Critica Sociale - anno XXX - n.23 - 1-15 dicembre 1920

> Sociale fi/VIST .Il QUIN1JJC/N.lltE DEL SéJC/.llLISMo' Nel Regno: Anno L. 20 - Semestre L. 10 - · All'Estero: Anno L. 22,50 DIREZIONE:Milano - Portici GallQria,23 - AMMINISTRAZIONE: Via Omenoni,4 - Milano AnnoXXX - N. 23 Il Numero separato Lire UNA Il Milano 1°-15 dicembre 1920 AVVISO IMPORTANTE Il vertiginoso salire di tutti i costi ci co– stringe a ritoccare ancora, e speriamo per l'ultima volta, i prezzi d'abbonamento, che 5aranno per il 1921 : INTERNO: Anno Semestre ESTERO : Anno Semestre L. 24, - " 12, - Fr. 26,50 ,, 13,25 A coloro che ci faranno pervenia:e l'im– porto dell'associazione entro e non dopo il 31 dicembre 1920 - eccezionalmente - man– terremo inalterati i prezzi odierni, rispetti– va.mente di L. 20 per un anno e L. 10 per un semestre. L'AMMINISTRAZIONE. SOMMARIO Politica ed Attualità. U,11111 e libertà (Dopo il Convegno dei oomunisti unitari) (CLA0010 Tazvga), Per i falli di Bologna (Disoorso alla Camera dei Deputati) (FtL!PPO TURATI). La ,via al sociali3mo e l 1 andata al potere 11ellamozione di l~eggio EmiUa (U. G. Mo,moi,Po), · Ancora la questione del pane (EsaJCo GHEZZI e la Can,cA SocuLio), Studi econ.omlcl e sociologici. L'Islam nella Teraa Internazionale (FaAscmsco C1cooTT1). Un problema. della socializ::a:;ione: "l'indennizzo (UMBERTO B1ANOHI). °" Filosofia, Letteratura e Fatti sociali. Dalle Rl1>iste (Prof. ARGELO Tamv&s). UNITA E LIBERTA (Dopo ti Convegno __ dei comunisti unitari) Ah! si discute pur male di tattiche politiche e di atteggiamenti delle frazioni socialiste mentre l'orrore per il più nefando ed imb'écille crimine da panico e la pronta e perfida speculazione bor– ghese, hanno in un momento solo riunito tutti- i socialisti - e Filippo Turati è unanimemente chiamato oratore unico e magnifico del Gruppo nostro in Parlamento! Vi. è dunque qualcosa di profondamente unitario in questo Partito pieno di divisioni, un qualche cosa che scatta e si svela appassionatamente ogni volta che un'ora decisiva batte per la difesa- del Partito. I compagni che da Mosca pretendono governarci con un'appendi– ce della loro dittatura, e per governarei bene ci yogliono epurare (!) e scindere debbono cascare lbbòteca Gino Bianco l· dalle nuvole... Sono i loro fiduciari italiani, i co– munisti dell'unica marca rìconosciuta, i manda– tari per l'esecuzione delle alte opere di espul-– sione e di ostracismo che si stringono intorno allo scomunicato più. vitando e ne esaltano il gesto e la parola! Penseranno a Mosca si tratti di un pavido opportunismo e ripeteranno gli oltraggi al nostro Partito della stampa borghese più esosa nella speculazione sul folle delitto? E daranno altra prova di non conoscerci· che attraverso rap– porti segreti, probi- e chiari come tutto ciò che emana dalla polizia e dalla diplomazia sotterra– nea, retaggio del vecchio mondo, non mai spento, dell'assolutismo e delle congiure, inetto a vivere nella luce del controllo pubblico, nei metodi della libertà e della sovranità collettiva, del partito e della classe, in confronto degli altri partiti e del– le altre classi. Il vero è che il Partito socialista italiano è troppo plasmato sulla unità viva del proletariato perchè la scissione socialista nòn sia un'idea ad esso esteriore, extravagante, intimata di impero da un altro Paese, da un altro, ambiente. Il pro– letariato italiano è idealista e rivoluzionario, per– chè ha netta davanti a sè la mèta cui tende, la emancipazione totale ed universale del lavoro dal– lo sfruttamento capitalistico, ed è pratico ed evo– luzionista in quanto, nel suo felice intuito di classe, sente di far tesoro di tutti i progressi, di tutti i miglioramenti dentro di sè - nella sua coltura, educazione ed organizzazione - come fuori di sè - nella struttura del plasma sociale ed economico, poichè tutti quei progressi, tutti guei miglioramenti cospirano insieme ad avvici-_ narlo alla mèta ed a dargli fiducia che, la mèta raggiunta, vi saprà vivere e svilupparsi in una ascensione continua di luce, di benessere, di amo– re, di libertà e di giustizia! Le due correnti si incarnano, rispettivamente, nel Partito e nella Confederazione Generale del Lavoro, e la loro armonica collaborazione fa la potenza ed il valore del socialismo italiano, che tiene in rispetto i nem~ci e. ne rintuzza le sempre dèste vellei~à reazionarie. Ed ecco perchè, fatalmente, anche i comunisti disposti, in ossequio ai comandi esterni, a sbat– tezzarsi persino da socialisti, hanno finito per di– chiararsi per l'unità. E per l'unità hanno, in pre– parazione del Congresso Naz.ionale, tenuto un Congresso a Firenze, che è g~à un'insurrezione contro i 21 punti di Mosca, i quali sono catego– rici nel chiedere la separazione dei comunisti dai ~ riformisti e dai centristi. (Cosi almeno per l'Ita• lia, perchè per la Francia sono ammessi tutti gli accomodamenti coi Numi di Mosca - il Grande .,

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