

r56
TE AT R O
mondo potr~un? C<!min ciarc ,a sa–
pc:re
i
nostn mpoll; ma 110.1
pos–
siam o fin d'orli essere certi che,
:wd: mdo a conclus ione
1111
seco–
lare tr an 1glio politico e sociale ,
segnerà l'i nizio di una nuova era .
A
ncl1c
ehi non ha coscenza di
ciò, anche
chi
di questa rivoluzio-
11c 1?011si
rende
o non vuol ren–
dersi conto, ne ha
1111
oscuro pre–
sentimento che lo turba e lo an–
go~cia. ?-.' on si pub restare sordi e
impa ssibi li dinanzi a cosl tremcn•
di a::çad ìm~nti . Trop pa inte nsità
tra gica c'è nei giorni che vi,,ia–
rav ìglia se con la sua sbiadita e
frivola inconsistenza. ci lascia in–
different i ?
E allora bisogna ricominciare
da capo ; ritornare alle origini.
C'è da_ g,iurarc che il teatro di
doma111,
11
teat ro che può com–
mu overe e int eressar e gente cosl
vh.iata , sarà
1111
teatro di g rosse
passioni destinato ad essere
ri–
portat o da un poeta alla tens ione
della tra gedia.
mt?, lr?ppc c~c più grandi di
A
mi
a1mo orm ai
dall'e ntrata
11?1,
pm
gra:1d1 d<::l\'
11.ma~ia forz~ •
det ti All eati
fo
Roma
1
io
11
è
del
d1
sopporta zione e
d1 difesa, ci
tutto Ìllllt ile, forse, trocciarc
;i11
s~praffa11110 per poter vc~amcn,te
rapido
b:Im icio
di
q11a11to
il tca–
c1~d.cre che lutt o,.y asscra .senza
tro ha fatt o nella rilronllta /iber–
la~ci:m.~ ~<;gr~o. Gi,l
non ncono-
tà.
No n os tante
il
disorientamcn –
~t?lamo P
1
.u
il
mondo ucl qu ale
to
e
le
difficoltà do-:;11tc
alle
cause
siamo nat1.
.
. _
t>iiì
disparate
(alti ssim i costi
del-
Quello elle sembrav~ 111cre<hb1-
/.e
comp agnie e della messa
in
le, quello che a_panva ett c
7
.io-
scena, scarsi tà di rcp,:.rtorio, man–
naie,
h~ as!'.t111l? 11
cara tt~re.dclla
ca
11
za
di
comimi cazifm i ur/la11e
e
norm~htà . Ero i e mo~tn. dt
!'.ta-
regionali, comp licazione nei rap-
ti;r ~ 111.con~u~la., pass
1
0111e coi~-
porli co11 l'estero, rin110·.iame·nto
~;~~:l'.i~;/ e
1
~; ~~
1
~~r~~ .vr~,l1;1~J/\~
1
~:
,tel ~•,bblico derh:a11te. ~al.
capo-
ve11tose sono ent rale nella vita
volg!m.e nto de/I~ cond1z10ni eco–
di
0 .,. 11
j
aiorn facendo pensare
1101111clreJ 11011_
SI
può
_essere
det.
alla ferrib'ìlità ~leÙe epoche o~e -
t1.itto
scontent i. Se lq
'lJlla
te~t~ale.
rid ie nelle quali
la
dimensione di
si.
m.11one
an cor!1
111
~ond1z1011~
ogni cosa ac<iuistava proporzioni
prn ~tosfo
tr!c ar1e
.
ed_
rncerte,
;
che sorpassano
le
comun i misure
v9n
tenta t, ~·i
co,'.ifn_ult
ha.,rno ser–
della vita. Abitu ato alle grand ez-
V(IO
a/men~ a
chia-nre
le ;dee pre–
.
7.e
di s_illatte prospetti ve. il no-
c1sa~1do esigenze , deficenze e
te11--
strn sptrito ha perduto il gusto
den~~- .
.
.
.
delle elegmnc r:iflina te, delle so-
.
1.~m
1 : 1
alf. 1'.1fat:11a~1oi.e .
per
la
fo:ticnzioni ii1tellettunli , dei con-
r1v 1sta, ~l1e 11e1 prmu mesi li.afat–
tr app1111ti
delicriti ,
delle sfunrntu-
lo
esaurt~e co11ttrnq11e
~
do-.;1111que
re, delle preziosità , delle hizzar-
le sale di
s~ettaco lo, st
i
calmata
rie, tlei cap rie<:i. In quest'e poca
c~ti lo
sboll!re d~/la_71al11rale
rea-
di ferro e di fuoco in cni tut to
è
:i orie
a venti
011111
d1
censura e
del
forzato fiuo al limite estremo del
c~11seg11ente
in teresse
per
la·
sa–
pos~ihilc, non c'è posto che per
/tra polit ica. A ttr~alm rnt e, dqp_o
concretezze potenti e rud i, per ga-
qualche ~o sso
falli meHto,
la
rnn –
glinrde cd energiche realt à, per
sta
ha
r111s_s1mto
il
rno norma~e
pnssioni
aut entiche,
J>4:r
conflitt i
carattere
d1. spett.ace/o
accessorio
di ro,·ente e pri monltale vccmen-
e
di
'Variet à,
b11ono
.çopra1t1/lo per
za. La uostra
se11sihilità
si
ì':
as-
im
pubblico
di
gusti
faci li.
s11efatta alle emo7.ioni violente :
Si è 11g 11a/111e11tc
smo rzata
l11
cu-
che cosa p11Q dirle ~ rt o teatro
riosità pe r
i
db i cinemat ografici
sciapito. basa to su fattere lli di
i
quali,
se 11lieto,ioancora appla1,.
sapo re pettegolo, che tutt 'ora sì
si e incassi
in
provincia (soprat-
rappr eseuta ? Pnò far davvero mc-
tutto
ili
quella
meridìoiwle),
11011