Fine secolo - 3-4 agosto 1985

FINE SECOLO* SABATO 3 / DOMENICA 4 AGOSTO 24 &&~f¾ìf&~i!f1*~il~fl~t5it~ft~tl~;f~f!&t~r~ti~f:ti.ùt1~){?-@¼rfili4f.V¾;.:1~~f.4~f~;«~: Ilcerehio_ nt1meroso diClaude Royet– Jo11nioud (Traduzione di Maria Obino Ducros) Due cerchi. Il cerchio superiore molto più piccolo. Del fumo senza fuoco e in ogni onda delle donne in pre– ghiera. Al centro, addossato ai due cerchi, il Budda. .Verso il basso come verso l'alto, una macchia nera. 2 Assenza del palazzo. Albero rigettato in dietro. Qui passa il cavallo colore d'aria. Una faccia di pietra ha per lingua unica un uomo aggressivo. Tutto il resto é quieto. Un albero cresce così impercettibile (evane– scente) come le sue foglie. Pienezza di grigio. 3 Due conigli, tre scimmie imitano l'uomo. Arduo mare. 4 Il hipo escé da chi dorme. Fiamma rosa e ascendente. Il vuoto invade la mo~tagna. Il vuoto si dispiega., 5 Il terzo occhio. Che non si spegne. Oppure una mano, come un'offerta, un perdono. 6 Daga mollemente drizzata (grido nero). Tra le tue gambe agitate di fiamma: il muso fine di una volpe. 7 La linea morbida. La bocca infima, i tuoi quattro sguardi. Stoffa annodata tra.i seni. Dormi nel cerchio numeroso dei colori. 8 . Una porta, un bersaglio. Mani a riposo, lo sguardo sfugge. 9 Mani innumerevoli. L'incognita dello sguardo rispon– de alle tue ciglia, divide il tuo viso. I seni spariscono nella diversità del motivo. Il bruno é una pasta. [I ros– so, un inchiostro. IO E il sangue. Il sangue che copre la spalla, fa crescete due lucernai agl'angoli superiori dell'immagine. 11 Io prego. Le natiche in dietro, io prego. Collane, brac– cialetti, nascondo i miei poteri, piedi nudi sul legno. 12 Piange. Mente. Essa non dice nulla. Essa soffre. Un poco. 13 Tu non sai più. Lontano una macchia azzurra scivola verso la tua nuca. 14 Vi cancellate 15 La luce parte dalla tua schiena. La tua pelle è fina. Le tue palme carnose. Le tue dita brevi. Il lobo dell'orec– chio è la parte sinistra del viso. 16 Dietro i cerchi ritrovati tu ignori le processioni lonta– ne del tempo. 17 Tre uomini nella tua stoffa scarlatta. Due cerchi appe– na tracciati, appena visibili. Tu fondi le tue mani nel candore del tuo petto. 18 Due curve nel tuo ventre. Un marmo verde e quieto. 19 Trasparenza del frutto. I cerchi sovrapposti obbedi– scono. Tu non guardi. 20 In alto sulla sinistra, una macchia rossa ...come sul tuo vestito. 21 Noi siamo quattro, forse cinque, il cranio calvo, l'oc– chio mal formato. Io sola che sono senza cuffia cono– sco il cerchio. 22 Vi ascolto. Siate breve. 23 Noi siamo in preghiera. Noi siamo armati. 24 Sono solo. Nessuno mi crede. 25 Io sono l'uomo nero nel sangm:. Io sono il poliziotto geometrico. 26 Alberi tagliati d'orizzonte. Cavallo scalfito dal tempo .. Ti portano al recinto, quello che non esiste. A terra., ancora una macchia. 27 Abbiamo fame. Andremo nel mare. 28 Animali selvatici all'angolo d'un palazzo vicino a una strada verde e ad un mare colorato. 29 Entrate! Il capitello sta per crollare. Il marmo si oscu– ra. 30 Noi non sappiamo più pregare. Ascolto ii vicino. 31 Tre donn.e. Triangolo. Al dilà del muro un albero in fiore. Tutto é giallo.

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