Fiera Letteraria - Anno II - n. 49 - 4 dicembre 1947

6 " di L'ELEGIA· ,, Thomas Gray L' rn1TORE F'ussi di Firen2c hn rcccnte- mcute pubblica10 in un elcg:1n1e volu. me1to cle!Ja be.Jla collanina che .i.i frcgju del– l'insegna del «melagrano» una nuova tra• duziono delln famosa 1( Elegia l> di Thomas Gray, con un saggio introduuivo sull:l << in· tcriorità del tradurre», a cura di Lauro Ro-– beni-FJ,etcher. L'introduzione ei legge con moho interesse, la t:r:iduz.ione, i:,el,bcne in molti 1m11Li pregcvo!e, non è prjv11, purirop– po, di errori d'interpre111ziono (come ai vv Il. 29. 44. 65. 77. 89. 90. 97. !01. 113. dovo il teslo è 6viso10), e ogni le11ore che c,o. no~a 'ingl.ese J>O!~ t.-<>n~tatnre le infe<ldtà p,Oichè l'edizjoncina ri1>roduC'e anrhc il te fòltoQriginale. Mi limiterò qui a dire due p.:trv!c 1mllo i.p;rito di quel!a fontOl!-jC:5ima elegia. Dirò 1mbito che non intendo spirito nel senso di •humour» e ancor meno nel senso di 1t wit ». Se è. vero che ìl Gr.iy non difettò tli 11 humour», come ci ••iene n11c.s1a10già cfai i:iuoj ron1en11>0runei e come au1ore\'O• li&!!inti cri1ici. <1ual.i il Gosse e. recen1is- ~!:;1;";~~1~101:t ci::~, i:s;l~:,~~o~~~i~;: wn,. c1>loo prevale :.uJ tono )jrico e dn11u– mo11fro. 1l Grny ripudia 1Jo storie, c.hc iJ FotccolQ esal1a_ le ripudia con un se.n.s 0 di orrore. orrore per il 5anguc ,•e.n.alo dai J)0· 1enti. per Ja in-O....~rabili1à dell'ambizione 1><>– li1ic-a. OJTOre per la vanaJ!,IOrin e h prc– iunzione cfe1 poeti. Mu anche <1uellu glo– ri11. in segrot.o. lo 11uirn. lo 1enta. per <1mm• lo .l;1 sua Mweritù di credcme gliela mo– stri illusoria e mornln~nte ambi,=:un. e im– J)()lente d'i fronte alJa morte. D"nlro can10 la vita degli umili rie~ec nd acccndcrf(li l,a fantasia solo quando i,:i Ira..,figuri nel· l'a.Uegorin. ne.I mj1r: (I l-low howcd 1ho woods benealh their 61urdy &troke! ». Il \'Cr@O: « Fa:- from the maddinl!: trowd's ignoblc strifo », che ,uona comB uu grido di banaglia in testa oJ romanzo cli Hardy, nel t:ontcst 0 della E.legjn perde ogni \'alo– rn polemico. Queste incenezze. :.Ospons.io· ni inçOJh,j'tcnze. ripensamenti. :!>Ollo ti1>ici cldl:i Elegia c. del r~.t-10. di 11111n ln poe~ia La· vita di l'J.U. L.E'ITl'JlARJ A Jal Grny. Il Job.11-.011 in fonJ 0 Lo ,•ide e lo intese assai be.Ile. i\fu lo t-lCS60 stato di :rO· t1p,ensione è mirnbilmenLe r-OrTetto dallo me• lodi:1 del vcn.o. e arriverei a dire che è uno dei segrctj dell'indistn111jbile fascino di queste <1unr1 ino che il Palgra,·o. neUa 611a nlll ~log.ia, prese111av11al lettoro e.omo « le più nobili stan7.e. forse, della nosu··J lin– gu,-1 ». e che sono realmeme (o parte la ecceèi;iva grnvitii dd giudizio) tra le più armoniose che siuuo mai Mal,; compos1e in 0 g1.1i liugu11, una delle opere più felici che siano mai uscito dalla pennu di un uomo di 1.eutre, tli. un wnanista artista. uno déi frulli più squisiti del 1 a cultura unrnni<itica. innestata nella scn;ibiliti1 di un anist.a, che riusci. quasi per un miracolo, a ~mnporu, dclicutameme nella medi1a111~tniltura dei suoi versi le di$onnn7-0 o gli squilibri di uu"indole fotnlmcna, prcdi;;;p0'ita aJla mn· l.iru·oniu. AUGUSTO GUIDI . un pittore i!!peuive dunque I Montporna.sse, la Cloaeri~ de.s lilas. il Laoin agile: e poi i mercanti di quadri. gli avventurieri.,_ Su Parigi stavano intanto convergendu altri giovani da ouasi tutti i paesi d'Europa, e la medC8ima città andava lrnsformandosi in ur,' vivaio d'artiati in cui non mancavano neppure i giapponesi: • ciò !!Cflveva An– drea Gillet nella Revue des deux mondcs Un profilo del Vaticano li titolo II La Città del VAticano • e più la sopracoperta con t.lMa e chìavi in cumpo bi(IJ'lco e giallo dànno al libro ur, aspetto che non si merita: aspetto modegto. di guida in senso ristretto e quasi di pul>– blicazionc: semiufficiale, di propaganda. Vj. ccveraa il profilo del Valiamo che Enn.io Frane.i.a. ha disegnato cor~ mano Sicura, con molta dottrina ma sempre ri~ldata da una naturale vivacii-à di umana parlecipazione. con ampiezza di vedulc., da storico vero. con precisione e acutezza di pensiero e in- 6.r.c con uno stile per80nale a.do 1 r no quà e là di 1ut1"altro che ingombranti hon di un"eloqucn.z.a schietta e commossa (._talora ci avverte modesta men le I'A. incauta. rnente mi son messo a cantare ■) riesce ad un compendio alfatto nuovo e pc.rfir,o nu. dau della vii..'\ temporale e spirituale che s"ngita nl!I cuore della crislfa.nità: immenso per valori e .sl piccolo n~ll'esten.sionc geo– grafica e dj nuU'alt:ro armato o-e non della sua Konfinata c.."\rità ir. mezzo ai tumulti armati del mondo. Ciò che fa dd Vaticano un lembo di terra assolutamente unico, ciò che in e8fiO è glorin di tesori d.'.arlc e di varie testimo. nianze d.i vita civile e, insieme. depoSilo di una sapienZa che ec.c:ede la misura ('once• sa ai morta1i è qui felicemcr,te deuo, con un accorto mescolare gli in1crc.ssi eul1urnli a quelli morali e rclig;osi :. '.'JÌ bene che !'A. sembra davvero pnrtccip.."lre con noi - vi· sitatori occasionali della. Sede di Pietro - alla varia tenzone che dcnl'ro le irngu$te mu. rA si fanno i cimeli de!rarte e le me.morie dei trionfi sul male. le parole degli uomirti più eccellenti e la Parola di Dio. L. P. HAKll.E.Y: Lorenzo. Romnnzo • Ed. Rizzoli. pagg. 273. L. 500 t:,' il primo libro lrodotto in ltattd di uno sc.:riltore che in lnglt'11erra giò gode di /omo consacro lo, Hortleg è ammiratore ed amico del nostro patlle doc>e p,."ù i>olte ha !JOggiornato e dotJe fu x:ritta lo più pari.e d, qu.e•lo libro cli Qfta in/t.t11i/e. Le o:"ccnde J.i ~ renro. K-Oluri.scono da u.na natura èp,er– sen•'bit ( crl'!Condata da un parod'i.o di fantasia e di crucci e $i modano a rodo di piccoli suoc.cssivi fJquadri. Lo narra.rione . .te nello insieme è delica• lo e non prilJO di acute nolazloni. troppo spesso si cOmplooe su}lli inlct'– mmab•f• ch1accher1cc, che i Jancru/h 1t0gl.ono riealXlf'c da ogni prcteslo. A t>o/tc poi ~bra che le, propor:.icmi, specie qu~\!, del pr0l,1Utfnrst'al, ven• gono forzate da ragionamenti t"nado– guoli, che restano pertanto esterni alla /orma e nel contenuto allo mUruro p•• cologica. /..'amore che Lorenzo e la ,orefla 1-litdd si porlano, di più per la mancan.:o di madre. si espn"me qua e Id in modo morboso, a nostro pare– re: finendo col giungere o) copJ.olo " Un cuore o d.ue }'' e al conseguente disegno del cuore tra/illo ecc ecc.- Malgrado ciò ogni pagina ;i Jo leg• gere '-t;coolmcntc. dislC$0 com'è in una ,cn"tturo limp.do e, nei lratti de– K'nltiui del pacsoggio o in certi po~ eaggi lit'i:i, e/aborale co,1 /reschezr.o. EDMONO ROSTAND: Cyrono dc Bergeroc · Avec introduction et commcntairlcs pn, Vito BemMdlni Marzolla F.dit. Lucentif' LucC('I, pagg. 274, L. .3ÒO. Oggi che lo aprooo6ttata formo dd Roatand è quaai dimenticalo e (ort.u. nt.t:omenle, nemmeno il t>ubbfco più super{ic3alc scnlc con rammarico lo 8COmparso dalle scene di quel mondo omponoso e conrJenziono/e e di quella tecnica prezioso non prfoo di bravura oggJ che si uuol definitivamente obban: dont.fte le passioni per gli Scribe e i Sardou. che inleresse può .su~·tare uno riedr::ionc del C:yrano anche buo'-. no ~ m1nuz1o.,amenre curata/ rer ,t tcalro cedomente ne.s,uno. E allora il Prof. M<JT.:.ollo 110 credulo bene di ,-, l)ofgersi alle ffCOfaresche. e l'idea in fondo non è sbagliata, Per apprendere con un cerio dil)Orlimento la lingua nelle scuole inferiori il no.so di Cyrano o l'cpi.todio della porlo di Nesfe con la fuRa dei ccnlo sgl1erri davanti all'o. bife :rpadocc,"no- possono i>alcre il ''Fra– ca$so" di Gou1'1icr o J ''Mos.c:hettiert"' di Du~as. E siccome inlrodu::ionc e della sua poesia in genero e del.Li Elegy in 1).)rticolare, Dil"ci anzi che il difclto di • wi1 ~ non fo l'uJtjm 0 dei moti,i dell'a.n· tipu1ia. a1>~na attenuata. che i! (\ will)' » )ohnson gli tribu10 e lo s1c~o Johnson avrebbe forse dello che non fu l'ultima ragione del "'llu rndiealismo. Come uomo il GrJy in di\'Cn.e oc(·:.1~joninon $i mostrò. co– nte noi diremmo, uomo di spirito, non si m061rò tnl,e 11unndo :-.idivise dallo ::.J>regiu– dicato e i;::iovia!e Walpole. durame iJ viag– gio che intrapresero im,jeme in llalia. e nemmeno nel rifiutare la consacruzjone a 1>0e1a lnurcn10. e forse nemmeno ncll'ac, tellarc 1.a nomina a.l.l'uni,•ersitit di Cam– lJridgc senza Molgc.rc i corsi. Come pOeta, i HUOi predeces...-=ori furono Virgilio e Mil- 1on, il s~ immedi:it 0 succes&ore fu Word nworth. tutti poeti C'he non diremmo 1>ro· 1 ,rinmente s1>irito~i. Ern coi;1i1uzionalmcnte malinconico o piullQ:O-to.p('r dirla con AJ. dous Huxley _ e< flernnrnlieo » cl1è. non conob• he nemmeno gl.i sbnlzi d~ umore, le rea• :t.ioni dei veri urn!in<'onici'. qu:11i il Cow1>er, ,·he. :1 differenza di lui\ o quai.i J)Cr rifar– ei dcUn dis11erazione. 1>rof1L"e ne-i suoi \'Ctsi una largn vena comica. Non ebbe lo s1>i· ri10 irr<.'(luie10 dd Cowper e nemmeno lo i-i:~irito sarcas1ico di uno Swift, e non può rlirsi un poctn satirico. D'allro lato, f,u col- 1iN!il!!O. e 1u11n,ia non potremmo dirlo pro– priamente un do110. Era un incerto; 60li tnrio, mcdi101ivo. kh.ivo, r>ieuo di risenti• 111en1io di inibi?,ioni, cru 1>il1rtce1tivo che rTemivo e i: d111idel.In i-eUSibilitÌI prevalgo• no nella 6ua pOe:-.ia i-li (JlWJli de)lu crea• zione, deUa fa111.osincrootdce. Prelude nl Rom1m1ici6mo. un piccolo !!forzo e sarebbe g·ià un romantir-o ma siumo costretti a c!assificorlo trn gli illuministi II djspeuo del suo en1usio.~mo 1>er l'Os.sian. Un po' J>iÙdi tlancio e sarebbe fòl!lto un riforma toro. un poeto tiOciale. e qua~i 1111 rivolu,. 1:ionorio, ulmeno come lo fu il nostro Pa– rini. mn di <(IICSlinon ebbe nè lo fcrmcz 1.a nè In con.!-istenz.a nè J,u lucidità. 11 1>0' Dopo la M('a ~·1a di Carlo Canà e ll" Memorie di Giorgio de Chirico ecco unn altra autobiografia Tiportataci a quel tor– mentato periodo eh.e attraverso tante pole– miche asgis.tette alla nascita del movimento artistico contemporaneo, Questa volta si trat– ta della vita di Ci.no Severini, il quale come tutti coloro che compor.gono Je proprie m.e. morie 1niz1.adal.le « origir..i ,. Cosicchè nel. le prime trenta pagine di questo suo libro ci passa SOiio gli occhj la vita di un szio\'a• ne ribelle a.i regolamenti !ICola.srici, che -$1 entusiasma di saltimbanchi girovnghi. che dalla nativa Cortona si trasferiscono a Roma e di qui a Firenze sempre portando ~ullc spalle il carico di una vita li~ra sì, ma ingratn e poverissima; ur.a vita fatta di spe. ranze e sorrella dalla fede {la fede degli ortisti), fatta di quegli incontri inattesi rhr a un gio\'ane par sempre risolvano il ._tulio • e che poi finiscono col cacciarlo in angu• stie maggiori (Scverini di questi incontri coi suoi <l mecenalÌ • del periodo romano e fiorentino ne descrive diversi: provviden– ziale quello con la settantenne signora Ber– taux che/conobbe a r'irenze e rivide in Fran– cia). Siamo intorno al 1906 e Severi11i, che nel frattempo ha conosciuto Boccioni e Bai. In non ha condut10 ancora nulJa. I:'..' « scon– t~to • di do"er Fere il copista agli U(fiz.i per conto dello lk:Onlento mecenate Van Wclie. e anche ,eimbarazzato•· Decide Hl• lora di partire per Pari((i. U meta è al. traente. gliel"l-ia descrilln Giocomo &Il;\ da poco tornato dalla Francia. Quali ~Ile pro• non si era p!Ù visto dallo fine del SC• colo XVII! quando si cor.ta \'ano più di trt.:· cento .stranieri iscritti nei registri ddl"Ac– cnclem1a •· Questo volo veuo Parigi degli artisti più coraggiosi d'Europa (e quesla loro volontà di rigenerare l'arlc attraverso la rivolta contro lt': divinità srnbihte. ._senza la qualt': per dirla con Chrisllan Lervos - nulln d'importante fu mai tentato dal• l'uomo-.) noi, avrebbe mai nvuto il suc– cesso che ebbe se pure critici e lellcruti non lo ave~ero sostenuto coi loro acrilli, col loro miraggio 1n nullo conlrnstante con quel lo degli artisti. Primi fra gli scriftori ad ftS80Cinrs, agli arllsti dì Pa11gi furono Mux Jacob. Guillaume Apollinare. Adrien Fnr– gc e André Salmon l"ufflllr,iss1mo npologc1a del nostro Modigliani, Giovani tutti gli uni e gli altri s:i radunavC\110 per ore nelle lo– ro stamberghe. o in fnmosi cnffè come il Vachette, l'E.rmitage_ la Rotonde. o nello redazioni di qualche g:ornnlc d\.wangunrdja come il Mercure de Frar,ee di eui rimango. no famosi i e mard~ -. letterari. Ahri crttiei e :1erillori qunli Waldemlir Georgc, Vitrnc, Raynal ecc. attravcr«:> scrilli numcrosi58imi divulgarono l'arte che 11ta\'a nascendo sulle Appunto in una condizion.e siffatt.'l di Vl sitntori dapprima incurioSlti e ooi $empre meglio ,conquistati dnl fa$(.lno• di un Pote. re che atrra\'C?So qUasi due millenni di c-ser• cizio continua ad assolvere. immutabile ed etterno. i suoi compiti di 38.IV' C.7.:ZD., noi po6• siamo sentirci disoosti a pa$S,,\.reagilmente. jnsensibi!menle dalla vista di Luc.rezi11Bor· g:fn o dai segnÌ ancor vivi Ghe dcli.e fatiche loro \asciarono 6iui muri i pennelli di Mi– chelangelo o cl.i Raffaello, ,i.Ila pro!:ln dist.· clorr,a e .scontrosa dei fieri polemisti <"ti. $tÌa.ni dei prim5 secoli. Msertori dell"unità della 'Chiesa. e del s,rimato del Ve9e0vo di Romn; e ripercorrere finanche. c:on Vlvo pincere~ la storia della gemrehi_a .ecclcsia: stie.a e aprire lo sguardo mernv1gl1nto. nei profani. sulla ricchezza e ."nrictà del pen. siero callolico e sul bel la1100 che essa ge· losamente !len de!tlo e vh.,., come- lume di noie incon,trc;onno sic_11r~c_nte il con- civiltà nelle tenebre della b,"'rbnrie pa.ssnla & en.so deg, I _ insegnanh d, lingua fran ~><><><><><>=:::::=<><><><>=::ij , . ..-... .•"\\ '•;.( rive della Senna. Orn questo. vita intensa (e o ,•ohe frene. ticn)' Sevc'?'ini, che l'ha vr!J$uta solfo tutti gli aspetti. la de&crive nel suo libro cut, 11t1 linguaggio semplire. senza sottigliezze dia. e ;;;:e;• a· Francia : • JI Vaticon? non. va buona per entua!c di oondita al libro. ti, I cesc non Q re.sta che augurare uno considerato come una raceoltn d1 prC:t.109C . _ pili di ardore e s11rebl>e6tato un p0e1n cri· stinno. d!é fo profo11rl:11nente religio~. mo la ~un oflizionc è 1rOJll>o1en11ceo 1rop1>0 labile il suo nrdore 1ler J)Oterlo c..lire cri- 1uiono. Pago nell'in<.-er1ezza e ncll,a contcm- 1>lnz:ono passiva, i mili nordici. le foreste, le ntl)i, le rovine. lo seduec\'ono EÌ ma ili 101110119. eo,nc c:l1i ami di nmmirurc i monti (_) e lo rocce dal pinno mo non ~i sen1:1 in· .-··• .. r-Jino o com1ui.stnrle. Le nebbie ci1e va· cht:ggiavo furono 1 0 \'ergili11110 nebbie del Mincio; il p._1e:stggiopropri(lmcntc nordico. propriamenlo romantico, f)OIC\':l ,.crviri:.li M>IHlnto di preteHo u di cornite. ,,unsi a raccog.licre e ad nnimur() i suoi iJilJi. un p0 1 come jn certi quadri di maniera. o ,in <.-Orti1>rCs("piidi $'l1Slo~c.11ece111~roo r.u.-<,– c{a'-!lico ',Fu. un deC'1den1c del Scitecento (Lord Cecil lo ra~miglia 1t) Pn1cr} e noi 61lr<1JH1110 tcnt,lti di dirlo un cre1>u.!>c<>larc. Un gus10 \!(:rnmcntc c.fo: -..t-ico delJa fom1n ci 1>rescrva i suoi vcrs.i, e un .sen~o s<1ui&i10 do! ri1m 0 li compono e li ambie1110 11e\lu musica Ma anche la mu~ic.:.1dei ttUOi vcroi >-< non è ·pii1 HC<"adcmicae 11011 è n11cu1i1 10• ··•,.:·· nmntic.:1 non C sa<"roe non è l)tof:ina, non ;, c1>ica · 0 non è liricn. non è- sjnfo11i'"n r ron è mclodramm:11icn. Si è.. forse. 1roppo jn~i$1ilO:mi ,--nlori 011 ramen!e formali clc.lla '((Elep:in ». che la ,-dizioneina dr-I FnMi riJ)roµone a! ;;tiudizio del lc11ore itnliano. Pcr <111nn1e nffinitii for. mali ,. derivnzioni fii ~inno riscontralo nei foscoliani o- Sc1>01cri » (e mi J>iBcc ci1are. in 1>ro1)01-ti10. ('011imo snggio di Olga Mien- 1(!: Thonrns Grny o la ~un influenza ne.Ila le11cr:.1wra i101iona) i duo (>(1emetti 6e1>0l– <"l"illi.nello e-1, ;ri10c.he li informn. «0110l}iut· () IO'-to do contrapporsi che da confron1nrs1. .:•:. Ce lo dice il Foscolo t>le&O: « Grny &:ri&- ··•,/ .,:e da fi)pfòOfo: fo t:trn Ele,::fa lm 1>er iflcO• :::__· ... "> po di ,~uadere l'oi.:rurit:ì della viln o la trnnquil'itit detl:1 morte: <111indi gli basto un cimitero eam1>e ~1.re ,L·amore c011sidcrt1 i ~e 1,olcri pol;1icnJuentc: ed hu 1>Cri~co,,o tlT animare l'emulozioné 1)0li1ica de~li Ila• lwnj <"On![li esempi ddle nazioni che ono· .... •:._ i-:ino L, memoriR e i ~cJ)ol,cri desii 1!omini >·< ~rnudi: 1,crò dOl'tl\!11 ,·ìnp:giare piu di \oung, ,l'Uen è> e di Cm>. e predicare non la rc– .,urre1.ione dOi l~q>i ina delle "inù » (O. ~!i1..·alo op dt. 181). l Sepojcri sono poe- ASTROLABIO E' n~ito ìu questi giorni: C. G. JUNG PSICOLOGIA e EDUCAZIONE l)UÒ ~011n1tlu nllu P:..i<.-ologja_Le no– zioni deUn P"'irnJogiu ddl' fn. ron- .c.io so1:o 1)Cr l'ctlucazionc del bnmbino di. grunJe irn1,onanw in c11irrn10 il bn1nlino è .,,.oi,=.i,:c110 ul· 1'11zil)nc in(.- onsc.ia dcJ!li ndu\1j c. 1tr►r1.11111tto dei 1>ropri j!eni1ori. I harnl,ini 11c,rro1iei e tliHicll111e111,· cduf'ubili de,,0110 H.C.-.•o In Joro 111rhnta cn11aci1ì1di arla11ame11to 11lL1 J)t:oicol1)1,:ia dc, genitori L'Au– lOrt." J.>r0"'!>è11(1 alr-u111 punii cli , j.. 1:1 1>cr normo tlcJ:.li ctluc:1tori. e li illui-tra t'On e~emi,i 1m11ici. A tllll'lo -1udio ,1,no ,1.:ui n.1t· l!iunri dut~ ~aAJti- dei <1u:.1IJ uno dc ..t:rivc l'en)lll?jonl· i,1,iritm1lo del bontbino: 1."i1hro tr11w1della l'k,icolo,tjn del rni,::nzzo mol.io do 1310 tl'in~e_1tno, Chif'flPte ai 1'Qstro lil,rmo tutti , li.bri della collana. .,ia s1oriea ciu:11110 lit Elegia U antistorica. Sono poesia civile. e direi ,,ichiana, nni• mala da un fenbQ vitale delJa s-toria. sono p0osin civica di contro ai~a J~esja rurale_– goor$icn, pas1or~lc. _d~lla Elegia. TI Gray _e un t:llntorc de.U unuhn. del la,-oro anona· mo, un meditotorc cnu10 e perple ..so del J>r<>e del contro della fa~c., nello lo_ua per il pone quo1idiano. dell aspello duplice r ambiguo di benedizione e di pem1 che , 1uc~to lollD .issumo nella villl uma_n.a. Ma l!li ;. e:.1raneo e in fondo ov.,.erso 11 eu.lto delle &lorie. delle ~Orio delJe, mep1orje, un (·ulto ianto caralteri,1ic-o de.I Foscolo e di 1u110 la noslTa trad"izionc 1>0etica nella <1u~– lt!. a differenzo df"U.a tradizione inRlc,,e_ 1 I :::}: _.. _1_•~_·,_c_11_f:-f:_1c_o_,_c_,,, __ "z_. '_•_ CASA EDITRICE ASTROLABIO ROMA memorie da indicani a d.ilo: E,eco la Cu- GIOVJ:'Nt:JI_ CROCIONI: 5u~ersl11;'.oni o pola. e queslo è Raffaello, quest'altro. Sèr prelf'udm ne/I~ Marche durante il Sc1- .:{ )èUiche e pret.cse letterarie. E' un discorst, ">·< piano, umile di.rei, in cui 11pillare di Cor. nini. Non a: 880 miglin punto a una ~trahlica- cento. · Capclb. Ed. Bologna. pagg_ 102. zione di geologie storichle e d.i gencalog 1 e L. 100. tona ci parla quando di falli strctttamenti personali. quando per darei il ritratto d1 ···:{ amici pittori e poeli e « ben.clattori ,, quan. \-:. do per soffermaN11 intorno a.Ile esposJzioni rutistiehe. dal momer,to che le sue nvvc'!'tu- Una tr0Ha.-:.1one. (lltltala e confortai.a r.e:non han compiuto il loro ciel<:' e mru lo do lesti rari e in genere pooo ediH, ndempiranno. Quelle di ieri s'inmgano. se.o- .,u un fenomeno co.!IÌ imporlanle nella 7,3 inframmettenv=. alle vicende- d'oggi e in IJila di una popola::ione d"una proo.ì,. \,:: :~r~:;~~:::to 1t ~~~n~c~ict.~s~1ee qf~~- esse celano le loro ragioni e i loro avver-- eia, da cosliluire ricerco /andamento/e tim.cr.ti. A illustrare, sil'I. pure oer nceenni. ed .utilissimo per lo slor:Co del 00-S,u \-:::: chialo P1ca-sso relTivo ai lunghi discorsi. un Va1ict1no com•io l'ho visto e goduto, me. li louoro di Crocioni è allcnlissl- non sarebbero b.."lstnti una serie erudita di mo, /e pagine d1e egli r\bubblicQ •l Modigliani generoso e irascibile, tormentato e sempre entusiasta della pittura, vediamo Max Jacob e Pnul l·ort riv~leggiare in e jeux de mots II al matrimonio di Se"enni stanzette di sesti piani rÌitCa.ldate d"invem~ soltanto dalla spem.r.za , serie di sfratti e ro– camboleschi saJvataggi di quadri e d'allTO ma. teria1e dai sequestri. vediamo infine dinamici fortunale ricerche. nè un M>nante poema in /anno leggere con piacere; piil, con ottnva rima. li Vnticano non è un Portenonc il senlimenlo di uno scoperta continuo per archeologi, non unn Cerusclemme per di senliment: popolari. Crociati, L"\ "ita di una oeri,ono daVV'Cro vivo è qualcosa di più che una euriosJUl H. G. WE.l.J..S: /I giocolare di croqud . erudita e un avvenimento di poesia•· Da Leonardo. Ed. Horn.n._paga-. 94 L. 200, queste prcme'SSc- è uscilo un bel libro: pro– prinmenle bello nel senso lcllerario e con una succosa stesurn. che frequent~m--ntc si innalza allu dcgr,l!à di un poema 111 prosa: ed un'opera di consultazione ,c1.1lmcnle uti• le, cui ,aggiunge pregio ui.a bibliogr-nhn rie. :>:: .. taborins frequentali da gente d"ogni risma e nazione (molti qundri del nostro artista 90110 ispirati ai 1abarins pnrig\ni) e la miseria ma. t:eriale 9Crpeggiare ovunque r.egli ambienti artistici d1 cui si parla. ._Oggi scrive in .:-:. proposito Severini - molti di questi artisti t10nocelebri, ma ognuno porlo cerio nel pro. fondo dell'essere la traccia ddla tenibile v,– ta con cui la loro urriera '8"iniziò. Terribile cn. di circa 300 voc-i. FORTUN,\TO llE:1,LO"IZI /"••. non soltanto per la inimmaginabile n1iser1a ::( che lorturava r.e1 più il loro corpo, ma anche per !"urto delle idee che lortunwa loro lo spi. ._>~'->•+--->•4->'->•·b"'-?··<->~<---.-<-, ri•;;; avendo tulli i ea,oll<ri dclrnutobiogro- !:•f EDITRICE "FARO,, ft· .. fio. questo libro di Gino Se."crini ci dà un egregio panorama della \'ila e degli nvveni. .:-:. menti ortistiJ' che si svolsero a Parigi dagli 4 UNA NUOVA EDIZIONE DELLA t ':< inizi del nostro ilCCOlonlla fine ddla prima .) i ,_:_::-::-.'. guerra mondiale. Per cui è il mo di con.i- + Il Chanson deRoland " dern.rlo cume In rnppresentavone di un'epo. j i;,. ca e la storia di una genernzione da cui sono f. Il I' nr Frnn ••· · Picc·olo or usciti i mnggiori arti!tti contemporanei. "il' tlinori: (li lìl:ì~~i:a rou;{in:,m nOI..ANDO CIHSTOP \ "\FI 11 1• 11rt~--1, l:i Fncohit di Ma~ it-tc.ro del j la Oni,cr.;ÌIÌ1 di Roma h:1 oflì f ! 1 <•:11 0 nll,IJ Editr'.f'C I\ Faro l) una vt . GINO5€.YERINI: Tutta la oila dc un pitlore, ,un nuO\'a rdi1;ione tlcllu <• C/11111 ed Caruinti. i :-011 dr Uolm11/ ». . i t · l..,:1 t.al :zio11c. dit.• , rrrù i11,•l11•.1 , -w . ncJl:1 (1 Col.lezione l\le<litcrr:inca "· t • f eontcrril una Kuida al.Lo, lc11ura U'I f ~--• ..-1 c·ai)O!avoro dell'a.n1jc., letteratura 'f ~ ca,r:-1Llerescufruncr:.e. il ICS.lo1ru· j ..tritio .,e1·,nulo le lezioni criiiche .J;_ ·· ../ A più au1ore,·oli. con noie filolo;i;i- • (") -ro PITTORI J the c. traduzione italianu orip:i t .:-:. MATdSSE E AL I n.l 29 ei SO· yr nnlc~ a!Jri• nott:. cli cnralt('r(." gene- .i, ···.:-:·.·.· no impegnati di ~ntribuire con un quadro ndc com11le1cranno il ,oluuw con ciascuno alla rnccolta di for,di per gli ar AJ 1 ,. .( risti che vivono in condivoni precarie m 1111 JC]Ol!Snrio (_,.. · pae!t) devastati dalla guerra. IL"U ESCO (or- $ Que'-ta etliziHnt.• dellu « Clr.1111 , 1· _,r;,a11 ,1', /(r,lllml )). per l':.iutoriti, 1 ::' '•1 ganizzazione culturale, cuuc..'ltiva e scienti deLl'illm.u,, Prof. Frnnr-~co Pie• ('••,. fica delle Nazioni Unite) si è presa a ~ua eolo e 6 cura ~nri.'ntiFt dal'a ~ ·· voi•- l'inh:iaUva di or,,.aniu.are una m08tr,1. }::.- " t ricLÙ dell' c.di1ore. i.· d~tinata .i r :-:·.··dei 30 dipn.ti e metterli poi all'incanto. 01. di\'eniru una tlcl!c pili impor• + tre a Matisse. fr~ gli altri 'l!J pittori che .si \ ,~1111 mbblicazio11i del 1)()e111a elci· t 110 n 0 offerti con un'opera ciascuno, vi sono "'- O Ma.re Chagall. Albe:rt Clei.ze8 Jcan Lurcal t k KC:>lo lii rl.:mdo t e André i'HO~. '->~ •-t-.t->•<-, <--+-<--->•<--'->·<-i·+- Una tradu:donc quo e là rigida e poco conll'inccrtte cli un fibrdlo cho frullò a/ Well.1 vcccliio. nella ~a In· ghillerra, 31 riconO-'cimenlo di lodi di fresche.:.zo e di inlelligen::a eccezionali doto lo· lunghezza e la 1Jaslilà del auo curriculum letterario. A noi i/ roman– zetto (il rocconlo diremo meg/10) et convince nell4 sua primo parte, fino alfa chi usuro del cJl«t>rso j c!r;I dof.'f. FinchaUon, per intenderci_ Cioè fin dot>e il lono è più fantastico e: po~tico d1e scopcrlamento prcdiçatorJo e mo· ralislico. La ultima pt'V{iruJ però rid– pre un improvviso spiraglio IJ"onico nel lono noioso della wconda porle e il libro /atleta il lettore con un grodito M COSMO. Guida a Dante • Torino IJe ·silva, 1947. E' l"ulFmo laooro deU'illu:rlre donli slo (spcnlo:,i duranle u:n' azione di " rappre.soglìo • n0.::;1Slo). Egli oi oo/le concenlrare e compendiare la oa.sia conoscenza della materia dantesca. lo cq.uilìbn·o suo tra dollrina e gusto. l'in/ormorbne obbiellioa sull"allrui ln,. ooro. in modo da presentare un reper-– torio cr-ilico-bi.bliogro/ico utile $oh per lo studioso al tirocin,D di foi\Che dan. /<!.$che, sia per· 10 studente che 'mfende allargare e :iìslcmare le sue conosoen .::e E• dirJiao a &Cc.onda dei oari ,nd. m~nli dello vila e della produzione d'll Danle; ricchiMimo di infom10zionc Ol– bl1ogra,1ca; preo1so neo cmposta.zllOfle dei problemi sr<>rio, ed c.src11c1; <t.1 .scritluro limpt.'icla e ageoolc. Si nulre delf inconlinentc panione del coM10 per il suo poelo, ,no onclte l)i) br-illo rocchio sereno ai cht npercorre trn. commino non /acile, di chi ria.,.sum• un la00ro di tante gencra-®ni pc presentare il conio de{in>.Jioo del sao per,on.ale $1udio e della •uo coscienra– Aetleraria.

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