Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 6 - 8 febbraio 1953

!'ag. I : ARI,\ Domenica, 8 febbraio J 953 OCCORRE TENER TESTA ALLA MINACCIA ALLA LIBERTÀ SENZA CEDERE ALLA PAURA DELLA LIBERTÀ UNO SGUARDO AL FUTURO "L'arte deperirà e morirà sempre giudichi zuio qzie consorteria che * quando scrittore è posta sotto il controllo di qualun– dalla sua volontà di conformarsi,, Oggi, mentre lo. come milioni di altri, hlJJhlotto In mln dose glornallcrn di an– sietà Iegi;i;cndo I litoll del giornali del matuno, mentre sono in apprenslono per l'espansione sovietica da un Ia to. e per l'arretramento democrntlco aall' nlt.ro, ri– penso ad un'csperlcnin capitale cht ml hn portato nd odiare Il conformismo, sia cont.rollato dallo siato p pat.roclnRto dit prlvau. sia !mJ)OStoda Commissari Pollllcl. sotto pena di morte, o "consigliato> dalla pressione di POtcntt J:TUPPIche :i.deperano le più JcgRcre nrml delle llst-e nere e de! bolcottni:?Rlo. DI[ JBUDD SCHUJLJBERG Qucst'cspcrlcn:m ebbe lnlzlo nel lontano 1930. Quando ero ancora adolescente, quan– do mio padre <B.P. Schulberg> ern capo del teatri di posa della Paramoun1. a Hol– lywood, centro clncmato(;ranco della ca. llfornln, e noi abitavamo In quello che era Il cuore della colonia: Mnllbu Beach . Con un camPOda tennis unito alla nostra ca.sa. con l'Oceano Pacifico per piscina tra par– tile di caccia a cavallo. partite di rugbv e ba.scbatl. Incontri di pugilato, concert.l l)OLtole stelle. e festlnl sulla spia;-Rln al chiaro di luna. avèndo a compagni di gio– co I figli d! fpmosl dlvl del Cinema. rtgisU e produt.torl. ti nostro non era precisa– mente un ambiente proletario o marxista. Mn noi rRRaul che vivevamo nel pil i ele– v:-itomondo di Hollywood. eravamo al t.em– POstesso abitanti degli Stati Uniti in uno degli anni pili crtttel. 11 1933. In una sola conversazione, e quMI con lo stesso tono, discutevamo di progetti di vacanze estive, di rngaue, di balli del sabato, di scioperi. di fallimenti bancali. di disoccupazione. di venditori di mele. delrlncend lo del Rclchstaq. Parlavamo di Hitler, di anti.se– mltl5mo. di guerra. Avevamo paura di HI– Uer e del fabbricanti di armi. n mio pa– clllco. prospero. M?mpllcemondo di scuola Eccondnrla nello. California meridionale. cominciò a popolarsi di uomini dannati: cuerrafondal, demagoghi. plutocrau, dlt,. latori. In un modo o nell'altro erano coln– \"Oll!In una diabolica alleanza contro 11 nostro benessere personale e la pace del mondo. Non che fo,;simo troppo seri o cl lnte– re~assimo di polilica. Ne sapevamo di plt) sul campioni sportivi americani che su Lenin e Stnlln, eh!' rappresentavano anco– rn per noi del nomi vaghi 1n un Jontnno paese. Ma nell'estate del 1933. l'economia e la polltlcn mondiale si respiravano nel– rnrln. Quell'nutunno quando ritornai agli sLudl CUnlvcrsJtà di Dartmouth. nello Sta– to di New Hampshire), ero Imbevuto, come tant.l altri della mia gencrnztone. di e co– ~clcnza sociale>. termine comprensivo di oitnl 'vnrletà di tendenze o ldenUftcazlone con I lavora.tori del mondo. Nei semestri seguenti fui influem:ato •.ieno dal miei professori che da un calmo parlatore laureando, dello Stato del Mis– sissippi, che ricavava I mezzi per studiare stirando vestiti. Si poteva ottenere da questo Socrate stiratore una piega falsa tanto nelle Idee politiche quanto In un palo dt cnlzonl. La sua voce quasi Inudi– bile cl colpiva come un oracolo. Crisi eco– nomiche. accumularsi di grandi ricchezze da un lato e moltiplicarsi della povertà dall'altro, lotta per la conquista del mer– cati mondiali, sfociante In guerre sempre più vn.ste: tutto questo c'era da aspe~tarsl flnchè la proprietà del mezzi di produ– zione restava in man! prlvnte. Nel vapore di quella piccola 5tlrerln prese forma una nuo,·n nu,•oln rosea: socialismo. economia pianificata, abbondanza per tutti. Fratel– lanza internazionale. Non più gunrc. Un nuovo mmcnlo di benessere. Era bello avere finalmente una splell'.a– zlone di quelle terribili statistiche di disoc– cupati In un paese pieno di risorse come i:-11 Statl Uniti, era bello trovare qualche cosa di positivo In cui credere. Leggevamo ~Il scrittori britannici John Strachey e R. Palme Dutt; discutevamo Il fa scismo ln Italia e Germania come l'agonia n.na'e ciella violenta morte del capitalismo: leg . r:rvamo Maurlcc Hindus tscrlttore ameri– cano. russo di nascita> e gli economisti trlt:-innlcl Sloney e Bcalrlcc Webb: parla– \amo della Hussln. Un nuovo mondo si sta– ,a formando. cOll una nuova scala dl valori e mire socmll, che poteva offrire una ri– l'!posta. Lo sctittore americano I.Jncoln Steffen.s era tornato dali"U.R.S.S. con una frase che accendeva le nostre menti: e Ho visto Il futuro e funziona bene>. Quell'estate decisi di dare uno sguardo .1 quel e futuro•. Nel ,1ornl de 1 1e scuole ~econdaric avevo letto gli scrittori russi Tolstol. Cecov. Puskln. Dostoevskij. e ven– ni a sapere che ern possibile rrequenLarc un corso di letteratura russo tenuto dal principe D.S. Mlrskl. un russo bianco l! cui libro su Pustln ml era familiare. Dopo anni di vii.a da emigrato ft Londra, Mlrskl ave,•a aderito alquanto lnesplicabllmentr al Part.lto Comunista. e nel 1930 era rl– totnato nell'Unione Sovietica. Il suo cam– biamento di opinione. e l'accoglleoz.a fai.– tagli dalle autorità sovietiche erano una Indicazione - ml pareva allora - della cresconte tolleranza nell"U.R.S.S .. la sua prontezza di cooperare anche con un mem– bro della vecchia nobiltà se questo era ca– pace di apportare un contributo. Prlma di partire per questa terra pro– messa lessi quel poco di letteratura so– vfellca che mi riusci ti! trovare tradotta: Cioccolata. di Tarasov-Rodlonov, precur– sore. del Buio a Mezzogiorno di Koestler: Tre paia di calze di seta. di Pantelelmon Romanov: Tc:mvo ardente! di Kataev: Il Volga scorre al Mar Caspio, di Boris Pll– nlak: I racconti di Massimo Gorkl; cd alcune meravigliose favole di vita ebraica a Odessa. di un protetto di Gorkl, 'tsaac Babel. La mia prima Impressione fu di una propaganda e pro> e e ant! > sovie– tica. riportata Ironicamente In Inglese. Il preçalere di quella e pro> ml aveva na– scosto le pessime condizioni di abitazione, li quasi affamamento del lavoratori. la lo– ro rQancanza di scarpe., I bambini senza Cftsa che chiedevano l'elemosina nelle strade. Ma d·a1tra parte Il grido d"allarme lanciato dalla scuola aveva descritt.o la cultura sovietica come un monotono, gri– gio mocollto che aveva appia ttito tutta. l'arte russa In una spav ento.sa uguaglian– za. Invece ml trovai lo st.cs.w arferrato dalla più eecltante attlvlt.à teatrale che avessi mal con<>!cluto.Nel teatro Mryerhold. V5evblod Meyerhold stava creando delle nuove forme antltradlzlonall per lavori t.ealrall tradizionali; Il suo e palcoscenico nudo, e la e co.strutttvit.à> del suol adat,. Lamenti anticipavano di un deeennlo ed anche più gli esperimenti teatrali del drammaturgo americano Thornton Wllder con la e Piccola città> e e LQ pelle del nostri dentt >. n teatro Talrov, 11Vaktan– gov. Il Moscov ArL, il Bolshol, rappresen– tavano tutto. da Aristofane a Shakespeare e al dram~aturao nmertcano Ben Hccht. n mondo dell'arte sovietica. ricco di vita– lità e varietà, cresceva sempre pili nella. stimo d<?llastampa comunista. Con Il mio :-tPPOi;t:lo di Hollywood, e Il mio llbro..dl contratti come lasclapa.s.sare ebbi l'opportunltt\ di conoscere molte dcli~ principali i\gure del teatro, del cinema e del circoli let1ererl. Meyerhold ml lllu.strò ll suo teatro e si sforzò di de.scrtvermi al– cune dl"lle sue teorie di costruttivismo e movimenti acrobatici. li suo era un nuovo teati;o per una nuova era, ml dlsse 1 che ricreava Il pnssnto In lmmaglnl del fu. turo. Fui !nvitato nell"appartamento del giovane Aleksandr Aftnoceno,·. la cui com– mf':dJa Paura era uno del successi della stnglone. Afinoienov ml ricordava un i.iro– spero scrittore di Hollywood. r dlrttu di autore piovevano da ogni parte del Paese. Un a:0verno che lo stimava l'aveva allora ricompensato con un'automoblle nuo\·a, ed egli stava progettando di fare una gita di nnc settimana alla sua casa estiva. e Quanta libertà artistica c'è?~. volli sapere. Per la verità - disse Aflnogenov - l'Unione lnternazJonale degli Scrittori Rivoluzionari CRAAP>ave,·a esercitato un considerevole controllo fino a circa un an– no prima. Un autonomlnatosl dittatore let– lernrlo aveva rlnroriato la sua stretta e ultrn-3lnlstrolde concezione della lettera– tura sovietica. Mn grazie alla sn1,atezzadi Sta)ln. Questo sabotatore delle arti era stato rimosso dal suo posto. Adesso Aftno– genov si sentiva libero di scrivere come gli piaceva: • entro la concezione del mon– do di-Marx. Lenin e. Stalin>. 11mio corso sotto Il plnclpe Mlrskl, al– l'l6lltu10 Anglo-Americano - una scuola informativa estiva per studenU-tw-istl di lingua Inglese - riempi molte falle dellR. mia conoscenza di leLtcratura russa. Il prtnclpè, con un accento oxfordlnno. mise a fuoco esotto Il punto di vista classista, Arlhur Koestltr iblioteca Gino Bianco I:!: sue lezioni su Puskln. Lermontov. Goi;:ol. Turgenev. Dostoevskij, Gorkl, ed l nuo,1 ~crlttorl sovietici. La sua opinione su Fa– deev. cd alLrl b:mlnmlnl sovietici a 'lUt'I iemPO, non era affatto benevola. Consl– jerai questo come un·u1terlore evidenza. Jella crescent.e llberll\ di opinione lndl– ;1duale nella Russia sovietica. perche Fa– !~~o:i~ uno degli autori sovietici pJù Ave\'o conosciuto Il più grande regista n.LSSO del cinema, Se11:clEisenste!n, quan– do lavorava ad Hollywood per mio padre. EEtllcombinò per me la visita ad un tea1.ro di posa, dove venni Informato che solo l'Unione Sovietica produceva n1m su ba.si di vera dcmocraUa. e Il soggetto non è scelto ed approvato esclusivamente dal "padroni'' come a Holbr,.•ood>, disse la mia guida, eOgnuno, dal pili umile aJu. mettersi In linea con le direttive drl Par– tito. Con ammirevole onestà eill ammu;c che li Primo Plano Quinquennale non 1, nveva lsplrnto come tema letterario. e Non sarel stato un vero artista se avessi scelto questo tema perchè avrrl menUto e ln– ,•entato > <come molti scrittori sovletlc meno Integri, eG:11 dJsse lmp:lcllamente> I crltlcl comunisti avevano attaccato Ole– scla per avere trattato In modo simpatico degli e elementi antisovietici~- La risposta di Olesc1a fu la risposta di uno scrittore onesto. Le relazioni di un artlst.a con 11 bene e Il male sono prorondamente com– plesse. Dando vlta a un personaggio cat.– tlvo, malevolo o decadente, tutLa la cattl. verla, la malevolenza e Il decadenLlstno dello scrittore sono lasclRtl liberi e, per scopi artistici. hanno Il temporaneo per– messi di predominare. Un vero scritLore, Ma.ulmo Gorkl tante al ra,!'azzo d'ufficio. ha voce uguale nella produz.lone>. Qui Il sogno usr:uallta– rlo dlvent.ava realtà. Un regista di fama mondiale non si considerava una ''prima donna"; egli serviva In letizia come un servo della grande rlvoluUone proletaria. Il compimento di un'intera e.state fu la mia part.eclpazione al Primo Congresso de– gli Scrltt<>rtSovietici. I grandi nomi della letteratura conte:nporanca mischiati a g-io– ,,anl operai; Intellettuali "'europolzzatl"' di Lenlnar:-ido con delegati mongoli che da– vano il loro primo sguardo al mondo non– aslatlco: almeno cinquanta dl•ersl gruppi linguistici, ognuno vestito nel costumi tra– dizionali e 1 suol eroi letterari nazionali. Sul mun c'erano giganteschi r1lrl\Ltl di Pu,;km, Ostrovsk! e Oork1 - '"li padre del Conxresso" - Insieme con riproduzioni ··m,unmut'' dell'onnipresente triumvirato. Marx. Lenin e Stalin. li mio ricordo di quel congreMO ha bi– sogno dl es.sere rinfrescato riguardo a quanto venne detto, ma non ne ha bisogno rlguAtdo alla grandù lmpres.s!one di en– tuslw.mo, di ottimismo e d1 unh·ersalità con l a quale partii. Ricordo un saluto del– lo scrittore francese André Glde. che cspre!f.Se la 5ua fede nell'Unione Sovietica. come araldo e difensol'e della cullura mon– diale. <Questo av\'enne ant.eceden~mente alla sua esperienza di prima mano fatta alcuni anni più tardi nella t erra del Gran– de Difensore). Ricordo il nervo.so, emo– zionato André Malraux che spl\rtlva gli applausi e le adull\1lonl del delegftt.l con MaS&lmoOorkl. li grande vecchio della letteraLura sovietica. ed anche dei,:IJserti.. tori proletari del mondo. Gorkl parlò di realismo socialista, la no– ta-chiave del Congresso. Il realismo ~la– lista non do\•eva essere una giacca t:-oppo stretta nella quale I fanatici del RAAP avevano tent.ato di far entrare tutta la letteratura sovietica. Esso doveva condur– re a sopravanzare di un passo Il tradizio– nale realismo borghese del grandi .scrittori del secolo diciannovesimo. li realismo so– vietico, non più strettamente proletario. dovevft essere positivo. ottimistico. e radi– cato nella fede nell'umanità. doveva met.– tere a fuoco gli esseri umani piuttosto che la produzione In massa. Un'interpret.azlo– ne alquanto diversa "enne dal.a dal por. tavoce del Partito Comunista. Zhdanov. Il quale ricordò agli scriLtorl che la \'erltà. artistica non deve mal essere separata dal • compito di rlmodcllare e rieducare Ideo– logicamente le masse lavoratrici nello spi– rito del socialismo >. Malgrado qucst.a ,·oce di ortod~sla so– vietica. Il congresso celebrò un breve p?. rlodo di tolleranza e discreta libertà ar– tistica. Jurl Jelagin, l'ex vlollnlsta sovietico che ora fa parte dell'Orchestra Sinfonica di Houston tTexasl, Il cui libro Soggf0. gamc11to drllc arti e una testimonianza condensata e mordacemente persuasiva del declino e della caduta dell'estetica nel suo Paese nativo. stimola In mia memoria con Impressioni come questa: e Fra I molti ora– t.orl c·e1·a IMac Babel. Questo bravo ro– manziere era stato fatto tacere nn dal 1928. e ricordo ancora com·ero sorpreso e contento di ,·ederlo sul pod!o •· Un altro doLato scrittore sovietico. Jurl Olesc1n, Il cui romanzo llwzdia era 6tato prtma acclamato e POIduramente criticato dal cr1tlcl so,•ictici l)('r la sua nosta!Q'1ae il sul lndlvtdualismo, discusse davanti al Congresso le sue difficoltà personali di mentre può Interpretare I .suol personnggt ~ondo certi canoni di moralità. 60Clale. deve simpatizzare con tutti loro. Povero B1:1bc!l e povero Olesc a, relitti di purezza artistica In un mondo Impuro. Ma non sembrb che nuotassero contro la cor– rente i;enerale del Congi·esso.C'era lo stes- 60 Bukartn. che era succeduto a Lenin comt condot-tlero Ideologicodel comunl5mo mondiale, ~utore di un autorevole .Matc– nati.t-.JtO storico. fondatore con Stalin del concetto del « Socialismo In un Paese>, editore di e Izvestla >, che fece un lnco– raggl.n.nte esame llberale della poesia so• ,-1,uca. La sua critica sul btmall versi co– munl::.tl mascherati da p,oesla fu una lale bombtt Pt=rI poeti ortodossi come Dcmu\n Bed.nl. Bcslmcnskt cd nitri, che costoro si :tlzA.ronoed uscirono sdegnosamente dalla sala In stgno di protesta. L•irrl\'ereoza di Bukarm si estese a:1che n Malako,·skl, la cui alsllluslone, e Il suicidio avvenuto nel 1930 non gll avevano Impedito dl diven– tare Il virtuale lnureato-POeta. Bukarin si spinse anche più lont.nno dall'ortodossia quando lodò Boris Pa.sternak. il miglior poeta vivente della Russia. al quale la cur., di evitare l temi ufficiali e l'Interesse dimo– strato verso gli esper!menLI tecnici ave. vano valso l'ostraclsmo del verseggiatori 6Ceondola mentalità del Partito. e Parenti po,•ert di Malakovskl >, cosi Il derise Bu– karln. Mentre scrivo queste rli;he vedo mc stes– so attraverso un prisma di tempo conte– nente esso stesso una quantità di I mma– gini ad angoli disuguali d'una dall'nlt.ra. c·è li dlclanno,•enne entusiasta che applau– de Gorkl e Bukartn e Babel. E c"è 11gio– vane scrittore: che solo alcun! anni più ta1·dl è Impegolato In un conflitto lette– rario con I custodi nmrrlcanl del e reali– smo socialista>: un pallido e lontano ri– flesso del severi i;ludlz.l che centinala di altri dovevano subire. Interessato qui dalla torturata estetica della Russia di Stalin. e dAlle conseguenze personali nel mlel confronti, ho poca OPPOrtunltAdi anaJlz. zare Il processo di sviluppo per II quale io venni ldentlncando me stesso con I co– munl.sll nella metà del 1930. Eloquen!I indagatori della dlsllluslone - Sllont>, 01- de, Spender. Wrii;hL. Oos Passos. Maknu:~. Koestler. per nominarne alcuni - hanno i;là sondato a fondo le attratuve politiche. spirituali ed emotl\"e del comunismo. RILOmato dan·unlone Sovietica all'Unl– ,•ersità, e poi a Hollywood. entrai a far parte di una classe di studi marxisti che si tra3formò gradualmente In un gruppo glovanlle comunista. Uno del miei primi tentativi di scrittore fu un romanzetto In– titolato Pa.ssa110rtoper Ncssu11luogo. Pur e::-s~ndoadorna di alcune frasi del gtorno drl Fronte Popoiare, la mia narrazione concerneva l'Inutile loLta Individuale di un giovane ebreo POiaccoche sah•ntosl da un e pogrom> aneli\ ad una p1trla. I miri amlcl comunisti erano sconcert1tl. 0o,e erano le m!e convlnZJonl? La mia fede nel– le masse? In questa nuova era di lette- 1·atura proletaria, era ora che curassi mc stesso e dall'Individualismo> e da altre reaz.lonarie abitudini di pensiero. Rlbatte– ,o dicendo che non ero un reazionario. ma soltanto un giovane scrittore che ten– tava di chiarlre la logica Interna del suol personaggi. Perchè tutti, dal più al meno. abbiamo a che fare con diretti lndl\'l– duall, con uomini che soccombono a for– z.e e correnti al di là del loro controllo. Mentre continuavo :i. condividere con que. :;Up:lovanlcomunisti l'odio per Il rasel5mo e per t privilegi economici. c'era fra noi una crescente tensione rl5tu11.rdo Il mio lavoro. Un mio breve romanzo lntliolato Per costi corre Samm11? venne CONllderatoun passo Indietro, un fallimento nello e svi– luppo politico•· li mio racconto era e di– struttivo>, e lndlvlduaHst.a•• e pessimista>, Qualche tempo dopo dissi che Intendevo lasciare li gruppo giovanile. almeno tem– poraneamente. per avere tutto Il tempo disponibile per scrivere un romanzo. I ro– manzi sono belll. ml dlssero, flnchè ser– vono a creare una pili chiara compren– sione del problemi sociali. Qualcuno non mancò di citare l'immancabile Lenin o Stalin: e La nostra narrativa deve essere un'arma sociale,. Dissi che Il mio roman– zo non conteneva un particolare me.ssagglo politico. Tutto quello che sapevo era che sentivo un Irresistibile Impulso di esten– dere e sviluppare Per cosa corre Sammr? I membri del gruppo si scambiarono del– le disciplinate occhiate di dlsapprovaz.lone. Primi\ di cominciare questo romanzo, ml dissero. avrei fatt-0 meglio a darne un sunto generale, In base al quale Il gruppo avrebbe S\'olto una discussione. Dissi che non credevo che I romanzi si poteMero scrivere in questo modo. In questo CRSO. Insistettero, avrei dovuto com1ult.aredelle autorità più alte per essere glusttftcato di non partecipare alle riunioni del gruppo. 10 sorfrivo di una concezione non-marxista della letteratu_ra, ml avvisarono; mancavo completamente di responsabilità sociale. Ma allora. come adesso, avevo una ferma fede nel miei Impulsi creativi. Lo scrivere deve essere una diretta personale esperien– za dell"autore: stnccrtt.à, pas.:lone: onesta osservazione. - qualsiasi concezfone. fin– chè è propria e conferisce unità al Ja– vor1. -. son qualità. che ha.nno maggior peso di uno staio di solenni opuscoli sul realismo socialista e della responsabilità. 60Clale dell'autore. L8 re.sponsabllità so– ciale dcUo scrittore è di s:riverc con tutta. l'Integrità di cui è capace le esperienze da. lui più profondamente sentite. E quando fa.llbce in questo egli fallisce anche nella rcsponsabllltà sociale. Guidato da quesc.aconvinzione ml sepa– rai nettamente dal miei amici comunisti, e andai nello Sto.to di Vermont dove ero libero di scegliere l miei temi. Quando completai li manoscritto, lo sottoposi di– rettamente al mio editore che ml offrl un contratt-0. Godet.tJ di libertà di movimen– to, di pcnna e di pubbllca1lone. Non credo di drammatizzare se stabilisco un parago– ne fra qucst..1.facile vlt-torln su del can– didati commissari cuJturall negli Stati Unltl e la sistematica violenza usata dagll atLuall commissari sovleti~I sugli scrittori russi che 9sano rivendicare la loro Indi– pendenza e lndlv,ldualltà. Libri come Il Soggtoga me11to delle arti di Jelagln. e Lct– terotllra riu.so. ,or,letica 1911-1950, di Oleb Struve, sono I più recenti contributi a una blbllografta ln crescente aumento di auten– tici resoconti sugli e artisti In uniforme>. Per uno scrittore sovietico. recalcitrare al– la critica ufficiale o ritirarsi dal Partito, è voler ricevere un biglietto di andata alle miniere di uranio. Per l'americano che desideri rlacqul.sta– re la propria Indipendenza. le penalità con.,lstono solo nel superare un certo lo– gorio emotivo Implicito nello spèzzare la. morsa quasi-religiosa in cui li movimento l'ha tenuto. e l'Interrompersi dell'amlclzla. con un numero di persone che ha avuto c0re come Individui e che, pure essendo gentili e bene Intenzionate, non compren– dono che la volontà collettiva della loro organluazlone ha deviato l"orlglnale bon. · ti\ del loro Ideali e storplato la loro sen– sibilità. Nel mio Cl\50. lasciando da parte li dl– s~ccordo politico che aveva. lntenslncato le mie divergenze estetiche. I pa.ssl per n mio dlstacctJ furonn I seR"Uentl:Il CAPO del gruppo i;:lovanlle dal quale ml ero al– lontanato - un vecchio amico la cui or– todossia e Il cui gusto per l'autorità si erano sviluppati ad un tale i:rado che avevano reso dlfflclle di comunicare con lui - ml sollecitò a sott-Ometterml alla critica ufficiale del gruppo, e Questo è Il modo orRanizzato di tratt.are la quest.10- ne >, disse questo rl~ori3ta d'estrema s!nl– s1.rache, dieci anni pili tardi, ruppe anche lui con Il Partito. accusandolo dello St.es.'-C. de;::radante controll-:, 1ntelle1.1.ualeche ml R.\·evaaccusato di sftdare. e In questo mt'l– do non sappiamo i.e sei fuori o dentro. Te ne .sei andato In malo modo ed hRI parlato lnesattRmcnte contro di noi. Sci tipicamente nuto-lndulgenl.e. e. come tull.:!l le cose che fai, completamente lndlscipl!. nato . C0t,I, per mollvl che sono b-Ot,:s;ettivt e complessi e con una procedura quasi stan- 4 Budd Schulbe.rc dardlzzata per coloro che subiscono un pro– fondo cambiamento di sentimenti e opi– nioni rispetto alle benedizioni della Terz.a Internazionale: e11ca.soSchulberg > venne lscrtLto a ruolo, Tutte le mie tendenze e borghesi, decadenti, disfattiste. Indivi– dualiste e non-marxiste> furono sottoli– neate nno alla noia, e si rilevò che erano culminante nel mio netto riflut-0 di discu– tere e poi di sottoporre all'approvadone del Partito Il mio romanzo. Finalmente At– tirai l'attenUone di un capo culturale del Partito. li nostro colloquio <se cosi si può chiamare la breve arringa) fu per me un'lne.stlmablle e Indimenticabile csporlen- - za. Que,;ll era sneniante. didattico, e \'O· leva Insegnarmi come scrivere I miei libri e come d..·,evo vivere la mia vita. Me ne andai con la convinz.lone che I comunisti da me prima conosciuti, salvo forse un palo di eecez.lonl, erano degll Innocenti dilettanti. e che avevo visto nnalmente la vera faccia del Partito, la faccia del com– missarlo politico, rlgldo, ristretto, dltLa– tortale. che difendeva da ogni scantona– mento la Unea del Part.lto come se si trattasse di una verità eterna. E' un"lronla di cui In storia comunista abbonda Il fMto che quel burocrate t.anto eloquente sul t.ema dello stanrtolamcnto culturale e di lntolleran7.a politica negli Stati Uniti sia lo stesso uomo che. se an– dasse al potere, ucciderebbe santamente Ja verità. la libertà e l'arte con la stessa rlglciità, fanatismo e • l~terl.smo da caccia alle sLrcghc> che ora rlmprovern cosi aspramente. Attualmente è ::otto processo per cospirazi one cont ro lo Stato. L."l mia rot. tur:i.con Il comunismo ~ priva di drammaticità. Il m io ,iruppo era qual– cosa. di molto più simile a un circolo so– ciale che a una segreta cospirazione, ed lo semplicemente mc ne aJlonlanal 5empre pili di mese In mese, di anno In anno. L'esperlenz.a personnle è una forma di edu– cazione. ma non diventa conoscema plil alta flnchè quest.n conoscenza di prima mano non è collocata emro lo schema di eventi maggiori. Anche quando la 5cher– maglla fra la rigidità com:.mlsta e Per cosa corre Samm11? raggiunse Il 3Uo tono più alto, sapevo troppo poco di 5tor1a. letterario. sovietica per considerare Il mlo piccolo curioso caso nel suo vero 6hi:nl– ftcnto. Quando Il mlo libro venne pubblicato, Il comunista e Dally Worker > lo salutò come e: Il romanzo lungament.e atteso di Hollywood>. Il recensore, Charles Olenn, lo lodò per la sua onestà, Il suo econte– nuto e intelligenza>, Ma evidentemente Glenn non a,•eva consultato Rii arbitri dominanti del su.sto letterario. SI era pre– so l'Inescusabile libertà di esprimere la sua. opinione personale. Come molti altri scrit,. tort comunisti fu presto chiamai.o a dar conto del suo delitto; polchè Il Partito Ccmunl<t-a a HollywOOdstava conduc!ndo una campagna oraamzzata contro Il ro– manzo che Glenn aveva cosi sconslderat.a– mente e Impetuosamente scelto per lodarlo. Venne tenuta unn riunione pubblica. per correggere l'errore di Oienn e 5ta,&>lllre la e: vera linea di condotta> da tenersi ri– guardo a. Per cosa corre Samm11?. Fui In– vitato a partecipare alla riunione per di– fendere Il mio llbl'o. Risposi: grazie. no. Uno 6Crlttore dlrende li suo libro quando lo scrive. Dopo I lettori sono liberi di ap– pro,·arlo o disapprovarlo secondo t loro gusti. In questa rl:mlone Olenn fu severamen– te rimproverato per la sua recensione de– viazionista. Nel vero stile di Mosca cgU si battè Il petto recitando Il e mea culpa•· e promise di rimangiarsi ogni parola ere– tica. Oop0 di che pu bblicò sul e Dal1Y Worker > una secor.da recensione che co. mlnclava accennando all'umiltà comunl– st.a. e Sulla base di una lunga discussione. ho fatto una piccola rivalutazione ... >. E' proprio questa piccola rivalutazione che ha trasformato Sclo.stakovlch dA comPO– sitore di grandi sinfonie moderne. che orrendevano t rozzi gusti del commlssut. nel sotl()messo e lnslgnlncante mcrcena. rio delln e Cantata al Programma. di Rlm– boschimtnto di Stalin>. La piccola rivalutazione di Olenn portò a una seconda recensione che, parola per parola. era la negazione della prima.. un affascinante esempio di quell'opportunisti– co abito r:'lent.ale sul quale lo scomparso scrittore britannico George Orwell ha pian– tato 11 suo Indimenticabile chiodo: doP– plezza di pensiero. Questo sarebbe pura– mente comico, e non varrebbe la pena di riportarlo se fosse un caso Isolato, Ma il movimento letterario comunista america– no è una meschina storia di errori eretici, di attacchi lnqui31tortall. di sottomesse ri– trattazioni: rinessl americani del fenome– no Lremcndamente familiare al circoli lct– tt'rarl .sovietici. I pubblici attacchi orga. nlu.atl contro libri e scrittori. e la 3tlllz.. zata ritrattazione che segue quasi lnva– riabllmen1e. Molti anni fa ho cominciato a r1cap!to– lare le condizioni degli artisti sovietici che avevo conosciuto o se1m1to. o dal quali ero stato tnnuenzato nel corso del mio viaggio In Russia circa venti anni fo..Con– trollando I esentito dire> con fonti re– centi come I libri di Jelngtn e Struve e la corrlsPOndenza dl scrtttorf sovietici cml. Grati, lo. mia lista è completa e scora.g. g!ante. La carriera di Eb,ensteln è stata dlstrut.– tn d~ coatanti lnterferenz.e. prrs.sionl p0. lltlche, cd ~ttacchl di e formalismo>, qua– lifiche di • esteta auto-lndulgem.e >,e e bor– ghese lnctlviduallsta >, Nel 19:S0 \'Cnne uf. ftclalmcntc negletto e inviato In semi-esi– lio ne ll'A.sJn centrale .. La sua ripresa du– rar.te !"alquanto plt) tollerante e periodo di gu erra> ebbe vlt:1 brc,c. Il suo ult.imo ntm Tvcm !I Tcrrlbilc, fu giudicato conte. nente e errori pol!L.!cl >. e lfl.seconda parte ,,ennP lnt.cramente censurata. Amici di Eisc.nsteln ritengono che questo colpo fl. nale Rrfrcttò la sua morte. n principe Mlrskl, 11 mto Istruttore di

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