La Nuova Europa - anno II - n.45 - 11 novembre 1945

-- 1l novt:v.n.1915 -----------LA NUO.VA EUROPA---------------- 9-- NEWMAN P U0' 1iuscirc l.strutUvo, e. percllè no?, gradevole il constatarlo. In occasione del primo centenario dal dl In cui EnliCO Newman passò ufficialmente daUa Chiesa nngl!cana ai.la Chiesa cattolica, ùeponendo 1a sua nbi\m1 nelle manl tli un passionista ~~e~!o•ca~t~:,na 1 ;o ~~ml;~t;lt~~~f~i~~ ~;n~it~ ~:~a-fi~~e~t!\'c~~~~;~itg~~ l"Ja commc.•morato con nrnnlfcsta7.ioni cosplcuc 1n.data. La O1iesa anglicana, a qu.mto d risulta, ha lasciato invece t1-asco1·rere la data sen;,.a alcuna pub· blica sesnalaztone: Il silenzio non cl sembrn sia stato altrettanto ccu· ~nico. Intendiamoci bene. L:i COBa è umn· munente e a prlnrn l-ista del tutto c01nJ'.>J:cnsibilc. r.. , Chiesa cnttolica av~· va tutto l'lnterN>5e di rievocare il 1,-i.orno e l'ora che gll avevano appor– tato un neofita di quella elevatezza. E, a memoria d'uomo, non si sa che le lstituzlonl costituite, anche le con foosionali. e forse p1•inclpal111cnte es· ee, credano di buon gu~10 Ticswmir9 la ùMa <!ell'esodo dei loro p!'ù rimplan• Ji u·ansf11ghi. Ma, nella fattispecie, ahh!amo l'im· _pressione che nè la Chiesa cattolica ~veva oggi particolare diritto a com· memorare la oonve-rSlonc del Cardina– le Ncwman, a meno che non ne aves• 1:.e preliminarmente avvalorato e uti· lizzato l'immcnrn signific.ito spirituale. nè la ChicSa anglicana si s.,rcbbe do– vuta a&.-tencre dal commemorare an• ('h'cssa l'evasione del suo cx.·fel.low dl Oxford, se avesse convenlcntcme11tc va· ~u:ato quanto di rmglico. se non di an- 1:'li('<tno,e di ecumenico, EnriCo Giovan· lli Newman, l'autore del Saggio s-'.Jllo ,vilt11mo della dottrina c1·i.~ticma,, por- 1ava nell'ortodossia romana. aderendo lld es&.1 e ricevendo a Roma }a ordina· ~,me saccrdot~lc. Non avrebbe U dovere e il dir/lt() domani, la rinnovata Chiesa lute1•a11a in Gennanìa, di commemorare solen nc:11ente il giorno In cui Carlo Barth. ;igg;·<'gancloscle. vl iniettava il fermen· to calviniSta? La verità è che, omologan<.lo per te– rnani del Padre Domenico la sua ndll Uione alla di9Clplina romana, dopo g!J anni delln sua laboriosa e appassl.o nata campagna tractaricma, H Ncwman poti.a\·a alcuni prlnc!pl della sreolar~ t:re <li.tà crlstiana a tali originali appll· càzloni, a cosl vaste e tungimll-..nU prospettive, che la sua conversione non si .sarehhe potuta In nessuna maniera consldcrarl.! un approdo; ;1\ contrarlo, Ja sl s::n·ebbe dovuta considerare comP. u-n sal.pal'e dal porto, per inl7.lrtre, sul libero mare della' SJ}ir1t.ulillt1ì in1Zlesp ce latina, una nUO'\-"'a temeraria navlga• ::ionc-. · Quarant'anni or sono, battendo.et~ sl..renuamf'nte J>er la rivendicazione c:ittolica del cosidetto «modernismo», Giorgio T.rrrell pose n base della sua drammatica loua il presupposto che, co'ncI.amwndo la « sintesi di tutte le " resi e», la Curia romana aveva con– .:lannato, incontestabilmente, I prJnci· )'li stessi dell'apologetica newmanlana. ·qualco.,;a dl simile. ~n non c'ingannia· mo. ò stato cautelatam.cnte Insinuato testè, durante .lo svo)3'ilncnto delle commemora7Jonl dedicate oltrc·l\fanica alla grande fi.cura del Convertito, che Leone XIII ave,·a voluto. con mossa magnanima, insignire della 1K>1·pa1·a, ~gli lnizi stessi del suo pontificato. Nella vasta e multanlme produzione del N'~rman, due opere emergono, per 1a densità dei loro contenuto, per la fe– condità &miSUl'ata delle loro JlOSsibut applical.!ont: JJ. saaoio sull,o .,viluppo della dottiina crl~tiana e La Gramma• tlca della adesione tnteLlettuale. La pri– ma non è che I.i <lisam\na sotUlc e la òilucidazione storica del fondamentale postulato cal.totico del,Ja perenne vali· ditù dell'accrescimento dottrinale c11- stiano, sotto Ja pressione dell'espericn· ~,a HSHociata. La seconda è l'utilizza• • ztone magistrale del presupposto che ~ dialetti.ca di svl tuppo della splrltua• ,:ità umana è tutta racchiusa in una capacità di « induzione Illativa ». che rnanoduce infa\llhllrnente lo sl)Orlto u· mano, indipendentemente da qualsiasi sillogi~'mo, aUe soglie della « fede». 01·a che cosa fu mal Il modernismo se non il tentativo, maldestro e acer– bo, se sì vuole, e titubante, ma Intima• mente retto e sano, di trar fuori la vi· _talità cattolica dalla paralisi delle sue formlù~loni dogmatiche, tropp0 rii:ida– men<c intese, e di cWamare a soccorso, per la reviviscenza tleHa L<;plrm~ione cri.Stlana fra noi, quelle capacità sot· terrance del'lo spir\to, che 1·aggiungono )a luce della verità attraverso le im· pervie vie del subt:osc:iente P òeU'l· stln!Avo? Sant.'Ambrogio aveva sentenziato una volta che non è attraverso e in virtù 'della dialet1ica pura che era piaciuto ·a Dlo dl 1radtm:c j.n atto il piano del· 'fu. 0 redenzione universale. Ftdcle in quolche mOdo alla grande corrente <lcl· Ja 6{>CCU!azlone anglica, tutta intenta a coghere le Jc?Jont. immediate dell'espe– rienza sensibile, Nev.Ttl.lan scende a sco· prlre nel fondo de!l'wnana corefenza quel ,peculiare « senso Illativo», che non difformemente dal senso della grandez.za , della beJtczZa e della mora· lltà, trae e spinge l'uomo ad aderire a queUe realtà trascendenti, che son.o _lo specifico dominio della «rede ». In ve– rità Ncwn1an fa di questo « senso il· Jativo » un'attitudine che non sbocca soltanto nella' credenza religiosa. NP.\la ?.ona l.11timadeìl-a spiritualità, rcrmcn· ta, egli afferma, una montcplicità dl « assensi poten?Aali ». «Es.$i creano, eroi santi. grandi condottle-l'J. uomini dl sta• to, predica-tori e riformatori, plonie1i delle scoperte della scienza, visionari, fanatlcl, cavallcrt erranti, dcm.agogthj, e avventurle-ii. Essi hanno dato al mon· do uomini dall'unica Idea, claJ!a sconfl• nata energia, ,dalla volontà adamantl· na. dalla capacità rivoluzionaria. Sono questi reconditi senst illath,l che suxi· tano simpatie Cra individuo ed LndivJ· duo. che cementano Insieme le innumo– revoll unità, costHucnti uno stato cd una nazione. Essi divengono la sorgen· te della stessa esistenza }}Olitlca.Con· feriro110 omogeneità di pensiero, CO· munione di propositi, unitaria sa,::oma alla teocrazia mecUoevalc e alla redo 01~omcttana. Costituiscono' oool l'e&· :~~ ';; 0 ~~~a czit~~~~t;;~:o~~ s1 ~J azione, che à il peculiare vanto deot) anulo-sa.ssont ». Queste ultime J)llroJe. che awruono oggi cosi lucidamente presaghe, fan di Newman, oltr~ tutto, anche un profe– ta. Sulla sua tomba di Rednal, nellP vicinanze d1 Blrmlngham. sull'alto del· In collina che i fedeli di Newm:m voi· lcro comprare per lui, con pubbltca sot– toscrizione, 11 gior.no che ccu fu con· dannato dal tribunale ad una simboli– ca indennità per Ja querela }3nciatagll contro dall'ex domenicano Ach.illl, New. man volle si Incidessero le parole er. ,u:m .. b.ris et l.1rw{!inilJ'11.s ad liucem-. H marUre del modernismo, Giorgio Tyrrell, volle che, sulla sua tomba, foose1·0 I simboli della fraternità er1· stlana eucaristica: 11 calice e l'ostia. Forse il mJgllor modo di commemo– rare Il e convertito» del 184.5 è asso– cio.re alla sua lmmagjne quella dl chi, u.,cendo darla Compagnia di Gei=;ù con la Lettera ad un professore di ontrc,– pologia. mo.stJ•b di voler fare appello più urgente al « senso Illativo~ della coscienza cattolica, per un Ideale di fraternità ccumertica superconfesslona– le, che spinto Innanzi verso una con• creta attuazlonc, avrebbe- Iispannlato forse al mondo re iatture dell'ultdmo trentennio. ER!<ES'J:O BUON AIUTI MONUMENTI MUTI E- stato sugge,·ito che qu.elle spie– qaziowt e d.ichlurazloni che oli a– m.erican4 hanno 01>posto a t·utti n1i e<lifici romani di. qualche imvort(ljJZa a,·llsttca e sto1·tca e che <lèm110, tn ilì– atese, 1l dati dea.a loro costruzione e ·un trreve riassunto deUe loro vicende, <.Uventl-110 permaneuitl; che altJ•e tabelle, cioè, scritte in italia.M, si sostitu.fsca• 110 a queste d'ot·a q11.aruJ.o t soldati ame– ricani se 11e saranno a.11dati. a in.for– mare i romani, cmne succinte note di un Bacdeke,· esposto al sole, dek valore e della storia dei Loro monumenti, per• chè nessuno. si dice, è itmaro quanto i ro111anl delle glorie della propria cittd, nessuno si a-nuira indifferente come loro tra le soten.nl reliquie del passato. lL suggerimento 1lon Cl 001wince: ,-t.~pccchia -un entusiasmo, una mania educativa che crede nella vtrtù delle nozioni acqu,isite, nei cartellani e nelLe etichette. Not preferiamo assai i mo– numenti mutì. che non dicono nu.U'a.l· tro al passmtte che la 101·0bellezza e la loro dionitt}. Cento volte iL passa,ite non vt poserà l'occhio, m.cntre 1, a.ta – bella, ben luctda come queste amerl• ne e con i colori di Roma invece che queUi della bandiera steUata attif'ereb· be subUo l•atten.zione dei pttì sfaccen· dati ed insulsi; ma u.n giorno, pe.r im· provvisa ispirazione, leverd lo s{IWl.rdo e t, monumento oli apparird t·utto tra– sflgnrato di luce, e Roma olf divente1·d, per un giorno, una cittcì d,'. erot, una citt(\ soonata. O meolio, fin da 1·a9azzi· no avrd avut.o confidenza col palazzi e cot temvl:i. ovrà giocato '1lfa loro om· bra. I ,·omani non sanno nulla dei lo– ro monumenti, ma t monumenti pro· p1·i,o perciò sono cosa loro, come le ca· se dove abitano e Le vie, so,to /alti deu.a loro storia {ndlv-iduale ch,e s-t rl· percuotono nella loro psicologia; "forse per esst il rnmano è assuefatto a una certa grandezza di proporzioni e di ge• sti, a mia Visione più. calma e ptù l,en• la. Se ci fossero i cartellini, se fossern cos-2 additati e csempUficati, div.ente· rebbe·ro pezzi da museo, oooct;ti da ca• talogo e da coUezi<me. a.. J)\. TRISTI POLEMICHE 7t.JTOLTO t1·istt appai,(Jlrn totune voie– lJ'.l m!che che di ou.est-t tempi corro· no ~1.01i ttmlo fra Allenti ed tta· Ua11t,quanto fra Alleati ed ArJeati e, perfino, -purt,·Qppo, frn italiani ed ita· lia11i ri -proposito del.le cost<idette t·fpa• razioni. Molto t·rlstt pcrchè - a 'IJTP• tcinclc:rc da ooni altra considerazione - di pm·oia in parola, di aroome11to in araomeuto, tau polemiche finisco· no con 1'im111ise,-i1'e ed immeschinire tutto e tutt.t. Non O>bbiamo,infatti, 'L"-isto, di q-ue· sti giorni, contabilizzare con metlcolo• sità davvero ragì011eristica. cose che ount uomo di, buoua fede avrebbe rttc– nuto insu.scetlibili ~ q1w{si11si mate· ,-iafe ·valutazionet · Uri omnde stat.ista brUcmnico, cu.! una te1-ribile crisl mo,UUaLe c,1 il pieto· so crono delfe<utìciodi Versatu.es. di Canncs fl dt Spa at·evano tolto molte delle tlkusloni e delle ma11le contabm· stiche rleU.'altro dc,voauerra, scrtvev4 nel 19.12: • Certo, 11011 è o:mmissrblle che ai fwstri ,·eciJJrocl sac-riiici si appllcM una misui·azione commerciale e sa.reb· be quanto men.o sconveniente tratUire come una obbUoal'i-011c dt affari l'aiuto materiale che im Al-lealo ebbe a. ,·ic!':• vere dei ttn altro nella dis;Derata vioLen· za di una lotta ver évita,·e una dfsfatta che ovrebòc inabls.rnto nel disastro tuui oll .Alleati>. IL COJl!IPITO DELL' UOlVIO DI LETTERE Ed aiJ.(ora? E' prop,·lo necessario or~ rivllre ad ml'altra crisi e ad UQ'I. altro crol)o per ridive11ta1·e cosi saf](lf! ]', 7 '<,n si vuole oui cliscutere se il CO"' 1,cllioeumtc - 111 nuJteria di rlpm·ozto– n,i e di recr]J7oche JWestazion.i nella tot• la cmmmc - possa avere d4r'ittivari a quelli dl qualsiasi alleato o debba s1.1,– bi.re .r.me, ·ivari a quelli dt (l 'IJ.al.s-ia.si vf.n· to: né .c;J intende entmre, neppu,·c ùt-, sfuuuita, net nmrlto delle polemtcl;.fl~ che og9i, impervcrsan-0, dando raoW1ii_1 o to,·to a chù:chessfb, si trat:ti d·l rus.s-~ o di,, a-meri.cani, cli -Inglesi o <li. ,-:~ di questo o Q1J-el vartito. NUila di ti-wt· to ciò. ! Quf si fa 1ma ç:-uestlone totalmen:e,.' diversa: dt me11t0Utd, dl costi.tmt, "J prmclpio. se si vuole, esprimendo H i-O,: to clM d1: Qtwl.unque cosa si cllscuta.i. qualunque sia la po.sta in poJ.i.c, ~ sl cominci, per ca,-ttd, con l'istitulrl del e contt », c;ellando su! due piatll,· della bilancia, alla rinfusa e per Jer, peso,· fede e cannonf; fdeali e carri a_1:1; mari; Am.·lire e soccoral alimcntm•i; 6-ffJ struz.ioni, cccupa;;ioni. rcQu1sizlon,: c4 aiuti de/(UNRA; Sil-0 disboscala e crE-– ctiti in d/Jllari: A..tfitti e Prestiti e sa.<'ltl g'Ue partigUmo. I Percliè è questo ,m pessìmo seguo. 1 Dal contaòWzrnre cl ri-nfaccim•t, Il passo è breve e quando ci si mette: JU (flUSl<i -l.)fa non è mal 'IJOSSibile SG'i,let·~ dove e come .si cmdr() a finire. g'.11~- ff. non nascere dei ca_polavorl, ma fa i=;h.1.• cerW1 e l'entusiasmo di una nuova fede dovranno manifestarsi nella cul· tura, se la nuova soci.età è v~ramcnte :itte-sa e· matura; ai(rlmenti i progrmn- ·.'– mi Polltiet s.ii -:mno Ingegnose e&:ogi· ~,. taz\oni di tecnici o sottili esigenze di spiriti profetici; ma non i segni delln nascita di un nuoyo mondo. E' perciò che vorN?rnmo che C:inreu· Il. prof. G. Graziu.ssi. mt seri.ve : :~~t~p!e~e*~si!nu<~r~~~il e~~~~ U NO dei fenomeni pill evidenti e che 1 r filosofo -insomma cl rivelasse I~ nuovi di questi ultimi tempi nel· sue convinzioni poUt-icbe e ci pcrsun• la cultura 1taliana è costituHo desse del suoi ldeall sociali elabornr.· dall:i. tendenza degli Intellettuali a seri· do nuove teorie ruoso!iche piuttosto vere di cose poUtichc. che scrivendo nrticoll &ul problemi so· Se si apre una qu:.1\Si.asì rivista, ol- clali cd il poeta crea.~se iznmai;rini oo tre al fat:to che c'è sempre prcdon'U· espress!oni del s-.Joi ideali che lo \Bpt· nanfe o una tendenza pollt'lca od una rano piuttosto che esporre Iicord.l od trnttazione cli questioni politiche. s1 aforismi Politici; perchè appunto H 10· nota che gU SCJ"it.toriche agitano que• ro compilo non consiste nel propoa:T6 sti problèmi sono persone che ln tempi tioluzionl dl difficoltà economiche. o P<>:' pas,;a-ti sl interessavano prevalente· litiche: essi devono invece esprimere mente di arte, di filosofia, di lettera· attraverso la loro seria attlvl'tà ima tura, di storin, occ. nuOl•a fede mo1·a1eper gll uomini». E' naturale qWnd1 Oomandarsl: que• n problema <;hea prof. Gnr .zius.si )Hl• sto sposi.amento di inLel'essi lntellct· ne con mouo acume e chiarezza i dt tuali• è dovuto ad una nuova vocazione ornnde mi .porta:n.za . Su d4 •so sarebbe delJo scrittore, che sente la necessftà desiderabile (:o:,wxere t'opi:nione d' di cambiare l suoi studi e la sua atu• molti .st.udlosl, letterati cd artisti." Po·. vi1à pe1· obbeddre ad tln nuovo orlen· mie parte. confesso che mt sento con,, tamento dE>lsuo spirito, oppure deriva tlnuamente spinto da wi tcrm.inc ~ dalla convinzione dello scrjttore di con· J'allro det dilem.n1a. Quando, assillato trilJuire in questo modo più utilmente <ùùle minl(le cu.re di un'attività poUU· che in nitre forme all'educazione della ca poco con(ltmtalc al mio tempcramen· società In cui vive? A questo dllcnuna to e alle mie abltudlni, ripenso q,glJ talvolta i•ispondono con brevi conres· studi intern,tti, mi men. da cottcliuicrc' stoni gli scrittori. stessi: essi ritengono che oiovcrc, molto pfì,, a.l vacse e a di doversi dedicare a quc&-t.a opera dl m.e stesso .~e p. es. conducessi a tcr– illuminazione e di eclu<:.:izionepolJtica. mine quella Storia della filo.sori.i. 11114 alla quale li abilita la notorietà della quale ho dedicato 95 anni deUa mfrz loro cultura e l'ampiezza della loro e· ulste:11za di. s.tudioso. ,lla come fare o sperienza ,intellettuale, pur sentendo sottrarsi <lall'ingranaooto nel qual.e so, Il richiamo e la nostalgia degli studi· no .Jtato preso, mio m,al{Jrado? E, ~>o--, t;=~,~~n~~ 11 ~8:ra~i~~ !!)~~v{~à !' 0 u~hf,,.~~;~u.~::~~ n::bt~~ ~e:!! provvis01ia e non ris1>ondente alla In· monumto ù1 ciij oli riomint di buonatll tlma vocazione e che essi abbandone- volo1ttà sono JiJI. troppo scarsi e f~ iJ:• ranno appena le sorti del nostro pae· sogno delilL loro disi11teressata coODe,• se saranno pili definite e normalL rm.. -to11c i) pilì elle mal w-r,ente? Allora cl~1scu-no riprenderà il ~uo po• n canflUto è molto più l11Umo clJ sto ed Il suo lavoro: ora La vita sociale qu.e, elle potrebbe appari.re dall'aiterna•: è sconvolta e bisogna contribuire ad ava posta cla, Graziu.,ri. Se la fX)Uti.C.a, or~;!':~·l~i.scutere della attitudine degll {~~: r;''!#~,ttt, '!~i~~7;:ett!t~~~ fntellettuall alla soluzione de' problemi d,.~r"a~ cpho~.~~a t"ar"" el.if ~~ eco""nu"°n••~', 0 ed! Cl.le=. i politici, che richiedono competenza "' "" e- u. ....... ..,, ,.,,.,,l tecnica ma soprattutto Intuizione e tiva,re a sue gfardtnc, 'lasciando 1.:h.e ~i tatto, t1 problema e55enziale è qucalO: politici coutvt,1-0 a proprio. Afo m~11) l'artista ed il pensatore quando senta· troppo la distinzione prlltlca.,nent.e nO# no l'urgenza de1 problemi politici e so- sussiste, e 4twecc .n eh) wia conU11uQ.~ ci.ali, devono t.rartarne specificamente interferenza del.le varie atti'vità .sp'i":i·lz ~o:r~ 11 !~~a~ 1 f~. "J~fra d~i~,t:ir~~~a~ ~a!ttacgs~~:~a.::h~ =:t:1~~o~~~ zione politica di un popolo si attua posso :ottnirmt I'° Ttoroanfaza.Ai091At soltanto colla me<Utazione ciel problemi dcl7a scuola. la ripresa dd rappo;-1~. polltlcl o non anche nelle molteplici cuJtu.rali con l'estero, ecc., so11-0com~ altre forme di vita spirituale alle qua· pit-i, poli.lici che l!uomo di c.1t.l-twa 'IWR le appunto lavorano gli scrittori.? 1mò affidare a ntani ine&J>crte, mo: dt:J Sarebbe .tn questo periodo cosa d-isu- ve cu.rare egl'l stesso, mettendo a pra•J mana ed inconcepibile che uno sc1itto- fitto tutte le sue f'lsorse. E alll»'ai1 re rimanesse placidamente estraneo ed L'ideale sar:ebbe dl potere adcm1>,le1·~ indifferente ai problemi umani della nello ste.rso tempo ai d-u,ecom.pili c01~t\'1 società ne!-la quale scrive: ma egll de- plementari, dtstribuendo le PJ'Qfm~ ve sforzarsi di farne sostanza della sua fòrze tra l '11.no e l'a!Mo. Ciò tl mor~ vita interiore convertendo la sua pas- pi1ì facile a dirsi, che non a far~. _Pe1ì sione politica in una <.-oncezione filo• parte mia, non vt riesco, e non mi t·~ son.ca O morale. se è un pensatore, ln sta che a titolo di con.f07to, la s-peran1 una visione poetica, se è un artista, In za di potere 111. wi oiomo 11.,1n lonJan.o~ una nuova dlrczioine delle sue rtcer- quarufo it tavo,-o potitf,co s<ml. ben.e~· che, se è uno scienziato. via.lo e n1wve jorze si sa.ranno ne La miglior prova della vitalità di una frattcm.po adclestra.te a com.pie,·lo, 10·., concezione sociale è nella sua capacità nare aZ lavoro p4ù. strettarn.entc etti~ ~t ~~~~iic~:t1nt:;:itu~!t 1 ·a~rra~t~~ ra/c. '..4.me1? .. r;rrrno DF~ltUCCil~R0 :J

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