La Nuova Europa - anno II - n.3 - 25 gennaio 1945

--10--------------..::... __ _ LA NUOVA EUROPA-------------- 21 gcnn. 19--15 -- QUANTO SA.LVEREMO llardl non cont.:t. data la tnsostitulbl·, <'hc abbiano tmi>0rtanza d'art; anche ' llt~ di quel patrimonio_ ll loro restauro lnteJ:tralc compreso Ora è cer~o che fra cllect._frà quindi quello dc.-gll affreschi, deJÌe sculture Cl; fra venu anni m~ spenamo anche ·dei quad11 e, nel caso del!(' chiese per: DEL P:A.TRI 11,ro 1\TJO :A.RTIS ICO ~~1":1~\.~tir~cl~~~ ~t~~~fi~rTie (~~~'. fino cl\!)'.tll .lrred\ s.1crt. ' ~ lY.L 1 ~ T ? ì~=a~r!~~~~ns~a~~r~~~\tl~~Wi,'ec~~W 1 !li Piano di re:;tauri L A chiesa colle'flata di San Giml· gnano è una chiesa romanica del· l'XI s,ccolo. N<?llascconfla metà del '300 Barnn da Siena fu lncar!cato di decorarne la navata destra. Per a,·e– re una vasta tx1rctc sulla quale svol· gere con senso unttarlo le sue rompo– sizioni. eh<?sono tra le più belle del· l'arte sc-nese del '300, Barna pensò di chiudere con tratti di muratura le an· Uche finestre che s'apr!vano tn Quella parte della chiesa. Su1 nnlre del quattrocento poi Gtu· llano da Magano prolungò l'cdific-lo e costrul al fondo della stessa navata dl destra la cappcll::i famosn di S. Flna, organismo nrchttetton.lco dl suprem3 elegunz.a, abbelltto da un magnltico :1I· tare di Benedetto da Malano e dagli aft'reschl dt Domemco Ghirlandato. ope– ra tra le più ~lebrate del pittore flo– rent~nu. ,·entura non soggetto, come recenti!" ~~a~~~~~~~~o dt:'1:e~~- ~~f/~~;;~ Tendere al sah-ata~Rlo cioè di quan• ~~i~n~\~:;;~et~~lo Longhl. a Hut• dovrà Ineluttabilmente a\'venlre; ma ~~ è 1>rPtlo~ ret.1~0 di una ch•tltà ch~r:~::as:.f::r~u5.i'1stq~~~~f~~~. 0 cfi~O 030~ = ::r:g:e t;:;:rgofi~t~~i~~~~t~ ~!in~"!,:; gg~~~~ ~~:ut~ 1 ~ ";: ~: .1"~..::i"e ~•~~"':ie~lad.;;U~tn'.f, 3;!: •~1~r::::le, n:: : ; lta~n~.OSl: ~:::~:lss:a l : :.:i: 1u~~e n~~~o ~=t~~~it~o,~!~~~~l fabornzlone Più ampia e cordiale degli non i>UÒ assumere, tra le altre gravlS• di cultura ora mostrano preoccur>ar&i P Alleati, ai lavori di pronto soccorso al =~~~e r~~rasa~:1\t:a,~~~d~r.:n~~~w parlano dl frequente e con accorata en ;~l~~~~~nt~i;d~~~~g~7av~i::'~X:S~~.z:i una Itnlta orrP.ndamente mutilata e ~~~g~~~ee ~Q:~f1~tepl~;~~~esc~1:~ fa ti J)06SlbUemal1m1do le difficoltà lm· ;="~t"tei s[i~gtt1a nel suo volto che che i tedeschi si son portate via étal mense del momento. che sono so1>ra a belll9Stmo.cv e avevano plasmau;1 .depos!U intorno Firenze, ma anche nei ~t~o d~~ei:s:~'tt ~c:~~~~ 0 m:t~ò Ma per realizzare tale plano le So, p!~o~uf i!!Ji'~~ss~~! ff'~1~~pt'anto Illudere che questo basti, dal momento prtntenrlenze at monumenti delle re– talvolta appare ancora più ~I>Ontaneo che dobbiamo mirare e tutto preordt• ~o~:~R~~ 0 r':ci7:! ri'~~~a~!;~: e tof$antc Quando Incontri tra le squal• nare per U reSlauro Integrale dei no- nico, 90pra a tutto di architetti; ma più lide macerie dl'Jle misere casuti,ole chi st ri monumenti. e cib comporterà un ancora di asststcntt e restauratori, do: A San Glmtsmano s'è combattuto ne1· mese cti luglio. Si prende la pena di gutdnru verso 13 ~~,•~;~:~ e complesso ed una spe, vrebbero essere accresciute rii presti· chiesa pur essa in rovina nella quast lnvl'Ce a .meno a mano che 81 go- .lllo dt fronte alle autorità loca Il. ,senza· :t:;~/~ sy:;:~~i::i :~ ;~~~i, verno mllltare alleato si so.:.Utulsce ~~r\ere= l~~hezza dt mezzi di cui,. terla su. • nelle regtont liberate il nostro go,•er• èw O O porre. 1 1 • • Non è dunque tanto Questione di por- no anche 11t one-ri relativi veflJ(ono·a ta d~z~~e af~~~~l~ ~~~~~~l~~ re li problema e di parlarne, ounnto di gru-are su suo bilancio. cioè, nel casp quanto lntelll,cente amore, nella quusl fare e di far presto perchè ogni me~ :è\,~um~~:~ J:~~!~:~ d:irtr:.e! tot.alltà del cast, si sono comportaU. oent settimana. oe-nJ giorno che passa• zt a disposizione anche nelle clure conunaenze. della no possono ~gnare la definitiva sroni· Le t.ntemperle 90 00 u nemico più pe- guerra l f'unztonarl •delle Soprinten·. parsa dt un opera che per quanto fe-rl• ncotoso deRII edlHcl rtvt dt co rtu• <lenze .e ne conosce l lodLstussa probl· ta o mutilata sarebbe ancora pasalblle ra _ e non Sl conta~o le chte: che tà e 1 alto valore di studiosi. sa che di restauro evitando Jn tal modo che. hanno le volte In rm.;na, 1 tetti dls- dobbiamo rare assoluto atrtdc,men!o &lit si moltiplichi un danno di già lmmen• sestatl O addirittura volati via e le dl loro. Essl non chiedono che desse,. QuaLlro o cinque c::innonate tedesche raggiunsero allora la chiesa che venne colpila proprio nel fianco destro. Due desii affreschi di J"Jarna,quello con !e Nozze di Cana e l'altro con la Croci• fiss!one furono sfondati. un tratto del• le pitture di Taddeo di Bartolo venne danneggiato e la cappe-Ila dl S. Fina fu .-.ur<? colpita. l\la rolplta dll'et tntelll'– gentemente: Infatti fa cannonata che ia r~gg:unsc forò tn allo la p~rete senr.a arrecare dant1I nè agli ·affreschi nè alle sculture. Sopra a tu:.to gli squarci aperti nelle pitture di Barna cl avevano molto a'1• dolorato - sono pitture bellt~tmP quelle - tuttavia <.i sent~mmo dl r!n• graziare Dio che le cose non f'os.-.;cru ·andate peggio. Ma ecco che a metà di dicembre un11 tempcstu di ven10 s'abbatte su San Cl• mlgnano e. I!! mura della collcglnta, vec• chie dl ottocent'onnl: scosse dalle can• non.ate del lugl:o, tentennano e c.'Wono nel punti di minore resistenza, ciOt!111 quet tratti di muratura che nel trecftn· to er:.rno serviti a chiudere le finestre dc.ll' ctA romanica. Cedono e crollalldo trattclnano nella loro ro,'\na parte del· le 1>ltture di &rna. Anche la cappella di S. Flna ora mlnaceia di rovinare. Questo di San Glmlgnano non è pur– troppo un caso Isolato, tutt'altro è RO– io un esempio e ml è venuto di Parlar• tt_eperchè la eorte di quella preziosa cutad!na toscana. che ha duramente sofferto per 1a auerra. è ancora quast sconosciuta al pubblico. .Ma eccone un altro di esl!YT1plo: Ou• rantc uno del bombardamenti nottur– ni sut,!tl da Viterbo negli uJUml gtorni del maggio scorao, venne colpita la chiesa d1 S. Maria della Verità Il risucchio d'aria provoca.tÒ dalla esplosione della bomba, caduta presso la faceiata. strappò per almeno due ter– zi dalla parete della cappella btazzato– st! l'affresco di Lorenzo da Viterbo, rur– fl~\trante lo Sposal!tlo della Vcrgtne Una delle pitture più interessanti dei r~ootro rinasct.mento, forse Il più bel· I affresco quattrocentesco del Lazio. samente grave. . mura pericolantt: ma non minor peri• re '!1esst In condizione di lavorare! colo, al fini del restauro. rawresentn• L altro gtorno 11 Const.Rllodel Ml nit no te lncosctenu raoine e le lnevlta· stri ha stanziato cinque mllia~t di li· btll dl.sl >ersionl degli elementi essen• re per le opere pubbliche é ledlllzta Statistica dei danni lnfatU se fosse possibile ridurre a xtaH d~U edlfìct In oarte crollati e che privata. • · dati statistici anche le rovine del no- nncora è DOSSI bile ritrovare tra IP ma• e SI tratta dl lavori d emergen:r.a df. stri monumentt direi che mentre ti oo cerle. mentre Incombe di continuo an• cui ti paese non potrebbe tollerare U per cento circa-delle c.lttll e paesi tt.a· che l'altra minacela rappresent..-ata dal ritardo», commentava U comunicato liani dove sono opere d'arte di pregio J>lù O meno ledtl interessi rll chi già umctale. 1 •. , • è stata fin'ora colpita dalla guerr.1, In p~u.a. per u, luogo dove fino a.ieri Bt-ntsstm~. Ma perche la decima par-. queste città e paesi almeno la terza sorgeva una chiesa O un gruppo dl te almeno di quella R01t1manon vtcne, parte delle opere d'arte è stata dann<?g• anUche case. ima nuova 1>lazza O un lmmedtatoment<? destinata al satv,ntag•, glata. ed a ~ua volta di questa Ja ter.t.t tlalazzooe di dieci piani. gto del .!J.oatropatrlmo~lo artlstlco. ~: J>arte dlstruu~. • Non c·è da lllude-rsL la situazione è rcl)bc uli tmpl<?g:o tutt altro che tmpro– Quinòi ti 6 o 7 per Cento del no- di una soavent.osa K1"8Vltà e ,-a affron• duttt,,o. stra patrimonio artistico secondo un tata neila maniera più SOilecita. con Rtrarc I ponti, rtatt!'l,re le strade. rt·. tale calcolo sarebbe distrutto trrei>a· provvedtmenu di carattere eccezlona· mettere Jn efficienza case comunali e ra:bllmente. mentre Il 13 o ti 14 per le, ma secondo un piano organico at• palazzi prefettizi è una do,•erosa e gtu: cento sarebbe lo condl2ilOni coal pre- tentamente studiato con unità d'inten• stlsslma cosa. ma Impedire che quanto. car14: che se non si lnten•iene nella 1 1.l e assoluto rù{ore sclenUtico regione è ancora salvabile det. nostri monu• mamera più energica e sollecita corre per resnone provtncta per Pnwtncta menti dannegglatt dalla guerra vada pur esso U rischio dt andare tn fran• città per r.tltà. Un piano che comem'. tn rovina irreparabilmente è aneora tumL J)ll, esperiti I lavori di primo tnterven• più giusto e dov<?r0&0. Valutare la perdita In mtllont o ml· to e pronto soccorso a tuttl gli edifici EllILIO LA ,r A.GNJNO STORIA DI CENT'ANNI FA L E Premier Secrttairt d·Etat pour les Travauz 'Publlcs croit qu'lt e&e à dh,1orer qu·on dolve deUbérer sur un changemeni du Gouvernemenl lorsque le l'a11s n'est pus 4!ncore prt· pari! pour recevofr les instftutions twu· velles pu'il s'ogit de lui donner •· Queste parole si leooori.o nel famoso verbale deJ c,msigllo di Cnnferenia, vresieduto da Carlo Alberta il 7 flb– braf.o 1848, ili cùt ftL dellb·erata la con· ,:essiane dello Stotutn. Il Priino Segretarlo di Stato per ( Lb· vori Eubblkl era tl c.au1lllcre Dc, Am· llrois. Rahm Federico SclOJ)IS,Cesare Al/ieri, il conte Stefa,rn Gollil1a, tutti f Mh1i,.tri t ,u aut dtu,&tta,;, co,wocatt al Consioll~ deprecaoono la triste n11· ceuitiz che costriflaeva ad abba11do11a re la .t.ro11quiUac6rtezza del patenio a.t• salutismo monarchico per le tnco011ite d( un rttoime cqsÌituz/onale. CRISI DELbA GIUSTIZIA. NEL REG.IMEFASCISTA: C ON questo titolo, Jfario Berlina!,dr pubblica tteì Problemi dell'ora -un <htuo opuscolo. scritto 11ei giorni onoosclost che uouirono l'armistizio, che , come la premessa dell'attivlld c:he cali i stato chicmurto in •eollito a svoloe~e come Alt.o CommlsRar;o per la vunrzfone· dei delitti fascisti. la ohutlzla 'che violavano apertamente le leooi .. alla coozio11e leoaliziota de}tq mac,istratura, alle l11gerenze del porti• to, ai mezzi d'ogni sorta sperimentai( per soffocare la lib 111 rtd della classe fo• re11ie; i tutta una rete d'i11trfphi e di aW di prepotenza. per 'tooHtre o de· vkrre l'efficacia delle leout e per 111-1,– tare i con,iotai, de;1drlltti: dovunque, Il tratto dìsthllil.lo t. piuttosto che l~ violenza. la frode. o meol!o, la vlo– ienza fa .servizio a,eua Jrode. E dd ;:~~ara 7:ie~!::ir;~~;,~r-b ~1.,tu~~:"ci'::' i!~ lento. il fascismo muore, nell'abiezione" e 11ella deoradazlone, che son propri( dd fraudolenti. , c. d 1 r•. L.:i not:eta giunse a Roma, comuni· cala da un urnclale alleàto due g1orn; d~f>O la libcrazlono di Viterbo. Il 1:J giugno si Muse) ad andare sul P<>ilO 1>ervedere come stessero,efTetttvamt!u· te le cose. Non c'era altro da fare se non -tlssare i bordl della rimanente pll• tura che mtnaCC:uvano dl dlataccarst e cadere. e quindi raccogliere con cu.rJ ~aziente e meticolosa 1 frammenti del· J Intonaco caduto nella speranza di rl· comJ)()f'rcI tratti essenz.lall dell'affresco. lnutlle star qu« a rnecon1are come e pe_rcht\ ~ do,•ctte aspettare un mese pnma di mettei·e mano all'opera c. rac– contare come non sta stato J)OSS'lbi!e in quel mese di tmped!re - anche al meglio Intenzionati, ant1 speclalmente a qu4:lll - di entrare nella cappella, '>f'– mat praucamente 3C'Ce9Slb!le a chiun• Que, e calpestare e quindi frantumare ~a~r~~:~lllsstml frarnmentt della pittura L'immaturità i siata, tl, e sard pro· babilme11te 1n avve11ire uno dei più. -:o· munt .aroomenu, contro ognt sorta, dl innovazioni oolitiche. L'a-,mt1ù1istrazione della aiustizfa• hl' un reoime di1pot(co o in un reoime rl• voluilonario ci dd, non soltanto la di· retta misura delle clévia~on1 chtqutl reolme ho fallo 1ubire alla vfla 11orma• le dt "" paese, ma anche il modo di va· lii.lare indtrEttam111te la tem~ra di \!s• so. E lq, left.ura d"l'ovuscolo cf coptnn• ce. che quella ten,pra. nel coso del fa• sc,smo. era di assai bassa leaa. Recen– temente, in un articolo della Nuova Eu· ropa. il Clilamaudrel ha posto un'assat netta d11tinzione tra la oiustlzia nazi· sta e quella fasci.sta. La prima ha ri– dotto il diritto a 1m:ro strumento dt forza. dlchlardndo una vera ouerra ud ounl leoalitd. per far posto aJCo $/rena– t~ arbitrio tirannico. • E'PJ)ure, SOfJ· amnoe fl Calanumdrd, tl fasclnno ha saputo far di pegoio; J>ef"Chi pur ro{J· alunomdo praticamente oli itessi fini, "!"' ha ovulo il coraggio di soP1]rlmere ,nnceramenté ÙJ legaUtd, mq ha prefe• rito mantenerla ufJkiolm.entc sull4 fac· cfata, instaurando all'ombra di essa,ina vrotica Ufficiosa di effettivo Utcaali.&mo de1tlnato a tooltcre oani serletd alle leoni figurative scr1ttc sui codici. IL fa• scismo l 9'ato fl regime della leoalitd adulterata, della truffa oiurldfca oroa• utzzata d'autorfttl. EQUIVOCO PERDURANTE Se s:lf06SePotuto evttare questo nuo– vo danno, Il lavoro che ora con religio– sa cura e paz!enÙt ccrtOS'lna si sta com• plendo nell'Istituto centrale del re– stauro, di rlcomp<>rr<? ck>è In unità al· mc-nouna 1>artcdi quet frammenu per J>OlP.rll domani ricollocare fn ,ttu ~reb• be staro .<11molto facilitato cd i ris'Jl· tali lnftn1tamc-nte maggiori, Purtt'oppo, come dicevo. qt.!ftstl no:i sono cast lsolott ma esempl di do• Ioroslsslme disavventure burocrauca• mente imputabili a ne98Uno e che tut• tav:a ,·algono a porre ancora una voi• la e nella maniera più percntor!a l'lm• prorogabile vltal!Sslmo problema delle.. c~ncUzlonl e della aorte del nootro pa• Lnmonfo artistJco. Dt quet patr!monto che è l'unico bene lncontestabtlmente nastro che d Sia rJ.masto, per buona Ma presuppo.-e ·,a maturltd lfani/ica ~1!~~~il't/:'t/:zte ,f::J;:de;!n:':~/e,;:n:~~- non si pud tncomi11clare dalla .scco,i~ volta; bUoa,ia per forza - quando le circosto,i,ze lo impongono - incomln· clare dallo prima; anche a costo dl sbti• Olia_ree di dover poi correggere gli er– ron con pazienza e con buona volontd. Chi vuol fare altrime11U ci ricorda lii vecchia storia di quel lf(,nore che non voleva e11trore i,i more .se non aveva, vrlmo, impa-rato a nuotare. E mori, S~IJza esser ma, entrato In ~~~ e senza aver·mat tmvarato a flUO- Nel medestmo verbale del Couiollo di Ccmferenza, merita di elSere medi· tato: tra molte altre osservazioni acute ed tntere-ssantt, anche questo saoolo avvertimento politico del Maresciallo Con.te de La Tour: e Nella democra..~a bisogna distinguere t vroprietari da quelli che n-0n posseggono. Il Governo dovrebb_eappooqiorsi .sut primi, pokhl D~i alt~ S<>n ,cU quelli che tendorio al dis~me•. Ma sono &torle di cent'annt fa.. •· f. L'01)uscolo del Berlin9uer, benc11-~ scritto prima dell'a,ticolo citato, ha il valore di un commentario pratico dl esso. Le manomisskmi dei principl·i oiurfdici contenute net codicl appaiono ben poca cosa in confronto delle v10- lffl.ze e deolt arbitrii praticoment6 e• sercitatl, per tODHere ogni oarcnzia dl imparzlalild e di giustizia al verdetti e al.le sentenze deUa magistratura, do– v'erano implicati non solo al'interessi polt(#ci deUa faziane dominante, ma an– che ei•tntnessi privati deoli aUi ,e– mrchi. DaUe circolari dei ministri del· L e dichlaraztonl del colohnellO Clau• ton P. Kerr, vicecapo della missio– ne militare alleata presso l'eiercf,· to -UolUmo, sull'impiego delle forze • rl1or1e dell'esercito italiano a pro de. gli alleati, ,ono inipro,itate a un.o kfn· rito dl pfeM, ,imJXJtico rM'onosclmento del concor30 italiano . .3/a 1,reci.samcnte 3' trotta dl concorso, come i detto dal Kerr, per le Immediate esigenze belli• che alleate. 110ndt partecipazione del• l'ltali<l, come t1azlo11eed esercito 11a• zionale, alla ouerTa. Ritornano ancora una voUa iri campo, in q-uesti elool. le compaqnf• dl solmieristl. Oro, non n tratta di servizi auaiUarl, ,na di un'ar- 1.uata !ta!ia,1a sut fronte Italiano: ecco cld che a popolo italiano domanda. E in quanto all'adde1tromento dt es.sache rich~erebbe, 1ec<n&do Kerr, un onn9, dk:lanao, senza pre1u:nztone <U tecnici, che eN(Jera assai: non i da ooot chtl oU italiani, u/fi.CiaU e soldati, incom.t,i,. ctmio a fare il loro me&ttere, e a ma· neqgwe ~ -armi m<>derru:, L s.

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