La Nuova Europa - anno II - n.3 - 25 gennaio 1945

-- 21 genn. 1045 --------------- LA NUOVA. EUROPA ------------------11 -- ORIENTA.MEN·TI NUOVl IDEOLOGICI DEL SOCIALISMO· I1ALIANO CI basta conversare amichevolmen· li suo avveni~ rlvoluzfonando la so- ~~l~i{i~I ;m~~~ol~~~~~e~ni ~~e~ a~~~a~a ~~ ~~~ère q~e~tfa C~ attenzione qualche articolo su l'A· dizione umanistica e la..rivoluzione av· vanti! o altrove, scritto da socla1lsti. venga nei quadri, non della legalità, per capire che nel partito socialista c'è ma della libertà. Le vere grandi rivo-– aria di crisi ideologica. Forse i .due luzLOnlsono appunto quelle che si fan– scrittorl che meglio rivelano questa cri· no per amore della libertà e col suo .sl sono Ignazio Silone e Franco Lom· metodo. . bardi, il primo noto per·i suol roman· Se si vuole però fare det socialismo zl e per tutta Ja vita consacrata alla non una religione intollerante, rigida lotta contro il fascismo. il secondo gio· nella sua dommatlca e perfino con una vane studioso di filosofia, temperamen- sua agiografia; se si vuole fare del so– to quindi tutt'opposto a quello di urr' cialismo 11 partito umanlstJ.co, laico rom.tnziere. Eppure i due si incontra• della classe lavorat,rice che netta pla• no nell'esigenza di una nuova imposta· nificazione trovi la formula di soluzlo· ne del suo problema sentimentale ed economlco dl maggiore giustizia socia• le; se a questo partito sl ponga come compito Ja conquista del I)Oterc -com· pilo altamente rlvoluztonarlo ed eòu– caUvo - ma per usarne liberalmente, cioè per gli interessi della patria (pa· rola che nel dizionario politico del so· cialismo non ha plù alcuna lAtonazlo· ne sacrilega); se si vuole Care del so· cialismo un-movimento umanistico, eu· ropeo bisogna metterlo decisamente e risolutamente al corrente del nostro pensiero laico e umanistico, sgombrare il campo delle stie ideologie da ogni ir– razionalismo. Perchè. e questo Lom– bardi dovrebbe capirlo. gll intellettuali non -hanno paura dell'organizzazione socialistica della società ; ma hanno paura che il trionfo di un socia1lsmo dommatico significhi la fine del trino– mio cli umanesimo, laicismo, liberali• smo che si convertono C-Ontinuamente l'.uno nell'altro e che sono le vere tor· ze motrici della nostra civiltà. GABRIELE PEPE zione dottrinale del socialismo. Per · ora esaminiamo l'opera del Lombardi,==;,,,=======================" che cl~può dire qualcosa di nuovo sul marxismo, che attualmente è domma del partito socialista, -ma senza la cui sconfessione I.I socialismo non sarà mal movimento autonomo dal comunismo: ne sarà o la parodia ptccolo-borghese dei rivoluzionari dlmidiati o un tnutlle doppione. . GIORNALI NUOVI AZIENDE VECCHIE Finora il Lombarat cl ha dato -due opuscoli che si integrano: Ce11to anni di insegname11to socialista e"'8oroheM. con la cessazione del Corriere di la pubblicazione di un giornale appog• o proletari? Parole agli intellettuali. Rom.a, organo del PWB tnstal1a• giato ad una cooperalirn costituita dal editi ambedue dalla Casa editrice A· tosi nell'azienda del defunto Ales• redattori e dalle maestranze di tlpogra· vanti! saggero, si apri. o per meglio dire- sl lìa. Sarebbe stato un caso nuovo nel Gli opuscoli sono ricchi di buon~ os• acul nei giorni scorsi una questione che giornalismo italiano, perchè finora nean• servazionl; ma ci preme mettere in ri· merita di essere riassunta e pr~pet· che t giornali comunisti sono tmoian· salto alcuni motivi. Seconcio il Lom• tata aui nei suol termini esatti, per ~:'I!- tatl su questa base. bardi del mannsmo restano due veri• ha un valore d"lmport.ante precedente La soluzione della Commissione è tà: la realistica consapevolezza che 11 per la sistemazione ùel J?iOrnali.iltH>stata in parte di transazione. ma in socialismo non sarà prodotto dl.,,volon· Haliano. parte ha...._recatouna novità di grande tà e intelligenze ma sarà una conse· Al momento della caduta del govcr• importanza. Essa ha riconosciuto la gt1enza del sistema capitalistico stes- no fascista a Roma c·erano due grandi legittimità della richiesta del commls· so; nascerà rebus ipsis dictantibus; imprese giornalistiche: il « gruppo Ar- sarlo dell'azienda; ma ha constatato non sarà quindi un- socialismo secondo menlse » (Tribuna, Giornale d'Italia, che in materia politica, qùal'è il gior· t dettam_l di una scuola ma quale ver• Piccolo, e periodici sate1ll.U) e la So- nallsmo, la figura di un commissario, rà formandosi per autogenesi dal regi• cletà anonima editrice ,Jel Messaooero, cioè un amministratore, è insuffici.ente. me sociale esistente. La seconda verità anonima secondo il codice di ci>mmer- Ha•disposto quindi che esso sia affian· (fino a un certo punto originale di clo, ma dl fatto appartenente alla fa• cato da una commissione (Politica) che Marx) è che ll proletariato deve esse- miglt;i Perrone. Entrambe le tmprese. sorvegU randamento del giornale, esclu– re l'attore rivoluzionario del processo negli anni del fascismo, si erano distln· dendo qualsiasi intervento dei proprie– di trasformazione della società borghe· te per servlllsrno; entrambe, durante i tari della azienda. Jnfine ha predispo– ·se nella socialistica. Non staremo a cer- « quarantacinque giorni», orientarono sto Il passaggio dell'azienda allo statç,, care.come si concili il detem1tnisrno la bandierina del loro fumaiuoll secon- alla fine della gestione comrn\ssariale. della prima asserzione col volontari· do li nuovo vento; entrambe, dopo 1'8 Quest.'ultima è ffl novità, che è poi smo della seconda:-con le ideologie po- settembre, la riportarono nella J)OSizio•un notevole passo per riparare ad una litiche non bisogna essere troppo sol· ne precedente, sebbene peggiorata dalla cosa che non è stata fatta a suo tempo, Ull. Ci preme solo .,..notareche con que- presenza dell'esercito e della polizia - nel giugno dell"anno scorso. Ci ru già ste affermazioni il marxismo viene di dl quella polizia! _ tedesca. Dopo u prima chi propose che si tagliasse netto molto limitato nella sua efficacia dom• 5 giugno Ja loro condotta presenta una sulla quesllone dei giornali politica· malica, tanto più che li Lombaf9l si differenza. L'azienda Armenise passa mente squalificati con un decreto che pone più problemi concreti, etici che cautamente nell'ombra; noleggia le pro· disponesse l'espropriazione delle azien· metafisici quale solevano porre i vec· J?rle tipografie a \"ali nuovi srtornalL de: provvedimento di carattere nazio– chl discettatorl del riformismo e de1la ma si astiene dal tentare, almeno àpe'r• nale e che avrebbe evitato l'aspr< !z7.ae r1..-olu12torie.Uno dei problemi che si tamente. la ripresa di qualcuno dei suol l'odiosità delle polemiche connesse sem• pone e che è, per noi, l1 fondamentale ,vecchi glornall; l'azlenùa Perrone offre ore con i casi singoli. La J>roposta al· è quello del rapporti tra llberallsmo e l'uso· di locali e macèhinarlo al COrrie• lora parve arrischiata e fu lasciata ca• socialismo, tra libertà e giustizia. La· re dl Roma; ma nel CrattemJ)O pensa dere- Poco dopo si vide abbastanza sciamo andare le considerazioni tnop;- insistentemente alla successione del chiaro anche negli ambienti governa– portune nell'opuscolo intorno allo. st~ Corriere, tentando In vari modi e con tlvl che era pericoloso lasciare che le ricismo liberale. Il Lombardi compren· varie ingenue finzioni di far risorgere vecchie aziende. politicamente oa,~ate, de assal bene il significato positlvo del ti Messaggero. La cosa commuove la cercassero di fare il punto e da capo. liberaHsmo ln quanto partito o meto- opinione pubblica; u governo nomina li caso Messaggero diventava lstrutU· do dt governo: « Liberal\ sl è non ln un commissario al!'azlenda. Le mano- vo. Si fece allora un primo passo verso Quanto et sl renda assenti ln confronto vre del Perrone continuano. più caute, un conu·ollo delle vecchie aziende, con delle presunte libertà degli indlvidul... dietro le spalle del commlssarlo. Ma t la nomina di commissari governativt. ma in Quanto, sia pure per dilendere partiti dl sinistra hanno gli occhi pun- Ma sopravvenuta la stretta finale: nei quelle lil>ertà, sl faccia politica libe- tati sulle loro mosse, e non li lasciano giorni scors!, con rapertura della suc– rale, positivamente intervenendo nel più dl piède. Negli ultimi tempi-anchP. cessione al Con-iere di Ronza, si è ,_.i. f~~~ 1 af !~~~:t~Sm~•t~~1r;•~~~~ to~s~t la Democrazia crlsticma (v. Popolo. 13 sto altresl che un commissario ammi· ca con la pianificazione: li Lombardi gennaio) e 1 democratici italiani, con n!stratlvo nOn può coprire tutta la· sre– dfsllngue il socialismo-pianificazione, violenti trafiletti di Babeuf nell'Italia ra d'azione di un organismo pretta· dall'egualitarismo di una vieta tradl nuova, prendono posizione netta e-On· mente politico qual'è un giornale. Si è zi..one iivoluz\onarta. Un tale sociali- tro la soluzione vagheggiata dal Per• giunti cosl· alla doppia soluzione della smo:pianificazione non rigetta da sè il rone. comnllssione (poUica) fiancheggiatrice, ,; r;:~~!ft~o J~7 a~iat~)ll~ew~e:rb~i?tànd~~: Intanto il 14 scorso. 11 Corriere di per il presente, e del passaggio della la persona umana, anzi può accettare Roma chiudeva dignitosamente l suoi azienda allo stato. alla fine della gestlo– perfino gli ordinamenti politici libera- giorni, e un sole smagliante di bella ne commissariale. Così con un lungo e li. Il socialismo. pianificazione non è domenica invernale fece gll onori e lo faticoso gi-ro si è arrivati al punto da stato burocrate. accentratore. Nol non salutò per l'ultima volta riel chioschi cu: bisognava cominciare. ~r:i~md1:~rn°z1~~~et~~ 10 :a 0p~l:e~:~:~~~:~ ci1~di;~~esslone, che da un buon se- Ora è necessario che non Si pcrt1;.t tecnico-politiche e rappresentanze poli· mestre covava tn seno l'azienda Pér- ;~:~~~l~z: !~~~~~ ~/g~n~~:~~~~s~;l~ uche; ci sembra che il Lombardi do- rone. s'imponeva ùentro termlnl brevis• la stampa nel caso singolo del Messgo· ~~~:r:~~t~ ~igl~f1aq~~lfà P:J!i: slml. senza che a\•esse potuto. ancora gero valgano come criterio di mass\ma tuale (per esempio ai Conffigli di Cab· preoc1ere una forma concreta. A bu,on per gli altri casi analoghi che si afl'ac· brica) ed evitare progetti dello stato conto il commiSS31iO. escluso senz al• ceranno, di entità sempre maggiore, a futuro socialista. Tanto c'è tempo! Se tro 11n rltorn~ at Alessarmero. doma nd ò misura che si salirà più a settentrione. si lascia fare all'iniziativa operaia essa alla Commissione nazionale per la st am· E meglio ancora se Commissione per sl orienterà verso forme cooperatlvi• oa la P~:a e semplice concessione dl la stampa e governo dalle discussioni sti.Che O solidaristiche in uno stato 11· pubblicazione di un nuovo giornale in· del giorni scor9i stano indotti a guar· berale anzlchè verso socializzazioni. In titolato Il r,ior,1ole del mattino. dare nel loro insieme queste nostre Questo processo di sviluppo autonomo La commissione sl trovò davanti a questioni della stampa. che In questo ~:I i~~~:1~1~13a v;;;;,e~! fo~n!fta~~~~o~ due difficili quesltl: 1) poteva puramen- momento sono trattate di necessità è forse l'avvenire del socialismo, che te e semplicemente rifiutaru la conces• alla spicciolata e senza unità di cri· J)UÒ tener fermo al concetto marxisti· ·t,;lone,foo d a nd ? st sul precedent: ~-el!a terio, semplicemente per ciò: che la co che l1 proletariato debba ·fare da sè Anontl"(la editrice del Alessaooe 0 - • ) legge fascista sulia stampa è caduta; ma poteva. al contrario, .~daglarsi sul fat• una nuova Jgge sulla stampa è stata to che ~ormalmente l azienda era sotto annunziata, studiata negl\ uffici compe· il regime commissariale, e fingere di tenti discussa con ·noialtri' professioni· Ignorare che gl'interessatt tuttriv1a si sti .. poi chiusa in un cassetto dicaste· :JG:"ltavano P. cer~avano d\ far prevalere riale. di dove sospira la luce del sole. t \ vecchi sistemi. . E' necessario e urgente uscire da t Intanto. ln contrapposto alla! doman• questa situazione anormale e dare un I d:1 del commissario della soc età del assetto ad una parte così importante e ~~es;:::::i~vl: :i~e~ 0 z~~~~<;~~~I~~ ~=~; delicata della vita pubblica. stampa un'altra prop,osta: autorì:Zzare MARIO VINCIGUERRA EREDITÀ DI PEG UY I n certe manifestazioni di Berna– nos, riportate i11Présence ( 19 110 vembre) se11tiamo l'eco della vo-ie J cli Péguy, cara ai nostri giova11i anni. Benzanos parla della Francia come rii. un popolo crist-icm.o in ·marcia; comP. di una grande « avventura spirituolé ì11izlata da uomini che hanno più. degli attri 1l senso del reale e del camole ... Questa contraddizione è il principio di tutte le ·nostre d-isgrazie, ,na non l!I risolveremo che marciando ... Siamo un popolo cristiano f1J. marcia, ma 11011 t! aUatto una marcià trionfale, dietro le fanfare ... La nostra storia è una lunorz pazieuza, nessun popolo 11a costruito più pazientemente il suo destino, ha radunato più pazientemente la sua terra, ha -riparatò più. pazientemente i suoi errori o le sue follie. Siamo una schiatta di contadini, di ()])eroi, che :a• vorano con tutta la forza delle loro brac– cia sei uiomi della settimana ... Siamo un papolo cristiano in marcia verso 1l regno di Dio, ma che nou ci vuol arri· vare con le 1nanl vuote ... il Signore cl. ha scelti perchè portassim.o la libertà, l'uguaglianza, la fratellanza <i tutu quei popoli che non sappiamo nem· meno -bene dove si trovino sulla carta ueogr(lfica,, e noi ci metteremo all'opera, ci metteremo a salvare il mondo, pur· chè si. possa, ben, inteso, salvtire 11'– sieme t 11ostri campi, le nostre case, il nnstro bestiame, e anche le nostre po– vere cartelle di rendita, che abbiamo. depositate dal nctaio. Siamo un vo• pol-0 cristiano in marcia, ma che mar· eia a piedi, e si trascina dietro un in• uombrante bag(lolio ... ». ·• Le ripetiz;o,u sono nello stile di Péguv: ma, altrove e meglio di queste, è peguia11aQuella sua visione, peouiana e contadina, segnata da una pesantezza e sa una lentezza iin poco retorica, e è peguiono l'accostare. ai termini e 'j una mentalità rustici gl'ideali demo– cratici e gi<u;Obini. Cfttà e campagna che si scontrano negli stessi individui con un processo laborioso, niminato, e ne esce una convinzione solida, rozztt,. attiva, ma anche lenta e ragionatrice secondo !fchemi assai diversi dai carte• siar1i dalle 1wzioni chiare e distinte. E' una Francia rudimentale, compo– sta di tena e di l.avoro, di tradizio11e e di diffidenza, substrato e scolatoio delle sottili intelligenze e delle fredde pas• &ioni e deol'improvvisl fascini delle ideolaoie; un humus che produce, e poi riassorbe e identifica a sé foglie, fior.i ,; frutti. LETTERA AGLI INGLESI A NCORA Bernanos (che rtf)el_e pe· rlJ d'essere monarchico, fn que$tO in contraddizio,ie co,i Pér,11y,lHli· mato sempre da una «mistica» repub: blicana, uno dei suoi tramiti col -PoPolo, più coll'operaio che col contadino) fa professione di anticap;talismo, fa una sua Lettre aux Anglals (Présence, 19 novembre). « E' 1l l)opolo dei progrum· mi elettorali, il popolo dei meeting e . dei bistrots che è $lato l'mtima della resistenza francese... Quel popolino è un gran popolo, quella gente minu.la ha pesato e peserà ancora doma11i con ~: .. i1~r~e:1,;i~ 1:i~Wa si;J,,:,::::n;i ~elc::1~:: g1zato spontaneamente nelle mani di quella brava gente incapace di Jrequen• tare le biblioteche ma che... le domeni,– che pie11edi sole... sapevano compie,·e il sacrificio del sole e dello sport per recarsi nella via Grange auz belles a sentir parlare della giustizia ... Tre mrni di resistenza hanno rifatto del no$tro popolo operaio quel che in realtà 110n ha forse mai smesso d'essere dalla fi11e del settece1ilo ...: un. insorto ... E' bene. è eccellente che il massimo sforzo del• la resistenza all'invasore sia stato com• piuto, in Francia, da chi non posse• deva nulla .. Tra tutti i urandi popoli il nostro è quello che si è pegoio Cldat· toto a una nuova forma di civiltà com· pletame11te estra11ea ai suo modo di co11cepire la vita ... La societd capitn.li· sta oli oppone senza tregua la sua fe• 'rocfa fredda e calcolata, il suo Jarisai• smo piaonucoloso o cinico, le sue _i1n• meuse risorse di menzogna; i ch~aro che quella società lo capisce sempre meno, ma lui ta capisce sempre meolio. la otudica. E questo è per nol tl seo110 che t destinato a sopravvive·rle ».· Conforta, vivaddio, di sentire una diat·riba in linguaggio non « scfentifi• co » contro il capitalismo, una manife• stazione di non scientifica fede nel po– polo .. In questo discorso spira un'aria sanguigna di libertà. Una relioione vtve quando le Jonnule ortodosse e teolo• gali 11011 contano nel sentimento comu· ne, quando risponde a un _desiderio in: finito, all'evidenza dt un impulso e di un bisogno morale. Allora essa 110n.ha più. nulla di tirannico; allora Oi animi vi respirane aria salubre, e mia forza che non costrinoe 11è opprime. , u. m. \ ~- .

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