La Nuova Europa - anno III - n.6 - 10 febbraio 1946

-·-1oreub'ijtlornw--------------L.A N.UOYA• EUl<OP.A ------------------ S-. LA GRAN BRETAGNA DEBITRICE t.c il ]liano di Drctton "'oods, polreb– be a h.mg. :i. sca<ienza.ridar ,1ta al si– stem a degii scambi multllateraU, e ctoi! !"abolizione o una drastica rlttu– zlonc delle tariffe doganali amcrica• ne, ~ proprio l'unico che Il governo ha csclu&O a prlorl. implicando a suo mo– do di vedere- troppe difficoltà in ma– teria àl Politica fntcrn::i. Suit.a oran,Jc opcTIT~lonc finanzfarla cwfitttJ.ta .:J.:Jl presidio dcnu Stc.ti u,1,~ ti aUa Or.an Brcta911<11 lcr.torl Bl son potuJI ottl /drc t111at:r.cluta ll'fnslemo dcU' articolo del '1l08'ro coUaboratora Alberto Fctrrari. Le re!azloril cconoml• ohe ant1o-americ.inc, u,cllo net n. 49 dc/.l'anno scorso. La orande imJ)Olrlan· :a dcU'avvt-nintcnto c'fm,ucc a pubbli– care :iriche a seguente artlcow, Il qua– re cl 11cnnette di rendercJ c1otto conto della que,tlonc <,tser.:alo dal p11nto di V1810 britGnnico, L E condlz.J.oni del prestito a.meri· cano allà Grnn Bret.agn:isono dure. La Cran Dretasnn ha blso#no di dollarJ pcr·mantenere li suo ritmo di vita e di affari e non perchè essa. st sta comPortata come uno scialacqua. tore che ha d1ssipato il pa:trtmonto avito ed è costretto :t ricorrere alla carità del pros3imo, ma sempllccmen- . te perchè durante la guerra essa ha ,·01onta.r1amente ·dislocato e rtdotto Ja sua stn,ttura economlca in modo da consacrare tutte le' sue J~osslbllità dl produzione e d1 muno d'opera allo srorzo bellico. Nel periodo del e casli and carrv • l'economia di guerra della Gra11 Bretagna per quanto spartana era sana e vitale. Es..c:.., aveva stimo– lato lo esportazioni e )a produzton~ bc.'lllc..1 in modo da potei· pagare le spcsc di guerra. Ma, introdotti gU • affitti e prestiti » e specialmente do. po Pcarl Harbour, la Gran Bretagn3 ha ,·o!ontartamente annullato 11 suo commercio d1 espo11azlone per evitare che le sue rtao~e di mano d'opern an– dl1sscro dlspers~ in atti,·ità puramcn• to economiche. Fidando sugli « affilll e prcstitl • per l,e neccssltà di impor. tar.lone, la Gran Bretagn.\ si diede t.ultn alla causa dcJl.i GUetta. Le rl· percussioni di questa completa dedt· zlone alla causa alleata .su11•ec<mo011n· britannJ.ca sono apparse chlaramcntt– clnl datl statistici l>Ubblicati dOPo lo annuncio delle cond!zioni del prcstl– to, Amara fu perciò la delusione della opinione pubblica britannica quando sono state rese note le modalità del• )'accordo. Gli Inglesi ritenevano d1 aver diritto a wi l>en divet'SO traltd• tncnto tn conslderazlonc del ·sncrlflci deliberatamente accettati, tra l'altro Mche per la sal\·czza dell'America. Ha fallo impressione ,mche H fatto stcsSQ cho il prestito sta stnto accettato. Il pc,polo britannico riteneva che l'im– porto rosse troppo esiguo per le su~ necessità. Consldcrm 1 a esosa la rl– clùcsta del pagamento di interessi per un prestito che credeva sinceramente <ll a\•er meritato col suo sangue, col . suo sudore, con le sue lacrime. Un effetto anche peggiore produsse la diffusa impressione che J'Amcrlca u•essc atteso i! momento più grave per le finanze britanniche per ltn– porre un mutamento nella Politica in~ glcsc clello pl'('forcnze imperlali, tl• mnncndo nello stesso tempo clecn a1 malC causato aU'cconoml.n mondiale dalla politica americana delle alt.e ta– riffe doganali. La 1u.iggiore trritazlo– nd 1,oi è stat.1 prodotta dalla condt– ziono che la Grnn Dretacnn dovesse aC!rettarsl,a ratificare 11complesso ac– cordo entro pochi giorni, mentre il Congresso americano a\.Tebbc potuto approvarlo o respi n...~crl oa suo pla– <'Jmcnto ..Nemmeno ad.un nemico ,•ln– to si potevano imporre condizioni CO• 61 tuniUanU; ma le dure condlzloni MAGGIORANZA MONARCHICA imposte daf suo governo costeranno all'America un 11otcvoleraffrcdclamen. to dell'opinione pubbllc.a mondtale nei suol coµJronti. L'accordo commerciale chit accmn– pJgna il prestito sta su lln plano ben dlfCcrentc dagli altri due documenti. ~:: 11 prestito stesso e 11 piano di Bret• Le due Camere del ,parlart)ento bri· ~~n r~;~~:,r>r~~~;~~;;~e ~r:iap~iti tannf_co hann? JJ>1>ro1•ato con forte , contraenti. L'accordo commerciale è maggiora~ I accordo per H prestito; probabilmente il più complicato cd ma non SJ dcvq, crNlerc che c1uesta oscuro del tre documenti, anzi non decisione sfn stata dettata solo dalla è un accordo vero e proprio ma piut– grave sltunzione; già J>rlma d'ora· il tosto un insieme di proposte cho ·:e popolo britattnlco nveva dimostrnto d1 due p;1rtl sl impegnano a patrocinare non volersi sottomettere a~,nessun CO· alla fulura conferenza cconomlca mon– sto ~ del ricali!. L'i1ccettaz!onc clel dinlc alla quale saranno fm·Hall pro– prestito deve essere consldernta come babllmento anche 1 neutrali. Per QUC• J!ion ~l~erd~~~r;l~a~f~ 11J!~1~!iic~! f~~it~lO~~rì~ ~~~e :1f~1~~~e 1 ~1ri~f~c~'; quanto sag~le-. Qual'è, dopo tutto, la .sibilo parlare con una certa preclslo- fgerJ:1~~;~i~fal~u~~\~3~fc1 -G1:'n1;; ~eJ~~e J~t J;,,t:~~J:e~f~n~~~i Bretagna,, tanto del neutrali quanto co per esempio 11 punto più contro– dei belligeranti? Sul terreno morale il vei-so dcll'acco~o commerciale è rlstabi}li:nento degli ideall cti umanità quello che esige la rlnuncla al sistema ~si~~ft~ I !~io.suck te!~~r 0 raego~~: 1 r:1. ~ 11 iinrire:ii~:O~ci~1~{~ 3 1fal1~fe~.1L~i merciah tra tutti i paesi, clementi che tegglamento del Commonwealth :i sono ad un tempo condiztonl e con• questo proposito è perfettamente chia– seguenze dello stabiUmento della pa. ro. li sistema. delle preferenze Jm1Je– cc. Quale speranza sarebbe rimasta se riali costltutscc solo un aspetto par– la Gran Bfetagna avesse respinto il zla!e del libero commercio nell'ambl· p_res~to! L accordo finanziario, garan- to del Comm<mwealth, mentire lo ta· ZUl cli una contlnua collaborazione eco- rlffc <1ogan31iappUcate dai Dom,inions nomtca b sJato scelto dellberatamcntè e dal Regno Unito costituiscono UD!t come la u~1gllorsol~zlonc che sl pre,. parte del sistema delle barriere dosa– seut.assc, ~1a per 1101 che per gli altri. riali. Varrebbe la pena <li cambiare Le fOnseguenzc .dell'accettazione del l'abollzionc .delle barriert! doganali. da PI'€:S~t9 sono d1 tro ordini: I) le una parlo contro l'abolizione del sl– oondLZJonidel prestito impegnano Ja sfoma prc!erenzlale dall'altra, ma non Gran Bretagna a fa1·c della sterlina certo la semplice ritluzione delle r,rl– u~a Yaluta convertibile entro il ter- me contro la totale abolizione. delle nune di un anno per quanto rjguarda seconde. Costringendo il governo bri• le transazioni in conto corrente e, ad t:mnloo nd accettare la formula amc· aceorcJarsl con 1 paesJ intercss.1U per ricann, il governo <li \Vashlnston ha la Itqwdazionc delle bilanclc della segnato senz'altro un punto al suo at– sterlina accumulntesl durante la gucr- tivo ma non ·blsogna credere che la ra entro la 2ona della sterlina· 2) la rutu'ra conferenza economica vorrà Gran Bretagna e gli Stati ifnHd sl accontentarsi dl una semplice riclu– sono lmpegnaU Jl cllvcnt.arc membri zlone delle tariffe doganall in cambio del fondo internazionale monetarlo e della abollz.lonc del sistema delle prc della banca internazionale pre\-isti da ferenzc come previsto nel piano ame– quel!o che ,iene. orn chiamato accor- rlcano. certamente durante tali tratta– do oi Bret~on ,voods 1ra le Nazioni llve verranno esercitate dall'tnterno Unite; 3) '.l due g overni intcl'cssa,U .sul governo americano forti pressioni S.l sono trupcgn.au nd ,.t,pogg!aro. le che gli impediranno con tult3 prob:i– P,roposte cJ1e verranno sottoposte ·ai- billtà di rare oft.crtc accettabili per il 1esame <li una conferenza interna- Commonwealth. La stessa poolzionc in ~;~~!~~~l (}ci~~:r%~i~rf ~~l 1 '~~J~~~: ~~~~1~l~ s~1~:~~~-c1! ~g~~gr~1~r:ec1~~ re una profonda tnnucnza sul com- sembrn voler escludere il commercio me-rciointernazionale in genere e sul- btlateralc in termini di economia pia• la posizione del !}eutrnM. La Gran Brc- nlftcnti:1.Qua lunque sia l'attegglamen– tagna non fa mistero del !atLo che ia lo de l partito conservatore in propo– convertlbllltà dell::l sterlina iml)One sitò, U p.1rlito laburista britannico è alla nazione un aggravio maggiore natutalme.nte fa,•orevole a t.aU mlsu• del preyisto. J>rob~bilmcnte i rapprc- re e. nella futura conferenza econO– scntantt brttann!c1 a,Tanno ritenuto mica, gU Amezicani, quali unici pa che anche questo sacrirtcio fosse so- troclnatorl dcll'ortodos....:~ia del com, stenlòlle, tenendo presente il fatt.o merclo multl!Rteralc, donanno farç che, dal punto di VJstn lntcx:nazlona- grandi concessioni per com·lncerc J Ie, la convertibilità della slE'rlma cscr- paesi dell'l!:uropa occidentale a 1·lnun– citerà indubbiamente un. influsso in- clare a questi •mC?zzl disper~U rie.r 1:1 corrs:l:~~edfu~r~ti:;1i: 1~~~~~l~~e~h~ loro t·icos.truzlone economica. idoneo J)('I' 1istabilirc il Sistema de1 ... commercio multilaterale se l'economia mondlale fosse nella stessa situazioni) del 1935. Nelle conclizlonl ntluaU in• ,·ece- saranno necessarie misure mollo più drastiche. La serie di prestiti che slt Stati Uniti vanno concedendo at vari paesi europei potrà dare qualche glo,·amento. Ma 3nche in questi cast rammontare dE-1 prestiti è insuWcie:1- te. L'unico provvedimento che, a par- aUa monarchia. quel s,w rappresenJ.a· re lil sto1-lca « conlinulld :., Il suo esse– re « superiore al vartitl », tutto ca– drebbe qua11dosi ~rovaue oslile qua· .st la mctd deua. popolazione, e ttna I L flqlio di Ch11rchill, R-andoTph, t:a mctd tutla cosciente e aqquerrita; di· pubblfcando, anche sti giornalt ita· vcn.tcrebfHc oUora, fnvcce che simbolo /iani, una sc,;e dì arlicort che trat· dJ nn;one, oqgeuo cU 1,'f.olenta co11tTo– .tano del nostJn problcm!. E' Ioqlco che ver-sia. Solo una co,ullzionc come fin· la sua fsjnrazione provenoa da quel ol.e8e, dove il novanta per cento del e bt! mondo» nostTan.o che non ha mai 'f)opolo riconosce futUitd < lei.la sua bJ'lllato per incUpenden.za e saoacia dJ funzione, re pcrnr.ctle di durare e di qJudJ.:io e che t· stato, forse, uno cUJ agire con comune vantaoolo. A]elcoN plà acccW per far propendere L'osservazione deL Chu.rcltW d pa· gU stranieri. (I favore <l! oueL Jascfsmo re più che esaua.. La ,naoc,foran~a mo- Il successo o· il fallimento de1t·.:ic– cordo comrr,erclalc e in genere dl tut– to il sistema del commercio multlln– tcrale dipenderà probabilmente dal maggiore o minore realismo con cui gU Americani considereranno le loPo barriere economiche. :Madel reallsmo che snrebbc necessario vi sono ben scarsi indizi. Negli ultimi mesi ab• biamo udito cfol presidente e dal po– polo ·(]csli Stati Unili esprcSsionJ. di nobili senUmcnti. Nai.ionl <li· diversa grandezza e cli diYcrse concUzioni eco– nomkhc sono state però invitate, CO· mc condizione per l'a.sslstenza riclll~• sta, a sottoscril'cre n convenzloni alle quali, ne-I peggiore del casi esse ere• dono solo in parte e nel trJgllorc SO· no so!o parzialmente in grado dl far fronte finanziariamente. Non unn P:l· rola è stata i,rouunciata in camblo, se non altro per dimostrare che gli Ame– ricani h;lnno capito che se vogliono esportare devono essere dlsPosU ad importare sulla stessa scala e che ·se desidcr:mo avere ciò che ~ loro do– vuto devono essere disposti .id essere pagati in bonl o servizi. Nessun lndl• ch'esso, al suoi inizi, senza trom,o sln- :~~;:~a•eitjybN~~~~~~ci/~~~n~ · t'"~a:,oi~ J~='!f-~~:l~~ ~~a':!c~: chte, per seguitare a vivere, devo,w co. n oWVane Chu.rch1Utratta dun· vincere, oo{JI,, l'lllooi.cltà che le -xon• aue, In uno dei suoi arti.coli, della mo, trasscona, devono fa.rsJ perdonaTe la narcllla In It.aUa, ne ,-Jconosce i I me- loro hiconomenza,· e oli ci vuolf per– liti tt, ne ausvtca i /11turJ u serolzJ ». cf() i~ c~senso qenerale, ~11. u_n atmo: Jfa, onestamente, addita anche i peri· 3/era cU ba.ttaglia. Ci pensino , nostn · reotl che la solu.zione mtmarcMca prc· monarchtci, clic _semln'ano voler per. scntercbbc, Eoli dice, ~n sosta nza. che petrwre . ad ooni costo con Qual,cl1e i.I l'efcrcndum potrebbe da.re, alla mo,. astuto r, trova.to un el,cmc-nto àt clvi-Le 11archfa, il 6Q per cento dei vot'- Jla I dtscordia in u na situaaone dove stis· come faTebbe ca nwnarc11:zaa reggersi sistemo oM ta~t e, e ,n on tu tte eltmin a· con 1ma cost forte ,nJnoranza contra• btl,i,. nrgfonl dt tot.la e <li dtssen.so. ,i~? { bene_/lci<la molti 1·lecmosci11li . u. m, ~ 10 ta~~ t:in~~ll~a~~~~;~~5f:r~I~~ cupnzlonc quanto limitarne le impor– tazioni e che 11 nuovo !mpcrlallsmo cleldollaro è tanto condannablle quan– to quelli ·che l'hanno preceduto. Da parto britannica non si è! su!Occnte• mente compreso che il problema 1m– medtnto che ostacola la ripresa dc( commercio internazionale non è la so. vraprodu1Jone e ·l'ecceSS1vorisparmio come nel '30, ma l'incaP.acllà dei paesi devastati dalla guerra; Gran Brcta• cnn compresa, a produrre merci tn quantità sutnclcnte per soclòlllfarc le LA ZAPPA SUI PIEDI S OLO QtlCllchc (Jl<.,rno /a t stata ri– chiamata la mia attenzione tu ta; 11fnl passj del libro de.t prof. Pie· tro Silva, lo dU'crWo rn· monarcltia: (libro che io _non avevo visto ancora), pass! che ,rn rJouarclano. Dke dun• quc, il prof. Silt1a, ti p. 73 del détto lf' bro, che nel{.a 11arrazJ011e da mr fati• dell'avvento dei fascismo net mtcJ Vcnt'nnoi Ira due gucr1·c ·u1on si tra•· va ombra di d11-blJio sulW vicna tcott– tt111itcl e suUa necessitd stortrn del m.o. i.'imento fascista, sul;la per/cJ.ta orto· ~ossia coslltu2icm0Je della crisi del 1D22 nel rapporti fra Governo e Parlamen· to, tra Parlamento e Sovrano,. Dice altresi che 11el Sommario deJ\a Storla d'Italia e nel Promo della Storia d'EU• l'Opn e l'autorevole storico tralascia 00111 aooeltivaz1011e Javorevolr ai fa• scfsmo, ma si ouarda anche da ognt criJ,lca ». 14 vro/. Pietro Sil11a, 11el suo zelo per addurre e aulore1,·0U storicJ ,. a dlfesa de/Ja monarchia, lcuoe nei testi queL· lo che non c't, e 11on lec,oe qucuo che C't. E' pr01]'ri.o lo stesso p-rof. SI!· va, ~ p. 80~ a parlare de e alt antlfa: sctsti. che non potendo csprJmcre In• tero U lrn-o animo, .sf limitarono cc,., me tJ Salvatorelll ad allineare t fat~ itt 1:. Quel sllenzlo rvanJalo sllenzf.o, cainc coli stesso rtconoscc. e come ve· dremoJ che a r,. 80 è protm di antr– Jascismo, a p. 73 ~ apologia storica e costituzionale del fascismo, o almeno dei suo avvento ai 11oterc e cleLlama-1 11a,·ch1ache ce lo chtamù. Jfa vediamo ph). dav,i:ici11tJquel pa· 1"aorafo dei Ventl anni s1tll'avvento clet Jascfsm.o. Questo ~ presen.tato come la confluenza dd nazionalismo, deU.a ,·eazione borohcse al sodalbmo, dello sconvoloi,nc'lllo tnatcrlale c ,nora{e de/Ja piccola bt?Tohesta. E' delto e~ « suo strumento capitale di successo, fu t'azfo·ne diretta. m.cdlante lo :;qua– drlsmo (clot, pçr chiunque sappia la(!' ocre, la violenza .materiale). 1:I' detto elle, di fronte alla. marcia su Roma. 1, ministcro'volle 1·cslstcre con.· lo sta· to d'assedio; « 1·c Vittorlo Emanue– le 111 si rl/1Ut!J e cl1famlJ Mussolini at poterè •· Questo sarebbe, 1>el' il prof. Pietro SiCva, autore dl lo Wfcndo la monarchia, it mto rie<> noscltnen.to ati1 la « plena leqittlmilà • ci el , novimento fascista, e della u perfetta ortodos3ia • costituzionale e parlamentare della cri: si del 1922. NcJ Sommario (e nroli cdtri. ,nie{ llbrl cttati ph} sopra), « allineando I fatti». 10 ,1cordo lo sc'ioolimento dt tuttt i partiti salvo tl fascista, la pro~– btzione di correnti ,,oliUclir In lotta col- fascismo, la JascistizzazJ011cdefia 8tampa, ll~ monopoUo sindacale fascJ: st.a, le mlSure e oli oroanfsmi straoc– dJna.ri cr: per reprimere ount aoJta:font. politica», e infine la. Ca::mera dei F'a• scl e delle Corporazioni, « diretta ema– nazione del: ooverno fascista: C'amlna· mento cosliluztonale per cuJ, scompa~ Tendo l'ultimo avan.:o del sistemo elet– torale liberalevlemocratico, ebbe tL suo coronamento l'eàificfo <lello stato au-– ,to,-ilarJo-totalila·1'io.•. (La defini::lone e t.otalitario » c'era uià qua?cJ,e paok na prima). Atll11eamento di fatti, cer– to; ma di fatJi perfcttam.ente carat- . tlertzzali: e non dl altro s1 C'ompo11 a l.a stOTia. cr:Torni a,sua sc"ienza•,ll vrof. Pie: tro Sitva; e se vuol seguitare a dlfen· dcre certe cause, cerchi I suol ta.&ti altrove, lontano. ,nouo lontano da. quelli dei 111ict libri, pcrchè artrhncnti .s-ldarà la zappa sui pJcài. l• s. loro necessità immediate. e tanto me.. no n far fronte olle rlchiest.c del neu. trali e degli altri, e che li fatto che cssb dovranno J>Cl'un certo numero di anni lmpott.:ire a credito dat neu. trall e dagli altri pacsl Produtt6rr, richiede che essi a.giscano In modo da guadagnal'si la tlducia del resto del mondo. Non basttl per la Gran Bretagna - come ha osservato Lord Keynes ne~ suo classico discorso al Comuni ..., C<!rcnre di guadagnarsi In tilmpatla altrui mostrando le proprie medl:IS"lle e dicendo: cc Un veterano merita dil meglio! 1>. La gratiludlne t'! un senti• mento su cui ~ saggio non fare conto nel campo della Politica internazio– nale, Dobbi~mo essere pronti a far fronte all'avvenire se-nza ltlsciarcl do. minare da cor.slclcrazlonl s~ntimcn~ tali. QU'F,.'ITINllOGG COl\'Cess!O.:Vt.RlA. rsctUSJVA PET: LA. PUBBLICITA.• SERVIZI TEC?<l01 OROANlZZ.AZ!ONE J"U8DLICIT4• . ROb!..\ ..:... 'Via Vltt.orlo Veneto u_ M - Telorono 43.712 -

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