Critica Sociale - anno XXX - n.23 - 1-15 dicembre 1920

CRITIOASOCIALE 361 to di tutto quel1 1 apparat0 produttivo e distribu– tivo, il cui funzionamento rappreseijta una neces– sità essenziale di vita per ogni regime. Abbiamo detto e ripetiamo che il « muoia il Sansone pro– letario con tutti i Filistei borghesi » non è preci– samente l'insegna della nostra azione; che al gu– sto cli veder contorcersi la borghesia in uno spa– simo di disperazione non intendiamo affatto di sa– crificare l'avvenire del Proletariato, preparandogli un'eredità disastrosa (disastrosa appunto perchè la sua accettazione non ammette beneficio d'in– ventario) e rendendogli infinitamente più difficile l'opera di riorganizzazione e di ricostruzione. E non ci sentiamo affatto, per questo, nè salvatori nè alleati della borghesia'. Siamo, puramente e sem– plicemente, vigili e previdenti custodi degli inte– ressi proletari. Ciò premesso, dichiariamo: 1) l'affermare e sanzionare praticamente il diritto di tutti al pane non è principio• degno solo di un piatto filantropismo borghese, da cui -· a buon conto - esso non ,ha avuto mai alcun rico– noscimento, nè pratico nè teorico; 2) il rilascio, da parte degli operai, del pro– dotto di un'ora di lavoro, non vulnern quel prin– cipio, in quanto apP.,unto ciascuno paga in prop0r– zione i;lelproprio guadagno (con un massimo che non può essere superato) e riceve, invece, in pro– porzione del bisogno suo e della sua famiglia; 3) la facoltà -dell'operaio di chiedere di lavo– rare un'ora di più per poter pagarsi il suo pane non rappresenta affatto il pericolo prospettato dal Cappa: in I)rimo luogo, perchè nessuno imagiria che una domanda di quel genere possa oggi essere presentata senza autorizzazione delle organizza– zioni operaie, le quali hanno· gli, elementi per va– lutare se la cosa può essere consentita; in secondo luogo perchè una simile domanda può, ançhe se sia stata accolta, essere sempre ritirata e non implica nessun impegno; in tEl_rzo lu0go, finalmente, perchè, non nel disegno del De Angeli, che esa– mina e vuol risolvere solo il problema del pane, ma nella nostra concezione dell'azione socialista il provvedimento accennato andrebbe congiunto a • tutto uno sforzo di conquiste operaie (socializza– zioni, controlli, ecc.), per cui il pericolò che il Cappa dice di temere sarebbe assolutamente fan– tastico. In ogni modo l'introduzione d'un'ora in più di lavoro non è un punto intrinseco alla, proposta De Angeli e potrebbe anche, ove apparisse opportuno, essere tolta via, senza ledere il contenuto fonda– mentale di essa; 4) l'art. 1 ° del progetto De Angeli non in– clude affatto il concetto che ai ricchi sia tolta ogni limitazione di quantità del pane consumato; ma poichè può lasciar nascere qualche dubbio, così noi dichiariamo di averlo interpretato nel senso che il regime libero valga solo per il prezzo e J?er il modo di confezion'e del pane, non anche per la razione, per la quale, finchè du_ril'attuale scarsità; deve essere naturalmente mantenuta la limitazio– ne per tuttl, e specialmente, anzi, per i più agia– ti, com'è - press'a poco - nei provvedimenti ora attuati dai Comuni retti dai socialisti e, in parte, anche da altri. Cosicchè anche questa censu;ra co– munista del Cappa è affatto fuor di luogo. Noi arriviamo anzi a dire che le linee essenziali " /, ·no Bianco della proposta De Angeli potrebbero trovate appli– cazione anche in una prima fase di una eventuale dittatura proletaria, che si instaurasse quando permanesse ancora la difficoltà e scarsità. degli ap– provvigionamenti. Òggi in Russia la persistenza del commercio clandestino consente, a quelli che hanno un po' d'oro e d'argento, ben altri privi– legi in confronto della restante popolazione, che non quelli di cui il Cappa ha l'aria di scandolez– zarsi e che sono in realtà, come abbiamo detto, .-molto minori di quelli che- egli suppone. Meglio è consentire certe differenze che· non si possono su– buto sopprimere nè rappresentano alcun serio pe– ricolo (il Cappa ha infatti bisogno, per giudicarle ingiuste e pericolose, di imaginare che agli ope– rai si darebbe un pane di cattiva qualità: ipotesi affatto infondata e gratuita), che non lasciar di– lagare un arbitrio che nessuna minaccia o violen– za riesce ad impedire. La questione del pane sta - mentrè scriviamo - per venire alla Camera. Quando questo numerò uscirà, sarà forse già cominciata la discussione. La Direri;ione del Partito ha prescritto l'azione del Gruppo Parlamentare: resistere contro ogni au– mento, e far rispettare il• voto sulla mozione' Ca– salini. Lasciamo andare che tra quello e questo non c'è incompatibilità: il prezzo politico resta anche con l'aumento proposto dal Governo. Ma, pur respinto questo aumento e impedito che, esso si attui, vorremo rimanere perpetuarnent~ nel pre– sente stato di cose, affatto empirico, che regala il pane anche ai ricchi e non garantisce ai poveri il necessario alla vita? LA CRITICA SOCIALE. · L'ISLAM NELLA TERZA INTERNAZIONALE (l) La nostr.a pos1z1one cli eretici è or.a semplificata ,e chi,arita dal sopravvenir,e dei cosidetti « 21 punti di Mosca Y che sono come le Ta,vole della legge, il clec.a– Jogo della· Tena Inte.rnazion.aLe. Le nostr,e opinioni intorno .al valore, .ane fu!bzioni, .alla possibilità della violenza rivoluzionaria, intorno .a.Be circostanze e .ai modi dell '.ascesa ai poteri dello Sllato, intç.rno ai me– todi ,della ,soci-alizwz:ione, ecc., offrirono in passato !<amat.eri:.i definibiLe dtei nostri dissensi e tuttavia lì. alimenbano. Ma, ormai, la pietra 'di paragone del Socialismo sono i 21 punt{ di Mosca, è l,a Terw In– terooziornal,e: chi è con questa acootta queno, e vice– versa; chi diss-ente dal decailogo, è il reietto, l'escluso. O conformista, o social-tradito1,e! Ora, talune deHe proposizioni fondamentali di Mo– sca noi le respingiamo; e le respingi.amo in qu,anto siamo fermamente persuasi che esse sono .antisocia– liste. f: stato detto che sono .anarchiche. M.a .anche quesLa definizione è inesatl,a,. L'anarchismo è, per modo di' dire, uno sviluppo logico ulteriore del so- (1) Pubblichiamo volentieri questo brano di un volume d'immi– nente pubblicazione del nostro compagno F. Ciocott.i: L'Italia in rissa (Casa. Editrice della Rassegna l»terna~ionale,· Roma. L. 6). Di questa pubblicazione, vive.mente polemica, della quale , ci ~ono state invia.te n.loune bozze di stn.mpa. 1 racoomR.ndiamo In. lettura ai nostri ami_oi, poiohè essa., pure prospettando gli elementi della situazione ·generale europea. e italiana, investe in pieno gli argo– menti del nost1·0 prossimo Congresso Nazionale di Firenze. · (Nora della Ca1T10A), ..

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