Fine secolo - 3-4 agosto 1985

. . FINE SECOLO* SABATO 31. DOMENICA 4 AGOSTO 12 lLDOTl'OR JOBNSON, UN BRA VISSJMO ODIATORE Dickens la prigione per debiti: "Poichè la povertà è puni– ta tra noi come un crimine, dovremmo alme·no trattarla con_la stessa mitezza che dedichiamo agli altri crimini". La:"virtuosa indignazione" è lo spirito delle leggi, direm- mo· oggi, di classe. · · · Guerra,· impero; oppressione, ogni cosa che può. distur– bare le tranquille colazioni dei suoi lettori è affrontata nei saggi. Quel che commuove di Johnson è che tra paro– la scritta, parola detta in conversazione e atti di vita c'è semprè una perfetta coerenza. A una dama che gli chiede in tono di rimprovero perchè_mai.abbia fatto la carità_a un mendicante, Johnson tuona "con grande sentimento": ."Signora, per permettergli di continuate a chiederla". E' famoso esempio della sua olimpica mancanza di tatto l'a– ver concluso una cena cui erano presenti proprietari di piantagioni nelle Antille col brindisi: "Bevo alla prossima rivolta dei Negri nélle Indie Occidentali". L'atteggiamento di Johnson verso le guerre coloniali e ·l'oppressione razziale è certo del tutto singòlare. Non ha antecedenti, non somiglia all'umanitarismo ottocentesco, non contiene nulla· di quel che sarà l'ideologia ipocrita del white man 1 s-burden (l'onere dell'uomo bianco), ossia educare i popoli extraeuropei alla civiltà, e forse, fino a oggi, nelle culture anglosassoni, non ha conseguenti. Una prima traccia la si ritrova addirittura in una composizio– ne scolastica latina scritta in età di:-quindici anni, dove, contrn l'opinione di tµtti i suoi contemporanei, il ragazzo -~~ ~ - - - -· - ___,.::. - ~..,._ - si dichiara contr~rio allo "sfruttamen~~ di terre\onta~e" .. · Con le Americhe e coi popoli altri Johnson ha poi un in– Quella che all'inizio è soltanto la bizzarra propensione ·tenso legame affettivo personale. Nel 1750, il -Colonnello morale di un bambino, maturerà cogli an_ni n tlna lucida ·Bathurst, padre dell'amico di Johnson, aveva portato coscienza morale e politica dell'ingiustizia' del 1 coloniàli- :con sé dalla Giamaica un bambino nero, orfano. Ba– smo europeo. · . · . . . / thurst·era, come il figliò, un bravo odiatore, soprattutto· NeU756 ba inizio la guerra dei sette.anni con la-Francia,· della schiavitù. Si era preoccupato di affrancare Francis da cui l'Inghilterra emergerà come grande pòtenza impe- Barber, tale ne era il nome, e per sicurezza aveva aggiun– riale e commerciale. Johnson inizia i;t pubblicar~ a purita~· to una clausola nel suo testamento che lo dichiarava libe– te ~u_l Literary Ma~azine or Universal fteview 1 un'an~?si ro in perpetuo su suolo britannico. Nel 1752 muore la pohtica ed econom.tcadelle cause della guerra f degh m- · moglie di Johnson. Bathurst figlio, che ha in tutela Fran– teressi in atto. In una lunga Introduzione alla 'isituazione cis, pensa che il bambino che ha ora 10anni, potrebbe far politica della Gran Bretagna traccia dagli ini~ la storia compagnia a Johnson e glielo affida, con l'idea che un dell'imperialismo e mobilita ogni mezzo stilistico, dall'i- giorno potrà rendersi utile come servo. A Johnson l'idea ronia al più nero sarcasmo per dar voce al sub senso di di avere un servo era sempre parsa assurda; come com– scandalo. Seguita poi con un altro saggio politi,co, Osser- meritò un amico; "sarebbe stato come chiedere a Diogene vazioni sul presente stato delle cose: "Il punto generale se ne voleva uno". Francis rimarrà per la vita accanto a della presente guerra è a sufficienza noto. Si arpmette da Johnson. Come quasi figlio soprattutto, come amico poi entrambe le parti che le ostilità hanno avutd inizio in e come aiuto· e segretario negli anni tardi. Sarà Frank America, e che Francesi e Inglesi son venuti a lite circa ì' nella vita intima è "il mio caro amico il Signor Françis confini dei propri insediamenti, circa territori e fiumi sui Barber" nelle lettere ufficiali. Alla morte di Johnson ne quali, temo, nessuno dei due può dimostrare altro diritto sarà l'erede ed esecutore~ testamentario. che non sia quello della forza, e che nessuno ddi due può occupare se non per usurpazione spossessandone i natu- L'arte sottile rali padroni e originari abitanti. Tale è il contesto che della- delicatezza -:d'animo nessun uomo Onesto può di cuore augurare il·successo a ,. . . . . _ una delle due parti". Era troppo persino per la !toll~ant~J~hnso_n ~ ~provvtsa s~b1tobu~~ pa<:fre -~u~~~1v~~ que– proprietà della rivista che gli impose di cessare le pubbli- · sto ragazzo venuto da oue altn mond1. Co-manda m una cazioni. · prima scuola, che però a Frank non piace. Gliene trova

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