anno in filosofia. Vi assicuro che parlo serissimamcnte. Sì, si interrompe l'insegnamento della filosofia per tre ore settimanali per dare qualche nozione in fretta e furia, di fisica e chimica a giovani che fino allora non ne avevano la menoma idea! La fisica e la chimica hanno già rivoluzionato e piu rivoluzioneranno il mondo moderno, ma questo è un particolare ignorato dalla nostra pedagogia. Del resto>

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