Fiera Letteraria - Anno I - n. 33 - 21 novembre 1946

Sull'avvenire dello spirito N RLLA 8 tOrin del pensie:-c, ac.c..do talvol· crocia e si ~1uilihria cou la marea aseen- tn che ,111 lento J>rocee~o di matura- denlo di una noogene11i, o genC6i della co– zione culmini f'On In fioritura simuhunen, scicnzn. (dr. Luigi Fo,uapp1é />rincipj d1 in studiosi diversi, di diver&0 tcuolu o pre· li/Hl taoria 1uiìtaria ,lei mo11do /i.3ico e bio· 1>11ra2:ionedottrinaria, di concetti stretta· logico, llunrnuitus Nova, llomn, 1944). mente &imiti, dle 1>iù O meno rapidamen, Il progresso di cui l'Uomo auualt non te Ei impongono poi al pensiero comune. è che il tcm1>oraneo çoronumclllo, si è ac- n esempio pale:,e ci è fornilo dalle o· compagn:110 infatti con la genesi della co· pere del P. P. 'I'cilftrrrd e/e Cliorcli11, S. J., scienw, che 61lrebhe staia in atto rin dai e di P. Lecon:;:! du Noiiy, publ,licau> nel J•iù remoti gradini dell'•sceso dtJlo spiri· 1941, nel pieno tormento dci:a suerru, ri· to. Tale progre66o, di cui siamo rigli, non ispcllivomcnte t1 Pechino e u Parigi, che 6 0- é, non può essere concluso. {L'umanità no venute 6U~ri1.111donegli ambienti acieu- possiede ancora un elevalo potcn~iuie t1i lirici e culturali i11 1crn:1.zionaliun 'eco ,em· progreuo apirituale, poiehè energetica· pre più v:1:;1a e ,,rofonda (P. Teilhard de mc111ee biologicamenie i.I gener .. wna,,c, t: Cliardin, S. J.. C011~idératio111u,r le Pro- giovnnif!_imo, appena nuto. Per analogia /ITè!J. I. 1 . 'Àvenir de l'llomme vu par u11 con quel che ci apprendo la '1oria degli Paléontologi.s•e. 2. I.A?! basC!I possible!J d'un ahri gruppi biolog1ci, esso ha ancora di· crr.do hum.aiti commun. Pehng, 1941; P. nunzi a 8è varia milioui di anni di vitu e /.,e.comte t/u, Noiiy. L'atJe11ir de l'e.•prit. di ,viluppo. J'oris, 1941, New York, J943J. L'oriento· In <11111Je direziono 6Ì COUlpiritqoes10 •v1· ••u'.nln dei duo studiosi france i coinride lu1>1>0? Per I"A. il senso neeesgurio dd altrtisì, sotto vorii 11spetli, cor quello del• nonro divenire psichico C verflO 14 eolidu• lfl nuova teoria unitario del mondo tisi- rii:14 sodale, ver50 l11realinozione di (!Uel• .. 0 e biologico prospettata da i.ui, i Fon- la legge di Bontà di cui tulli poniamo il loppiC, e con l'mtc.rpretazione Jelrorigine i;crme in fondo olJ'animo, ma ehe 1 oeUo deUe forme diuinte, cui lo 1ocriven1e ha da· stadio raggiumo dalla no&tra evoluzione, 10 il nome di « cosmolisi :e. trova ancora 1.it11i,e co&i gravi ostacoli o Nelle opere t.ltil Teilliard e del Lec<mm:: moni(esum,i nelln eua pienezza e gcnenli• du Noiiy si compie infotti l'intc.re1Son1c là. Egli conclude: 11. Amatevi gli uni con tc.ntotivo di ini:erire il dh·cnire p!ithico ed v;li altri, ricon~cendo nel profondo di O· ctir-0 dell'Uomo nel grunJe quadro del di. guuno di voi lo stesiso Dio nasceote ». venire biologico e co,muco, in pie!la or Queste parole sembrano Colli, Eppure. pro· mnoia cou quanto lo scrivente ha recente-- nunc::iale or 60no duemila anni, Nsc len· meme so~1enu10 1 applicando concretame1r dono II rivel:irsi oggi come la legge e1ru1- te ull'iucennc1uione dello difllriLuzione turale eHcmziale di <1ucl che chianuamo dei cor111tcri 1,sicbici cd etici ncll'umuni1ù Progre so eJ Evolur.ione. Esse escono dal viveme lo dollriua dei centri ttenetici (Il &ogn() 1>cr cutrure nt..1 campo scieutifico &fltt'o presso i primitivi, Purtenia, Roma. delle energie cosmiche e delle leggi ne• 19..JS; 11ilup110 IX!' li$i delle /orme ,USI.in ceuarie ». ie, QuaJcrm di Sintesi. U, Romia, 19-16). Conccui sott.o vorii ospet.ti analoghi in· Per il P. 1'ciUwret, che da 1cm1>0ha de· fonnano la ,•isione telefinoli51a del dive-– Jicat0 tutta fo sua auwi1à alla Puleontolo- nire Liologico che ci fornisce il hbro .di gia Umana, le cuncrete lei"tlmoni:uue pa P. Leconue di:~ Noil,-. Anch'egli parte do FIEllA LE'ITERARIA ORFEO TAil.lBURI: Oi8egno 5 è riv~la1:i dal fallo elio certi eSEeri iii •o· no ribeUat.i alla tcbiavitù endocrinica, fr 6.iologica. Que&:la volontà di spezzare del· !~ calene che ne5fuU eseere fin") allora a· ve,;a avvertilo, dimo1lra man.ifCiil!tmente 1u pre,.-enu del grado .-uperi0re di liber• tà elfo caratterizza l'Uomo, e lo rende pa· drone del proprio destino spirituale. A1mare cliiarameute la etrella risponden– i:11 tra questo inserimento dello evìluppo dei corutiui paich.ici ed et.ici dcli "Uom1> nd divenire biologico e l'in1erpre1a:eione ~ene1ico-s1orica avannta dallo scrivente (c1t.) dello. diatribuzione di 1Ali caratteri nell"umanità vivenle, che mostra come i cnra11eri psichici ed etici nella misura in cui liono ereditabili, si vengono distri• ~1~d':~nlse:;c~n~emim:i!:'i;:./J:~ 0 e~IJ~ diJtribuzione dei ~raueri 1omatici. li fatto che proprio il centro gcne1ico dell"Eurasia cenLro,neridiooale nonOiLante l'ambien1e deci.samen1e sJavorevole, dovu• lo alJa locale viruleni:a del carauere pri· 111i1ivodc.ll' egoiismo, ha prodouo, sia pu– re q>0radicamente (come 1porodicamen1e tli rnqnifc-stano nel centro genetico di una specio le mutazioni recCNive 1 soltanto at t.raven;o l'accoppiamento d.i emozigoti), -eoo i maggibri profeti. maniri e santi, le più co11picue m1.nife61az1oni di bon1à e di &0lid:ine1à wnana, inJica proprio la pre– ci~. universale tendenza del nostro dive– nire p1icl1ieo: quella verso l'arfrancaziouo Jei cnraueri ps.ichici di J>rimitivilil, e ver• ao la conseguente emancipazione dei eanl"' ieri morali ed uman.i, Jella caritit, dell'al· trui mo e deJh rinuncia. O',llra pa.rte 1 il sorprenden1e auecCIMIO editoriale dell'opera di I.,ecomte di Noùy. opera che ha avuto in 1-"'ranciaventidue c,o dzioni ~urite in Olio mc.lii e di cui 200.000 esemplari a,eno 11ati as!i'Orbui dal· l'e&crcilo degli S. U., dimo&tra come la attuale @Ìl'uazione 1•s.icologica e cultunle tia matura per quCEto orient..meoto, e c»– me ai• d1ft115a la acn.sibil"tà a questo noO"" vo modo di im~tarò il problema mora• le, che offre un concreto terreno di coo– diazione tra :ignOBtici e credenti. E' augurabile che tutti coloro i quali ti iOIIO a5aun1a la rei,p011ubilità dc.Ila predi• cuione morale coure&1ionale intendano b ,·asta e (e.tonda portata del nuovo indiriz– zo, cui ba contribuito uno dei migliori t.ra . t:5ai, il P. Teilhard de Chardin, nel quale ai usoc.ia ad un• completa eonaa· pe,·olezza. delle 111tuali cono.cenze 1cien· 1iricho nei campi della geologia e della puleon1ologia, uua fede di opOSlolo nello avvenire di un'umanità migliore, che fi· nalmen;te ,i-iconosc• ,,nclJ 'eleva:r.lO 'JIO epiri- 1uate il fine ultimo del divenire, e dal nuovo aenso di reapon!abilità e di di1n.- 1à C'Osiacqui tato, tragga l'incentivo a con· tribuire • con apevolmcnte, con l'e...e.rciz,o della propria liberi.il, all'emancipazione della natura umal'la dul pesante retaggio degli istinti primordiali.• AI.BEllTO CA,u.o BL\NC leontologiche Jimostrnno una generale di• un esom. obbieuivo delle più moderne --------------------------=– rezione dell'e,•oh-tione dello forme orga· conoecenze iiull'evoluzione biologica. Anche, essere, fisico e fl&'iologico, ma uno stadio mo appelJo, que.Uo Jclla foresta, il~ nich! ,•ereu unu ))rogrcss.ivu cercbrulizu,,- egli ne riconosce il coronamento nella IW evolutivo molto piiJ avanuto di quello abbanllona soltanto una senitù che, in lui, zione, verso tiJ>i, doè, d·ul ~h,tcmn nervo- ncsi de.Ila coscienza, che ba conferilo al raggiunto dall'umnnìtà contemporane 3, un non era ancora ,ssunà aù una specie di 1;0 sempre più ricco e più concentralo, tr• genere umano la suo dignità e la ima re~ eiiere, cioè inte.Ueuuule, morale e 6piri· simbio,i; egli non decade, non tradifCe: cui l'umanità auuale fl il prod(llto più o- 1ponsabilitii rendendolo eopace di tccglie- tuale, di cui non vediamo ancora che la riprende 5emplicemente la tradizione degli vanuto, ma non termin:ale. L'A. ci roppre· re liberamente tra due azioni. Più preci· promeS6a neU'/lomo ,apie,u medio oggi antenati. iL'Uo01<, es.ilo talvolta. perchè lo acuta l'evoluzione della Vita come un pro- «amenh?, l'evoluzione, per Lecomte du vivente, s0nuccarico ancora della 6ua e- appello del corpo gli 6embra 1>iù chia.ro , greuivo org1m1z.z.irsi deUa .Mnt.iria in og· Noi'iy, ba ouraversalo 1rt! (06.i: lo prima, rcdità zoologica, promessa che al mtucria· naturale. semplice: egli si convince facil• 1,1;nmpamen1i sovrapposti, acm11ro più rie- precedcn1e' l'origine della vi1n, Ei ù liVÒI- lizza nei grondi profeti, nei martiri .. nei mento che ciò che poS41iede queste quali· chi e meglio cenlroti, che si aurt.-olono Ji 111sulla materia inorganica, in conformi• 1mull. L'individuo otluale che pouiedo 11 tà non J>UÒ c111cr Ulale. L':ihra via invece uu alone sc.mpre più lumino.&o d1 libenà tà alle leggi 5totisticho e probabilistiche e i>iù o.ho grado il sentimento de11 11 digni· è dura, pen(MS, crudele. E<isa gli 6embra e dì interiorità. Da uu secolo e mezzo la con l'universale, &treua oppLlcozione del tà um11n11,flarebbe cioè as&imi!abile alle inumana, mentre csea è iOltonto troppe u· Fi&ica, as&0rbita nei woi i.Coni di auallsi, secondo J)Tincipio della tcrmodiruuuica forme traditiouali che ci rill'da lo 1 ,:ileou• mana. Egli nou comprende bene percbè avevg vi.suto dominata dall'ideu del 1 a di1· (11rincipio dì Camot·Clausiw,): la 1eco1r tologia_ Occorrerà forse un tempo lunghis- egli dovnbbe ìnterdirsi i pi11:cori « natura· iìipn:ione tlell'cnergia e de.Ila disintegra- da, che t1i distingue per lo svilupPQ della 6im 0 percbè tutli gli uoiuini raggiungaM li,. in uno tcOPo che, all'infuori della re– ..zione della materin. Or ecco che, ricbitmia· vita, compona l'imroduzione Ji nuo,•i mec- questo stadio superiore, centinaia O mi· ligione, non gli sembra nè chiaro, nè aenr ta d:ill:i Biologi:, u consideraro gli cHetti coni1m1i evololivi, che in pane almeno gliain. di &ecoli. Lu loHo. sarà a:ipro, e la plice, nè naturale. Se egli non p066iede di sintesi, ena incomincia ud accorgersi Efuggono sia alle leui 11robaLilis1iche che umoni1à conoscerà veroSimilmtntc ancora nè. la tede nè il 5enlimento dc.Ila dignità che, simtuclricumcnte ai fono111e11idi di· al ))rinciJ)io di Carnot; In terzo è segnuto periodi oscUJ"i, [tiacchì: da un lato vi so umun 11, egli uon ui1a, non sceglie 11.cair 11greg1111ione corpuscolare, l'uni,•erso rivela dall'origine dell'uomo, e quindi dallo &vi· no 1uue le volouà della vita, 1uui gli op· che: ri sottomette, decade, si elimina dal• s1oricamenle t1n altro movimento, 11.Jlret• luppo della coscienza etica e dall'addizio• petiti del nostro corpo; e dall'altro tutti l'evoluzione. Ma se egli possiede i1 eenso tonto genernle e 11rofondo: quel!o di una ne dt due nuovi mcccam m, evol_uuv1: la i doveri, 1utte le ri.nuode, compensati da del bene o del male, e deliberatamente ------------– concen1rozione @raduulo e aempre più ra,•ella e la trnd12:10nc., che hanno as uu· ,rjoie che la magglorann degli uomini non aceglio il male, allora 1radisee l'evolu· apinto. dei 1rnoi elementi tisico·cbimici in lo uno funzione importami ima in que· ha ancoro a))pre60 ad apprenare. zione. UN CONVEGNO DI TUOI STORICI ROMANI ed altre mani/~oni tra le quali a11d1e ,.ma mostra di cimeli biblio– grafici è in via di. organi.nazione a cura dell'Istituto c6 Paiologia del Libro con sede a Rnmn. nuclei 6Clll))re più compleui, Cfni grado 111a fose umana dell'e,·oluzione. Come per Simile 111 cane del romanao di Jack Lo prova cho l'evoluzione. umano non è 11.lteriore di conce.ntroziou" e di diHcren- il Teill,ard~ anche per t«omte dii Noiiy London, l'Uomo Cl!ito tra tl:e call o/ the che al suo inizio ri trovo preci.1,41nente nel zuzione accompagnandosi con una forma più la pnroln ù uomo» non rapprcsc.n1a, co· IP'ild. e tl1e call o/ /Han, J'op11ello, cioè nostro ullàccamenlo ai piaceri een 6 uali, che avunza1a_ di apontancitù, e di IJ>irilua.lit~.. Il me 1>er gli _cvoluzioni~ti J)Osi.tivislì lo ntlO· di quanto vi è in lu.i di vernme.nle umm10, 11 ono il retugg-io delln nostra origine. La corso du1cendcnte dcli enlro1m1 che 11 m· v~ formo bunane, dnlla etaz1one eretta. lo inaieme, e Ji divino, Obbedendo al i)ri• prova c'be e11ielequalche altra cosa in noi Arthur Van Schendel H 0 co~t~:~TO gr~d~ 1 •~~ang~:ia m;~~ f 0 :i~::~ nn di Arlhur \'uu Schendel. 51 1eute che l'Olanda 1enievu ,li u,•e"rlo perduto e lo saluta felice. Perd1è deve 1,npcrc: che, 6eh– bcne u csrri l..ti,·111.uecon1a11sllmeno ,lcl Prulle. nd uo~lro 1>uc~oi: unn dell1! 1>cr• eonalitò più e 1 t'lle ... 1). Cosi mi 1cri\·e 11 .pittore Oavid Bueuo De Me.s<1uf10, o!Jn– idese. nonOitantc iJ nome, che ,e ne vi,e -()m1aj m haliu. llua.i;i fltmpre Il 1-"'ireu:te,J:i più lustri, do,·e ha potu10 1rat1enerei an– che dopo lo &frnt10 a certi ~Lrunit!ri. grazie i,ure agli amici che cono,cc.vuno quunto tosse Uwaghito della nostrn terra. o dorn hu potulo mauttncn;i ~ 1:10J)ruv,•iver~pf:r• t:ino durante l'occupazione tedesca, Efog– gcndo alla dcpor1azionc, 11111 11011 ttl 6llc• cheg,t:io, grazie fors11 al sun 1imido ed t!Sltemamcnte modesLo modo di ,•ivere e .UJJpartarsi. 1ro noi e Uolo spes.so s'ispira,•• a) no1tro poe1oeo olla nos1ra ,1,lorie nelle rue opere, poe1u .-he nel nMo pauorarua europeo emerge pei- valori origin11.li e duraturi. Alieno da.I •eg1.1ire gru11pi o corrcnlt in– istobili, restio u mantenere rA1iporti che lo legassero a studiosi trOJJJ>odifferenti dallu EUOindole chiusa e ri&cn·nla e deciso u 11011 1,.-onccdere mui iniervittle e a non lasciar curiottare con indi~trez.i-one nella soa atti• vità, il giornal~mo let1crario non s'è mo!. lo ù11terC8,&uto di lui fra noi e beo poco bo fallo r•erchè il pubblico l'avvidui e. f!ro pra almeno Ct U canto de.ll' uhimo veliero• (premio del P. E. N. Club) o « J:in Com• pognie o. romanzi cltd lo uvrebh-ro rive• lato ai migliori ~sendo tra i raris:,imi giuntiei in traduz.ione o,•e la poesia tor– reggo l'avvincente narrazione con de1lèa 1nu~icah1à e le ,•icende siano tali du non eon:ientire distrazioni neppure a ehi è avi– do d'avvemuru, ,pccic J>er gli ambienti marinari c.d eso1ici in cui si ò troni a \ivere. Sarebbe nato pu1 facile mant,.me– mi eost11.111ementoorientati •ul filn vaio capitolo tradotto per Circoli dalla figlia ~ di intime e ricche !antHie. Dovelle sen- Corinna, ciO che Giacomo Prampùllni ha tirsi disperso in un esilio amaro, violen- aceho uell'« Antologia della letteratura 0 010 più che dalla brutalità della guerra ol.undese e fiamminga_. (Roma, ed Stock ogni ;iorno ruiuoccioso, dalla feroc.i11del- 1927) e ciò che lo ite111o&enSÌhile lllter• la tona che 1rnaglia,;a gli uomini, che prete ba via via 1.n1douo: la racroha di ..rccidm·11 da un la10 gli ulùmi 6 uoi novelle tratte da diversi volumi: • Angio– ~ili J"ap1,orti col mondo e1terno e Ida lino e la primavera• (ed. Alpea 1927J; i J'ohro lo forzava oon angoscia ad aderire due romaTl.1Ì: e On \"agaboodo innamora– a unu realtà ogni oro più rnpo. Per gli lo • e • Un vapbondo 6014rrito ,. riu1U1! i11v111,orinfatti, sospello.si e siniElfi con le nel volume _« Ta~lone » (ed. AgneU~ loro rulli dottrine, gli etrunicri presto in• 1928); « l fior~ d~ amor~» (Trevet_}9~11: dividuubili, per certe loro coratterisliche u li canto- delJ ultimo veliero• (tra i L11>ri :-'zzial} _e inteUe1;1uali, _venivo~'! ad _C65!re I ~m'::e i°!,"!: 0vr:gl9 3 ~av~e• ~~• \;:~~a~ 1 n~11c1 eonlro I quali ero prn facile m- gnie » (collana Medusa, Mondadori). Ci ha– ficnre.- Mu A_nbur Van Schendel_ pOIC';_D1 1.a per sentirlo, col 6 u 0 lradnttore, 11 apparire straniero fra l_o P?POl:iuone &IO princ.ipe della letteratura olandeee d'oggi, pure 5bnndnta della c1nadma? NC9Suno il savio t;Olilario che dice con la &:uo !'a. avrebbe mai peuso10 di con11Jderarlo tnle nimu dc.Lia 6 ua nordica 11 ti;pe e incant~ noi d?po 1anli anni di aoggiorno, <1uui 'di. 0011- a1ro11icri aJ ascoltarlo, inteqdendo la bel· , 1Venza, e come tale tamo me.no additarlo 1,~zz.o dell'arte come bontà. Il Prulle ~ un monello delJe mie ll"l>itig· gie iJ quale 1111 ormai dive11111mkt un i;,o– ·,dnolto a modo e che un tc.mJ)o, n~Jl•na– soluta libertà Jcll'omb:cnte, llOll'\.l apJJa– rire eeruiubba11do11ato al piuore _d1e f!e lo :-e il con1a110. tttoprire lt· pagine più so• ""'– tltan.1.:iosee includcrt Vun Sd1cndel tra le n chi si sapeva fin troppo bene con qua- Fuori d'ogni f!cuola, &:eml)ree Quasi •ol• li metodi agiva per elimimire imrnaglnori 1amo nella discreta compagnia delle ,ue ne.miei o magari testimoni importuni. M.a rr~a1ure. in1en10 a tCkiere armonie inlor– quale angoscia eontinua per e.lii non igno- no a aimboli cd avvenlUJ'c di terre eJ e.là r:ivn il prricolo che corre,•a, e come com- lontano che porta vicino al cuore, come 1>rensibile ora J'c.mhanza degli oland~si ha OlòServ11to chi conosce intera la ma pro– veclenJolo ri1ornare sia pure affranto "' duzione, Artbur Van Schendel, noto nello fioccalo. l.udie Olandesi nel 1874. ha vissuto isin dal ~~~u la _gu~ru, lo stesao giorno io f;.~~n,~ir~~r:s~~~~~:v:it:o:ai~~;:n; 1 e~ tirava dietro per le piccole fatiche e cui iJ>eciali ronos.c~n:i:e cui .-,i re,,.ta fedeli. i1erviva da modello. M'ha fnuo piacere di- La partenzJl del Poeto per l'OlanJn, 11v– mostrargli, ottroveno al saluto J>l1bblicato ,•enu1a con mezzi liJ>ecinli appo~itameme eull"lllu-1.1m:ic>11e lwliana liubito dop"' Ln 01T1·tti dui;h 11lleati che iubito gli aveva– J>arten~a, e sfoggitugli, che non tulli gli uo reso omnggio, 01>1>c110 è slalo possibile i1aliani ignorano rhi siii Van Schcndd an- il 1rus!erimento, ho privato l'lLalia d'u•no eh• se, EJ)ecialmcnte u causa dc.lJt> liparse d'ei .&uoi 1>iù offczionuti e mnumorati ~pi• lraduir;ioni, il pubblico meno aneduto non li. Du v:ari decenni durava il iuo soggior– ba potuto ,eguirlo, no fra noi, a Firenze 11 in Riviera, ,oi:;- A dire il vero popolare in lrnlia, o eau, giorno reso obbligatorio dalla guerra che .a della ima "rie che ~i !i-viluppu in un;,. lo.>trallenne a•Sestri Le,•a111edov~ sin dRI v:iga se pur densa, utmo~fcrn lirico e re- 1922 nveva fissala In di!uora pnferita. E' 510 f!oapeso i. 11 visioni indctcrrnirwtf' e a (111i che nelle esta1i prima del conflitto sensazioni di un"t.s1remt1 lcdtil, non 1 ,o- faceva centro a un nuclt."O11em1,re 11iù va- 1remmo @pcrnrc vf'd~rlo mai, 1ebbcne le rio di ortl.!!ti d'ogni nuziono pur nella sua induzioni Ji Giacomo Pro1111>0lini t:c lo anoluta ri.sen·o1czza. nel suo appartalo aYvicinino ul snni;~imo. Punrop1,o però costume solit:trio c.hc lo 111a11te11e,,•a lon– non si puO dire cl1e Anhur \'an !;chendel Inno da ogni contano rumoroso e imme- 6ia abbasrnn11a conosciuto e tieguito ira diato, isolanJolo in un assono silenzio noi ncnune110 negli ambienti .&PCH•J cosl che nossuno ardi,•a violare con ins.isttn- prooti a scgnnlare, 1raducre e Jivulgt1rc, r.o do1>Qche ne comprendevo l'int.imo bi– f!c.riuori e poeti di be.n altro st.itura. Già sogno. durnnle lu mostru ,·he !"Olanda organizzò .!\fon mano che la guerra prese a r111- ncUe principali cinà: dei Pae.!i llasl!i, 1111 cnulire 4iulla R.i'"ier:i la ,uu est.ranè.i1i1 n I– pare in uccasioue del EUO sct~antesirno l'ambiente popolano venh•a come assorbi– anno. e che ebbi occasiono di ,·isitore in lo eiuenJo u:m1>re meglio incorporato nel una lilireria di Rollerdam, "lUt>ii nel cou- folto dei toruunlati pe,,c.atori e legato al– tlatare dw. 1runnc l'lttzlia Letterllria -- In i:orte del borgv. Sloggiato più che dai ~n un ~rticolo che fu subito trado110 dui hombnrd:1111e111idi cui il piccolo centro ginrnnli obuul,·.-i -- e <.irculi. ,11as1 ne., I mnrinuro eh.be il dol~roso prim:1_1~,~:ill'in– sun'a1lnl pubblicaz.ionc nostra ,; ere. occu• votlc.117.adea tedesclu Al"'cump:111s1n foc• pata con impc.}:no del poe1..1 ebe vi,·e,•a eia al mare, proprio innanzi alla 1w ca- i'n, tra i loro tetri muraglioni e gli io– rombcnti fortilizi, e'eru dovu10 ridurre, come gran parte dell,1111opolazione li1ora– nea, sulle colline. costreuo II dh·idero con non poche persone di diverse fnmiglie l'angusto spazio d'un"umilo abita.:iono ca1111J11gnola. Nella coabi1azione forznta, i.empre cosi bi5ogno1 0 di assoluto UC>lnnic.nta e di di- 111occo, per le restrinzioni e i disagi ,H obbligali conloUi diu1urui direi ancor l)iÙ che per; le limilazioni cournui, qucttt'ul– timo periodo di vita è stato per lui una beo dura 1>rovn, tale da gravnrc ,:on la sommo. delle ansie s.ul isuo debili1010 or• gani1m10. minorarne 11e non rovinarne la ealute e incidere sulle sue pouibilità creative e la sorprendente, giovanile (.-. -tonditù. Immagine Ji poeto quanto mui rarat– terislica, anche nella n-obìhà dell"aspeuo fi5ico, col capo aureoloto - du sempre, si potrebbe di.re, eucndo stata precoce hl canizie - d:i un leggero e ancor folto nimbo bianco, i contadini e sii ,tollali, •iome già i pesca1ori, lo ricordano o,•viar 11i f!Olilario pei 5enticri dciii uliveti, J1e– renuc.mente a!Sorto nelle ·me gelor,e vi- 1ioni. Chi l'ha avvici111110 e frf':Quentato non n11n01e111adi lui certo lunghi confl– dc.uziali colloqui, ma piuuou 0 pa1u:e ar– moniose frn l'uno e l'ahro accenno 11 te• cm 1 1edescW l!J &banda.va, no Ai:t-bu;~ Van do apparire &PN60 auente dalla realtà. Ho chc~de,I ~on reggendo un ora d, _pm alle uella ricca e varia produzione altre note• co~Lc-mz1oru,della campa@n,~, raggiunse _ lu , oli opere che dovrebbero eNerci donatt. sua c~sa e tb_ come, per I 1ntc~sa cmoz~o- J.!.halia è Rata (o~ la terra che lw n 1 a 1• ?e, 1111 abbatto nm?1aluto, ~10115111~0 capire giormenle lievitai.o il guo ingegno biso- 111 quale lolla duro tUII<> 1.l periodo dello ~noso d1 eolorilà e oc ha trailo omaggi in s:folla.menlo. L'aver durato anche nelle ri- molli!l-Sillle pagine percepibili. DaJle ero• strc.tteuc d'una disagiata o forzata collbi- nnche fontasioee invia1 0 a.I « De Teleira.nf • taz.ione con cetrnnei, lui c·he s'era sem- di Ams1e.rdam e dive.note le e Favole di 1>re isolato nello propria rasa iscegliendo giorni d·estale a a u Pandora•• per non per la sua attività le oro dl assoluto &Ì· acrtnnare che a t:ilune, molte ci eono len1io, a lavorare aMiduamenle,; l'aver ignote. l\la. ll(lprotullo, vorremmo con06Ce• 1enu1 0 vivo con1011o cou la J>ropria ispi· re .almeno 1nte~.l.tnr..n1e o: li monte dei 60• razione scgrela mentre lu vista cominciava R- 111 ~ ch_e e.i pare, au-!"averso a un breve a tradirlo e i quotidiani ecbianli delle 6Uggw. 1 1 lroso.'!"'ot~ l~>ro aella sua com– esplosioni t;eminavano panico e costern:1- 1>lc11611 persouah~ d a.r11~ta, vollo e avvol• zione Ira chi affollava le is<ilate casupole., I(} nel 60 &; 110 , di cui hu fa!t0 .e,e~nziale vi.olentand~ il 111.0raccogli~nto, prova r':::~:~~o r1~~~• eau=ed=o d:n:~~:v:~ quale gagliarda vena ha ah~entalo que- n06lri lidi, per rinnovare i.L ~rocolo del– sto poet11 ~aMatO al cam? dL!lt~o, dopo lo 6\ln operosità, un'altru volLa Lievi1011 e D\'er pref_cr1 !-<> eapa~derl~ ~ 11 u~ altra pr~- EC.hinritu come nella luce dc.I mendican1-, so, propno m queet1 ult11n1 00111, 1>er seri- ammaliato che rifiuta uua borsa d'or le vere il poema epico dell'Olanda mano- lu gioia di bearsi nell'attesa deUa p~i1 ~u,.~ rioto ~otto i1 dominio tedesco. vera. L'ultimo libro che mi capitO di leggere, \ olto in francese: « Gli ucce.lli griti » m'è par8Q un .<!olor060 flpecchio dcll'a.nime suo :ivvobo in un grigiore, scn1.11requie specie dacc.hè l'incalzare degli eventi gli face,•o– oo percepire in quale :iurn di orrore pre– cipilova l'umanità. Noi ohbimno di hri con « Bliclmonde -o, upparsa nella Nuova An– tofogia da oltre un ventennio, e qualche GroVANNl DEscALZO Ci è ~iunt.a ir1 que!Jti giorni la nOfi:ia della morte di A. Ya11 Shendel. Abbiamo ritcrmJo opportuno pubblicare intev.al · mt.'lllC l'"rticalo del 110.1tro collalwrntOrtt, !Jcritt() alcuni mesi or .wno. pt>r ricordare ai (ettari la nobile figura dello 11crittore scom1>f1rso. (N. d. R.)

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