Il primo 01umero di < Pattuglia > ha generato, fra n.l'cuni n'O'Str\ co · m>scenti, diversi comprensibili ma~ !umori. ,Qunlcuno, poi, I!, uscito tanto dagli :,,nuggin'iti gangheri, che ci ba spedito addiritturi< dei car· telli di sfida. Le verten,e cavalleresche ha11no t.rnd-izioni n'oMlis~ime, 'è. vero, ed haono deliri&fu, ai tempi beati d"I e Pa.drone delle Ferriere >, Il\ più bennnta e nnnoitlfo società d'allora.. tPotete quinùi immagin.i.re, cari lettori, .con quanto piacere noi ci dedicheremmo I\ que&ti leggiadri divet1!1ivi, se ln brutalità cli questi tem)1Ì non avesse completamente sopito rin noi ogni senso di rornnr1: tica gentiluomeria. Abituati ormai cln anni •olo ad orrori e .a ,gcin.gure, che scOl'wolgo• oo interi contrinent,i, come potremmo avvertire a.ncora il soUrile rMcino che il rl•chio di un duello può esercita.re su chi \ih·e ancorn nl modo di Felice ·cavallott.i, buon.,. Rima I Sarebbe come dare tWl concerto a dei !Ordomuti, ,E pOi orn ci siamo ficcati in capo di ritornare a. far 1a guerra, quindi ... No, nbbia.- te patzienzn, o eletti n.vversari, e \'I pt"omettiamo che quando nvremo ..finito di rattoppare le !'Cuciture ùel nostro jnfelice « Stivnle >, ci cam• b'ieremo d'nbH,o, fnremo 1m:miicure e, per non anndi.arci troppo, accet..- teremo tutti i 0.1.rtelli che vorrete invia.rei, ,anche se isc,·viranno ~o1o a farci e a fnTvi della gratult.& pubblicità. ·una lettera anonima ... Noi dhprezziamo l'nnorumo. Ueianio alle ~ettere nnonime lo stetssO trattamento che &i usa alln. cArta ' igienica. Però, fra le t.inte letterd di compiacimenbo che ci sono pervenut" dopo la pubblioo,ion del primo. nume·ro, ve n''è unn, ni1onima, a cui, in v,in del tutto eccezionnle, concediamo !'.onore di unn. risp0tit.n. 1La lettera nfferma: • Mi pia.ce •Pattugli,-• perchò è battagliem e dice 0a verità. Però, nel riporl>are j latti commessi da. determina ... ie persone, 4'i potevn Almeno omet.- . terne 'i rt,omi. Qne!!Lo 'persone vi odieranno per tutta Ja vita ... >, Ebbene, nll'anonimo e n quei !tignori che evon.tunlmet1te la pens~- • no come lui, rivolgiAmo nnn dol-- mand&: e Ammf>ssi e conle,i:mati i fatti dli cui ~opra, non trova.te for- ~e che quelle persone ci hnnuo sempre odinlot Non era fol'oo da odio ver~ di noi, quel regime di terrore da loro insta.urnto noi gio!"- ni che oeguirono il 26 luglio I ~on er& Torst, da odio verM> di noi, l'ipuraziooe dei fnscisti da.i pubbli.::i impiesh; e dalle officine!•· Dell'odio present.e e futuro di quelle pern-one, .st'gnor Anonimo, noi ce, ne freghiamo Altnment.,e Noi tiriamo diritto per Ja noat~ •!rada, èbe è stata, che è, che _.. rà sempre que11a. Ecco perchè non •bbinmo J)I\Urn di additare al pubblico djsprez,o r.ertn gent& che, oon le sun gest:> o con la. sua viii[liaccheria., hn ;n maggiore o minore misura oontribuito al trndimento della P:.tna e al di.sorient.n.mento delle maMe lavoratrici. ••• r. una·- lìrmala pattuglia mo 'il nome per e~presso ~ giusti-- 6cato de•iderio del mittente. Eccola: ~ Signor <llirettor,c, nel primo numero del periodico • Pnttugija •, che n&lla oua nuova ve•te mi è partioolarmeote piaciuto, ho letto che 1A collaborazio- , ne è aperta n tutti coloro ohe ab-- binno ddee oe1•h-utbive e ooraggiio di dire la ·verità. Non è perchè io desideri collnbornre " codeoto gior1mlc che mi gono ,intc.loU,o ,a ~crivervi ; ma, perchè vorrei che fosse continuata la rubrica. e Tiro 11 00rsng1io >, che &erve ottimamente n t\'Vergognare i vi~;n.cchi, i trAdit.ori e gli infAmi girella. A ta,Je ,copo de~idoro farvi conoscere tre oi">iso• di, con la preghiera d, pubblicanli, pe-rchè ·coloro che ivi vengooo nomina.Li abbiano a vergognarsi:wne, e quelli eh~ li conoscono Abbiano ad -apprezzarli n,el loro giust-o valore. t.) Un ingegnere Aicili~rno <.lelt:i TU Sei. dell'Ufficio Te<'nico Era• ria.te. stupidamente credendo rhe rm1se ormai vicina. l'ora delta i li~ bn~nffl011e > Arl@lo•americana. ch'i& deva ripetutn.montk- a unn. signori.- na. ivi impiegntn. prO\leniente <lntl'Egitto, di volergli impartire lezioni c..li lingun inglese, per me,:;lio potere accogliere i « liberatori.1. (L'.ingeSflere in qudc:6ione ,si chi41ma Campagna Jtoenri-o). ,· •1 1 .,. .. ~-> ,Un CAPO-sezione clell'Uffil-:,1Tecnico Era~iale (ing. Ivan Ri,1.0· ni), allorquando si ,epnr!le la voce di un ntterrnggio di nppn.reccÌri in• gle•i nell'uroporto di Forll, rrAgantlosi le mani, esr):\mava: -- ;Che beller,za I - (DI\ notnre che nnehe detto ingegnere è l!iciliano, a che mai aveva (ntto .conoscere S '8uoi sen.timenti oot,ifascisti e antitaliar\i in .regima fa.soistn). 3.) Un impie.gato comunale (,Fa, rolfi), che dal 25 luglio aveva tolto il Mluto a una stimati,.ima per· ron...i.che aveva avuto cariche nel'-- 1'Amrnm'istrnt:ionc Comun.a~, i col#, · pevole solo di vera tede fascista., con feccia tosta incg11Agliabile, do, po i~ riavvento del •Fa.sci&mo, non •olo volle resldtuire n detta r•rsona Il saluto, 111.!I tentò di intrnt.tenersi con lui; cosn rhe, primn. d'allorA (fl..,mthe pl'imn. del 25 luglio) era st>lito fare. Chi l' ha visto 'l ' Oall'8 settembre 1,on abùirnuo pili notizie dol Dr. &,~iorgi, vice direttore della looale Ca•sa dii Ri-. sparmio. 'Ci Ti•ulta che a quolYepo·• cn egli, da tempo richiamato alle arnlli uon gMdo di capita.no• e jn servizio di Stato Maegiore preoso lo ,Stato Maggiore Getierale dell'Efercito, h'ova.vMi in licenza a Fori\. Sappiamo ~he egli era un dir&lr to e feclens•imo coll•boratore di ! quel famoso Oen.. llvos:81, ·eottocapo di Stato· Mnggiore d&ll'Eoercito, attun.lmerrte pne&llto con ~rmi e bagagli al nemico. ordini dal ~uo Generale di eecn1,si in Rusaia p&r incarichi 'epeciall della mM11ima Segretezza. L' Airmir in Russia era a~lor-n. <'O· mandato dal Generale 0ariboldi; altro emerito traditore. Dove •i trovi attualmente il Cnpitario o, Ione, già Maggiore Sangiorgi noi'" non l!appinmo, e "Sllremmo tuttavia. curiosi di sapere: può darili nnche che egli 11\0nsi" uccel di bosco come molti hanno voluto farci cre<lere.' Sa.-emmo fra l'altro curiOl'li di farci raccontare <la, lui, che tnnto cose certamente de\!e !'O no•cere, la -'!tlona del traclime.,to Jel auo Generale. Ramazzare .... E' impiegato presso L.., locale Se~ r.ione ProWnciale <lelf'Alimentaz'.io• ne un certo Gori. Stipendio cirM lire 2.000. 'E' di Cesei>a., e fa pensione presso l'nlbergo e 1BellR-Ilo- ·magina >. "E iftn qui mente di riraorw dinnnio. Ma noi rivolgi.amo nl Oo-- ri (e perchè no o.1 •uo direttore i) • questi\ domanda: • Oome [a il Oori a permetter!!i i~ lusso d'i pagarf> puntunlment,e, ogni mMe, all'albergo ouddetto dei conti che o.cillano fra le 7 e le 8 mila lire! Como fa .. il Gori l\ permettersi ~I lu~o di a.- "ere dt'i conti da oo noleggiatore . di automobili, di circa 34.000 lire! Come In ~l Gori nd I\Cqui•tl\re ogni t.,nto da Stambani nnelli o che ,o io, per un \l&lore mir1imo dì lire 3.0001 ' E poichè. nbbiAmo pn.rh1to del Oori, ,è giu•to anche ricordnre qurl ta.1 sno amico Monti. ex-direttore del Con,orzi~ Combuotibi!i, che ..-;ve da tempo a Forll, conduce vita brillante, senza esercit.1.re oro· [essione a1cun11. Che •i a,petta • lnre una b•ll• ramszzA.'t.11 t · Pane a~ pane • Il Pensiero Romagnolo è defunto. Non è buona · norma infierire contro i morii. Ma siccome i II pensatori n, anche 5enza •< Pensiero r. · sono vivi e vegeti (veromenle, abulici/), indirizziamo · loro quesl' allio intelligente attacco, del fiortnlino Mastama. E' comparso sul numcmro 6 Ji Italia e Civiltà: di qucl1' 11 Italia II che, 'per e.,ere una rivista di infe//ellooli, i nostri cari giovanetti avevano ,cambiato per una consorella di " pe,uiero 11. A fiacca, Ma.tama I Oj è voout6 Ira. mano, benchò iu ritardo, il pl"limo rtumero di e Pent1iero romagnoto >. Sappi,mo che il foglio è stnto poi soppr<IS!lo. A I tempo del bioomio Bottn,.,r,,..,..,.. ri, invece, sa.rebbe subito stato pre- "" sotto d'alt!\ protezione del Alu:i• stero delPe<luca~ione nazionale, e magari sovveru,:ionatò. C'era lù, Fon~d'ilijÌ"\rt\ld<t~~ffittl>~!i- ForJt.•ppia_mo foolLre ~he _ne~l_'iovesc,l/jzf "df-1/Ò'l'lf. 1_}!'oo 1 rlli'"'Vu\MI ~bi,a- 6, 19.u? ,t Cap. Saog1or1r1ntevette ,. infatti, un piccolo ceo>tro di in!oiione. O'eoa il solito gruppetto di giovani lett&rabucoli decad<>ntucoti, nipieni d'i borietta ., • che, naturnlmoote, st&nnio ben al • dloopra dei pa.rt.iti e delle seÙ,e ,, molto, wn molto n! l<fi,opro.clelln guerra, .. rhe ;n fondo nitro o.on è che ,,;, corollari6 inutile>, un corollario inuti • I& della lotta ch'es•i l&Ueratucoli decadentucoli .tana·o combattendo nii tavolini, versum1o inchiostro in1'\'ece che is;rngne, oppure sangun ..1. mn snngue emorroidnle, per vin tli quella maledett:i stitichezta chn ~ perseguita. nell'espellere· quei vorei e quelle prose. ddì qunJi :ippunto in 8uerra non è chr un <·orollaflÌo inu· tile. Questi giovnn; hanno nltro pn i' ('aro d1e 1a « cronnca >. Xoi fnccii.\-- 1110 la cronaca : e!itsi fn 11110 la C" ,;f,orin , . .L.'\ (nnno e mnceranùosi , : qj macrrS\nO di5f)erntnmentc sui lt!tt i ili Riivihr. di Ahirr Fournif'r, ·li C'lnudel, di Brcton, di tluard, .li Giùe. E sapete che n,e nascet Nr na~ee, poffarbnceo, In snh1eu,_, d, I caUo}icrt~mo. Infatti: c. Breton ron l~lunrd finisce per prendere rncl 011'> !tpirito pooto nccnnlo n C1ide.-Clw :sin. l'utlÌt'O modo per snlvnre 51 n1io cuttolicesimo T ~ escla.mn stuperntto uno dN collaborntori del « Pensi"- ro romngnolo >1 .che è uno dei ponto.fici <lell'ermet.ismo. Il qnnle, intanto che lui si occupt1 ùi ttnlvR.rf' il calto~icesimo sui te!lbi surre,di,t: ùi Brelon e di liluard e sui testi sodomitici di Am.lrell Oid~, un ,1tro, che è ricercatore' illustro di trucioli, per fare "I: l!torìa. > si ocr.upn. minutamente ùi gatt,i : < A I iparo <l'un aibero, un nticio s'in:ul'a, fermo >. E che ra il micio rhc s'innrca 1 Ohibò. fn i suoi bisogni. Dopo <li che. eccolo affannarsi a nascondere le sue e soz1.ure >. Ma !ti dfa pace il buoa micio, chè J,, sue ,rnzzure, a)ln dine, son sempre qualcosa di pili -pulito JeP conte,rl'\J che i nostri i11<'ffahi'.i rrcquentnlori <lf'l Pnrn-aso hanno tenuto i11"' quesla guerrn. M,,, dh·e,·nmo, lfl e l't>nsiero r1'- nrngnolo > è st,nto isoppresso, eù ù ma.le, (or,c:e. Era un pi('l'o)o cent."O ù'infezion<.>, ma non prrico:tJso, tutto sommato. .BastnVn iiso>,ulo: isolatolo con curn, l"ii pote,·a t\Jldletooerlo 111 vitn, in funzione di stimolnntc, per non f:V"cinre n noi sempre la tristn bisog,na ùi recibre soltanto un e monologo>. Ben· ch,è ,è n.nche ,•ero che dn 1111 gerrn1n.1io. co'h tutto che pi('cOln e non,,- stiant-0 le m~liori cure, se ne po~- -l!SOOO form:tre rapidl\mente 111011 i altri. E tra l'Sllltro, chi tdoglinsse il secondo numero cle!la rh"lsta « Pnr:illelo > vedrebbe in che stitgml « mncerooo .. 11'.n,·tt• r In cultura nostre. fbi"ista. lussuo~.a. chf\ afo,K1,;in i l!:oliti nomi d~lln soJittl nrcinnl:t coNrn.ternit..,: abrilica, ,•iziosa e ùecadente. a viene in lllf>nte, n Proposito Jei cliJ"'f(':rnlii,e,,i:oti!smipoetici, un· r sortnzio1w di .\ln1.1,i111 (mn (;\, Il~'" stanchiamodi pul'e cli ·citnrlo, 'ltll'- st..o tbf:\zzini): « Finchè le nazi0t11 Oprano, finchè grnm.li i11le1essi pubblici assorbono gli effettC privati, 1i regno delle finzioni ,li., 11rglelto •· r\oi precisl\mente ,•ogfia.mo a!. lil'ISSO « negligert• > :!e fim~io,-i, pot>• Liche e ffOo poetiche, perchè !i..1mo, rvoglinmo esaere OMorbitS dtti grn11• <l'i intereg~ pubblici della. nnzi0t11! che opera., dell:t. imciet,à. rh 9j riform:l. Dopo, torne-ri\ l'orn <lell'l\rlr, <lcll~nrte che è il nostro nrnore preruinento, mn che ,s..,rh., nllorn~ di tutt''Mtra portata. Per una gene• rnzioae che avremo perduto di lfll · terabi, e ,~ piittori 1i1111i1Torent~ n, tn.vagLi della patria, contemplatori del proprio ombelico, •uccil\to· ri delle proprie mtu.nmclle, no gun.- dng,x-,remo un'nltr"' produttric,r Ji un'1ute 001.nonalc e uni'VuMlf', va.• st,a, e t!olormo. .Anche noi Ainmo int,rllE-ltunli, 111n a modo nostro.
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